In ricordo di Marco Romoli
Pubblichiamo di seguito la lettera di Carlo Maria Giovanardi, Presidente dell’A.M.A.B. – Associazione Medici Agopuntori Bolognesi, in ricordo del collega Marco Romoli.
Marco Romoli ci ha lasciati!
Tutto il mondo dell’agopuntura, non solo italiana ma anche internazionale, lo conosceva e lo stimava.
Non è semplice trovare le parole per ricordarlo, tante erano le qualità professionali e quelle umane che lo contraddistinguevano.
Parlare di Marco significa automaticamente parlare di agopuntura auricolare: la sua passione, alla quale ha dedicato tutta la vita.
È difficile trovare Scuole o Associazioni di Agopuntura alle quali Marco non abbia dato il suo contributo in questo campo ed è grazie a lui che l’agopuntura auricolare si è sviluppata ed è diventata credibile in Italia.
Aveva la passione per la ricerca, che cercava continuamente di trasmettere ai giovani colleghi.
A metà degli anni ’90 mi propose di organizzare un Convegno Internazionale della Ricerca Clinica in Medicina Complementare, confesso che aderii al progetto più per paura di deluderlo e di ferirlo che perché credessi nella validità dell’iniziativa. Mi sbagliavo, al Convegno parteciparono i maggiori ricercatori europei nel campo della medicina complementare e 230 congressisti! Un successo enorme.
A questo seguì nel 2009 l’organizzazione del 6° Simposio Internazionale di Auricoloterapia e Auricolomedicina, avente per tema l’Auricoloterapia basata sulle Evidenze Scientifiche, che senza il suo impegno non si sarebbe mai svolto.
Marco ha lasciato la sua eredità e la sua esperienza nei libri pubblicati che hanno varcato i confini nazionali: resteranno fondamentali per le nuove generazioni di medici.
Oltre agli aspetti scientifici, quello che ricorderanno di lui, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è l’aspetto umano.
Marco era una persona buona, gentile e riservata, in quasi 40 anni di conoscenza non l’ho mai sentito alzare la voce.
L’ultima volta che l’ho visto è stato in occasione di un incontro con il consiglio direttivo dell’ICMART a Milano e nonostante il suo stato di salute e consapevole che il suo destino era segnato, nelle ore passate in macchina era un fiume in piena, non ha mai smesso di parlare con entusiasmo di progetti, di ricerca!
Marco, amavi il canto delle cicale, era impossibile non volerti bene!
Ci mancherai tanto!
Carlo Maria Giovanardi