La malattia diabetica (xiao ke): |
Autori: C. Di Stanislao, M. Corradin, R. Montanari.
"Ci occupiamo di ciò che ci riguarda "
Claude Barnard
Riassunto: Larticolo analizza letiopatogenesi dellaffezione "xiao ke" a partire dai testi classici fino ai tempi più recenti. Malattia dovuta a "calore secchezza" ai "Tre Riscaldatori" (San Jiao) si deve a predisposizione individuale più cause acquisite (alimentari o psichiche) dichiaranti. Oltre ai vari trattamenti in agopuntura, si precisano schemi fitoterapeutici di tipo energetico, basati sia su droghe vegetali della farmacoterapia cinese, sia presenti nel mondo occidentale. Si presentano, inoltre, due diverse esperienze, una del 1989, laltra condotta fra il 1993 sulla retinopatia ed una osservazione del 1996 sul granumola anulare diabetico.
Parole chiave: diabete, xiaoke, retinopatia, granuloma annulare, agopuntura, fitoterapia.
INTRODUZIONE
La malattia diabetica viene definita, in Medicina Tradizionale Cinese (MTC), "Xiao Ke", inserita fra le affezioni dei "liquidi organici" (Jin\Ye) e legata sia a cause costituzionali (vuoto di jing renale e di yin) che acquisite (intemperanze alimentari, turbe psichiche protratte). Tali affezioni sono già segnalate nei vari classici (Su Wen capp. 4 e 47, Ling Shu cap. 46, Jin Gui Yao Lue, Wai Tai Mi Yao, Ji Sheng Fang, Zhen Jiu Jia Yi Jing, Shang Lun Pian) ed i sintomi cardinali sono: poliuria, polidipsia, polifagia, perdita di peso (xiao-ke si puo tradurre come "emaciazione e sete"). Sia i testi moderni che i classici (ad esempio lo Jin Kui Yao Lue Fan Lung di Zhang Zhong Jing del II secolo d.C., "Trattato dei polsi" del 1770) distinguono due varietà di malattia diabetica:
Tang Niao Bing (o Duo Niao Zheng), che corrisponde al diabete zuccherino;
Niao Beng Zeng, che invece corrisponde al diabete insipido (sia ipofisario che renale).
In questo articolo ci occuperemo della prima forma (diabete mellito: tang niao bing).
Il trattato "Nei Ke Xue" (libro I) considera la malattia diabetica
"un esaurimento dei liquidi organici con sviluppo di calore e secchezza-calore che
perturbano i liquidi organici". Numerosi lavori cinesi recenti (riportati sul
"Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese" di G. Di Concetto e coll., Utet,
1992) tendono a dimostrare che il trattamento in agopuntura o agopuntura e farmacoterapia
tradizionale, è molto utile nel controllo metabolico e nella prevenzione delle
complicanze (micro e macroangiopatie, nefropatia, retinopatia, ipertensione, malattia
coronarica, ecc.).
Un recente (1997) studio condotto presso lHubei College of TCM ha mostrato che
lagopuntura incrementa lincrezione insulinica sia nelluomo che negli
animali da esperimento e può prevenire la trasformazione del diabete chimico in diabete
franco.
Mancano invece studi clinici controllati condotti in Europa, con la sola eccezione di un
nostro lavoro sulla retinopatia presentato (congresso nazionale AIMA, 1989) in
collaborazione con il Servizio di Fisiopatologia Retinica della Clinica Oculistica della
Università dellAquila (responsabile dott: N. Biordi). Due lavori del dott. Lucio
Pippa (apparsi sui numeri 65 e 66 della Riv. it. dAgopunt., del 1989) inquadrano
laffezine diabetica sotto il profilo generale suggerendo schemi di trattamento
integrato in agopuntura, moxibustione e dietetica. In questi lavori si accenna anche a
vari fitoprincipi (Panax ginseng, Rhemabnnia glutinosa, Trichosantis, Anemarrhena
Asphodeloides, Codonopsis pilosuale) in grado di svolgere azione ipoglicemizzante e ad
alcuni alimenti (carne e pancreas di maiale, carne di coniglio, ostriche, barbe di mais,
zucca amara, anguria, riso duro, ecc.) in grado di migliorare il controllo metabolico in
corso di diabete mellito. Circa il controllo dietetico attualmente si ritiene che
lapporto glicidico giornaliero non debba essere drasticamente ridotto (non inferiore
al 50-53%) per non attivare fenomeni di neoglucogenesi. Inoltre nel corso del Congresso
Nazionale dellA.M.A.I. (Sorrento 8-9 ottobre 1994) la Dott.ssa Arcari Marini
(dietologa romana) ha ricordato, con vari esempi clinici di tipo anedottico, che sono da
sconsigliare vari alimenti come tonno, crostacei e molluschi (che esaltano il calore e la
secchezza), ma anche agrumi acerbi (arance, limoni, pompelmi) che sono iperglicemizzanti
al pari dellaceto di vino.
Sono da proibire i pomodori (acidi), ma anche carote, barbabietole rosse e formaggi
freschi o a pasta tenera. Il pecorino, il parmigiano, il provolone, le cipolle,
laglio, il rosmarino, la salvia, il prezzemolo, il peperoncino ed il basilico sono
invece ipoglicemizzanti. Fra le verdure le più adatte sono cavolo, cappuccia, broccolo,
indivia, asparagi, lattuga, radicchio, spinaci, funghi, fagiolini, melanzane, cicoria,
cetriolo e sedano. Il lupino consumato al naturale (molto amaro e quindi in grado di
ridurre il calore) appare fortemente ipoglicemizzante. Utili, infine, le vitamine del
complesso B (sopratutto la tiamina), la vitamine E e la C (con azioni antiradicaliche).
Un inquadramento molto ampio è contenuto negli articoli di Auteroche del 1984 e di Delcour del 1992. (vedi bibliografia) .
ETIOPATOGENESI
La malattia si deve a cause congenite ed acquisite.
CAUSE COSTITUZIONALI: La causa principale è un vuoto del Jing del Rene (jingshenxu) e, talvolta, un vuoto della radice yin del corpo (xuyin). Lanamnesi e lesame obiettivo (guardare, toccare, interrogare, ascoltare) consentono di differenziare le affezioni di base. Le forme in cui si ravvisano simultaneamente segni di vuoto di jing e di yin sono le più difficili da trattare.
CAUSE ACQUISITE: sono essenzialmente due:
Intemperanze alimentari: gli errori dietetici sia quantitativi che
qualitativi (natura, sapore degli alimenti) ledono la coppia stomaco\milza (wei\pi),
causano catarro (tan) ed aggravano il calore (re) e la secchezza (zao) con esaurimento dei
"liquidi".
Turbe psichiche protratte: causano dapprima compressione del qi del fegato, poi sviluppo
di calore e di fuoco (huo) interni, che colpiscono il sangue (xue) ed i liquidi organici
(jin\ye). Alcune eruzioni cutanee in corso di malattia diabetica (necrobiosi lipoidica,
bullosis diabeticorum, acne rosacea, eritrosi) si debbono a compressione del qi del fegato
con calore del sangue (rexue).
Le cause congenite ed acquisite, congiuntamente, generano calore o calore-secchezza, che
invadono il Triplice Riscaldatore causando i segni clinici di malattia. In effetti il TR
è molto sensibile alla patologia da "calore" ed essendo "la via delle
acque" risente di tutte le perturbazioni dei liquidi organici (Auteroche, 1984; D. De
Berardinis et al., 1992).
FORME CLINICHE
Sono essenzialmente tre: interessamento del Polmone (Fei) e del TR-S (Shang Xiao), interessamento dello Stomaco (Wei) e del TR-M (Zhong Xiao), interessamento del Rene e e del TR-I (Xia Xiao).
Calore al Polmone e al TR-Superiore
I sintomi sono: polidipsia, poliuria (il polmone è "il tetto dei liquidi"), sensazione di febbre (a causa del calore), bordo e punta della lingua rossi, polso accellerato (shuo) o vasto (hong).
Complicanze frequenti sono le micro e macroangiopatie da iperplasia intimale o aterosclerosi secondaria.
Calore allo Stomaco e al TR-Medio
I principali sintomi sono: polifagia, dimagrimento (segni di calore allo Zhong Jiao), feci secche e dure (per calore allo yang-ming ed esaurimento interno dei liquidi), induido linguale giallo-secco, polso scivoloso (hua) e forte. Complicanze frequenti sono le "disautonomie diabetiche".
Calore al Rene e al TR-Inferiore
I sintomi sono: poliuria, urine torbide (lipuria), labbra secche, xerostomia. La lingua è rossa e disidMilza-Pancreasta. Il polso profondo (chen), fine (xi) e precipitoso (shuo). Nelle fasi più avanzate impotenza, lombalgie, debolezza dei lombi e delle gambe. La presenza di un polso senza forza è indice di gravità. Complicanze frequenti sono la la nefropatia nefrosica di Klimmstein-Wilson e lipertensione.
TERAPIA
Oltre al trattamento con aghi si ricorre a piante medicinali in rapporto alla loro natura ed al loro sapore. Noi impieghiamo piante occidentali di tipo ipoglicemizzante ma differenziandole in rapporto alletiopatogenesi ed alla sintomatologia.
Calore al Polmone e al TR-Superiore
Agopuntura: SP6, K2-3-6, BL17-13, LU10-11, CV23, LI4.
Fitoterapia: Eucalyptus globosus, Trigonella faenum graecum, Vinca Minor, Urtica Urens (in Estratto Fluido o in Tintura Madre. Al massimo "melange" di tre piante per 3\4 volte al dì).
Calore allo Stomaco e al TR-Medio
Agopuntura: SP6, K21, BL17-21, LI11, PC6, ST36.
Fitoterapia: Agrimonia eupatoria, Arctium lappa, Juglans regia, Juniperus communis, Geranium odorantissimum o robertianum, Cinchona succirubra.
Calore al Rene e al TR-Inferiore
Agopuntura: SP6, K2-6-7, BL17, 4-6CV, 4-20GV.
Fitoterapia: Achillea millefolium, Taraxacum dens leonis, Equisetum hiemalis.
Calore ai Tre Riscaldatori (San Jiao Re Zao)
Agopuntura: K 2-6, BL17-22, SP6, PC6.
Fitoterapia: Eucalyptus globosus, Arctium lappa, Achillea millefolium.
In rapporto allorigine, poi, noi diversifichiamo:
Forme con compressione del Qi del Fegato
Si avranno segni di calore e secchezza ai tre riscaldatori e di calore del sangue. Il paziente è nervoso, ansioso irascibile. Non vi è eccedenza ponderale e, spesso, si registra ipoinsulinemia.
Occorre aggiungere al trattamento di base alcuni schemi per decomprimere il Qi del Fegato:
Agopuntura: LR2-3, PC6, LI11, ecc.
Fitoterapia: Cynara scolimus, Chelidonium majus.
Forme con eccessi alimentari
Dapprima avremo eccesso di calore allo yang-ming, poi umidità-calore alla milza ed allo stomaco (con polsi hua e shuo). Il soggetto è obeso, con estremità gracili, lingua suburrale con patina gialla ed adesa. Compaiono astenia, diarrea, feci voluminose, pirosi, ecc.
In aggiunta al trattamento di base consigliamo:
In caso di calore allo yang-ming
Agopuntura: 6TB, 16SP, 36ST.
Fitoterapia: Vaccimium myrtillus.
In caso di umidità-calore alla stomaco (wei) ed alla milza (pi)
Agopuntura: 40E, 6Rt, 12VC, 7P, 20-21V.
Fitoterapia: Gentiana lutea.
ALTRE CLASSIFICAZIONI
Attualmente in Cina si attuano schemi terapeutici basati su una diversa classificazione delle affezioni xiao-ke:
deficit dello yin di reni e polmoni
deficit di yin con liberazione di calore (o fuoco)
deficit di yin e di energia vitale (jing)
deficit di yin e di yang.
I punti utilizzati e le metodiche impiegate saranno differenti in
rapporto alle diverse nosografie.
Nel caso di deficit di yin di reni e polmoni si impiegano: CV6 (in moxa con zenzero), 7LU,
6K, 28ST, 35BL, 39BL, 29BL (tutti in tonificazione forte con aghi).
Nel caso di deficit di yin con sviluppo di fuoco: BL17, BL20, ST36 con aghi in rotazione
semplice.
Nelle forme con deficienza di yin e di energia vitale: PC3, SP6-8, CV6-12 (questi ultimi
due in moxa associata allo zenzero).
Nelle sindromi freddo (per deficit dello yin e dello yang) PC3, SP8, SP6 tutti in forte
tonificazione con aghi.
Alcuni lavori cinesi condotti sulla scorta di questi schemi e con punti scielti in
relazione ai sintomi dimostrano unazione sia sulla glicemia che sulla increzione
insulinica, sopratutto in insulinodipendenti con eccedenza ponderale. Il meccanismo
dazione sarebbe legato, quindi, alla riserva funzionale beta-pancreatica e non
allutilizzo periferico maggiore di glucosio. Studi condotti nel 1987 (vedi
bibliografia) indicano anche unazione sulle complicanze microangiopatiche, sia sotto
il profilo clinico che strumentale ed ematochimico.
Sequendo questi schemi classificativi è possibile parlare di due varietà essenziali di diabete:
tipo yang (da eccesso) che di solito non è insulinodiopendente (diabete tipo II, obeso adulto);
tipo yin (da difetto) insulinodipedente, genetico e fami. Oltre a segni morfologici (retinoscopia, retinografia) erano già manifesti segni funzionali (adattometrici e di acuità visiva).
FARMACOTERAPIA TRADIZIONALE CINESE
Numerose preparazioni (in decozioni, pillole, gocce idroalcoliche, ecc.) possono essere impiegate. La maggioranza degli autori preferisce discriminare i trattamenti considerando le "tre emaciazioni" (San Xiao), ovverro laggressione principale al Tr- superiore, medio o inferiore.
Shan Xiao (Diabete superiore; Fuoco del Polmone)
La principale prescrizione è la Bai Hu Jia Ren Tang (decozione della Tigre Bianca arricchita con Ginseng) che si compone di:
Radix Panax ginseng (Ren Shen) 17%
Gypsum fibrosum (Shi Gao) 30%
Rhizoma Anemarrhenae (Zhi Mu) 15%
Semen Oryzac non Glutinosae (Jing Mi) 30%
Radix Glycyrrhizae Gan Cao 8%.
Zhong Xiao (Diabete Medio, Fuoco dello Stomaco)
Si prescrive la decozione Yu Nu Jian (decozione della Bella di Giada):
Gypsum fibrosum (Shi Gao) 33%
Radix Rehmanniae prepaMilza-Pancreas (Shi Di Huang) 22%
Radix seu Tuber Ophiopogonis (Mai Men Dong) 17%
Radix Achyranthis bidentatae (Huai Niu Xi) 17%
Rhizoma Anemarrhenae (Zhi Mu) 11%.
Xia Xiao (Diabete inferiore, Fuoco del Rene)
Si possono usare formule diverse. Ad esempio la preparazione Liu Wei Di Huang Wan o Tang (Pillole\Decozione dei Sei Sapori con Rehmannia):
Radix Rehmanniae prepaMilza-Pancreas (shi Di Huang) 28%
Fructus Corni (Shan Zhu Yu) 17%
Rhizoma Dioscoreae (Shan Yao) 17%
Sclerotium Poriae albae (Fu Ling) 13%
Cortex Moutan Radicis (Mu Dan Pi) 12%
Rhizoma Alismatis (Ze Xie) 12%.
Inoltre esistono alcune formulazioni generali che si adattano a tutti i tipi di diabete:
San Xiao Wan (Pillole dei Tre Dimagrimenti):
Radix Panacis Quinquifolii (Xi Yang Shen) 10%
Radix Trichosantis (Tian Huan Fen) 10%
Radix Rehmanniae prepaMilza-Pancreas (Shu Di Huang) 10%
Herba seu Caulis Dendrobii (Shi Hu) 7%
Radix seu Tuber Asparagi (Tian Men Dong) 7%
Rhizoma Polygonati odorati (Yu Zhu) 7%
Fructus Mori (Sang Shen) 7%
Fructus Lycii (Gou Qi Zi) 7%
Rhizoma Anemarrhenae (Zhi Mu) 7%
Radix Rehmanniae recens (Sheng Di Huang) 7%
Rhizoma Alismatis (Ze Xie) 6%
Rhizoma Dioscorae oppositae (Shan Yao) 7%
Radix Ginseng (Ren Shen) 7%
Radix Glycyrrhizae (Gan Cao) 7%.
Unaltra prescrizione ad ampio spettro dazione e di uso molto largo in Cina è la Xia Ke Wan (Pillole contro il Diabete):
Radix Puerariae (Ge Gen) 15%
Radix Trichosantis (Tian Hua Fen) 15%
Radix Rehmanniae recens (Sheng Di Huang) 15%
Radix seu Tuber Ophiopogonis (Mai Men Dong) 10%
Fructus Schizandrae (Wu Wei Zi) 10%
Gyspus fibrosum (Shi Gao) 5%
Radix Glycyrrhizae (Gan Cao) 5%
Rhizoma Anemarrhemae (Zhi Mu) 10%.
Inoltre una serie di studi su principi singoli sono stati effettuati (con estremo rigore e su un ampia casistica) del tutto recentemente. Fra i principi ad azione ipoglicemizzante:
Semen Litchi (Li Ren).
Psidium Guyava (Fan Shi Liu)
Carnellia sinensis (ad azione anche di reiquilibrio psichico).
NOSTRE ESPERIENZE CLINICHE
Nel corso del 1989 abbiamo sottoposto a schema agopunturistico e
fitoterapeutico una dozzina di individui con forme differenti (per aspetto e gravità) di
"retinopatia diabetica". Si trattava di situazione di diabete non
insulino-dipendente, con "fuoco ai tre riscaldatori", per lo più con segni di
eccesso (compressione del qi del fegato). Oltre a segni morfologici (retinoscopia,
retinografia) erano già manifesti segni funzionali (adattometrici e di acuità visiva).
Il lavoro si è svolto in collaborazione con il Servizio di Fisiopatologia Retinica della
Clinica Oculistica dellUniversità dellAquila. La valutazione dei parametri
diabetologici generali è stata effettuata dal Centro Diabetologico della Ulss 06 (aiuto
responsabile Dott. Rossella Iannarelli).
Abbiamo eseguito sedute agopunturistiche settimanali con aghi della lunghezza di 35 mm e
dello spessore di 3.5 mm, tutti bimetallici e a perdere. La manipolazione (con tecnica
rotatoria) prevedeva la "sensazione darrivo del qi". I principi
fitoterapici sono stati dati dopo i 3 pasti principali, mescolati fra loro.
La terapia è durata 5 mesi ,con reclutamento di 3 mesi e follw-up di altri 3 mesi. Lo schema impiegato è stato:
Agopuntura: 2-6K, 17BL, 6SP, 22BL.
Fitoterapia: Eucalyptus, Arctium lappa, Achillea, (5 gocce di ciascuno), con aggiunta di Hamamelis Virginiana (15 gocce).
I risultati sono stati positivi in tutti i pazienti trattati,
sopratutto sotto il profilo funzionale (campimetria). Variazioni significative si sono
registrate nel profilo glicemico e nel controllo metabolico. Non si sono mai registrati
effetti collaterali o indesiderati.
A partire dal Marzo 1993 abbiamo ripreso lo studio della "retinopatia diabetica"
sotto due aspetti complementari.
In un primo tempo abbiamo potuto verificare (in una serie di 14 osservazioni sequenzali in
sei mesi) che esiste una stretta correlazione fra etiopatogenesi e quadri clinici
essudativi e/o emorrargici.. Le nostre osservazioni (presentate alla I Giornata Aquilana
di Agopuntura e Neuroreflessoterapia nel 1993) dimostrano che il primo tipo sia più
caratteristico delle forme ad etiologia alimentare con umidità-calore della Milza, il
secondo legato a turbe psichiche (qi qing) con compressione del qi del Fegato (con indice
di affidabilità di oltre l80%).
Successivamente abbiamo valutato lazione dellagopuntura settimanale con cicli
di 10 sedute ripetuti ad intervalli di un mese, sia sulla funzione retinica che su vari
scores metabolici (glicemia, glicosuria, emoglobina glicosita e frazionata, c-peptide).
I punteggi raccolti dimostrano una notevole validità dello schema terapeutico adottato
che è risultato, inoltre, facile da accettare e privo di effetti collaterali.
In tre anni siamo riusciti a seguire 37 individui con retinopatia diabetica sia essudativa
,che proliferativa, che mista e a dimostrare che una effettiva azione della terapia
agopunturistica fitoterapica, riguarda oltre il 65% dei soggetti.
Abbiamo inoltre segnalato (Congresso Nazionale della Società Italiana di Agopuntura,
Palermo, Settembre 1996) la possibilità di combinare agopuntura ed isotretinoina topica
(derivato aromatico della vitamina A) nelle terapia di granulomi annulari in soggetti
diabetici. Il granuloma annulare e' una dermatosi contrassegnata da papule a superficie
liscia, confluenti in anelli o cerchi, di colorito rosa-biancastro, con medaglioni che
progrediscono in periferia e si risolvono (con depressione) al centro.
L'affezione colpisce le estremita' (dorso delle mani e dei piedi) e piu' difficilmente il
viso (padiglioni auricolari e palpebre). Ne esistono varieta' eruttive diffuse che sono,
comunque, molto rare. Talvolta assume carattere ulcerativo e la guarigione, di solito, non
determina reliquati. Si ipotizzano forme a carattere razziale e familiare. In effetti una
varieta' pruriginosa detta "granuloma multiforme" ha una incidenza molto elevata
tra i Tiv della Nigeria. L'esame istologico e' analogo a quello di altri "granulomi a
palizzata": reazione granulomatosa con cellule giganti periferiche con ialinosi e
necrobiosi centrale. Inoltre si nota una diffusa fagocitosi delle fibre elastiche e delle
fibre collagene ed reazione fibrotica terminale. La diagnosi differenziale va posta nei
confronti di noduli reumatoidi, sarcoidi di Darier-Roussy e necrobiosi lipoidica
diabeticorum.
Circa l'etiologia resta molto spesso sconosciuta. Alcune forme si riconducono a diabete
mellito, altre a stress emotivo, distiroidismo o focalità.
La biopsia puo' determinare la scomparsa delle lesioni. Altri trattamenti sono:
crioterapia, infiltrazione steroidea, vitamina E ad alti dosaggi per bocca (300-600
mg/die).
Il caso di nostra osservazione era relativo ad un uomo di 62 anni, diabetico (diabete tipo
II in trattamento dietetico e con ipoglicemizzanti orali) affetto da granuloma annullare
recidivante delle mani e dei piedi.
I precedenti episodi erano regrediti dopo crioterapia con anidride carbonica anidra (in
media 10 sedute a scadenza settimanale). Due figli (su 4) presentavano episodi di analoga
dermatosi recidivante (responsiva alla vitamina E piu' corticosteroidi topici in veicolo
grassoso) Nessuno dei discendenti presentava curva di tolleranza al glicosio di tipo
diabetico. Dei familiari diretti tre (madre e due zii materni) erano affetti da diabete
mellito.
L'episodio in oggetto era insorto da un mese, con carattere esulcerativo e doloroso,
indovato escusivamente al dorso (fra il I ed il II dito) della mano destra. Non aveva
risposto ad una terapia topica con sale sodico dell'acido ialuronico in garza grassa
(tissues) e alfatocoferolo per os (300 mg bis in diem).
La crioterapia non era proponibile per la soluzione di continuita' e la corticoterapia
controindicata dal diabete mellito.
L'isotretinoina in gel (allo 0.1%) era proponibile per l'azione sul ricambio cellulare.
Circa l'interrogatorio generale avevamo:
Abbiamo posto diagnosi di vuoto della "Weiqi" ed abbiamo selezionato:
Le sedute sono state bisettimanali per un mese (8 sedute) e poi
settimanali per un altro mese (4 sedute).
Ogni seduta aveva la durata di 30 minuti, con moxe ripetute ogni 10 minuti fino alla
sensazione di calore profondo.
Il dolore si e' attenuato dopo la prima seduta ed e' scomparso dopo la quarta. Alla fine
della terapia l'area mostrava restitutio ad integrum con lieve cicatrizzazione centrale.
L'esame istologico, anche, confermava l'eccellente andamento della terapia.
Alla fine della terapia l'alvo era regolare, la nicturia ridotta e la stancabilita'
lombare scomparsa. Non si sono invece rilevate variazioni glicometaboliche degne di nota.
NB: Bibliografia nella seconda parte |
Segue nella seconda parte