Parole chiave: diabete, polineuropatia, parkinsonismo,
capillaroscopia, agopuntura.
Autori: C. Di Stanislao,
M. Corradin, R. Montanari.
In questo ultimo anno abbiamo invece studiato 9 individui (5 uomini e 4
donne) diabetici insulinodipendenti con polineuropatia. Let� dei soggetti esaminati
oscillava fra i 57 ed i 69 anni (media 61.5) e tutti erano in terapia insulinica da un
minimo di 4 ad un massimo di 10 anni. La diagnosi di polineuropatia era stata posto da 3 a
5 anni prima della nostra osservazione.
Com� noto le complicanze neurologiche del diabete mellito vanno sotto il nome di
neuropatia diabetica, sono pi� frequenti nelle forme inveterate e sembrano colpire
l80% degli individui, sopratutto (come le angiopatie) agli arti inferiori,
rispettando gli arti superiori ed il tronco.
Se ne conoscono diverse variet�:
- Neuropatia sensitvo-motoria simmestrica distale: forma che inizia con ipoestesia e
perdita della sensibilit� vibratoria e propiocettiva, con riduzione o scomparsa del
riflesso Achilleo e successiva astenia e dolori muscolari agli arti inferiori.
- Psedotabe diabetica: dolori a stilettate agli arti inferiori, che si escerbano di notte
e possono anche associarsi a perdita del riflesso pupillare alla luce (segno di
Argyll-Robertson.
- Radicolopatia motoria o mononeuropatia: forma quasi sempre asimmetrica e monolaterale,
le gambe sono interessate pi� delle braccia. � caratterizzata da dolore, atrofia,
astenia e fascicolazioni senza perdita della sensibilit� (le lesioni riguardano le corna
anteriori del midollo spinale).
- Neuropatia dei nervi cranici: Sono sopratutto colpiti il III ed il VI. Le anomalie del
terzo si associano ad alterazioni pupillari.
- Interessamento neurovegetativo: con diarrea notturna, incotinenza parossistica,
distenzione non dolorosa della vescica, eiaculatione retrograda, ulcere trofiche (mal
perforante), ipotenzione ortostatica (da interessamento dei gangli simpatici),
gastroparesi con digestione lenta e laboriosa sopratutto dei solidi che restano bloccati a
tipo pseudobezoari (si riteneva fosse legata ad ipertono simpatico con ipotono vagale ma
oggi lipotesi � critica e la riconduce ad anomalie peristaltiche antrali).
Naturalmente esistono anche forme peculiari come lartropatia
neurogena diabetica a tipo Charcot e le distrofie neurovascolari, nelle qualli �
impossibile distinguire la componente nervosa somatica e sensitiva da quella vascolare.
I pazienti da noi esaminati mostravano note di polineutopatia sensitivo - motoria degli
arti inferiori con dolori trafittivi e piccottanti lungo le radici del grande ischiatico
(L5-S2), ipoestesie simmetriche sia superficiali che profonde (senso vibratorio),
debolezza muscolare (sopratutto poplitea e tibiale anteriore) e ritardo di conduzione
allelettromiografia. I riflessi patellare e rotuleo erano nettamenti ridotti
bilateralmente, mentre vi era assenza di spiccate turbe trofiche del piede, di dolori
pseudotabetici notturni, di nevralgie trigeminali e/o dolori intercostali, di paralisi dei
nervi cranici, di modificazioni del riflesso pupillare alla luce. Non vi erano inoltre
variazioni patologiche della frequenza cardiaca e pressione arteriosa in clino ed
ortostatismo, ma tutti presentavano turbe della sudurazione (iperidrosi dellarea
malare post-prandiale, iperidrosi spontanea ascellare).
Poich� due sono le ipotesi sulla patogenesi della
polineuropatia (difettoso controllo metabolico relativo al metabolismo lipidico con
danneggiamento strutturare della guaina mielinica; ovvero angiopatia che coinvolge i
vasa.-nervorum) tutti i pazienti sono stati sottoposti a capillaroscopia della piega del
primo dito di ambo i piedi. Si � potuto notare che mentre non esistevano correlazioni fra
gravit� della microangiopatia e colesterolemia totale e frazionata, questa era chiara nei
confronti dei quadri polineuropatici. Attualmente alcuni neurologi ritengono che la
polineuropatia, al pari di altre complicanze del diabete (cataratta, nefropatia, ecc.),
sia da ricondurre ad un accumulo intracellulare di sorbitolo, derivato dalla
trasformazione del glucosio ad operata dallenzima aldoso-reduttasi. Per tale motivo
si � impiegato un principio definito tolrestat che, almeno secondo alcuni studi
sperimentali, provoca positive modificazione nella velocit� di conduzione nervosa ed
agisce blocconda laldoso-reduttasi e provocando un decremento intracellare di
sorbitolo.
In base alla sintomatologia abbiamo posto le polineuropatie esaminate fra le affezioni
"ma mu", contrassegnate da parestesie, formicolii e perdit� della sensibilit�,
senza svenimenti (a differenza delle forme jue) o atrofie (a differenza delle forme wei).
Le "ma mu" si debbono (secondo una revisione testuologica del 1989 di Giullaume
e Mach-Chieu) a stasi di energia e sangue nei "jing-luo", legata a cause diverse
(vuoto, ostruzione, ecc.). Nel gruppo da noi esaminato erano evidenti segni di stasi da
accumulo di flegma (yin) in 6 casi, ovvero stasi da eccesso di calore negli altri 3.
Laccumulo di flegma era contrassegnato da cute degli arti inferiori opaca ed
alquanto pastosa, avversione per il freddo, poliuria con urine chiare, polso scivoloso,
lingua un p� gonfia e non troppo secca. La digestione lenta e laboriosa con sensazione di
inconbro epimesogastrico post-prandia e liperidrosi oleosa faceno deporre per un
grave vuoto di yang di Milza.
Nel caso di accumulo di calore erano presenti dolori urenti, spuzzo purpurico declive,
polso rapido, lingua molto secca, urine cariche, diarrea con bruciore anale, polidpsia ed
intensa, spesso incontenibile polifagia.
Anche laspetto videoscopico (sonda da 200 x) mostrava nette differenze
micrangiopatiche: in tutti i casi stravasi ed ectasie, ma anse pi� cancellate nello forme
da accumulo di flegma e pi� dilatate e tortuose ,con stasi venosa in quelle da calore.
Abbiamo impiegato in tutti i casi i punti Sanyinjiao (SP6), che sblocca i " jing
luo" ed � indicato nel diabete dei "tre riscaldatori"e Yaoyangguan (GV 3)
, posto fra L4 ed L5, capace di trattare (Zhang Heping) la patologia neurologica sia della
zona lombosacrale che dell'arto inferiore. Inoltre, come punti differenziati abbiamo
usato:
- In caso di stasi da calore: Yanglingquan (GB34) e Quchi (LI11).
- Per accumulo di flegma (yin): Pishu (BL20), Shuifen (CV9), Zhangmen (LR 13) che
tonificano lo yang della Milza e svolgono azione antiedemigena.
Abbiamo trattato i pazienti tutti i giorni con aghi da 28 gauche per
trenta minuti senza manipolazione. Si eseguivano 5 sedute la settimana per 2 settimane,
una settimana di riposo e poi un nuovo ciclo. Il trattamento � durato per tre mesi.
Le parestesie ed i formicolii sono migliorati in 6 pazienti (66.6%), in 5 ( 55.5%) si �
avuta una riduzione della ipotonia muscolare ed un recupero dei riflessi Achillei mentre
in 7 casi (77%) si � notato un miglioramento della sensibilit� tattile e vibratoria. In
nessun caso, comunque, si � potuto dimostrare una modificazioni elettromiografica, mentre
una riduzione capillaroscopica delle dilatazioni ansali era presente in 6 casi (66.6%). La
ricomparsa della sintomatologia avveniva da un minimo di 6 ad un massimo di 20 settimane.
Non abbiamo registrato, infine, variazioni significative della glicemia trioraria, della
insulinemia, della emoglobina glicosita e del c peptide.
Sempre nel corso del 1997 abbiamo avuto modo di seguire 5 diabetici (4
uomini ed una donna) con parkinsismo vasculopatico. Com'� noto la vasculopatia diabetica
pu� differenziarsi in macro e microangiopatica, � polidistrettuale e dipende dalle
alterazioni endoteliali da iperglicemia (con accumulo di sorbitolo) e da piu' precoce
infiltrato ateromasico a causa delle anomalie del metabolismo lipidico. A differenza del
morbo di Parkinsons (paralisi agitante) la forma � rapidamente evolutiva, con scarso
tremore, spiccate turbe del linguaggio, rigidit� e segni di pseudoparalisi bulbare
(pianto e riso spastico, ecc.). La terapia con farmaci dopaminergici o anticolinergici e
vasodilatatori risulta, di solito, poco efficace.
L'atrofia neurologica interessa il locus niger e gli altri nuclei della base e passa
rapidamente alla corteccia cerebrale e cerebellare, al talamo e, talvolta, all'ipotalamo
con turbe gravi del sonno e dell'appetito. Frequenti i segni secondari come scialorrea e
seborrea ed il coinvolgimento del sistema piramidale (debolezza, paresi, paralisi,
iperiflessia, Babinski e varianti, cloni spontanei e provocati, segno di Mendel Bechterew,
Rossolimo, Hoffman, ecc.). Nei nostri pazienti il rapporto colesterolo HDL/LDL,
lesame del fundus, lo studio Eco-color-Doppler dei vasi sopraortici e quello dei
vasi intracranici ha permesso di relazionare i disturbi extrapiramidali con
linvoluzione ateromasica vascolare. Inoltre esaminando con sonda 200 x il
microcircolo periferico, abbiamo riscontrato note evidenti di microangiopatia diabertica
(anse dilate e muostruose con aspetto a "naso di elefante").
Per la Medicina Tradizionale Cinese il cervello (nao) � un
"viscere curioso" che si definisce "mare del midollo", � connesso col
jing dei Reni e contiene il lo shen-ming (l'intelligenza secondo Li Shi Zhen). Nel testo
taoista del XIII secolo "Metodi per la Conservazione dell'Elisir d'Oro" si
afferma che essso "� l'organo del cinabro superiore (shang dantian) e da esso
dipende l'individualizzazione e la memoria. Cervello e colonna sono strettamenti connessi:
la colonna (e quindi il Dumai) ricollega il cinabro inferiore al superiore (relazione Rene
Cervello) e grazie alla colonna (radici nervose dei nervi perifirici) gli arti si muovono
sotto il controllo del Cervello. Per questo in tutti i testi si afferma che i punti di GV
sono attivi sul SNC, sullo psichismo e sulla mobilit� generale. Il Cervello rappresenta
la nostra individualit� e determina di fatto la creativit� individuale. Poich� ogni
persona deve la sua individualit� al jing (forma fisica) ed allo shen (forma mentale),
Rene e Cervello sono di fatto l'individualit� ed il condizionamento del destino
individuale. lI cervello, poi, risente dei liquidi profondi (ye) e pertanto delle
secrezioni endocrine nella loro totalit� (si consideri la relazione fra involuzione
senile cerebrale e ormoni sessuali, tiroidei, dellla coteccia surrenale, ecc.). Una
cattiva alimentazione (con scarsa formazione di guqi) determina aggravamento del vuoto di
liquidi sia jin che ye ed il soggetto anziano e diabetico spesso non riesce a produrre di
fatto una corretta "energia alimentare". Poich� il cervello ha tre diverse
componenti (neo, paleo ed archiencefalo) possiamo affermare quanto segue:
- Le funzioni inferiori (automatiche) sono controllate dai punti compresi dal 14 al 16
Dumai.
- Le funzioni medie (coordinamento e motricit�) dai punti GB 20 e GB 8
- Le superiori (libero arbitrio, scielta) dai punti dal 20 Du a Yintrang e dal punto St 8
(Touwei) (Kesp�, Andres, Yuen).
Sotto il profilo piu' strettamente energetico e meridianico, avremo
poi:
- Il cervello inferiore si connette alla percezione dei sensi (punti attivi saranno
yingxiang, tinggong, ermen, tongziliao, ecc.).
- Il medio al movimento (messa in movimento dello yin = shaoyin e quindi Rene e Cuore).
- Il superiore alla creativit� ed al pensiero (jueyin= Ministro del Cuore e Fegato).
Tutti i punti (descritti nel Ling shu 22) detti "finestre del
cielo" sono connessi al cervello, ma sopratutto i punti Lu 3 (per l'energia) e PC 1
(per il sangue).
Nel morbo di Parkinson (come nei tremori ad alta frequenza) c'� un eccesso di movimento
che si pu� dialettizare come Taiyang: i punti jing distali di IT e BL (IT1-BL67) possono
essere molto utili come sintomaticii (J. Yuen).
Piu' semplicemente le ricerche cinesi attuali considerano i parkinsonismi la conseguenza
di tre differenti cause embricate:
- Vento del Fegato
- Agitazione dello Shen
- Vuoto del jing con ripercussione al Cervello (nao) ed al Midollo (sui).
I trattamenti mirano a "calmare il Fegato, tranquillizare
l'agitazione, ricostituire il midollo per integrare il cervello".
Punti molto efficaci si considerano (Wang Xuanwei et al.) Baihui (GV20), Taichong (LR3),
Juegu (GB39), Hegu (LI4), Waigan (TB5). In questo modo si afferma che si possono ottenere,
con trattamenti di media durata, nette riduzione dei tremori, dell'ipertonia e
dell'ipocinesia. Trattandosi poi di una patologia degenerativa ed involutiva a progressivo
interessamente cerebrale (gangli della base, areee corticali, talamo, ipotalamo,
cervelletto), alcuni studi propongono la stimolazione con aghi o laser dei seguenti punti:
GV 20 (Baihui) e EX-HN 5 (Taiyang), che associati a GB 20 (Fengchi) e GV 16 (Fengmen)
(Zhan Qin et al., 1982; Gu Guochu et al., 1993). Altri autorevoli clinici, (Mingqing Zhu,
Sheng Rong-Bao) affermano che la craniopuntura (touzhen) risulta estremante efficacce nel
ridurre i tremori e migliorare le turbe della parola. Questa tecnica � ancora poco
diffusa sia in Cina che in occidente ed ha una circolazione molto specialistica (Hsu E.,
1996). Larea pi� impiegata si definisce Dingnie Qianxie Xian, parte dal Du 21
(qingding) e scende sui due lati della testa incrociando Zutaiyang e Zushaoyang fino al
punto GB6 (xuanli). Sopratutto i 2/5 inferiori (Zhu, Chau, Shen-Rong, ecc.) sembrano
attivi nel coordinamento motorio e pi� in generale nelle turbe vasculopatiche cerebrali.
Altri Autori (Roustan, Mai Van Dong, Ngyuen Van Nghi) affermano che anche la cosidetta
zona della corea (1.5 cm davanti alla zono motoria e parallela a questa), punta
bilateralmente � utile per ridurre i tremori. Gli aghi impiegati sono da 30-32 Gauche,
lungi 1.5 cun, inseriti fino al sottocute con puntura obliqua con angoli di 30 gradi e poi
spinti con metodica rotatoria fino alla spazio sottoaponevrotico. Si manipolano in senzo
sia verticale che rotatorio ogni 5 minuti e sono mantenuti da un minimo di 8 ad un massimo
di 24 ore.
Lauricoloterapia (er zhen) impiega come punti principali naogan (punto del tronco
encefalico situato sulla parte mediale dellantielice) e jiaogan (punto simpatico
situato sul bordo inferiore della fossetta triangolare). Anche il punto cosidetto
"occipitale" (superficie laterale del cono posterosuperiore dellantitrago)
pu� essere utile (sopratutto se sono presenti situazioni involutive gravi).
Integrando le osservazioni precedenti, di tipo piu' esoterico, a quelle cinesi attuali,
molto pratiche, abbiamo selezionato, in tutti i casi, i punti: PC1 (Tianchi), LU3
(Tianfu), GV20 (Baihui), GB39 (Juegu). Trattandosi, poi, di una malattia interna abbiamo
trattato prima i punti yin poi quelli yang con aghi a perdere con manico in plastica da
2,5 cun, manipolati allinizio fino al "deqi" e lasciati in situ per 30
minuti.
Abbiamo esguito sedute giornaliere (5 la settimana) per tre settimane di seguito,
intervallate da 2 settimane di riposo, per un totale di 5 mesi.
Naturalmente le forme da calore mostravano segni di stasi e compressione del qi del Fegato
(polso teso, lingua arrossata sui bordi e/o con taches diffuse), quelle da flegma vuoto
del qi di Milza (polso molle, lento, scivoloso, lingua un p� gonfia).
Alla fine del trattamento il tremore (peraltro non molto pronunciato) era migliorato
(subiettivamente ed obiettivamente) in tutti i pazienti. Tre pazienti (60%) hanno mostrato
miglioramento della rigidit�, mentre solo in due casi (40%) si � avuto una variazione
significativa della bradicinesia e delliniziativa motoria. Non abbiamo invece
registrato miglioramento dei segni pseudobulbari, della scrittura, della scialorrea e
della seborrea centrofacciale.
CONCLUSIONI
Lagopuntura,e pi� in generale la MedicinaTradizionale Cinese, si
dimostrano in grado di migliorare i quadri clinici ascrivibili a complicanze angio e
neuropatiche in corso di diabete mellito. Mentre si possono facilmente registrare
variazioni sintomatologiche, retinoscoscopiche e capillaroscopiche, non sembra siano
evidenti o costanti quelle di tipo metabolico. Pertanto la dieta, la terapia insulinica e
con ipoglicemizzanti orali, rappresentano sempre il trattamento di fondo.
Altri interessanti aspetti del diabete mellito meriterebbero particolare attenzione (ad
esempio le turbe sessuali erettive o delleiaculazione), ma di queste ci occuperemo
in altra sede.
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