CONSIDERAZIONE
SULLA MALATTIA GLAUCOMATOSA
IN AGOPUNTURA
Emilio Simongini, Mauro Navarra,
Rosa Brotzu, Giuliana Franceschini.

Centro XIN SHU, Roma Via Arezzo 54

A.M.S.A. - Roma
Presidente Carlo Di Stanislao
Scuola Italo Cinese di Agopuntura, Roma
Direttore Dante De Berardinis


PARTE II

In questa seconda parte del lavoro si procede alla descrizione dettagliata del glaucoma cronico e al commento conclusivo degli autori.

2.2 QING FENG NEI SHANG (G. cronico)

2.2.1 Eziologia

Sono riportate le stesse cause che agiscono però in maniera progressiva e lenta producendo un danno meno evidente, ma alla lunga altrettanto grave: QING MANG, cecità da glaucoma.

Sono segnalate con maggiore importanza le situazioni da vuoto di YIN

  1. Turbe dei sette sentimenti con alterazione dell’energia del fegato.

  2. Cefalea cronica: vento di vecchia data con flegma, ostruzione e liberazione di fuoco.

  3. Vuoto di YIN e di SANGUE. Si ha la formazione di falso fuoco con calore ai cinque centri, pomelli arrossati, occhi rossi, bocca secca, insonnia e turbe della memoria.

  4. Vuoto di fegato e di rene.

2.2.2 Segni clinici

I sintomi si presentano sporadicamente, con qualche dolore oculare e sensazione di pesantezza, affaticabilità oculare. La vista si abbassa, il campo visivo si restringe e il tono oculare è alto. Il paziente vede degli aloni colorati quando guarda delle fonti luminose. Vi è affaticamento fisico e psichico.

2.2.3 Commento

Gli autori cinesi indicano gli stessi meccanismi eziopatogenetici per due malattie che in Occidente sono considerate molto dissimili. Esse hanno, infatti, in comune solo l’alto tono oculare, elevatissimo, peraltro, nella forma acuta, modicamente elevato nella forma cronica; la fisiopatologia e l’evoluzione clinica delle due forme resta molto diversa.

Nell’eziologia del glaucoma cronico ad angolo aperto è oggi attribuita importanza fondamentale all’ostacolo al deflusso dell’umor acqueo, il quale, non potendo uscire in maniera adeguata dal bulbo oculare, provoca un innalzamento del tono. Questo ostacolo è stato individuato essere a carico del trabecolato corneo-sclerale situato nell’angolo irido-corneale; si tratta, quindi, di una sorta di filtro che in questi soggetti appare ostruito. Questo elemento potrebbe combaciare con il concetto di ostruzione della circolazione di liquidi e di energia dovuta a catarri.

Si ha anche l’impressione di trovare nei testi notizie più scarne e meno dettagliate a proposito della forma cronica. Questo può essere spiegato sia con la diversa incidenza del glaucoma acuto nella popolazione cinese (v. par. 1.1) sia con la maggiore complessità che la forma cronica offre per la diagnosi, affidata ad apparecchiature di moderna concezione. è, comunque, stupefacente che gli antichi cinesi ci descrivano anche il glaucoma cronico, se si pensa che in occidente l’esistenza di questa malattia viene "intuita" alla metà del 1800.

L’elemento emozionale è presente anche in medicina occidentale sia perchè la patologia sarebbe riscontrata più di frequente in soggetti con particolari caratteristiche della personalità, sia perchè è di riscontro comune nella pratica clinica un significativo legame tra lo stato psichico del soggetto glaucomatoso e l’andamento della sua malattia (livelli pressori, risposta alla terapia farmacologica, comparsa di sintomi accessori).

Nella pratica clinica si riscontra una frequente associazione del glaucoma cronico con una cefalea di vecchia data o con un’ipertensione instabile, che si riacutizza a crisi e si manifesta con vampate di calore verso l’alto, in particolare nel sesso femminile e in età post-menopausale. Questo complesso sintomatologico non trova spiegazione (nè, invero, molta attenzione) in medicina occidentale, ma appare invece facilmente riconoscibile in una situazione di vuoto di YIN.

2.2.4 Forme cliniche

Cause: vuoto di Yin e fuoco.

Terapia: nutrire lo YIN, abbassare il fuoco.

· Oppressione soffocante, con agitazione, polso a corda e forte.

Cause: abbondanza di calore e salita dello YANG.

Terapia: rinfrescare e abbassare lo YANG.

Cause: vuoto di fegato e di rene, deficit di energia e di sangue.

Terapia: tonificare l’energia e il sangue, rinforzare il fegato e il rene.

Cause: vento del fegato che si agita all’interno.

Terapia: calmare il fegato.

2.2.5 Terapia

Sono indicati punti di tonificazione del sangue e dello yin e punti ad azione sul fegato:

6 MP, 36 ST, 11LI, 2-3 LR

6 MP San Xiao Jiao punto di trattamento dello Xue, tonificazione e circolazione dello xue, disperde l’umidità, libera i meridiani, elimina il calore nei tre yin, tratta la milza ed il rene.

36 ST ZuSanLi, punto he del meridiano zu yang ming, tratta le affezioni della milza e dello stomaco, tonifica il Qi e lo Xue e ne riattiva la circolazione, regola la salita e la discesa del Qi, sostiene l’energia vitale e la yuan qi.

Tra i sintomi:

11 LI QuChi, punto he del meridiano shou yang ming, tratta il calore, disperde vento ed umidità, drena i meridiani.

Tra i sintomi:

2-3 LR Punti di drenaggio del fuoco e del vento del fegato con spiccata azione sugli occhi (v. par. 2.1.5).

8 ST TouWei: Bernard Cygler e Ive Requena individuano una stretta corrispondenza fra la sindrome di Meniere e il glaucoma ipertensivo e interpretano queste due malattie come un’identica anomalia della dinamica energetica del cranio, che si esteriorizza in una direzione (occhio) o in un’altra (orecchio).

Si tratterebbe di un pieno endocranico che si manifesta con delle conseguenze a carico dei liquidi organici di un apparato di senso, l’endolinfa o l’umor acqueo. Questa situazione sarebbe dovuta all’alterazione delle barriere energetiche che regolano l’uscita dello yang endocranico:

8 ST verso l’occhio, glaucoma.

5 GB verso l’orecchio, vertigini.

8 BL

Gli autori francesi raccomandano di usare sempre questo punto da solo o in associazione con gli altri indicati dai testi.

Secondo i testi cinesi citati da Souilé de Morant si definiscono altri trattamenti per il glaucoma seguendo alcuni sintomi associati:

  1. occhi gonfi, dolenti, cristallino che vuole uscire, dolore sconvolgente 21 - 22 - 23 - 24 GV, 4 LI, 3 LR, 5 TH, 6 PC; far sanguinare gli intervalli delle dieci dita;

  2. occhi gonfi e duri, viso gonfio: 43 ST, 16 GB

  3. occhi gonfi, dolenti: 62 BL

  4. occhi gonfi e lacrimanti: 3 SI

3. CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI

Quanto rinvenuto nei testi cinesi si può così sintetizzare:

il glaucoma viene visto in MTC come una patologia da ostruzione della circolazione energetica che interessa i liquidi intraoculari. La causa principale è una disarmonia dell’energia della coppia Fegato-Vescica biliare con manifestazioni dovute a liberazione di fuoco. Il vuoto di yin rappresenta la condizione energetica di base da cui parte la malattia sostenuta da turbe dei sette sentimenti, vento cronico, turbe digestive etc.

Le manifestazioni cliniche sono diverse nella forma acuta (netta prevalenza dei fenomeni legati al fuoco del fegato) ed in quella cronica (prevalenza dei segni di vuoto di yin e di Xue con falso fuoco e deficit di Fegato e Rene).

La terapia potrà vedere selezionati i punti riportati nelle ricette ai paragrafi precedenti con l’aggiunta di trattamenti personalizzati in base alla situazione energetica riscontrata nel paziente.

L’agopuntura può trovare, in occidente, un realistico impiego nella terapia del Glaucoma?

è nostra opinione che questo si possa realizzare solo nel caso che lo stesso oftalmologo sia agopuntore o che tra le due figure vi sia uno stretto contatto e collaborazione. Infatti lo specialista occidentale è indispensabile nel sorvegliare l’evoluzione della malattia, il controllo tonometrico, la situazione del nervo ottico e del campo visivo con tecniche inaccessibili (ed in genere del tutto ignote) per un medico di altra specialità.

Vi sono quindi molte difficoltà:

  1. con attacco acuto di glaucoma: la patologia è in genere affrontata in tempi brevi in sede di pronto soccorso con terapie farmacologiche e parachirurgiche.

  2. con glaucoma cronico molto avanzato e scompensato: questi pazienti, gravi, richiedono in genere una terapia chirurgica ed un approccio diverso (e meno comprovato) può comportare problemi di ordine etico e medico-legale.

  3. con diagosi precoce di glaucoma: si tratta di pazienti di una fascia di età più giovane nei quali la malattia viene diagnosticata in una fase asintomatica, in genere approfondendo un’esame di routine. Hanno, in genere, una buona salute generale, una buona vista ed un leggero interessamento del nervo ottico e del campo visivo. Si sentono, in pratica, sani ed hanno scarsa accettazione della terapia, figuriamoci quindi se fastidiosa (aghi!) e ripetitiva (sedute periodiche).

E' inoltre esperienza comune che alcuni di questi pazienti, nonostante convivano con una malattia cronica e pericolosa, mettano in atto una specie di rifiuto psicologico della condizione morbosa, in modo simile a quello di alcuni diabetici. Non potendo risolvere definitivamente lo stato di malattia preferiscono "rimuoverlo" evitando di pensarci, saltando i controlli prescritti e usando irregolarmente i colliri (scarsa compliance).

Restano comunque disponibili una moltitudine di casi: tutti quelli con una situazione "intermedia", una malattia conclamata ma non troppo avanzata, in trattamento cronico con colliri, in genere due o più tipi da istillare in diverse ore della giornata e con effetti fisici e visivi sgradevoli. Sono pazienti spesso turbati o angosciati dalla gravità della loro affezione, disturbati nella vita quotidiana dalla necessità di istillare i colliri, che vanno incontro a fasi alterne di controllo del tono oculare. In genere vivono con molta preoccupazione l’incertezza della prognosi e del loro futuro visivo.

In questi soggetti trova indicazione l’agopuntura che potrà migliorare il compenso tonometrico, a volte riducendo la somministrazione dei colliri, e potrà trattare la situazione generale riducendo i sintomi di accompagnamento e le turbe viscerali e psichiche che costituiscono il circolo vizioso patogenetico di questa malattia cronica.

Il glaucoma, a nostro parere, è una delle malattie gravi a grande diffusione che può trovare un ottimo aiuto nella medicina Cinese e si possono ottenere buoni risultati qualora siano rispettate le regole di umiltà e di prudenza sopra citate e si instauri un buon rapporto tra oculista – paziente – agopuntore; allora si potrà anche tentare di incidere più profondamente sulle radici della malattia e tentare di riportare quell’equilibrio energetico che, sappiamo, può portare alla guarigione.

4. BIBLIOGRAFIA

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Corrispondenza:
dott. E. Simongini, Via Arezzo 54, 00100 Roma
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