Nobile Collegio Omeopatico: Corso Triennale di Omeopatia ed Omotossicologia

L'Aquila

Direttore Didattico: C. Di Stanislao

Associazione Italiana di Fitoterapia e Fitofarmacologia

Presidente: O. Iommelli

 

Dal Volume "China Welcome You" - Ismay Publication Ltd. - Hong Kong

 

 

Considerazioni in tema di oligoterapia

 

Carlo Di Stanislao & Ottavio Iommelli·

“… può far qualsiasi cosa, non ne verrà alcun danno”

W. Shakespeare, Sonetti.


Riassunto: Gli oligoelementi svolgono importanti ruoli biologici ed intervengono in cicli enzimatici complessi in grado di influenzare l'intera fisiologia organica. La oligoterapia è la disciplina che ne studia l'uso terapeutico secondo dettati e schemi precisi. L'articolo esamina le leggi fondamentali dell'oligoterapia, le diatesi di Ménétrier, le relazioni fra queste ed il costituzionalismo energetico della tradizione cinese e fornisce linee guida in campo dermatologico e relativo alla litoterapia e fitoterapia oligoelementare (od oligoterapia globale).

Parole chiave: oligoelementi, oligoterapie, diatesi di Ménétrier, litoterapia, oligoterapia globale.  

 

Summary: The oligoelements carry out important biological roles and take part in complex enzymatic cycles in a position to influencing the entire organic physiology. The oligotherapy is the precise discipline that ne the therapeutic use studies second dictated and outlines. The article examines the fundamental laws of the oligotherapy, the diatesis of Ménétrier, the relations between these and the energetic tipology of the Chinese tradition and supplies lines guides in dermatological and relative field to the litotherapy and total phytotherapy.

Key worts:  oligoelements, oligotherapy, diatesis of Ménétrier, litotherapy, total oligotherapy.

 

Premessa (1-6,8).

In ogni essere vivente vi sono una serie d’elementi chimici, spesso in quantità minime, indispensabili per la vita. L'Ossigeno, il Carbonio, l'Idrogeno, l'Azoto, Il Fosforo, lo Zolfo, il Cloro, il Calcio, il Potassio, il Sodio ed il Magnesio compongono il 99% dei minerali presenti nell'organismo e necessari per la sopravvivenza. Meno dell'1% dei minerali sono costituiti da Iodio, Arsenico, Bromo, Cobalto, Ferro, Rame, Nichel, Zinco, Manganese, Alluminio, Cromo, ma sono anch'essi di gran valore nel consentire svariati processi metabolici.

Nonostante si tratti di elementi-traccia la carenza di uno o più oligoelementi induce patologie dapprima funzionali (metaboliche, endocrine, neurovegetative) e, a lungo andare, anche organiche. In effetti, questi elementi chimici sono indispensabili a svariate reazioni enzimatiche. A parte i cosiddetti minerali plastici (Fosforo, Calcio e Zolfo) che intervengono nelle strutturazioni del citoscheletro, gli oligoelementi presenti nell'organismo si ritrovano sotto forma di metallo-proteine (mioglobina ed emoglobina per il ferro, ceruloplasmona per il rame, carbopeptidasi, anidrasi carbonica e deidrogenisi per lo zinco, adenosina, enolasi e trifosfatasi per il manganese ed il magnesio, ecc.).In effetti gli oligoelenti si coniugano con la parte proteica, apoenzimatica di ogni fermento, condizinandone attività e specificità di legame. Tali minerali incrementano i processi metabolici che, in loro assenza e attraverso tempi lunghi, tendono a deprimersi e decadere. Pertanto è molto valida ancora oggi la definizione di Polonovski: "Gli oligoelementi sono sostanze che, senza partecipare essi stessi, producono reazioni le quali, in loro assenza, o non verrebbero prodotte o necessiterebbero di condizioni molto spesso di difficile realizzazione" (ad esempio notevole incremento della temperatura).  E' quindi corretto parlare di "oligoelementi biocatalizzatori" Una serie di studiosi dell'800 (Pasteur, Raulin, Bertrand, Javiller) dimostrarono che gli oligelementi sono indispensabili per la vita e giunsero alla conclusione che un catalizzatore, anche se presente, può essere bloccato o da altre sostanze (ad esempio chelanti) o da una modificazione di tipo fisico-chimico. Le ricerche più recenti hanno poi dimostrato che per riattivare un enzima occorrono pochissime unità atomiche (da 1 a 10) e le quantità attive di oligoelementi sono dell'ordine di un bilionesimo di grammo.

A seconda della dose gli oligoelementi possono avere comportamenti molto diversi. Ad esempio il Ferro a piccole dosi stimola la produzione di emoglobina, ma a dosi elevate si distribuisce nei parenchimi Molto importante è anche il tipo di salificazione affinché gli oligoelementi, in soluzione, possano essere più facilmente assorbiti.

Le soluzioni debbono prevedere:

Di solito s'impiega l'acido gluconico, primo derivato dell'ossidazione del glucosio, monosaccaride fisiologico per eccellenza, la cui ossidazione spinta produce acido glicuronico impiegato dal fegato nei processi detossicanti principali. L'organismo scinde con grande facilità i metalli legati all'acido glicuronico che, a sua volta, rinforza il potere detossicante individuale.

La diluizione più largamente utilizzata è la 1 Decimale (1D, 1DH)  e si somministrano o una fiala al giorno (in fase acuta) o ogni 2-3 giorni in condizioni croniche o per terapie diatesiche.

Ménétrier, cui si deve la prima sistematizzazione oligoterapica, descrisse cinque forme diatesiche. Successivamente altri AA (a partire da J.C. Darras) hanno prodotto accostamenti fra queste diatesi e le costituzione sia dell'omeopatia classica che della Medicina Tradizionale cinese.

Le diatesi di Ménétrier sono:

1 Allergica o Sindrome Iperattiva

2 Ipostenica o Sindrome Iporeattiva

3. Distonica o Sindrome Disreattiva

4. Anergia o Sindrome Areattiva

5. Di Disadattamento

 

 

Diatesi classiche di Ménétrier (4,6).

Allergica- Iperergica

·        Caratteristiche fisiche e psicologiche: Aspetto robusto, squadrato, pelle calda e secca. Stanchezza al mattino che migliora nel corso della giornata fino a giungere ad una vera iperattività serale. Sonno irregolare. Instabile, incostante, con insufficienza della memoria e discontinuità nello sforzo. Irascibile, emotivo, aggressivo, con spirito d’iniziativa e grand’energia.

·        Predisposizione: Predisposizione a tutte le forme allergiche, alla cefalea, al reumatismo non deformante, alle palpitazioni ed alla tachicardia.

·        Evoluzione: Più comunemente verso la distonica eccezionalmente verso l’anergica.

·        Oligoterapia:  Manganese (Mn).

Ipostenica-Iporeattiva

·        Caratteristiche fisiche e psicologiche: Aspetto arrotondato, molle, con pelle flaccida, bianca e fredda. Stanchezza progressiva nel corso della giornata. Scarsa resistenza allo sforzo. Bisogno di riposo. Sonno regolare. Spesso difficoltà di concentrazione e svogliatezza. Il soggetto è calmo, tranquillo, equilibrato, flemmatico, talora indifferente, con assenza di passioni.

·        Predisposizione: Infezioni delle vie aeree, forme reumatiche croniche deformanti, problemi linfatici e circolatori, problemi digestivi, lassità tegumentaria e legamentosa.

·        Evoluzione: Evoluzione naturale verso la forma distonica o, talvolta, verso l’anergica.

·        Oligoterapia: Manganese e Rame (Mn-Cu)

Distonica-Disreattiva

·        Caratteristiche fisiche e psicologiche: Aspetto pletorico, sodo, muscoloso, pelle calda, umida, rossa. Astenia globale progressiva più marcata a fine mattina o nel tardo pomeriggio (16-19) e più rilevante agli arti inferiori. Deficit mnemonici, invecchiamento organico precoce. Soggetto nervoso, ansioso, ossessivo, che tende alle depressioni ed ai ritualismi.

·        Predisposizione: Predisposto a sindromi distoniche neurovegetative, circolatorie, cardiovascolari, arteriti, arteriosclerosi, ipertensione, distonie digestive (gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera), calcolosi renale, artrosi, gotta, crampi alle gambe, cefalee tensive.

·        Evoluzione: Evolve, in tempi di solito lunghi e solo accidentalmente rapidi, verso l’anergia. A volte regredisce (per così dire) verso l’allergia.

·        Oligoterapia: Manganese-Cobalto (Mn-Co)

Anergica-Areattiva

·        Caratteristiche fisiche e psicologiche: Aspetto esile, gracile, tinta spenta o grigiastra, con pelle umida, fredda e spesso grassa. Astenia costante e globale. Assenza di vitalità. Depressione, tendenza all’ossessione.  Spesso disgusto per la vita anche con tendenze suicide. Permanente desiderio di sonno e di riposo.

·        Predisposizione: Senescenza precoce, astenia, lunga e difficile convalescenza dopo malattie infettive. Febbre, poliatropatia evolutiva, reumatismi autoimmunitari.

·        Evoluzione: Solitamente senza evoluzione, può evolvere verso la forma ipostenica.

·        Oligoterapia: Oro-Argento-Rame (Au-Ag-Cu)

Sindrome da Disadattamento

·        Caratteristiche fisiche e psicologiche: Stanchezza improvvisa ciclica, più spesso lontano dai pasti, frequenti attacchi di fame. Sonno irregolare. Deficit temporaneo delle facoltà intellettive e dell’intelligenza. Ciclotimia caratteriale.

·        Predisposizione: Predisposto ad ipoglicemie passeggere, sonnolenza postprandiale, stati prediabetici, disfunzioni endocrine ipofiso-pancreatiche.

·        Evoluzione: Evolve verso o si associa a tutte le altre diatesi.

·        Oligoterapia: Zinco-Nichelio Cobalto (Zn-Ni-Co) o Zinco-Rame (Zn-Cu)

 

Regole Generali della oligoterapia (7).

1.      Nella terapia con oligoelementi non si considera il singolo sintomo ma la scelta si basa sulla diatesi ed il terreno.

2.      Qualunque sia la diatesi nella terapia iniziare sempre dallo stadio più evoluto.

3.      Nel caso di passaggio da una diatesi all’altra alternare gli oligoelementi delle diverse diatesi.

4.      Gli oligoelementi legati all’acico glicuronico (sali gluconati) per azione della diastasi salivari si scindono in glucosio e metallo puro. Pertanto occorre assumerli al mattino, a digiuno e per via sublinguale.

5.      La posologia si regola in rapporto alla risposta dell’organismo. Occorre variare frequentemente il ritmo di assunzione iniziando da 2 a tre dosi al giorno distanziate da intervalli di 10 minuti, sino a una dose ogni tre giorni.

6.      Sospendere l’assunzione per almeno sette giorni nel caso di fenomeni reattivi (soprattutto nei terreni allergici).

7.      Somministrare Zinco-Rame prima di tutti i trattamenti prolungati, nelle affezioni endocrine e nei disturbi ciclici (soprattutto nei pazienti giovani).

8.      La durata media è di 3-6 mesi e dopo adeguato intervallo (2-3 mesi) ripetere in caso di affezione cronica.

9.      La somministrazione può essere suddivisa in varie fasi durante la giornata, ma sempre lontano dai pasti (mattino, ore 17 ore 22).

10. Nei bambini la dose può essere absorbita su una zolletta di zucchero.

11. La dose giornaliera è di 1-3 fiale, tranne che il Litio con cui si giunge a sei dosi al giorno.

12.  Anche se i sintomi scompaiono velocemente la cura va protratta per almeno tre mesi. 

Controindicazioni (7).

1.      Manganese e Manganese-Cobalto sono controindicati in corso di TBC e di affezioni polmonari.

2.      Il Fosforo è controindicato nelle affezioni articolari acute

3.      Lo Zinco e lo Zinco-Rame sono controindicati in corso di TBC ed affezioni neoplastiche conclamate.

4.      Il Bismuto (che può essere nefrotossico) non va somministrato per più di tre giorni senza adeguato controllo.

 

Impiego clinico dei principali oligoelementi e delle più frequenti combinazioni (1-2,4,7-8).

·       Alluminio (Al)

Regolarizza il Sistema Nervoso (turbe analoge a carenza di vitamina B1). Atonia. Surmenage cerebrale. Ritardi di sviluppo intellettuale nel bambino. Turbe del sonno (senza effetto ipnotico e/o depressivo). Coadiuvante nelle terapia del Down. Sequele encefalitiche da vaccinazione. Turbe neurovegetative (associato al Cobalto).

·        Bismuto (Bi)

Tonsilliti, faringolaringiti, gastralgie e gastriti acute. Viene potenziato dall’associazione con Manganese e Cobalto. Tossico dopo tre giorni consecutivi.

·        Cobalto (Co)

Regola il sistema simpatico. Tratta aerofagia, singhiozzo, ulcere gastroduodenali d’origine spastica ed emotiva.  Arteriti e disturbi circolatori degli arti inferiori. Spasmi arteriosi, emicrania, palpitazione, angoscia. Variazioni repentine della pressione arteriosa. Asma, orticaria, crampi agli arti inferiori.

·        Fluoro (F)

Turbe del metabolismo del calcio, prevenzione della carie dentaria, rachitismo ed insufficienza osteolegamentosa. Manifestazioni artrotubercolari, scoliosi, cifosi e Paget. Ritaradi di calcificazione e osteoporosi.

·        Fosforo (P)

Spasmofilia, aritima, turbe del metabolismo del calcio, distrofie ossee, asma spasmodica. Pertosse, reumatismi infettivi, stanchezza cerebrale, turbe circolotarie delle estremità. Controindicato nelle forme articolari acute.

·        Germanio (Gr)

Azione antinfiammatoria ed antidegenerativa. Utile in corso di affezioni neoplastiche o con Selenio come antiradicalico. Dose adulti 30 gtt o 2 ml, bambini 15 gtt, ovvero 1 ml da 1 a tre volte al dì.

·        Iodio (I)

Disturbi della tiroide, obesità, gozzo, cefalea al mattino, irritabilità, affaticabilità ed apatia. Turbe mestruali di ritmo, durata e quantità, menopausa precoce e sindrome climaterica. Ipertensione arteriosa, tremori, emotività. Con Manganese e Cobalto tratta le turbe neurovegetative. Artritismo della mezza età (fibromialgie). Aiuta la crescita e riassetta l’asse endocrino.

·        Litio (Li)

Turbe ansiose e psicosomatosi. Nervosismo e spiccata aggressività. Demenza precoce, depressione, melanconia. Coaudiuvante nelle forme epilettiche. Sclerosi cerobrovascolare.

Insufficienza renale funzionale (con Mn-Co). Pruriti essenziali psicosomatici.

Sindrome da disattamento in età pediatrica. Sindrome del bambini ipercinetico.

·        Magnesio (Mg)

Spasmofilia. Stati spastici intestinali. Senescenza precoce. Demineralizzazione, artrosi. Turbe nervose con nevriti. Prostatismo, sterilità. Incrementa le difese immunitarie umorali. Aumenta la resistenza allo stress (adattogeno).  Utile in corso di sterilità.

·        Manganese (Mn)

Allergie esogene (riniti, febbre da fieno, asma, orticaria). Pruriti cronici di tipo periodico. Emicrania ed atritismo giovanile. Forme articolari con aumento della VES. Accelera la cicatrizzazione delle piaghe. Migliora unghie e capelli. Ipo/ipertensione. Flussi mestruali abbondanti e troppo frequenti. Anemie da deficit dell’emoglobina. Astenia mattutina, temperamento serotino. Irritabilità e nausea al mattino. Turbe digestive epatobiliari (bocca amara, stipsi, emorroidi). Nevrosi cardiaca lieve. Odontalgia, dolore all’articolazione temporomandibolare, gotta, sterilità. Controindicato nella TBC e nelle affezioni polmonari evolutive.

·       Manganese-Cobalto (Mn-Co)

Turbe neurovegetative. Flebopatie, varici ed eczema varicoso. Malattie cardiovascolari con tendenza ateromasica. Ulcera dispeptica e gastrite. Atonia della colecisti ed ipocinesia intestinale. Colite e rettocolite. Spasmi esofagei e bolo isterico. Pseudoangor in ansioso. Convalescenza da infarto del miocardio (in associazione con AU-Ag-Cu). Deficit della memoria, cefalea. Uremia, oliguria e calcolosi renale. Congestione pelvica. Stesse controindicazioni del Mn.

·        Manganese-Rame (Mn-Cu)

Stati infettivi cronici. Debolezza delle vie aeree (raffreddori, faringiti, bronchiti, ecc.). Orticaria, acne ed eczema cronico. Ipotiroidismo, ipogonadismo, iposurrenalismo. Ritardi di crescita. Disturbi digestivi con interessamento del piccolo intestino: diarrea, alvo alterno, enterocolite. Utile come coadiuvante in corso di rettocolite ulcerosa. Enuresi e cistite lieve e persistente. Obesità con cellulite. Pessimismo cronico. Fatica del mattino nel depresso e stanchezza cronica. E’ potenziata dallo Zolfo nella componente cutanea, da Iodio e Fosforo in quella psico-endocrina.

·        Manganese-Rame-Cobalto (Mn-Cu-Co)

Anemia di qualsiasi tipo, soprattutto in gravidanza. Attiva sulla parte corpuscolata del sangue.  Coadiuvante dopo stati influenzali o infettivi. Crisi di crescita, della pubertà o della senescenza.

·        Nichel-Cobalto (Ni-Co)

Squilibri pancreatici secretivi endocrini ed esocrini. Turbe digestive con meteorismo ed aerofagia. Prurito senile e diabetico. Colobacillosi (come caudiuvante). Sonnolenza post-prandiale.

·        Potassio (K)

Turbe del metabolismo idrico. Regola la funzione surrenalica. Reumatismo deformante ed artrosi post-menopausale. Fatica muscolare. Diarree croniche da catartici. Diminuzione e perdita dell’appetito. Anoressia mentale, diabete polineuropatico (con Cromo e Vanadio).

·        Selenio (Se)

Azione antiradicalica ed immunomodulante. Eccellente nelle patologie degli annessi cutanei (con Zn e Cu).

·        Silicio (Si)

Artrosi con decalcificazione. Unghie e capelli fragili.

·        Zinco (Zn)

Regolatore specifico della funzione ipofisaria. Stimola il pancreas e la produzione di insulina. Tratta le insufficienze mestruali. Coadiuvante nella terapia dell’impotenza. Previene l’aterosclerosi. Controindicato nella TBC evolutiva e nel cancro conclamato.

·        Zinco-Rame (Zn-Cu)

Disfunzioni ipofiso-gonadiche. Sindromi endocrine dell’infanzia e della pubertà. Stress emotivi che turbano l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Sindromi da disadattamento. Enuresi. Prostatismo funzionale. Impotenza. Stesse controindicazioni dello zinco.

·        Zinco-Nichel-Cobalto (Zn-Ni-Co)

Disfunzioni ipofiso-pancreatiche e stati prediabetici. Melanosi. Obesità endocrina con incremento insulinemico. Psoriasi (in associazione con Zn-Cu e S). Impotenza (in associazione con Zn-Cu).

·        Zolfo (S)

Disfunzioni epatobiliari, sindromi acetonemiche. Desensibilizzazioni (in associazione con Mn): Nevralgie essenziali ed emicranie (algia facciale atipica). Sciatalgia, lombalgia. Bronchite cronica. Malattie croniche della pelle (eczema, psoriasi, lichen, lupus, ecc.). Potenzia gli altri biocatalizzatori. Completa le cure sulfuree rafforzandone e prolungandone gli effetti.

 

Litoterapia (1,4).

Un’altra fonte di oligoelementi sotto forma di sali complessi sono le rocce. Tale tipo di terapia, alla VIII Decimale (D8) si definisce Litoterapia ed ha avuto massimo sviluppo a seguito di studi francesi negli anni ottanta. La litoterapia è molto impiegata nelle turbe psichiche, nell’attrosi e nella patologia involutiva senile. Presentiamo la sottostante tabella a scopo didattico e riassuntivo. Secondo M. Tetux e Marriq (del Centro Universitario di Marsiglia) la posologia media è di 1 fiala da 2ml al giorno (meglio di sera) per periodi di 3-4 settimane.


 

 

Principio

Oligoelementi

Indicazioni

1.      Adularia

Silicio (biossido), Alluminio e Cloro

Adenoma prostatico

2.      Apatite

Ferro, Cloro, Calcio, Fosforo

Artrosi (più segnatamente vertebrale)

3.      Arenaria rossa

Silicio, Ferro, Alluminio, Magnesio e Potassio

Colite atonica, costipazione cronica

4.      Azzurrite

Rame

Antiflogistico ed antiipertensivo.

5.      Baritinia

Bario

Vertigini, sclerosi cerebrale, ipertensione

6.      Betafide

Uranio

Parassitosi cronica

7.      Blenda

Zinco e Zolfo

Ulcere varicose

8.      Calcare di Versiglia

Calcio, Fosforo

Decalcificazione, Osteoporosi, artrosi generalizzata

9.      Feldspato quadratico

Calcio, Alluminio e Silicio

Artrosi degenerativa diffusa con decalcificazione

10. Garnierite

Magnesio, Silicio e Nichelio

Pancreatite cronica e mucoviscidosi

11. Glauconio

Silicio, Ferro, Alluminio, Magnesio e Potassio

Disturbi neurovegetativi, tremori, spasmofilia.

12. Lazulite

Fosforo, Alluminio, Ferro e Magnesio

Insufficienza epatica, crampi arti inferiori.

13. Lepidolite

Litio, Ferro, Alluminio

Depressione

14. Monazite

Torio, Cesio, Lantanio ed Ittrio

Stati cancerosi. Leucopenia.

15. Orpimento

As e Zolfo

Coxartrosi

16. Ossidiana

Arsenico e Zolfo

Artrosi cervicale

17. Rodonite

Silicio e Magnesio

Insonnia.

 


Oligoterapia Globale (2,5).

Ultima nata nel campo dell’oligoterapia, si realizza attraverso l’uso di rimedi vegetali in rapporto alla presenza di oligoelementi in forma facilmente assorbibile. Anche in questo caso ci limiteremo a presentare una tabella riassuntiva.

 

 

Pianta (o combinazione)

Oligoelementi

Indicazioni

1.      Aesculus hyppocastanum

Magnesio, Cobalto, Iodio, Litio, Selenio, Cromo, Vanadio, Magnesio

Problemi circolatori, tachicardia, ipertensione.

2.      Citrus arantium

Cobalto., Litio, Potassio, Fosforo e Msagnesio

Nervosismo, ansia, depressione.

3.      Cynara scolimus

Zinco, Nichel, Cobalto, Zolfo, Magnesio, Vanadio, Cromo

Drenante epatobiliare. Favorisce la digestione, controlla la glicemia.

4.      Daucus carota

Selenio, Rame, Zinco, Ferro

Antiradicalica (anche grazie alla ricchezza in vitamine A ed E). Normaliza il colesterolo, riduce la glicemia.

5.      Equisetum hiemalis

Fluoro, Fosforo, Fosforo, Calcio

Fragilità di unghie e capelli. Rimineralizzante. Decalcificazione ossea.

6.      Frangula

Magnesio, Nichel, Zinco, Cobalto, Zolfo e Magnesio

Lassativo.

7.      Fucus vescicolus

Iodio, Zinco, Rame, Magnesio.

Astenia, adinamia, obesità, ipotiroidismo.

8.      Harpagophytum procumbens

Magnesio, Cobalto, Zinco, Rame, Potassio, Litio

Antiflogistico, antidolorifico, diuretico (leggero).

9.      Hypericum perforatum

Manganese, Cobalto, Litio, Potassio, Fosforo e Zinco

Depressione ed insonnia.

10. Juniperus communis

Magnesio, Cobalto, Rame, Litio, Ferro, Manganese, Zinco, Potassio e Selenio

Diuretico, uricosurico. Diatesi artritica.

11. Nastrurtium o Crescione

Ferro, Rame, Cobalto, Iodio, Magnesio e Molibdeno

Antianemico ed antiipertensivo.

12. Panax ginseng

Potassio, Iodio, Magnesio, Litio, Fosforo

Stimola la corteccia surrenalica, adattogeno.

13. Ribes nigrum

Manganese, Cobalto, Rame, Fosforo, Zolfo

Drenante epato-renale. Diatesi allergiche.

14. Salvia officinalis

Rame, Oro, Argento, Magnesio, Zinco e Manganese

Infezioni acute e croniche, colobacillosi e diarrea.

15. Sciroppo di père Michel. (Composto da: OE di Cajeput, Eucalipto, Niaouli, Timo più Estratto di Salvia)

Rame, Magnesio, Manganese e Zinco

Astenia psicofisica. Stati cancerosi. Prolungati stati covalescenziali.

 

 

Bibliografia

 

1.      AAVV: Omeopatia e Medicina Bioterapica, Ed. Laboratori Dolisos Italia, Pomezia (RM), 1985.

2.      AAVV: Catalogo di Oligoterapia, Ed. M’amo, Perugia, 2000

3.      Borgonuovo R.: Brevi cenni di terapia con oligoelementi, Ed. OMIT, Roma, 1985.

4.      Brigo P.: Litoterapici ed Oligoelementi, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 1999.

5.      Deville M., Deville F.: Oligoterapia, Ed. Mediterranee, Roma, 2000.

6.      Ménétrier J.: Médicine funtionnelle, Ed. Pacomby, Paris, 1954.

7.      Minelli E.: La Terapia con Oligosoluzioni, Ed. CSOA, Milano, 1990.

8.      Sal J.: Les oligoéléments en pratique journalière, Ed. Maloine, Paris, 1973.

 

 

APPENDICI

 

1. Gli Oligoelementi in Dermatologia

 

La cute rappresenta l’organo più esteso del corpo, con un peso secco, in un individuo di taglia media, di 3,5 Kg ed un peso totale pari ad 1\6 di quello individuale (1).

Nella pelle si compiono svariate trasformazioni metaboliche (glucidiche, lipidiche, proteiche, melanosintetiche, ecc.) che necessitano di enzimi e che influenzano strettamente la biologia individuale (si pensi, ad esempio alla conversione di provitamina D in calciferolo attivo) (2). Numerosi eventi interferenti e sfavorenti (etilismo, diabete, tabagismo, farmaci, vomito e diarrea persistenti) possono produrre squilibri di macro e micronutrienti, causando anomalie e danni tegumentari (3).

Mentre vi sono consolidate convinzioni circa le anomalie del metabolismo proteico[1], purinico[2], lipidico[3] e glucidico[4] (4) e sul ruolo dei diversi principi vitaminici[5] (5-6), poco o affatto studiati sono gli oligoelementi, sistemi biocatalizzatori di importanti funzioni enzimatiche che intervengono in vari ruoli primari della cute e degli annessi (7). 

Forniremo, in modo sintetico, un elenco dei principali oligoelementi necessari nella fisiologia tegumentaria, ricordando che, nella maggior parte dei casi, è possibile una normalizzazione attraverso una corretta igiene alimentare (8-10).

Zinco

E’ essenziale in varie funzioni enzimatiche e sembra capace di influenzare il sistema immunitario cellulo-mediato (11). Il fabbisogno giornaliero (8-9) varia con l’età: 10 mg nel bambino, 15-20 mg nell’adulto e 25 mg durante l’allattamento. La diarrea è una causa molto frequenza di carenza di zinco. Tale carenza comporta (2) ritardo della cicatrizzazione, eruzioni eczematose, pustolose e bollose in sede acrale-genitale-perianale, chelite angolare, stomatite, paronichia, dermatite seborroica, alopecia e distrofia ungueale. Una condizione tipica e grave, legata a difetto nell’assorbimento intestinale di zinco, è la cosidetta  acrodermatite enteropatica (1,4). Il supplemento terapeutico (ad esempio in corso di acne persistente o dermatite seborroica) si attua con zinco solfato 1-3mg/g al dì. Il principio induce sovente stipsi ostinata (3). Alimenti ricchi in zinco sono pesce, uova, latte, legumi. I fitati delle fibre vegetali (12) interferiscono con l’assorbimento intestinale di zinco riducendone la biodisponibilità.  Ricerche molto recenti dimostrano che una ridotta zinchemia si ritrova in corso sia di psoriasi grave che di dermatite atopica di difficile controllo farmacologico.

Rame

E’ cofattore dei sistemi enzimatici di tipo “redox”, interagisce con il ferro e con lo zolfo della cistina (nella crescita capillare) (7) e partecipa alla formazione delle fibre elastiche (2-3). Il fabbisogno nell’adulto è di 2-3mg/die. Una condizione di deficienza genetica è la sindrome di Menkes, che si appalesa all’età di 2-3 mesi con aspetto pallido e con capelli radi ed anomali (pili torti). La forma è ingravescente e risulta mortale, anche somministrando rame, attorno alla pubertà (13-14)[6]. Rara la deficienza acquisita in cui non si appalesano danni cutanei ma, sovente, fragilità ed anomalie capillari (2,7). Il sudore contiene elevate concentrazioni in rame[7] e pertanto una causa d’ipocupremia è la sudorazione profusa. Poco assorbito per via orale può risultare molto tossico.

La carne rossa, il fegato, i piselli, gli spinaci sono molto ricchi in rame facilmente assorbibile. La somministrazione di rame in diluizione omeopatica (1° Decimale, 1D o 1DH) può essere utile in caso d’anomalie capillari ed effluvi in soggetti anemici e con intensa e persistente traspirazione.

Ferro

Oltre ad intervenire nella formazione di emoglobina è indispensabile per l’integrità epiteliale (3).Il 60-75% dei 4-5 g di ferro di un adulto si trovano nell’emoglobina e l’accumulo intraparenchimale (emosiderosi ed emocromatosi) può risultare letale (10). Il fabbisogno giornaliero è di 10 mg nell’uomo e 20 nella donna[8]. Nella carenza si riscontrano coinolichia (15), glossite atrofica, disfagia, cheiliti angolare, effluvio capillare telogenico (7). Alimenti ricchi in ferro (8-10) sono: carne, spinaci, grano, patate, lenticchie. Sia l’acido orotico (vit. B13) che l’acido ascorbico (vit. C) favoriscono l’assorbimento del ferro (6). La pillola anticoncezionale, riducendo la durata del flusso mestruale, riduce il fabbisogno giornaliero di ferro. Le parassitosi intestinali (non solo l’anchilostomiasi) ne aumentano il rischio carenziale (2). Carenze anche minime di ferro (ad esempio da ipoalimentazione) causano distrofie cutanee e ulcere trofiche in soggetti anziani (16).

Zolfo

Entra a far parte di vitamine, proteine ed ormoni ed è pertanto elemento indispensabile per l’attività biologica. Composti organici solforati sono: cisteina, cistina, metionina (aminoacidi)., tiamina, biotina (vitamine) e glutatione (agente antiossidante di primaria importanza). Di solito le situazioni carenziali (con fragilità sia cutanea che annessiale) si ricollegano a carenze multiple di magnesio, manganese, silicio, selenio, cromo e molibdeno (2).Ricchi in zolfo sono soprattutto: piselli, fave, cavoli, asparagi, pesce, carne rossa, tuorlo d’uovo. L’attività antineoplastica delle brassicacee o crucifere (10) si deve in larga misura alla presenza di questo oligoelemento. Diluito e dinamizzato (1° Decimale, 1D o 1DH) può risultare di grande utilità nelle dermatiti attiniche croniche con note di precancerosi (cheratosi attinica). Alcuni AA (17-18) ritengono che lo zolfo attivo (gruppi sulfidrilici, SH) sia in grado di bloccare il rame come fattore attivante la tisosinasi e la via biosintetica di melanina in corso sia di vitiligine che di ipomenalosi guttata. L’arsenico, legandosi allo zolfo attivo e denaturandolo, fa ripartire la sintesi del pigmento cutaneo (4). Dato il rischio, anche neoplastico, dell’assunzione ponderale di arsenico (come liquore di Flower) si prefrisce lo stesso in diluizione omeopatica.

 

Bibliografia

1.      Serri R. (a cura di): Trattato Italiano di Dermatologia, Vol. I, Ed. Piccin, Padova, 1987.

2.      Randazzo S.D., Dinotta F.: La carenza dell’apporto alimentare in Dermatololgia, Atti dell’Incontro di Aggiornamento in Dermatologia, Roccaraso (Aq), 26 gennaio-2febbraio 1992, Ed. CIC Internazionali, Roma, pp 22-28.

3.      Roe E.: Nutrition and the skin, Ed. Alan R. Liss Inc., New York, 1986.

4.      Ribuffo A.: Manuale di Dermatologia e Venereologia, II Ed., Ed. Lombardo, Roma, 1990.

5.      AAVV: Vitamine, Ed. Roche Italia, Milano, 1985.

6.      Fidanza A.: Le Vitamine, Ed. Agnesotti, Roma, 1990.

7.      Corradin M.: Dietetica e patologie del capillizio, Fogli di Estetica, 1992, 1: 20-27.

8.      James W.P.T.: Alimentazione e salute. L’alimentazione nella prevenzione in Europa di malattie Croniche, Ed. Mc Graw-Hill Libri, Italia, Milano, 1990.

9.      Travia L.: Manuale di Scienze della Alimentazione, Ed. Il Pensiero Scientifico, Roma, 1987.

10. Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale. Curarsi e Prevenire con il cibo, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.

11. Pastorello E.: La dinamica della risposta immune, Ed. Mediamix, Milano, 1990.

12. Corradin M., Ceccherelli F., Di Stanislao C.: Dispense del Corso di Fitoterapia Scientifica, policopie, Ed. AIRAS, Padova, 2000.

13. Alper J.C.: Genetic Disorders of the Skin, Ed. Mosby, St. Louis, 1991.

14. Wiedman H.R., Kunzle J., Grosse F.R. and Dibbe H.: Atlas of Clinical Syndromes. A Visual Aid to Diagnosis, Ed. Mosby, St. Louis, 1992.

15. Tosti A., Piraccini B.M., Peluso A.M.: Le Unghie. Giuda Pratica alle più Comuni Affezioni, Ed. Delle Rose., Bologna, 1996.

16. Micali G. (a cura di): La Riparazione Tessutale. Aspetti biologici, clinici e terapeutici, Ed. FIDIA, Padova, 1988.

17. Yamamoto O., Bhavan J.: Three modes of melanosomes transfers in Caucasian facial skin: hypotesis based on ultrastructural study, Pigment Cell Res., 1994, 7:158-169.

18. Lotti T.: La Vitiligine. Nuovi Concetti e Nuove Terapie, Ed. UTET Periodici, Torino, 2000.

 

 

 

2. Relazioni fra Omeopatia, Medicina Cinese e Diatesi di Ménétrier

 

 

Una serie di ricerche francesi (4-5) e successivamente anche italiane (1) condotte fra la fine degli anni settanta ed i primi anni ottanta (8) hanno consentito di creare delle interconnessioni fra costituzionalismo omeopatico, tipologia della tradizione cinese e diatesi oligoterapiche di Ménétrier. Tali correlazioni sono molto utili nell’instaurare sinergiche terapie di terreno, cioè in grado, in modo unitario, di riequilibrare l’assetto neuroimmunoendocrino individuale (2-3).

Limiteremo questo nostro intervento ad uno schema di massima, rinviando ai lavori in bibliografia per ulteriori approfondimenti (1,5,8).

 

·        Costituzione omeopatica

Carbonica

Solforica

Muriatica

Fosforico

Fluorico

·        Diatesi

Sicosi

Psorica

Cancerina

Tubercolinica

Luetica (Blenorragica)

·        Temperamento

Linfatico-Digestivo

Sanguigno-Respiratorio

Biliare-muscolare

Atrabiliare-Cerebrale

Degenerativo-Psichiatrico

·        Reattività Neuroendocrina

Pancreas-gonadi, vago

Tiroide-paratiroide e simpatico

Ipofisi e tiroide, ortosimpatico

Gonadi-paratiroidi e vago

Gonadi, ortosimpatico

·        Diatesi di Ménétrier

Zinco-Nichelio-Cobalto o Zinco-Rame

Mn

Mn-Co

Mn-Cu

Au-Ag-Cu

·        Costituzionalismo Cinese

Terra

Legno

Fuoco

Metallo

Acqua

·        Metabolismo

Anabolico

Intossicato

Equilibrato

Catabolico

Squilibrato

·        Dietetica

Dolce,Yang

Acido,Yang

Amaro, Yin

Piccante,Yang

Salato, Yin

 

 

 

 

 

Bibliografia

1.      AAVV: La Medicina Oloenergetica, Ed. S.I.R.I.O., policopie, Giulianova (TE), 2000.

2.      Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.

3.      Chang T.S.: Le système complete d’autoguèrison, Ed. Reuille, Paris, 1986. 

4.      Choffat F.: L’homéopathie au cheval de la médicin, Ed. Cerf, Paris, 1993.

5.      Darras J.C.: Tipologie, Conferenza SIA, Bardolino, 1981.

6.      Kent J.: Lezioni di Omeopatia, Ed. Edium, Napoli, 1973.

7.      Occhipinti E.: La grande medicina cinese, Ed. Jaco Book-Sowen, Milano, 1995.

8.      Requena Y.: Le costituzioni in Medicina Cinese. Rapporti con gli Oligoelementi, voll I-II, Ed. Espansione, Torino, 1983.

 

 

 

Indirizzo per chiarimenti

Carlo Di Stanislao

Via Comunità Europea, 12

67100 L'Aquila

Tel. 0862317676

Fax (preavvertire) 0862313500

E-mail:[email protected]

Ottavio Iommelli

Servizio di Agopuntura e Fitoterapia ASL01

P.O. S. Paolo

Napoli

E-mail: [email protected]

 

 



· Si ringraziano per gli spunti ed i contributi:

-          Dott. Italo Sabelli, Consigliere SIA, Direttore della Sede Sowen di Napoli.

-          Dott. Guglielmo Lauro, Docente di Agopuntura della Sowen, Sede di Napoli.

-          Dott. Maurizio Corradin, Direttore del Corso di Fitoterapia Scientifica dell'AIRASS di Padova e del Centro Sheng di Desenzano sul Garda (BS)

-          Dott. Giovanni Flati, Dirigente di I Livello della UO di Dermatologia ASL 04 L'Aquila

[1] La carenza di proteine conduce a dermopatie desquamanti con cute fredda, cianotica e più soggetta ad infezioni.

[2] Situazioni di alterato ricambio con accumulo di acido urico induco prurito e, talvolta, crisi urticariose.

[3] Le iperlipemie provocano non solo xantomatosi ma dermopatie psoriasiformi, mentre la riduzione dell’apporto assottigliamento del tegumento con tipica colorazione giallognola della pelle (xantodermia).

[4] E’ nota la relazione fra glicemia, glicodermia e ricambio cellulare. L’incremento di glicodermia è elemento patogenetico di spicco in corso, ad esempio, di psoriasi.

[5] La vitamina A è epitelioprotettrice, le E antiossidante, varie vitamine del complesso B (B1,B2,B3,B5, B8, Acido folico) sono essenziali per la pelle, inoltre si ricordi il ruolo di controllo funzionale della cosiddetta vitamina F (acidi grassi essenziali).

[6] La sindrome è diaginica e recessiva, comporta facies grossonala, degenerazione cerebrale e cerebellare ed è contrassegnata da bassi livelli sierici di rame e ceruloplasmina. Vi sono, nel corso del tempo, epilessia ingravescente ed ipertermia grave. La morte sopraggiunge, di solito a 3-4 anni, per virosi (soprattuto polmonare) o ipertermia maligna. Per ulteriori dettagli si legga: Menkes J.H. Kinky hair disease: 25 year later, Brain Dev., 1988, 10: 77-79.

[7] Che aumenta in corso di sindrome uremica e può essere la causa principale dell’irriducibile prurito.

[8] Alcune evidenze cliniche motivano nella bassa sideremia a causa del flusso mestruale il minor rischio di infarto miocardico nella donna fertile rispetto all’uomo.