Associazione Medica per lo Studio dell'Agopuntura
Presidente: Dott. Carlo Di Stanislao

Associazione Italiana di Fitoterapia e Fitofarmacologia
Presidente: Dott. Ottavio Iommelli

Associazione Diamon, Rimini
Presidente: Dott. Giuseppe Leardini

 

Riflessioni generali e formulazioni  per il drenaggio
mediante principi fitoterapici.

Autori:
Carlo Di Stanislao, Sandra Garzanti,
Guglielmo Lauro, Paolo Brici.


" A volte non tutto può essere espresso.
Ma ciò che si nasconde o si conserva può risultare mortalmente dannoso"

Vittorio Morson

"La natura non fa nulla di inutile"
Aristotele

Riassunto: Eliminare le sostanze di rifiuto prodotte a seguito dei processi catabolici e dipendenti dallo stile di vita, è una delle funzioni primarie degli organismi viventi. Quando la produzione di scorie supera, per motivi diversi, la capacità eliminativa si crea una condizione di tossicosi che determina una serie di disturbi intestinali e sistemici, spesso molto mal definiti e di difficile inquadramento. Alcune piante medicinali possono, attraverso azioni emuntoriali e metaboliche, favorire il ripristino di condizioni di equilibrio e, pertanto,  essere di grande aiuto in svariate condizioni anche di origine psichica (oltre che alimentare e iatrogena).

Parole chiave: drenaggio, tossicosi, fitoterapia.


Il drenaggio può ragionevolmente definirsi come una eliminazione giornaliera di scorie prodotte attraverso influenze diverse che dipendono dallo "stile di vita" (1).

La base per una corretta purificazione è una corretta alimentazione ed una esistenza al riparo da stress psicofisici (2). Poiché invece oggi si mangia male e si vive peggio, è naturale immaginare un surplus tossico che è in grado di determinare una serie di disturbi intestinali e sistemici e di rendere inefficaci molte terapie naturali (3). Secondo Henri Lebel, medico Svizzero che all'inizio del secolo scorso codificò i principi di base della fitoterapia di drenaggio, se non si eliminano i tossici organici purificando ed attivando i sistemi emuntoriali (fegato, rene, ma anche cute e sistema linfatico), non è possibile ottenere risultati apprezzabili con principi naturali o mediante rimedi omeopatici, soprattutto in chi si è sottoposto a lunghe terapie farmacologiche o presenta stati dismetabolici (proteici, lipidici, glicidi o purinici) di una certa importanza (2, 4).

In questo breve lavoro di tipo compilativo,  presenteremo schemi generali e specifici di trattamento in rapporto alla nostre esperienze ed a quelle strutturate nel passato da molti altri colleghi e gruppi di ricerca[a].

Fin dall'incipit va sottolineato che un periodo di "drenaggio" è necessario (per un tempo variabile da pochi giorni a svariate settimane), prima di specifiche prescrizioni erboristiche, ogni qualvolta s'immagini uno stato di "tossicosi" esogena ed endogena, contrassegnata da modificazioni dell'alvo, dispepsie, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, bocca amara di mattino e l'anamnesi denoti stress, alimentazione errata, assunzione prolungata ed abituale di farmaci.

Lo stato di tossicosi determina, in primo luogo, modificazioni della microflora intestinale e riassorbimento di scorie nocive, le quali, passando nel sangue, causano malessere generale, cefalea vaga e persistente, calo intellettuale, gonfiore addominale e, a volte, atralgie, fibrositi, oscillazioni del peso corporeo, pseudointolleranze alimentari e così via (5-6). Molto spesso la cute funziona da organo-spia, con eritemi fugaci, teleangectasie ed angiomatosi o manifestazioni papulo-postoloso di tipo acneiforme.

In generale occorre, in primo luogo,  ricomporre la microflora residente intestinale e l'integrità della mucosa del digerente. Inoltre stimolare le funzioni emuntoriali primarie (rene, fegato, sistema linfatico) con formule fitoterapiche idonee.

Per il primo scopo è opportuno somministrare fermenti lattici vivi ed attivi, meglio se da latte di soia (4), con contemporanea presenza di lattobacilli (acidifilus, termofilus e bulgaricus) e Bacillus bifidus. Sarà molto utile, in questa fase, dare del lievito di birra, ricco in vitamine del complesso B,  e, nel caso di dermopatie vicarianti, da 15 a 30 gocce dopo i pasti e tre volte al dì di E.F. di Viola tricolor (si può anche impiegare la Tintura Madre a dosaggi doppi, ma ricordandosi dell'elevato tenore alcolico). 

Invece per stimolare il drenaggio emuntoriale può essere utile la seguente formula depurativa in Estratto Fluido:

In questo modo non solo vengono stimolati gli emuntori, ma si regola la mucosa e la peristalsi intestinale (Arctium, Fumaria) e si favorisce il drenaggio linfatico (Sorbo, Noce, Rosmarino). Inoltre la presenza di Vite rossa stimola le difese intestinali aspecifiche (sistema macrofagico mucosale) (7), impedendo le sovraposizione infettive sia da batteri che protozoarie o metazoarie sempre possibili in questi  pazienti.

Prima di passare a trattamenti più specifici, nei soggetti con chiari disturbi metabolici (diabete, dislipidemia, iperazotemia, iperuricemia, ecc.), è opportuno impiegare altre piante ad azione metabolica e regolarizzante (8-9).

Per quanto attiene, infine, al trattamento specifico, questo si basa sui presupposti dell'energetica Estremo-Orientale (10-11).

In primo luogo va ricercata la causa dell'intossicazione distinguendo le due forme principali: dietetica (3) o psicogena (12) e poi, a seconda della gravità, individuata una terapia più leggera in infuso o più incisiva con preparati o in Estratto Fluido ovvero in Tintura Madre [b].

a) Forme di origine alimentare.

Sia i pasti troppo abbondanti che gli orari irregolari causano deterioramento delle funzioni intestinali e depuratrici, attraverso un interessamento della Milza e del cosiddetto TR-Medio. Il paziente si sentirà gonfio e pesante, avrà una riduzione dell'appetito e delle intense ed improvvise défaillance intellettuali. Spesso le feci sono ricoperte da muco, voluminose e schiumose, con grandi quantità di grassi neutri all'esame chimico-fisico, ed anche di proteine indigerite. I pazienti, inoltre, lamenteranno intolleranza per lo zucchero, il vino rosso, i cibi troppo grassi e gli amidacei (13). 

In questi soggetti la dieta dovrà essere ricca di cereali, verdure amare, carni bianche, frutta a pasta secca (mela) o con zuccheri di non facile assimilazione (carrube, melone, cocomero). Saranno da sconsigliare il latte ed i latticini e le cotture a vapore, bollite e a bagno Maria (12). Utile, come fitoprincipio drenante, la Fumaria officinalis in Tintura Madre o Estratto Fluido, tre volte al dì e per 1-3 mesi. In alternativa possiamo consigliare, due volte al dì per circa un mese, uno dei seguenti infusi.

1.

2.

Il Macerato Glicerinato di Caricae papayae folium (10-30 gocce prima dei pasti principali) può essere di grande utilità non solo eupeptica, ma antifermentativa e preventiva le sovrainfestazioni da metazoi (3).

b) Forme di origine psichica.

Le emozioni represse possono funzionare la fattori tossici che, non eliminati dai visceri comunicanti con l'esterno (Grosso Intestino e Vescica, soprattutto), si accumulano intossicando l'individuo. Alcune ricerche recenti (14) ci affermano che le condizioni psichiche che più frequentemente causano intasamento  viscerale sono il rancore ed i sensi di colpa.

Il rancore deriva da una rabbia non digerita, non metabolizzata e che diviene livore,  capace di produrre "Calore Tossico" soprattutto nel Grosso Intestino. In questi soggetti avremo umore nero, incoordinamento delle idee, lombalgie persistenti, stipsi o alvo altrerno, gengiviti, bocca impastata, intolleranza e pseudoallergia per latte e latticini. Avremo inoltre dolorabilità e tensione muscolare a livello delle fosse iliache sia destra che sinistra e vivo dolore spontaneo o alla pressione sul punto di agopuntura BL25 (dachangshu), situato a circa 2-3 cm di lato allo spazio fra fra la IV e la V vertebra lombare [d].

Il trattamento drenante specifico si avvarrà di dieta adeguata (eliminare latte e latticini, dare di preferenza carne magra  di maiale, miele e pere sbucciate) (13,3) e presidi fitoterapici suddivisibili in:

* Forme recenti o meno severe

Tisana così composta e da assumere mattina e sera

* Forme di più vecchia data o più gravi

Combinazione in Estratto Fluido 30 gtt tre volte al dì dopo i pasti  (nelle fome più severe)

In situazioni, invece, di ansia persistente, paura, senso di impotenza, scarsa stima in sé, si genera una condizione di sensi di colpa, con fobie, attacchi di panico, tanatofobia, caratterizzata da "Freddo" al viscere definito in MTC Vescica Urinaria. Vi saranno cista[e]lgie e disurie senza componenti organiche evidenziabili, contratture dei muscoli paravertebrali, reumatismo fibrosito e fibromialgie. La regione sovrapubica ed ipogastrica risulterà fredda, contratta e dolorabile, come anche la zona del punto BL28 (pangguangshu), posto a 2-3 centimetri dallo spazio posto fra la V lombare e la I vertebra sacrale [f].  Sotto il profilo dietetico occorre eliminare il sale e gli alimenti salati o troppo freddi (frutta e verdura in eccesso), preferendo carni rosse, verdure profumate (come il finocchio) e droghe riscaldanti (come il basilico). Sono da preferirsi, inoltre, come cotture gli arrosti e le grigliate, ovvero le cotture al forno (3,13). Anche in questi casi si individuano due grosse categorie di trattamento.

* Forme recenti o meno severe

Tisana così composta e da assumere mattina e sera

* Forme di più vecchia data o più gravi

Combinazione in Estratto Fluido 30 gtt tre volte al dì dopo i pasti

Un eccellente complesso depurante  nei casi di stress protratto, composto da derivati fitoterapici e principi omeopatici in diluizione decimale, è definito Hollis 10 [h].

Si compone di:

Se ne somministrano da 20 a 40 gtt 15 minuti prima dei pasti (2-3 volte al dì) per periodi di 1-2 mesi.

Bibliografia

  1. Belaiche P.: Il drenaggio in fitoterapia, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 1988.

  2. Paoluzzi L.: Il drenaggio in fitoterapia, TMA, 1988, 5: 20-24.

  3. Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale. Curarsi e Prevenire con il Cibo, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.

  4. AAVV: Vademecum di Fitoterapia, Ed. SIRIO, Giulianova (TE), 2.000.

  5. Mackarnes R.:  Clinical Ecology, ed. Pan Book, London, 1976.

  6. Mackarnes R.: Non è tutto immaginazione, Ed. SARM, Guidonia, 1988.

  7. Della Loggia R.: Piante officinali per Infusi e Tisane, Ed. OEMF, Milano, 1993.

  8. Penso G.: Piante Medicinali nella Terapia Medica, Ed. OEMF, Milano, 1993.

  9. Gagliano Raspino M.: Repertorio Fitoterapico, Refit 1994, Ed. OEMF, Milano, 1994.

  10. Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Phytos, Ed. MenaBi, Terni, 1990.

  11. Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Vademecum ragionato di fitoterapia, Ed. MeNaBi, Terni, 1991.

  12. Corradin M., Di Stanislao C. (a cura di): Lo Psichismo in Medicina Energetica, Ed. AMSA, L'Aquila, 1995.

  13. De Berardinis D., Di Stanislao C., Corradin M., Brotzu R.: Organi e Visceri in Medicina Cinese, Ed. Sanli/Bimar, Roma, 1992.

  14. Brici P.: Eliminazioni delle emozioni: Intestino Crasso Ministro dei camminamenti spirituali, Relazioni presentata alla Lezione Finale Congiunta dei Docenti della Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Roma, 17 giugno 2.000, policopie, Ed. AMSA, Roma, 2.000.

  15. Brigo B.: Fitoterapia e Gemmoterapia nella Pratica Clinica, Ed. La Grafica Briantea, Bergamo, 1985. 


Indirizzi per chiarimenti

Carlo Di Stanislao
Via Della Comunità Europea, 12
67100 L'Aquila
Tel. 0862317676 (Lunedì e Martedì ore 15-19)
Fax (preavvertire ore ufficio): 0862313500
E-mail: [email protected]

Sandra Garzanti
Via paolo Veronese, 7
47900 Rimini
Tel. e Fax. 0541/784814
E-mail: [email protected]



[a] MeNaBi attivo dal 1987 al 1993 e APSEA che ha sviluppato ricerche fra il 1989 ed il 1997.
[b]
Noi preferiamo l'Estratto Fluido che usa le droghe secche e si avvale di tenori alcolici più moderati.
[c]
Nel caso di stipsi ostinata si può sostituire con Carvi fructus sempre al 30%. 
[d]  Si veda: Mazzetti F.: Atlante di Agopuntura, Ed. Raffaello Cortina, Torino, 1978.
[e]  In caso di diarrea sostituire le foglie di Senna con Foeniculi fructus 20% e Matricariae flos 20%.
[f]
 Si veda: Hempen C.G.: Atlante di Agopuntura, Ed. Hoepli, Milano, 1999.
[g]  Le preparazioni a base di Uva ursina non vanno date per più di 2 settimane e vanno integrate con elevato apporto giornaliero di liquidi (2-3 litri di acqua al dì). Non bisogna assumere i preparati di Uva ursina contemporaneamente ad alimenti (frutta acida, latte acido, ecc.) o farmaci che acidificano l'urina. Nei casi richiesti si può sostituire l'Uva ursi folium con Graminis rhizoma 20% e Betulae folium 10% e Ononidis radix 10%.
[h]  Prodotto della OTI S.r.l., Carsoli (Aq). Si veda: Prontuario serie Holis, Ed. Omeo Tossicoligici Italia, S.r.l., Carsoli (Aq), 1999.