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Società Italiana di Agopuntura Associazione Medica per lo Studio dell'Agopuntura Ambulatorio di Agopuntura e Moxa UO di Dermatologia ASL 04 L'Aquila |
Risultati sull'impiego di agopuntura ed
omeopatia
in un piccolo campione pediatrico
con cefalea persistente
Autori:
Carlo Di Stanislao, Paolo Brici,
Edi Galluzzo, Mauro Navarra,
Emilio Simongini
Riassunto: La cefalea è un evento frequente e sottostimato in età pediatrica, soprattutto legato a cause familiari che vengono evidenziate da particolari condizioni di stress scolastico e relativo al rapporto fra genitori e figli. Oltre ad alcuni Luo impegnati nei processi d'apprendimento, anche il vuoto di jing ne è alla base. L'impiego d'agopuntura e singole rimedi omeopatici (a basse concentrazioni), è in grado di migliorare la qualità della vita dei giovani cefalalgici, riducendo frequenza, intensità delle crisi e consumo d'analgesici di tipo sintomatico.
Parole chiave: cefalea, pediatria, jing, benshen, luo, omeopatia.
"Un bambino non vale più di tre
lune, di trecento lune,
di trecento milioni di missili spaziali?"
Gianni
Rodari, 1999.
Premessa
La cefalea è un evento abbastanza frequente in età
pediatrica (1). Nel periodo scolare l'incidenza è del 5% per le forme
emicraniche e del 15% per quelle tensive, con rapporto fra maschi e femmine di
1:1 che diviene, dopo il menarca di 1:2. Molto rara nei primi anni di vita è
più frequente dai sei anni d'età, con massima incidenza nella seconda decade
(2). In alcuni casi la cefalea di tipo emicranico a carattere ricorrente è la
spia di patologie organiche gravi (tumori cerebrali) [a],
ma, nella maggior parte dei casi, le forme sia tensive che vascolari sono di
tipo idiopatico (1-3) [b]
[c].
Quando la cefalea si presenta con una certa frequenza influenza negativamente
il rendimento scolastico, la memoria e la personalità, oltre ad incidere
pesantemente sui rapporti sociali ed interumani (1). Circa le cause si ritiene
che la qualità della vita, il rapporto con i genitori, il difetto o l'eccesso
di sonno, alimenti additivati o ad azione eccitante siano molto spesso in causa
(1-3). Comunque è la familiarità l'elemento più frequente, con incidenza che
oscilla fra il 60 ed il 70% dei casi (1).
Le forme tensive di solito determinano dolore cefalico
gravativo e diffuso, subcontinuo, non di grande intensità, non associato a
disturbi neurologici e/o della sfera digestiva. Queste forme tendono a
persistere anche in età adulta. Le forme emicraniche determinano dolore
laterale e/o generalizzato, pulsante, di grande intensità, con accesi d'ore,
atassia, fotofobia, nausea e vomito. Difficilmente queste forme persistono in
età adulta (1-3).
Meno frequenti che nell'adulto sono, inoltre, le forme
miste.
Il repertorio del Kent (4-5) dedica ben novanta pagine al
sintomo cefalea, distinguendo forme essenziale, post-truamatiche e varie. La
lateralità, la localizzazione, le modalità d'insorgenza, le innumerevoli
condizioni d'aggravamento e miglioramento portano alla selezione del
"simillmum" (6-7). Una ventina sono i rimedi di più frequente prescrizione
(5-6,8):
Actaea racemosa:
cefalea occipitale estesa al vertice, aumentata dalla pressione, ridotta dal
rumore e dal ciclo mestruale.
Anacardium
orientale: Cefalea dello studente con sensazione di pressione al globo
oculare, aumentata dal cibo e ridotta dallo studio.
Belladonna: dolori acuti, diffusi, pulsanti e lancinanti. Testa pesante, viso rosso,
occhi iniettati. Il soggetto spinge la testa indietro e la ruota a destra e a
sinistra.
Bryonia:
cefalea congestizia del mattino, con sensazione di cervello che scoppia. Il
movimento degli occhi esaspera il dolore. Peggiora con il respiro forzato, la
tosse, l'evacuazione, l'assunzione di cibo e sedendosi. La crisi si riduce
rimando a letto in una stanza buia.
Calcarea
phosphorica: cefalea degli studenti con crescita rapida.
China:
cefalea
con sensazione d'esplosione del capo, esasperata dalla pressione. Cuoio
capelluto molto sensibile. Le correnti d'aria aggravano la cefalea e
determinano nevralgie.
Ferrum
metallicum: cefalea pulsante con congestione del viso e, al contempo, estremità fredde.
Gelsemium:
cefalea
preceduta da disturbi visivi ed accompagnata a depressione e tremore.
L'emissione d'urine l'aggrava. Il viso è congestionato, rosso e caldo.
Glonoine:
Il viso è rosso, congestionato. Il
dolore insorge dopo un colpo di sole. Il paziente deve restare immobile e con
lo sguardo fisso.
Ignatia
amara: sensazione di un chiodo fisso piantato nel capo. I dolori sono scatenati ed
acuiti dagli odori e dal fumo di tabacco.
Iris versicolor: cefalea o emicrania periodica. I dolori compaiono dopo colazione, dopo
movimenti rapidi del capo, dopo aver camminato all'aria aperta e sono preceduti
da un senso di bruciore ogni occhi con scotomi. E' più spesso unilaterale e si
ripete ad intervalli di alcuni giorni.
Natrum
muriaticum: cefalea cronica che si ripete ogni 2,4,7 giorni, con pulsazioni violente
come piccoli colpi di martello. Il dolore è minore al risveglio ed aumenta
progressivamente durante il giorno. Tossendo o starnutendo il dolore migliora.
La concentrazione e lo studio attenuano il dolore. Sensazione di sabbia e di
bruciore agli occhi.
Nux vomica:
cefalea
legata ai disturbi gastroepatici o a strapazzi alimentari. si associa a nausea
e vomito. Gli sforzi intellettuali, l'aria aperta, la collera, la luce, il
rumore il movimento aumentano il dolore.
Phosphorum
acidum: cefalea e stanchezza dopo la scuola o gli sforzi intellettuali.
Ruta graveolens: cefalea dopo intenso studio, associata a rossore degli occhi.
Sanguinaria
canadensis: emicrania intensa, periodica, ogni sette giorni. Inizia al mattino,
raggiunge il massimo alle 12 e si attenua di sera. Il dolore inizia
all'occipite e s'irradia in avanti fino ad interessare tutta le testa. Il
dolore è fisso alla tempia ed all'occhio destri. Pulsazioni violente del capo
con vomito biliare. La luce, i movimenti, gli odori ed i rumori aggravano la
forma. Migliora con il silenzio e l'oscurità
Spigelia: cefalea o nevralgia violenta,
dall'occipite in avanti, che si fissa ad un occhio, di solito il sinistro. Il
dolore è aggravato dal movimento e dalla marcia. Inizia al mattino, si riduce
durante il giorno e migliora al tramonto. Dolorabilità ai globi oculari. Non
può girare gli occhi senza girare il viso. Intensa lacrimazione.
Sulfur:
cefalea congestizia periodica, spesso
durante la domenica ed i giorni di riposo, accompagnata da obnubilazione,
nausea, vomito e vertigini. Sensazione di bruciore e calore al capo ed alla
pianta dei piedi. Si aggrava di mattino, all'aria fresca e con gli sforzi intellettuali.
Tubercolinum:
Cefalea dopo gli sforzi intellettuali.
Venus
mercenaria: cefalea frontale, sottorbitaria, alternante a destra e a sinistra. Dolori
pulsanti e costrittivi, accompagnati da vertigini, acufeni, sonnolenza e
disturbi digestivi (flatulenza e costipazione).
Circa le influenze alimentari va ricordato che le
sostanze istaminoliberatrici o ricche d'istamina (latte, latticini, cioccolato,
ecc.) ovvero ad alto contenuto di tiramina (aringhe, alimenti affumicati, vino
rosso, bianco d'uovo, fragole, pomodoro, ecc.) possono causare cefalea (5,9).
Le intolleranze alimentari (10) possono essere causa di crisi cefalalgiche in
rapporto a meccanismi individuali. Il DRIA ed il Vegatest possono essere di
notevole utilità (5,10).
Essendo la cefalea un evento Yang, secondo la dietetica
tradizionale cinese (zhong yao fan)
sono da ridurre gli alimenti Yang (carni rosse, verdure profumate, intingoli,
condimenti forti, arrosti, grigliate, ecc.) e da preferire alimenti che si
definiscono Yin (pesce, carni bianche, parti magre del suino, frutta) e cotture
(vapore, bagno Maria) di tipo Yin (9).
In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) la cefalea (tou tong; tou feng) è classificabile in
rapporto alla causa (esterne, interne ed alimentari), la durata (acute e croniche)
e le aree d'interessamento in relazione alla topografia meridianica (Tai Yang,
Shao Yang, Yang Ming e Jue Yin) (11).
Va inoltre sottolineato che, durante l'infanzia, le
particolari condizioni energetiche conducono a situazioni sindromiche contrassegnate
da pienezza relativa di Yang e, pertanto, in soggetti con Yin debole o carente,
la cefalea è evento piuttosto tipico e frequente (12). Riteniamo che i punti
con nomi che ricordano l'infanzia (er, shao, zhi, xiao) siano molto utili nella patologia pediatrica, ma, fra
questi, non vi sono specifiche indicazioni per le situazioni cefalalgiche
croniche o ricorrenti (12).
Si può invece argomentare che il surmenage scolastico o i
difficili rapporti parentali provochino un esaurimento progressivo del jing (rigoglioso ma immatura
nell'infanzia), determinando un eccesso relativo dello Yang di un Organo con
espressione cefalalgica (13-14). Gli studi di De Berardinis et al. (15), ci
confortano nel ritenere, anche nell'adulto, molte cefalee tensive legate a
perturbazioni del jing che,
provocando un Vuoto dell'aspetto Yin di un Organo, causano eccesso di Yang alla
testa. Le passate esperienze negli adulti (15) indicano in alcuni punti della
branca esterna della Vescica Urinaria (detti benshen) quelli più attivi in questi casi. Poiché, inoltre, molti
dei problemi cefalalgici si riconducono a personalità sottese a forte carico
scolastico (desiderio di primeggiare, grande voracità nell'apprendimento) (1),
riteniamo, sulla scorta di precedenti osservazioni di Yuen e dell'AMSA (16-17),
molto utili i punti Luo connessi con l'apprendimento e la memorizzazione: 40ST
e 4 SP (fenglong e gongsun). Circa i punti della branca esterna sono più spesso
compromessi:
BL52 (Zhishi):
Vuoto di Jing di Rene: in bambini "sovraccaricati"
di responsabilità (genitori ansiosi e pieni d'aspettative).
BL 49 (Yishe):
Vuoto di jing di Milza: in bambini
preoccupati, con idee ripetitive, che provengono da nuclei familiari con
anancasmi o nevrosi ossessivo-fobiche o compulsive.
Oltre all'esame generale ed alla storia clinica, la
spiccata dolorabilità ci indirizza verso gli specifici benshen.
Casistica
clinica
Nel corso dei primi otto mesi del 2.000 abbiamo potuto
trattare cinque bambini (tre maschi e due femmine) di età compresa fra i 7 ed i
13 anni, tutti affetti da cefalea cronica e ricorrente (da 2 a 5 crisi
settimanali), in quattro casi tensiva ed in uno emicranica. Oltre ad una dieta
priva di conservanti (soprattutto glutammati) e piuttosto Yin (verdure, carni
bianche, pesce, frutta, yogurt magro, ecc.), abbiamo prescritto, per tre mesi:
agopuntura settimanale (un punto della branca esterna
in rapporto all'eziopatogenesi psichica ed alla dolorabilità palpatoria[d]
ed i punti 40ST e 4SP bilateralmente, in tutti i casi) (3 punti simmetrici
trattati senza manipolazione in ciascun paziente, con aghi giapponesi da 0,25 X
0,30 mm di tipo a perdere, lasciati in situ per 30 minuti);
omeopatia: un singolo rimedio (alla 9CH) assunto due
volte al dì (dosi unitarie di tre granuli alle ore 10 e 19)[e].
Abbiamo valutato la frequenza mensile delle crisi durante
il trattamento e con follow-up di tre mesi (F1-F3) (Grafico 1). L'intensità
degli episodi è stata monitorata con scala analogica a dieci punti (Grafico 2)
sia durante il periodo attivo che il follow-up. Il consumo medio d'analgesici
(farmaco di soccorso indometacina) in mg/mese è espresso nel Grafico 3 e,
infine, la qualità della vita percepita da entrambi i genitori (dieci soggetti
intervistati) è riportata nel Grafico 4.
Oltre ad una riduzione della frequenza delle crisi e della loro durata anche nel follow-up, si è registrato un significativo decremento dell'uso di farmaci analgesici. L'appezzamento dei genitori è risultato considerevole, con lieve riduzione di grado solo al II mese d'interruzione e giudizio finale complessivo molto positivo¥..
Bibliografia
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Di Stanislao C., Corradin M., De Berardinis D.:
Eziopatogenesi diagnosi e terapia delle cefalee in MTC, Meeting sul Dolore.
Agopuntura ed oltre, Jesi, 6 ottobre 2.000, Atti.
Yuen J.: Seminario sui Luo, SIA, AMSA, Scuola
Italo-Cinese di Agopuntura di Roma, 13 e 14 maggio 2.000, policopie a cura di
E. Simongini & Leda Bultrini, Ed. AMSA, Roma, 2.000.
Corradin M. et al.: Medicina Cinese applicata al
massaggio tuina e shiatsu, Ed. CEA, Milano, in press.
Indirizzo per
chiarimenti
Carlo Di Stanislao
Via CEE, 12
67100 L'Aquila
Tel. 0862317676-314666
Fax (preavvertire) 0862313500
E-mail: [email protected]
[a] Si veda: Bergamini L.: Manuale di Neurologia, II Edizione, Ed. Piccin, Padova, 1990.
[b]
Un certo numero di cefalee ed algie facciali atipiche
(sindrome di Costen) sono riconducibili a disfunzioni dell'articolazione
temporo-mandibolare. In questi casi la placca di riposizione mandibolare può
risultare risolutiva.
Si vedano
Battistini A.: La placca di riposizione
mandibolare, Bollettino di informazione odontoiatrica, 1997, 56 (XVII): 7-10.
Platzer W.: Apparato locomotore, in
Anatomia umana di W. Khale, H. Leonord, W. Platzer, Ed. CEA, Milano, III Ed.,
2.000
[d]
Abbiamo trovato dolorabili e pertanto trattato:
BL 49 (Yishi)
in due casi.
BL 52 (Zhishe) in tre casi
[e]Abbiamo dato Gelsemium in due casi, Calcarea phosphorica, Phosphorum
acidum, Natrum muriaticum in un caso per rimedio.
¥ Si veda: Liverani A., Minelli E, Ricciuti A.: Scale per la valutazione di effetti terapeutici e loro
uso in medicina complementare, Omeopatia Oggi, 1999, 20: 14-25.