Punti huatuojiaji e polarizzazione onirica

 

Vincenzo Di Spazio

 

Riassunto:L’articolo espone alcuni casi clinici, dove si dimostra come la stimolazione dei punti Fuori Meridiano Huatuojiaji, decifrati secondo un particolare modello cronobiologico,  determini una risposta onirica non casuale, ma “polarizzata” su una precisa traccia mnestica, corrispondente ad una esperienza traumatica del passato.

Parole Chiave: Punti Huatuojiaji, decifrazione cronobiologica, schema sessagesimale, mappaggio crono-spinale, polarizzazione onirica.

 

Abstract: This article presents 7 case reports, which demonstrate that the therapeutic stimulation of Huatuojiaji points can be exciting an “oneiroid polarization”. This particular dream activation confirms the chronobiological pattern of these points.

Key Words: Huatuojiaji points, chronobiological interpretation, sexagesimal scheme, spinal age mapping, oneiroid polarization.
 



I punti Huatuojiaji sono considerati Fuori Meridiano (FM), perché non sono inseriti nella rete biocibernetica dei principali Meridiani, codificati dalla tradizione in MTC, e sono localizzati simmetricamente ai due lati dei processi spinosi del rachide mobile. Nella seguente tabella vengono riportate le proiezioni dei punti di agopuntura sull’emisoma posteriore in relazione alla posizione dei processi spinosi vertebrali.

 

Tabella I

 

PROCESSI SPINOSI VASO GOV. (Du Mai) PUNTI HUATUOJIAJI M. DELLA VESCICA

C1

GV 15

Punto 1

BL 10

C2

 

Punto 2

 

C3

 

Punto 3

 

C4

 

Punto 4

 

C5

 

Punto 5

 

C6

 

Punto 6

 

C7

GV 14

Punto 7

 

D1

GV 13

Punto 8

BL 11

D2

 

Punto 9

BL 12, BL 41

D3

GV 12

Punto 10

BL 13, BL 42

D4

 

Punto 11

BL 14, BL 43

D5

GV 11

Punto 12

BL 15, BL 44

D6

GV 10

Punto 13

BL 16, BL 45

D7

GV 9

Punto 14

BL 17, BL 46

D8

 

Punto 15

 

D9

GV 8

Punto 16

BL 18, BL 47

D10

GV 7

Punto 17

BL 19, BL 48

D11

GV 6

Punto 18

BL 20, BL 49

D12

 

Punto 19

BL 21, BL 50

L1

GV 5

Punto 20

BL 22, BL 51

L2

GV 4

Punto 21

BL 23, BL 52

L3

 

Punto 22

BL 24

L4

GV 3

Punto 23

BL 25

L5

 

Punto 24

BL 26

 

 

Rispetto agli altri punti FM presentano due singolari anomalie, l’elevato numero di accessi (complessivamente 48), e indicazioni cliniche estese non solo alle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, ma anche a quelle di pertinenza internistica. In questo modo si configura uno spettro d’azione molto vasto, che risente però della mancanza apparente di un codice chiaro di intervento. In altre parole non viene specificata la modalità, secondo cui debba essere stimolato un punto piuttosto di un altro, considerando l’elevata quota di opzioni (complessivamente 48). Può essere presa in considerazione la possibilità di scegliere i punti in base alla risposta algica, scatenata dalla digitopressione (tecnica della “locus dolendi punctura”, la forma più antica di agopuntura), che perlomeno indica in maniera inequivocabile una locale stasi del Qi. Quest’ultima potrebbe rappresentare l’esito di particolari configurazioni sinaptiche tra il Vaso Governatore, i punti di Hua Tuo e il Meridiano principale della Vescica. Ma su quale base ragionevole ci si espone ad un eventuale procedimento interpretativo? Un’altra possibilità consiste invece nella decifrazione dei singoli punti secondo un modello di matrice cronobiologica (Di Spazio 1996), che prevede il riferimento ad uno schema temporale sessagesimale, peraltro già classicamente codificato in MTC. Lo schema in questione stabilisce un rapporto fra l’energia immateriale del Tempo e la sua canalizzazione  attraverso i punti di accesso paraspinali di Hua Tuo (cronozonidi Huatuojiaji) secondo un pattern riproducibile in ogni individuo.

La tabella II riporta la specifica equivalenza spino-temporale dei singoli punti (Spinal Age Mapping), che sono descritti in associazione ai corrispondenti processi spinosi (parentesi tonda) e agli intervalli di età (parentesi quadra) secondo un mappaggio craniocaudale.

 


Tabella II (Tabella di conversione spino-temporale)

 

 


 

Il computo dell’età corrisponde all’anno anagrafico dell’individuo, cioè l’intervallo compreso fra 2 compleanni (il 15° anno di vita corrisponde ai 14 anni compiuti). E’ interessante notare come il modello temporale di riferimento non sia di carattere universale, l’anno solare, ma esprima concettualmente una spiccata polarizzazione antropocentrica, l’anno anagrafico. In questo senso è immediato il richiamo all’unità di misura, il cun, adottata in agopuntura, che corrisponde alla larghezza del pollice dell’esaminato e non dell’operatore. Come viene evidenziato dalla tabella i punti menzionati sono 24 e non 48, perché la loro simmetria bilaterale esprime il collegamento spaziale con un emisoma rispetto all’altro. Per questo motivo è utile dal punto vista semeiotico esercitare l’indagine spinale, controllando prima il versante laterale destro dei processi spinosi, poi quello sinistro (o viceversa). La risposta dolorosa locale alla digitopressione del punto 23 (a destra o a sinistra) indica la persistenza di un circuito mnestico a matrice patogena corrispondente ad un punto specifico del tempo, il 29° o il 32° anno di vita. In altre parole significa che quell’individuo ha memorizzato ad un preciso stadio della sua esistenza un evento a carattere traumatico. L’esperienza stressante può essere ricondotta ad una noxa patogena come una grave intossicazione alimentare, un collasso da colpo di calore, un incidente in bicicletta, oppure ad un conflitto emozionale (rabbia per una mancata promozione sul lavoro). L’inefficace metabolizzazione dell’evento produce una pericolosa aritmia energetica in grado di determinare a sua volta una cascata di interferenze sulla rete biocibernetica endogena. La desincronizzazione dei principali oscillatori energetici, i Meridiani, esita in quel fenomeno, che noi occidentali descriviamo come “patologia”. La proiezione dei punti sull’emisoma posteriore richiama inoltre sul piano psicosomatico il ricco simbolismo celato in quella parte del corpo, che lo psicanalista Galimberti descrive acutamente in un suo editoriale. “…Questo subire gli interessi della specie, che ineluttabilmente non coincidono con gli interessi dell’individuo, ci riporta alla nostra condizione animale e alla vergogna connessa, per cui tutto ciò che avviene “alle nostre spalle”: dalla “pugnalata alla schiena” all’amore come lo facevano Dafne e Cloe imparando dalle pecore che portavano al pascolo, ci fa prendere tutte quelle precauzioni per avere “le spalle coperte”, perché il “dietro” del nostro corpo, che lo sguardo non raggiunge, è l’ignoto che ci sorprende, ci prende alle spalle a nostra insaputa. La nostra schiena è l’inquietante, dove solo gli altri hanno potere. Di qui tutte quelle espressioni che siamo soliti usare ogni qualvolta  subiamo ad opera di altri cose sgradevoli che non avevamo previsto. Abbiamo potere solo davanti a noi. Dietro c’è la nostra vulnerabilità…”. Si potrebbe ancora aggiungere agli esempi riportati che l’inadeguatezza o l’incapacità di affrontare le prove dure della vita viene stigmatizzata nella lingua parlata con espressioni del tipo “smidollato”, “invertebrato”, “senza spina dorsale”.

La nostra storia anagrafica, marchiata da dolorosi eventi irrisolti, viene perciò impressa, laddove “l’ignoto ci sorprende”, direttamente sulla schiena e in modo più mirato sulle 24 coppie di punti paraspinali. Il progressivo approfondimento delle ricerche ha suggerito nel corso degli anni la valutazione delle possibili ripercussioni  oniriche, determinate dalla stimolazione terapeutica di questi punti secondo la tabella di conversione spino-temporale. Vengono perciò riportati alcuni casi clinici che documentano in modo significativo l’effetto dei cronozonidi paraspinali sul contenuto onirico.

All’inizio di ogni trattamento i pazienti sono stati invitati a registrare su un foglio bianco non quadrettato i sogni comparsi nelle prime quattro notti e di riportare questo particolare diario al controllo successivo. Molto importante risulta essere anche l’annotazione di eventuali sintomi o disturbi comparsi successivamente ai sogni. Per non interferire con i risultati dello studio, sono stati trattati unicamente i singoli cronozonidi Huatojiaji senza intervenire sugli altri agopunti.

 

1° ESEMPIO DI REGISTRAZIONE SCRITTA

 

Caso clinico di paziente femmina di 56 anni in trattamento per congiuntivite bilaterale e rizoartrosi. La paziente è stata sottoposta a stimolazione della C7 in paraspinale sinistra per trauma al 48° anno di età (decesso del marito per neoplasia)

“… (1° notte, gennaio 2003) Sognato di andare in bicicletta su una strada bagnata, buia e dritta nel mio paese. Davanti c’era mio marito (incredibile la precoce riviviscenza onirica collegata al marito) che procedeva molto forte, io, andavo più lentamente, con la bicicletta capovolta, cioè seduta sul manubrio, (la paziente intende con il viso rivolto in direzione del sellino) ma andavo avanti lo stesso. Speravo che mio marito si voltasse e mi attendesse, invece proseguiva e poi non l’ho più visto; mi sono fermata ad una locanda per chiedere se si era fermato lì, ma non c’era più (riviviscenza del momento del lutto, del distacco definitivo e irreversibile del congiunto). Gente che entrava a forza con un bambino piccolo, io cercavo di chiuderli fuori, mandarli via, ma senza riuscirci. Senso di rancore e agitazione…”

Alla 2° visita di controllo la paziente riferisce di aver provato un opprimente senso di peso e di bruciore in corrispondenza della settima cervicale durante i primi di giorni di terapia. Come già anticipato nel commento al sogno della prima notte, emerge chiaramente la incredibile velocità di riviviscenza del lutto, determinata dalla stimolazione del punto spinale collegato con il 48° anno di vita della paziente. L’analisi dei contenuti onirici risulta determinante nei casi, in cui il paziente non conservi un ricordo cosciente del trauma, emerso grazie alla dolenzia del processo spinoso cronologicamente correlato.

 

2° ESEMPIO DI REGISTRAZIONE SCRITTA

 

H.B., 66 anni, in terapia per xeroftalmia (diagnosi dubbia di sindrome di Sjoegren), a cui è stata effettuata stimolazione della D3 in paraspinale sinistra, corrispondente al 45° anno di vita (decesso del padre per carcinoma prostatico metastatizzato al polmone destro).

 

“… (29 gennaio ’03, prima notte) prima parte della notte sogno mio padre che mi accompagna

mattino a colazione avverto un dolore piuttosto acuto sulla parte superiore della schiena a destra…”

L’esempio riportato mette in luce la repentina riviviscenza onirica del contenuto mnestico (il padre), ottenuta mediante la stimolazione della terza dorsale. E’ impressionante notare come il sogno venga “polarizzato” in modo molto preciso su uno specifico intervallo temporale, il 45° anno, quando è scomparso il padre. La memoria onirica, così attivata, costituisce una prova del 9 per l’affidabilità e la riproducibilità della mappatura cronologica spinale. Ancora più impressionante risulta il legame fra il contenuto onirico e la comparsa del dolore acuto in area scapolare destra (area di proiezione polmonare) il mattino seguente. La patologia sofferta dal padre (metastasi polmonare destra) viene rivissuta dalla figlia dopo stimolazione della 3° dorsale e dopo un intervallo temporale di circa 21 anni dall’evento. Questo singolare fenomeno di “imitazione patologica” prende il nome di “fenomeno patomimetico” (Di Spazio, 2002), già riscontrato in molti pazienti. L’esempio clinico riportato suggerisce l’analisi di questi elementi in riferimento ai traumi da lutto:

1.      Inquadramento cronologico dell’evento traumatico

2.      Conferma sul processo spinoso corrispondente (dolenzia)

3.      Riconoscimento della patologia sofferta dallo scomparso.

 

    3° ESEMPIO DI REGISTRAZIONE SCRITTA

 

La terapia antitraumatica della medesima paziente H.B. prosegue con stimolazione della D6 in paraspinale sinistra (42° anno), corrispondente alla scomparsa della sorella per carcinoma mammario sinistro.

 

“…(26.03.03, seconda notte) sogno: mantenere le posizioni sul fronte di guerra. Brevi dolori acuti nella zona vescicale durante l’espulsione di urina, acuto dolore, breve, seno sinistro…”.

 

I sintomi descritti corrispondono alla fase di veglia il giorno successivo. Anche in questo caso si osserva la precisa e puntuale manifestazione patomimetica, il dolore mammario sinistro, che rappresenta la traccia somatica di una memoria di relazione.

 

4° ESEMPIO DI REGISTRAZIONE SCRITTA

 

Paziente femmina di 64 anni in trattamento per intensa coxalgia destra nella zona di proiezione di 30 GB. Dall’anamnesi emerge un conflitto al 61° anno di età, quando la paziente si è offerta di coprire gli ingenti debiti di gioco del fratello, dando fondo ai risparmi di una vita. Viene effettuata stimolazione dell’atlante in paraspinale sinistra.

 

“…ho sognato che ero in difficoltà fra vicoli stretti e tetti di piccole case pieni di neve e ghiaccio (le descrizioni climatiche richiamano la percezione del freddo, che secondo il Calligaris si ricollega sul piano emozionale al dolore e su quello somatico alla milza). Cercavo una via di uscita ma avevo paura di scivolare da tutte le parti…”.

 

Il contenuto onirico traduce in maniera evidente lo stato di angoscia, legato alla dolorosa decisione di rinunciare ad una sicurezza economica, essenziale per il futuro della paziente.

 

5° REGISTRAZIONE SCRITTA

 

Trattamento in paziente femmina di 34 anni della C7 in paraspinale sinistra per lombosciatalgia destra cronicizzata da circa un ventennio. La paziente ricorda di essere stata percossa dal padre a 11 anni di vita per aver riportato un brutto voto a scuola. Qualche settimana dopo l’evento la paziente è stata ricoverata e operata d’urgenza per sospetta appendicite (somatizzazione emisomatica destra). Verso i 14 anni è stata nuovamente ricoverata per lungo tempo in ospedale a causa di una TBC ossea al femore destro (ulteriore somatizzazione emisomatica destra).

 

“…(14.05.03, prima notte) mi ricordo che sono in ospedale pediatrico, mi parla un certo Dr. (omesso) e mi dice che devo essere operata di appendicite. Mi rivedo con un cuscino sotto la schiena. Nella stanza ci sono altri dottori. 15.05.2003 Sono ancora rigida, ma il mal di schiena sta diminuendo.

Comparsa di emorroidi (il tratto anorettale è collegato sul piano psichico secondo il Calligaris ad “amore per il lavoro”. La manifestazione emorroidaria si lega in questo caso alla rievocazione profonda dell’insuccesso scolastico).

Notte tra il 17.05.2003 e il 18.05.2003

Mi rivedo a letto con il solito cuscino sotto la schiena, poi mi ritrovo nell’ospedale di (omesso), dove mi fanno il gesso (la paziente si riferisce al ricovero successivo per TBC ossea al femore destro). Rivedo i miei genitori con delle facce addolorate (come sempre). Ricordo alcune mie compagne di camera e la capo sala (Fine del sogno).

Mi alzo alle 4,00 del mattino ho bisogno di camminare, con mio marito camminiamo per il centro di (omesso). Sto bene, non accuso nessuno dolore !!!…”

 

6° REGISTRAZIONE SCRITTA

 

Trattamento  di paziente femmina, 49 anni, giunta all’osservazione per disfonia cronicizzata da qualche anno. Il disturbo si palesa con un fastidioso tremolio della voce, che imbarazza notevolmente la paziente in modo particolare durante lo svolgimento della sua professione di insegnante. Viene iniziata la terapia con stimolazione della 4° dorsale in paraspinale destra (44° anno), corrispondente alla scomparsa del padre per carcinoma del pancreas. Alla indagine percussoria con il martelletto neurologico sul processo spinoso della D4 la paziente avverte una parestesia sui polpastrelli del pollice e dell’anulare sinistri. Il significato di queste parestesie non si collega ad una diretta ripercussione energetica, ma corrisponde ai cosiddetti “riflessi del Calligaris”, dal nome del neuropatologo italiano (1876-1944), che ha dedicato la sua vita allo studio delle relazioni e delle reciproche equivalenze fra cute, organi, sistema nervoso e psiche. Il corpo umano è attraversato sulla sua superficie cutanea da linee longitudinali e trasversali fra loro incrociate, che possono essere stimolate con procedimenti meccanici, elettro-galvanici, termici e cromatici. Ogni linea o punto, opportunamente eccitati, producono riflessi viscerali e ripercussioni psichiche, regolati da precise leggi biologiche. La comparsa di parestesia sul polpastrello dell’anulare indica sul piano psichico la relazione con il sentimento del piacere e su quello somatico la ripercussione sul pancreas (la ghiandola coinvolta nel processo neoplastico del padre). Il pollice corrisponde sul piano somatico all’intestino e su quello psichico al sentimento dell’amore (l’affetto filiale della paziente verso il congiunto scomparso).

 

1/7-2/7 (seconda notte) ”… So di aver sognato tanto e ricordo solo l’ultimo frammento: c’è un camion fermo e io sono sopra il carico (forse assi di legno); so che è un camion ma non vedo i particolari. Sul tetto della casa del vicino dei miei genitori comincia a cadere una tegola; io ho paura che cada sulla cabina del camion o su qualcuno di sotto, invece cade a terra. Sono a terra e cammino accanto al camion, fermo in cortile e penso che mio padre lo sta usando poco o forse non lo sta usando per niente, ma averlo lì per lui è una presenza rassicurante (il padre della paziente ha realmente utilizzato il camion durante tutta la sua vita lavorativa e con grande dispiacere lo ha dovuto vendere al momento del pensionamento).

2/7-3/7 (terza notte)…sono appena tornata e siamo fuori io e il mio ex marito; io dico che vado a farmi una doccia a casa sua perché è più comodo, lui dice che non c’è acqua calda. Qualcuno è in lista per operazione agli occhi. Lui mi invita al bar e mi offre i pasticcini che io rifiuto, beviamo qualcosa. Mio padre e mia figlia (forse anche mia madre) non so se fanno una foto o se io vedo solo la foto…”.

 

Il sogno della seconda notte è stato “polarizzato” sulla figura paterna, obbiettivo della stimolazione prodotta sulla 4° dorsale. E’ interessante notare come il sogno sia continuato nella terza notte, dove è improvvisamente comparsa la figura dell’ex marito della paziente. Sembra sussistere un legame apparente fra i due sogni in sequenza e quindi sulla possibile relazione traumatica fra la morte del padre e i conflitti sentimentali con l’ex marito. Per questo motivo è stata testata la reattività del punto L2 (corrispondente al 27° anno di vita, quando la paziente si è sposata) alla prova percussoria del martelletto neurologico. Il risultato della prova è stata l’attivazione di una percebile oppressione toracica e un incremento del tremolio fonatorio. La comparsa di riflessi collimanti con i sintomi lamentati dalla paziente indica la conferma del legame fra i due sogni e quindi l’esistenza di un fenomeno di “concatenamento onirotemporale” (Di Spazio, 2003), fondamentale nell’orientamento terapeutico.

 

7° REGISTRAZIONE SCRITTA

 

Trattamento di paziente femmina di 31 anni, giunta all’osservazione per infertilità idiopatica. L’indagine anamnestica mette in luce due eventi significativi nella vita della paziente, accaduti il primo in 6° anno e il secondo in 13°. Merita sotto il profilo clinico la lettura integrale dei due episodi, che la paziente stessa ha redatto  a casa con il computer e consegnato durante la visita di controllo. La trascrizione qui riportata conserva fedelmente caratteri minuscoli e maiuscoli del testo originario.

 

“… DESCRIZIONE EPISODI"

 

Avevo circa 5 anni, ero al mare con la mia famiglia, zii e cugini; un giorno i miei genitori si sono assentati per più ore, io e mio fratello siamo rimasti con gli zii; qualche giorno dopo ho saputo che la mamma aspettava un bambino, che l’aveva perso perché io e mio fratello eravamo reduci dalla rosolia “ Tu e …(omesso) avete appena avuto la rosolia e così la mamma ha avuto un aborto, perché il bambino non cresceva bene!”

 

(Data omessa)- avevo da poco compiuto 12 anni; alle 19.00 di sera io e mia mamma abbiamo sentito l’ambulanza lungo via (omesso), il papà non era ancora rientrato dal lavoro; dopo mezz’ora suona il telefono, era l’ospedale, il papà era caduto in motorino ed aveva sbattuto la testa contro un albero in via (omesso). La mamma è corsa in ospedale.

La settimana successiva è stato trasferito a (località omessa) per ematoma cerebrale, la mamma era sempre in ospedale, io e mio fratello dai nonni a (località omessa); il (data omessa) mio papà ha subìto un delicato intervento chirurgico; il (data omessa) alle 3.00 di notte ero a letto con mia zia e mio fratello, suona il telefono; risponde mia zia. “ G. (nome omesso) è morto” – “No! “Ha risposto mia zia; io e mio fratello svegli sul letto avevamo capito - ho dato un lieve pugno sul letto, ma non ho pianto, fino al giorno del funerale, quando dopo aver baciato la bara ho capito che non l’avrei più visto.

 

IL (data omessa), GIORNO IN CUI MIO PAPA’ SI è FATTO MALE, PRIMA DI ANDARE AL LAVORO, è VENUTO A SALUTARMI, IO STAVO LEGGENDO UN LIBRO SUL DIVANO; LUI ERA BELLISSIMO, VESTITO CON LA DIVISA DI (omesso) “CIAO” MI HA DETTO E MI HA DATO UN BACIO SULLA GUANCIA ED IO GLI HO SOLO DETTO “CIAO”…”

 

La struggente rievocazione di questi dolorosi eventi sottolinea in ambedue i casi il marcato senso di colpa provato dalla paziente per aver determinato involontariamente  (come è stata perlomeno portata a credere dalle colpevolizzanti parole dei familiari) ) l’aborto della madre e per non aver salutato in modo più affettuoso e meno distratto il padre (come sottolineato dall’espressione “…ed io gli ho solo detto ciao”).

Molto interessante risulta ancora l’associazione fra contenuto onirico e manifestazione sintomatologica, qui di seguito riportata, dopo stimolazione della C7 in paraspinale sinistra (corrispondenza con il 13° anno vita, quando è deceduto il padre della paziente).

 

02/08/ (prima notte) “… notte quasi insonne (mio fratello è in viaggio tutta la notte per V.) verso le 2-3 di notte forte dolore addominale (preso un Buscopan)

SOGNO: una chiesa buia e vuota; rivissuto al lavoro la riunione del giorno precedente.

03/08/ (giorno successivo) ore 22,00 forte dolore addominale (ovaie)…”.

 

Ad una lettura più attenta risulta semplicemente impressionante la collimazione cronologica circadiana fra l’orario di comparsa dell’algia addominale (ore 2-3 di notte) e quello in cui da bambina ha ricevuto la notizia della morte del padre (vedi descrizione episodi). Questo dimostra come l’eccitazione mirata dei cronozonidi paraspinali sia in grado di annullare le distanze temporali fra eventi (morte del padre e polarizzazione onirica) nei processi mnestici non-cognitivi dell’individuo. La memoria archicorticale (Di Spazio, 2003), veicolata principalmente dai neuroni spinomidollari, rappresenta una nuova e mai sondata possibilità di accesso alla fenomenologia onirica.

 Il sogno della chiesa buia e vuota trasmette la percezione del mesto addio, tipico dei funerali. Degna di nota è inoltre la precisa localizzazione del dolore a livello ovarico la sera (“…ore 22,00 forte dolore addominale, ovaie,…”) successiva al sogno.

Questo caso clinico sottolinea l’importanza di analizzare non soltanto il contenuto onirico, ma anche le associazioni sintomatologiche, per verificare  la correttezza dell’iter terapeutico. Il dolore ovarico traduce sul piano somatico la sofferenza per la morte del padre, condizione che probabilmente determina una pericolosa interferenza con il desiderio di maternità.

Gli esempi riportati indicano come la stimolazione dei punti Huatuojiaji secondo il modello cronobiologico, al di là del possibile effetto terapeutico, consenta in sintesi di attingere ad informazioni fondamentali come la rievocazione onirica dell’evento traumatico (“polarizzazione onirica”), il suo legame tipologico con altre esperienze stressanti (“concatenamento oniro-temporale”) e infine la valutazione dei sintomi artificialmente indotti.  La puntuale rievocazione di eventi passati attraverso le dinamiche del sogno costituisce un sicuro metro di validazione dello schema di conversione spino-temporale. In altre parole il fenomeno della polarizzazione onirica può avere luogo, solo se i codici di accesso paraspinali sono effettivamente orientati su precise coordinate cronologiche.

 

 

Bibliografia:

  1. Bahr FR, Zeitler H. Meridiane, ihre Punkte und Indikationen. Vieweg, Wiesbaden, 1991.

  2. Baratti E. SHENGLI. Prontuario crono-bioenergetico per applicazioni in agopuntura. Malinverno, Como, 1980.

  3. Brotzu R., Studio energetico della colonna dorsolombare. La Mandorla 2001 Sep; 18:.

  4. Brotzu R., Il sonno ed i sogni: l’interpretazione in base ai testi di medicina tradizionale cinese e confronto con la psicologia dinamica. La Mandorla 2002 Sep; 22:.

  5. Calligaris G. Le catene lineari del corpo e dello spirito. Aquarius, Palermo, 1991.

  6. Calligaris G. Le catene lineari secondarie del corpo e dello spirito. Aquarius, Palermo, 1994.

  7. Canali S, Pani L. Emozioni e malattia. Bruno Mondadori, Milano, 2003.

  8. Caspani F. Cronologia del pensiero medico sinense. La Mandorla 2002 Mar; 20:.

  9. Corradin M, Di Stanislao C. Riflessioni e speculazioni sui Meridiani ed i Tronchi Celesti. La Mandorla 2002 Sep; 22:.

  10. Corradin M, Di Stanislao C, Parini M. Mappe dei Punti in MTC. CEA-Divisione Zanichelli, Milano, 2001.

  11. Damasio A. L’errore di Cartesio. Emozione, ragione, cervello umano. Adelphi, Milano, 1994.

  12. De Berardinis D. Macro e Microcosmo : i Tronchi Celesti e i Rami Terrestri. La Mandorla 1997 Dec; 3:.

  13. Di Spazio V. AgeGate. Frasnelli e Keitsch, Bolzano, 1997.

  14. Di Spazio V. La Floripuntura Vertebrale. Nuova Ipsa, Palermo, 2001.

  15. Di Spazio V. Il Meridiano del Tempo. Aquarius, Palermo, 2002.

  16. Di Spazio V. Decifrazione cronobiologica dei punti Huatuojiaji. La Mandorla 2003 Sep; 26:.

  17. Di Stanislao C. Il Rachide in Medicina Cinese. Riv. It. di Agopuntura 1987; 62: 20-35.

  18. Galimberti U. L’atlante del corpo sparito. La Repubblica 2003 Aug; 181: 36-37.

  19. Galluzzo E, Arice P, Di Stanislao C. Il massaggio Sea Malay. Tecniche Nuove, Milano, 2002.

  20. Hempen CH. Atlante di Agopuntura. Hoepli, Milano, 1999.

  21. Lima-de-Faria A. Evoluzione senza selezione. Nova Scripta, Genova, 2003.

  22. MacLean PD. The limbic system and its hippocampal formation. J Neurosurg 1954; 11: 29-41.

  23. Massaro C. Basi neurologiche della cronotopia vertebrale (Tesi). Univ. di Urbino, 2001.

  24. Mollard Y. Il Rachide. Quaderni di Medicina Cinese 1982; 2: 15-18.

  25. Rohen JW. Anatomie des Menschen. Schattauer, Stuttgard, 1994.

  26. Sembianti G. Trattato di agopuntura reflessoterapia. Piccin, Padova, 1980.

  27. Tadié JY, Tadié M. Il senso della memoria. Dedalo, Bari, 2000.

 

Indirizzo dell’Autore:

Vincenzo Di Spazio

Vicolo Erbe 8/4

39100-Bolzano

Tel/Fax: 0471 975010

E-Mail: [email protected]