ASL 04 L’Aquila
UO di Dermatologia-Centro Allergologico

Direttore: Prof. Giovanni Bologna


Genghis Khan

Un caso di lichen erosivo della mucosa orale trattato
con agopuntura, oligoterapia ed omeopatia.

 

Carlo Di Stanislao

 

“Proprio quanto credi di conoscere bene una cosa
devi guardarla da un diverso punto di vista”

P. Weir, L’Attimo Fuggente, 1989.

 

 

 

 

Riassunto: La solo agopuntura è di solito poco efficace nel lichen planus cutaneo-mucosale. L’associazione con altre terapie non convenzionbali (omeopatia, oligoterapia) incrementa la speranza di successo. Si presenta, a scopo esemplificativo, il caso di una donna ventiduenne con lichen erosivo orale esteso non correlato ad epatite e trattato con agopuntura, oligoterapia (Manganese) e principio omeopatico (Arsenicum album). 

Parole chiave: lichen erosivo, agopuntura, omeopatia, oligoterapia.

 

Summary: The simple acupuncture is  little effective usual in the lichen planus erosive. The association with other not conventional therapies (homeopathy, oligotherapy) increases the succeeding hop. It is introduced, to exemplar scope, the extended case of a young woman with lichen oral not correlated to hepatitis and treaty with acupuncture, oligotherapy (Manganum) and homepatic principle (Arsenicum album).

Key words:  lichen erosive, acupuncture, homepathy, oligotherapy.

 

 

 

Le ulcerazioni della bocca possono essere distinte in 4 gruppi : ulcerazioni ricorrenti , ulcerazioni persistenti , singoli episodi ulcerativi e singole ulcerazioni persistenti.  La stomatite aftosa ricorrente interessa fino al 10% della popolazione adulta.  L'ulcerazione ricorrente della bocca comprende non solo le 3 principali stomatiti aftose ricorrenti , ma anche la sindrome di Behcet e l'eritema multiforme.  L'ulcerazione persistente comprende invece:

1 ) condizioni dermatologiche come pemfigoide , pemfigo ed il lichen planus ulcerativo ;

2 ) condizioni gastrointestinali come la malattia di Crohn e la colite ulcerativa ;

3) alterazioni ematologiche, come le carenze ematologiche e le anemie.


La maggior parte dei singoli episodi ulcerativi è causata da infezioni , mentre le singole ulcerazioni persistenti dovrebbero essere considerate maligne fino a prova contraria. Le carenze ematologiche possono contribuire alla gravità dei sintomi nella maggior parte delle ulcerazioni del cavo orale. Il pemfigoide della membrana mucosa si presenta in 3 forme cliniche e l'immunofluorescenza indiretta può risultare utile nel monitorare il progredire della malattia.  Il pemfigo vulgaris è associato ad autoanticorpi contro la desmogleina 3.  Gli steroidi per via sistemica , l'Azatioprina , e la Colchicina rimangono terapie utili nella maggior parte delle forme più gravi di ulcerazione del cavo orale[*]. Il lichen erosivo della mucosa orale è talvolta associato ad epatite cronica attiva (post-infettiva, sia B che C[†]) e può assumere carattere invalidante (dolore, sanguinamento, ecc.), anche se è affezione benigna e difficilmente evolutiva verso situazioni di tipo eteroplasico (1)[‡].  Come nel caso del lichen ruber planus si tratta di una condizione immunitaria con attivazione di linfociti CD8+ e liberazione di linfochine che caratterizzano i danni rilevati sotto il profilo istopatologico (infiltrato linfocitario a banda, anomalie dermo-epidermiche, ispessimento epidermico ed ipetrofia dello strato granuloso) (2). L’esame istologico permette la diagnosi e differenzia il lichen da situazioni ad esempio di leucocheratosi precancerosa o aftosi (3). 

 


Di seguito alcune immagini cliniche esemplificative fornitici dal Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Erlanger.

 


 

Il lichen risulta molto difficile da trattare in Medicina Tradizionale Cinese (4)  e solo l’associazione agopuntura e fitoterapia riesce a dominare i quadri più avanzati (5-6). Punti attivi sul Calore (quchi, zhigou, weizhong, zizheng),  ed in grado di calmare lo Shen (shenmen, xinshu, juque) sono di solito consigliati dai vari AA sia cinesi (5-7) che europei (8-9). In campo omeopatico i rimedi che vengono alla mente nelle esulcerazioni croniche e ricorrenti della mucosa orale sono: Arsenicum album, Borax, Mercurius solubilis e Mercurius corrosivum[§] (10-12).  Sono soprattutto i soggetti di costituzione carbonica e solforica e con diatesi psorica o sicotica ad essere colpiti dal lichen erosivo secondo l’ipotesi miasmatica di Hahnemann riebolata da Ortega ed altri (13)[**].  In relazione a ciò ed in base alle osservazioni correlative fra diatesi di Ménétrier, costituzioni omeopatiche e tipologie classiche della Medicina Cinese (14) il Manganese e la coppia Manganese-Cobalto in soluzione omeopatiche alla 1° decimale (1D, 1DH) possono essere di notevole utilità.

Va sempre rammentato, poi, che la scelta del rimedio omeopatico deve basarsi essenzialmente sui sintomi psichici i quali, da soli, rappresentano oltre i 2/3 dei motivi della selezione (15). L’espressione ed il luogo della manifestazione possono orientarci, ma certamente in misura minore rispetto ai sintomi o alle caratteristiche mentali (15-16).

Pertanto il nostro orientamento è di ricercare, fra i rimedi che trattano un certo sintomo, quelli con caratteristiche similari alle espressioni psicotipologiche individuali (17-18). Questo ci porta ad introdurre il concetto di malato, concetto fondamentale per la medicina omeopatica. Infatti lo studio deve riguardare senza altro la malattia motivo della consultazione, ma si dovrà per così dire personalizzarla, nel senso che quella malattia è evoluta in quel determinato soggetto. Pertanto il medico dovrà approfondire il quadro psichico del paziente in particolare sotto il profilo evolutivo, e successivamente focalizzerà il quadro generale soffermandosi in particolare: su modalità di miglioramento e di aggravamento, desideri ed avversioni, reazioni alle temperature esterne etc. Tutto ciò rende coerente il metodo agopunturistico d’impostazione più tradizionale con quello omeopatico classico di tipo unicista (24).

In breve, volendo esprimere gli aspetti psicologici dei rimedi sopraelencati e che trattano erosioni ed esulcerazioni croniche o ricorrenti orali dobbiamo avere presente  queste considerazioni di massima sui rimedi (10-12,16):
 

 


Caso Clinico

E.M., 22 anni, nubile, infermiera professionale diplomata da un anno ed in attesa di occupazione. Da circa tre anni presenta esulcerazioni orali ricorrenti, legate a vivo dolore, gengivopatia ipertrofica e scialorrea. La forma, sempre più insistente, inizialmente era responsiva all’impiego di betametasone orale 0,5 mg/tre volte al dì. Un esame istologico condotto un anno prima della nostra osservazione aveva fatto porre diagnosi di lichen erosivo della mucosa orale. La ricerca dei marker dell’epatite era risultata negativa, come anche l’esofagogastroscopia ed i test allergologici (prick, prick-by-prick e Vegatest) per alimenti ed additivi. Negli ultimi tre mesi la situazione si era estesa al retrobocca (mesofaringe), con gengivopatia suppurativa controllabile solo con deflazacort orale 30 mg/die. Un test psicometrico (di tipo proiettivo) mostrava elevati valori della scala dell’ansia con evidenti anomalie nello schema corproreo. La paziente aveva rifiutato la terapia a base di Ciclosporina A 4mg/kg, da condurre per almeno tre mesi.

L’esame della cavità orale mostrava numerose ulcere di forme irregolare, a fondo iperemico, ricoperte da pseudomenbrane a livello della mucosa malare, del palato duro, dell’area vestibolare e del retrobocca. Le gengive erano ipetrofiche e sanguinanti. La lingua risultava diffussamente arrossata con scarso induito di colore grigio-giallastro.

La paziente aveva difficoltà a masticare ed ingoiare anche alimenti liquidi e lamentava pirosi orale ed intensa glossodinia con irradiazione al collo. Di importante, nell’anamesi familiare, una spiccata diatesi allergica (madre con asma estrinseco e sorella affetta dai 6 ai 14 anni da dermatite atopica). Tuttavia un esame delle IgE totali non rilevava valori anormali (110mU/100ml). Dopo avere ottenuto il consenso informato abbiamo convenuto di attuare un trattamento integrato fra agopuntura (bisettimanale), oligoterapia (Manganese 1DH 1 fiala al dì al mattino, dieci minuti prima di colazione) ed omeopatia (Arsenicum album 9 CH[††] 3 granuli tre volte al dì alle ore 10-17 e 22). Sono stati proibiti menta e caffè (la paziente risultava astemia e non era mai stata fumatrice).

L’Arsenicum albun è stato scelto in base ad una caratterista essenziale: la convinzione profonda che mai sarebbe guarita. Il Manganese, oltre all’azione sul lichen, sulla diatesi atopica e sulle costituzioni solforica e carbonica, ha effetto sulla guarigione di piaghe ed ulcere torpide (19).

Lo stato ansioso estremo e lo scoraggiamento hanno richiamato la nostra attenzione sui due Meridiani Centrali della strutturazione corporea: il Ren ed il Du-Mai (20). Tutti e due questi Meridiani hanno relazioni con la bocca, ma le caratteristiche della paziente la relazionavano più strettamente al CV (piagnucolisità, egocentrismo, bisogno di essere al centro dell’attenzione). Vanno qui ricordati i significati simbolici ed energetici della bocca (kou) in MTC. In generale questo primo dei sette orifizi del digerente (23) è sotto il controllo della Miza, ma volendo entrare nei dettagli dovremo considerare:

Labbra – sono controllate da Milza e Stomaco, anche se lo spessore dipende dall’Intestino Tenue. Circa la semiologia avremo:

-          labbra secche: calore SP, ST, LI

-          labbra secche e screpolate: il feng colpisce HT, YangWei Mai

-          labbra rosse: calore SP, il feng[‡‡] colpisce gravemente HT

-          labbra violacee: calore SP, ST

-          labbra biancastre, bluastre o violette: freddo SP, ST

-          labbra cineree e secche: vuoto SP

-          labbra bluastre a margine bianco. Vuoto SI

-          labbra bianche: vuoto ST

-          labbra malate e dolenti: meridiano perturbato ST Ren Mai

Denti e Gengive - sono la manifestazione esterna dei Reni.

Le gengive sono in relazione con lo Stomaco (gengive superiori), con l’Intestino crasso (gengive inferiori) e con il Fegato attraverso un ramo collaterale.  

-          denti gialli: calore KI

-          denti violacei: calore ST

-          denti aridi: calore ST

-          denti smorti colore osseo: calore KI

-          emorragie gengivali con dolore: calore ST

-          emorragie gengivali senza dolore: calore KI

-          flogosi gengivale: calore ST

-          odontalgie: meridiani LI o ST, Du Mai, YangWei Mai

-          carie dentarie: calore ST, pienezza luo LI

-          sensazione di freddo agli incisivi: vuoto luo LI.

 

Lingua – l’esame della lingua è tra le fasi più importanti dello studio del malato. Essa è in stretta relazione con lo stato energetico dei visceri e costituisce l’organo sensoriale del Cuore nella corrispondenza dei cinque elementi.

Mediante il gusto, di cui costituisce il supporto, assicura la funzione sensoriale della Milza.

Infine alla radice della lingua arrivano i rami collaterali dei meridiani di Cuore, Rene, Fegato e Milza Pancreas; il ramo collaterale del Polmone non la raggiunge e termina sul laringe.

In generale si può affermare che la punta è in relazione col Fuoco Superiore, la parte media col Fuoco Medio, la parte inferiore col Fuoco Inferiore. Inoltre vi è una correlazione con i Cinque Organi:

-          la punta corrisponde al Cuore

-          la parte media alla Milza

-          la base al Rene

-          il margine sinistro al Fegato

-          il margine destro al Polmone.

Vanno poi ricordati i seguenti schemi semeiologici per la bocca in generale: 

-         bocca secca: calore di LI, ST, SP, Chong Mai

-          bocca secca con alito fetido: calore ST

-          bocca secca con infiammazione della bocca: calore LI

-          bocca secca con sete: calore KI

-          infiammazione della bocca: calore LI, YangWei Mai

-          infiammazione della bocca con alitosi: Ren Mai

-          si morde le guance: pienezza del Luo della Vescica Biliare. 

Il simbolismo tradizionale cinese, secondo cui vige il principio del macrocosmo che si proietta nel microcosmo, vede la bocca come la cavità più importante direttamente accessibile attribuendole un significato particolare. In essa non è proiettato un “omuncolo” ma vi è rappresentato l’universo notturno. La lingua rappresenta la terra circondata dalle acque, che sgorgano dal suolo (i dotti salivari del pavimento orale) e scendono dall’alto (i dotti parotidei).

Il palato è la volta celeste (Urano) e i denti sono la costellazione dello zodiaco, sui quali sono proiettati non solo i segni zodiacali, ma anche i meridiani d’agopuntura.

E’ interessante notare che sulle arcate dentarie i meridiani sono rappresentati secondo la stessa disposizione a terne presente sul corpo ed in modo che le coppie antagoniste dei denti corrispondono ai meridiani in relazione mezzogiorno-mezzanotte. Gli incisivi, i canini e i premolari superiori corrispondono ai tre meridiani che originano sul viso (Vescica, Stomaco e Vescica Biliare) e i loro antagonisti ai tre meridiani che originano al petto (Polmone, Maestro del Cuore e Cuore).

I tre molari superiori corrispondono ai tre meridiani che originano dai piedi (Rene Fegato e Milza) e i loro antagonisti ai meridiani che originano dalle mani (Grosso Intestino, Intestino Tenue e Triplice Riscaldatore). Tale disposizione sembra rispondere ad un criterio d’affinità e compatibilità, nel senso che le terne di denti antagonisti devono avere la possibilità di lavorare in perfetto accordo senza danneggiarsi a vicenda.

La cavità orale, come già menzionato, è associata nel suo insieme all’organo e meridiano dello Stomaco. Come si vede un ampio ventaglio di segni, cause e trattamenti, entro cui, molto spesso, è difficile articolare, in pratica, una scelta.

Poiché il classico Yu Long Ge nel capitolo Yu Long Jin indica, per gli stati di ansia e depressione con pianto e singhiozzo, i punti CV14 (juque), CV15 (jiuwei), CV17 (shangzhong), CV21 (xuanji), abbiamo applicato, con puntura semplice, questo schema, indipendentemente dai segni erosivi del cavo orale.   Circa le attuali vedute sulle caratteristiche sintomatiche di tali punti si veda la sottostante tabella[§§].

Sigla

Nome

Funzione energetica

Indicazioni

Nostre considerazioni

CV 14

Juque

In relazione con il Centro-Solare, il Cuore Centro (Punto Mu). Fa nascere l’Energia dal Centro del corpo. Tonifica il Qi di Cuore, Milza e Stomaco, seda lo Shen

Palpitazioni, introversione, sussulti, timidezza, angine, nevrosi cardiaca, rigurgiti acidi.

Utile nei soggetti ansiosi con note di profonda depressione

CV15

Juwei

Punto Luo di Ren Mai. Da esso nascono due rami che scendono in basso verso i genitali esterni. Tratta Cuore, Fegato e Milza.

Ansia, paura, tendenza ad agitarsi e a urlare.

Utile in soggetti timidi, chiusi, introversi, contratti ed agitati internamente. Utile (con il 7BL) nei disturbi psicosomatici che interessano gli orifizi di senso e la genitalità

CV17

Shangzhong

Punto Mu del Ministro del Cuore e Hui del Qi. Fa diffondere il Qi dal petto e tratta il Qini. Punto in correlazione con la Zongqi.

Soggetto ansioso, agitato, con sensazione di oppressione toracica e nevrosi cardiaca.

Attivo negli individui non tanatofobia e segni di eccesso a livello del torace con deficit in periferia (astenia a metà giornata, ad esempio).

CV21

Xuanji

Regola il Qi di Milza e Polmoni. Combatte il Qini

Soggetti ansiosi di tipologia Tai Yin (chiusi, introversi) con spasmi laringei o alla gola e bolo isterico

Utile in tutte le forme ansiose di particolare intensità.

 

Il trattamento lungo Ren Mai ci appariva giustificato dalla tipologia: soggetto ipocondriaco con scarso senso di responsabilità.

Abbiamo naturalmente sospeso il cortisonico orale e dato, più volte al dì al bisogno, un colluttorio a base di Rabarbaro cinese[***].

Dopo due settimane tutte le esulcerazioni erano regredite, le gengive erano solo lievemente iperemiche, scarsamente sanguinanti ed erano scomparsi stomatopirosi e glossodinia. Alla fine del primo mese la paziente appariva più rasserenata e non era più costretta ad impiegare il PyralvexÒ, limitandosi ad una scrupolosa igiene orale dopo  i pasti. Abbiamo a questo punto (un mese di terapia) abolito l’agopuntura e continuato con Manganese 1DH una fiala ogni tre giorni e Arsenicum album 30 CH[†††] 3 granuli alle 10 ed alle 22[‡‡‡]. Arsenicum album è un rimedio tipico di chi sente di non poter guarire e, in generale, di quei pazienti caratterizzati da scarso senso di responsabilità (10).

Non si sono avute recidive nel corso di altri due mesi e si sono normalizzati l’umore e l’appetito (rimasto scarso sino alla 9-10° settimana di cura). Persisteva invece la scialorrea. Abbiamo interrotto a questo punto (fine del III mese) ogni terapia e consigliato solo, al bisogno, una tisana a base di radice di Rabarbaro (g10), Passiflora incarnata fiori (g7), Biancospino fiori (g5), Liquirizia glabra radice (g3), con evidente azione lenitiva e sedativa (21-22).

Abbiamo controllato mensilmente sia lo strato generale che la mucosa orale non nontando recrudescenze neanche parziali nell’arco di sei mesi. Un test psicometrico eseguito quattro mesi dopo l’interruzione del trattamento e presso la medesima struttura ospedaliera, ha rilevato riduzione della scala d’ansia e recupero parziale della percezione di sé.  La paziente ha dichiarato di aver usata la tisana sedativa sopra specificata in media una volta ogni dieci giorni e di non aver mai dovuto ricorrere a steroidi per via locale o sistemica. 

 

 

 

Bibliografia

1.      Eisenberg E.: Oral lichen planus: a benign lesion, J. Oral Maxillofac, 2000, 98: 1278-1285.

2.      Fabbri P.: Immunodermatologia, Ed. ISED, Brescia, 1993.

3.      Civatte A.: Istopatologia Dermatologica, Ed. Masson, Milano, 1987.

4.      Di Stanislao C.: Insuccesso nel trattamento agopunturististico
di una sindrome di Grinspan, La Mandorla (www.agopuntura.org), 2000, 12.

5.      De-hui S., Xui-fen R., Wang N.: Manuale di Dermatologia in MTC, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1997.

6.      Lin L.: Diagnosis and Treatmen of Skin Diseases in TCM, Ed. Hai Feng, Hong Kong, 1995.

7.      Kwok-po L.: Seminario sulle Malattie della Pelle in MTC, AMAB, Bologna, Anno Accademico 1993-1994.

8.      Kespì J.M.: Cliniques, Ed. Guy Trèdaniel, Paris, 1989. 

9.      Ross J.: Points Combinations, Ed. Churchill-Livingstone, Edimburgh, 1996.

10.   Kent K.J.: Materia Medica, Ed Red., Como, 1985. 

11.  Zissu R., Giullaume M.: Materia Medica Omeopatica, Ed. Marrapese, Roma, 1988.

12.   Hodiomont G.: Trattato di farmacologia omeopatica, Ed. Nuova Ipsa, Palermo, 1983.

13.   Federico P., Marasca G.: Hahnemann i Miasmi e le LM, Ed. Ipsa, Palermo, 1998.

14.  Borgonuovo R.: Brevi cenni di terapia con oligoelementi biocatalizzatori, Ed. OMIT, Roma, 1980.

15.   Gava R.: Cenni di metodologia clinica: la scelta del rimedio, Omeopatia oggi, 2000, 22: 8-11. 

16.   Gallavardin J.P.: Psychisme et Homéopathie, Ed. Ternet Martin, Vienne, 1960.

17.   Cornillot P. (Ed.): Encyclopedie de Médicine Naturelle, Homéopathie, Ed. Frisson-Roche, Paris, 1992.

18.   Bignamini M., Felisi E.: Metodologia Omeopatica, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.

19.   Brigo B.: Oligoelementi e Litoterapici, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 1999.

20.   Corradin M. et al.: Meridiani e Visceri Curiosi, policopie, Ed. AMSA, Roma, 1998.

21.   Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Vademecum ragionato di fitoterapia, Ed. MeNaBi, Terni, 1991.

22.   AAVV: Vademecum di fitoterapia, www.phytosonline.it, 2000.

23.  Corai A.F.: La bocca in MTC, tesi di diploma Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Roma, Anna Accademico 1999-2000, www.agopuntura.org/Scuola Italo-Cinese/Tesi di Fine Corso

24.  Sabelli I.: Agopuntura Oggi, Ed. Idelson, Napoli, 1990.

 

Indirizzo per chiarimenti

Carlo Di Stanislao

UO di Dermatologia

Ospedale S. Salvatore

67100 L’Aquila

Tel. 0862-368729-642

E-mail: dermoaq@katamail.com
 


[*] Si veda: Challacombe S.: Oral sores, Clin Exp Dermatol 2002 ; 27 : 328-337.

[†] Si legga: Dolan M. (a cura di):  Il Manuale dell’Epatite C, Ed. La Tribuna, Piacenza, 1997.

[‡] L’associazione più temibile è fra lichen erosivo della mucosa orale e lichen ulcerativo cutaneo, più spesso plantare. Questa rara e grave associazione può collegarsi a neoplasie e malattie autoimmunitarie. Si vedano:

  • Mussi A., Cristaudo A., Lisi S., et al.: Lichen erosivo della mucosa orale e lichen ulcerativo in un soggetto con epatite cronica attiva HCV correlata, XXXIX Congresso ADOI, Vieste-Pizzomunno, 13-16 settembre 2000, Atti, pag. 109.

  • Forte M., Bonvinco A., Coqui D. et al.: Lichen ulcerativo in una paziente con carcinoma mammario, LXXV Congresso SIDEV, Bologna, 7-10 giugno 2000, Atti, pag. 431.

[§] Vi sono anche altri rimedi che, più raramente, si ascrivo a situazioni ulcerative della mucosa orale come: Kali bichromicum, Natrium Muriaticum, Hydrastis, Cantaris, ecc.

[**] Di seguito  una riflessione sui miasmi (con referenze essenziali) curata (con la puntigliosità che ne contraddistingue l’operato) dal dott. Italo Sabelli, Agopuntore ed Omeopata, membro del CD Sia e del CS della Riv. It. D’Agopunt., Direttore della Sede Sowen di Napoli.  

Secondo quanto definito da Ortega per miasma si intende “ uno stato morboso costituzionale o diatesico che determinerà la forma di esistenza dell’individuo certamente ammalato”.

I miasmi definiti da S. Hahnemann sono tre: psorico, sicotico e luesinico. Le scuole francesi e in particolare quella che fa capo a Leon Vannier parlano di una quarta diatesi quella tubercolinica e altre aggiungono anche la diatesi cancerinica. Questi miasmi, rappresentano per così dire l’imprimatur, l’elemento che caratterizza l’Uomo e  sono il frutto delle diverse pandemie che si sono verificate nel corso dei secoli. Certamente l’Uomo non ha un solo miasma  ma certamente è il frutto della miscellanea dei tre miasmi.

La scuola Argentina e quella Messicana molto aderenti al pensiero del Maestro  riconoscono solo le tre classiche e le altre due le pongono in relazioni appunto a queste.

Se ora approfondiamo il discorso sui miasmi vediamo quali sono gli elementi caratterizzanti:

PSORA: è lo stato costituzionale del difetto, della carenza, dell’inibizione, con il corredo sintomatologico che ne deriva. Infatti sotto il profilo psichico l’inibizione non fa riferimento ad un “minus” ma piuttosto ad una difficoltà ad esprimere se stesso perché inibito, e questo è responsabile della sua timidezza, della difficoltà di esprimersi. Questa sua debolezza lo porterà naturalmente a chiedere protezione. Un altro elemento fondamentale è l’ansia che può avere molteplici sfaccettature. Ansia per ciò che gli può accadere, ansia per sciocchezze, ansia perché  deve accadere qualcosa. Un altro elemento caratterizzante lo psorico è la paura che definirei ancestrale: la paura della morte che costituisce l’elemento caratterizzante e che segna la sua vita, anche nelle relazioni con gli altri.

Se vogliamo analizzare i dieci segni capitali che definiscono lo psorico, abbiamo:

 

1) Le alternanze morbose. Diarrea o asma. Insonnia e sonnolenza. Eruzioni o asma. Orticaria alternata a reumatismo

2) I cattivi effetti di una soppressione morbosa. Il caso più frequente è l’apparizione di sintomi interni dopo la soppressione di un’eczema.  Così la “guarigione” di una leucorrea dà luogo a sintomi di tipo dispeptico.

3) Disturbi di termo – regolazione sono marcati:

sia come una reazione di IPER come l’intolleranza a tutte le forme di calore e il bisogno di aria fresca tipico di SULPHUR.

Sia come una reazione tipo IPO, come la reazione di PSORINUM che non riesce mai ad avere caldo.

      4) La lesione cutanea, quale ne sia il tipo. Dalla più piccola come la pelle secca, malsana a quella più accentuata: dermatosi differenti, metaboliche allergiche o microbiche.

5) Il prurito può dipendere dalla lesione cutanea o  sine materia.

6) La lesione del tratto intestinale. L’intestino dello psorico è difficilmente normale. Diarrea o stipsi. Enteriti o colonpatie

7) L’astenia può essere molto diversa: continua e profonda come in Psorinum, intermittente  come in Sulphur, post – prandiale Nux Vomica e Lycopodium.

8) La tendenza alle parassitosi  cutanea o intestinale.,

9) La fame anormale. L’appetito può essere:         

  • globalmente aumentato (Lycopodium)

  • più spesso, al di fuori dei pasti (Sulphur)

  • o ancora il desiderio di cose indigeste ( Calcarea Carbonica)

10) il cattivo odore delle secrezioni e escrezioni, dovuto all’avversione del soggetto a lavarsi.

 

L’altro miasma di nostra pertinenza è quello sifilitico. Fu definito da Flores Toledo lo stato costituzionale che “ genera la perversione che è distruzione, degenerazione. aggressività”. L’ulcera rappresenta, l’elemento  caratteristico della sifilide,  rappresentazione  somatica.

Sotto il profilo psichico sarà un soggetto apertamente o velatamente incline alla violenza, nelle sue reazioni nei confronti sia della famiglia che della società. Troveremo nella persona  violenza, rancore, odio, desiderio di uccidere o di uccidersi, di distruggere, la cattiveria, il furore e la rabbia dissimulate o pronte a esplodere. Un elemento caratterizzante questo miasma è l’aggravamento notturno.

Vediamo quali sono i dieci elementi caratteristici:

  1. gli antecedenti negli ascendenti: una sifilide più o meno lontana, spesso sconosciuta, una morbosità vicina ad es. l’etilismo,  degli aborti ripetuti, delle gravidanze con parti prematuri, etc.

  2. degli antecedenti personali di malattia: scarlattina, orecchioni, tonsilliti a ripetizioni  ed ipertrofia delle formazioni linfoidi dell’orofaringe; infanzia difficile, vomiti facili,ritardo a parlare a camminare, masturbazione infantile precoce., tendenza alle cicatrici cheloidee, acetonemia.

  3. Il ritardo psichico o lo squilibrio nervoso intelligenza precoce o ritardata, bambini impulsivi, impudichi, insonni.

  4. Necessità a lavarsi le mani continuamente (segno di Luesinum)

  5. Il bisogno di sfregare un oggetto che gli si presenta.

  6. Aggravamento notturno dei disturbi (dolori osteocopi).

  7. Aggravamento al mare e miglioramento in montagna.

  8. Crescita alterata. RITARDO O ARRESTO.

  9. Dismetria morfologica.

  10. Percussione dolorosa a livello della tibia  e dello sterno e per estensione delle ossa in prossimità del rivestimento cutaneo

Referenze

  • Eugenio Candegabe: Materia Medica Comparata Red Edizioni

  • Ortega S. Proceso Appunti Sui Miasmi Cemon Editrice

  • Zissu R & Guillaume M. Manuel De Medecine Homeopathique  Doin Editeurs

 

  

[††] Abbiamo scelto questa potenza perché è l’ultima di quelle basse, a metà fra un trattamento locale ed organico e generale e di tipo più psicologico.

[‡‡] Qui per feng si intendoni i “Perversi Esterni” in generale.

[§§] Si vedano:

  • Deadman P., Al Kafaji N. with Baker S.: Manuale di agopuntura, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.

  • Ding L.: Meridian theory and acupuncture points in TCM, Ed. Foregein Linguages Press, Beijing, 1991.

  • Hempen C.G.: Agopuntura, Ed. Libreria Hoepli, Milano, 1999.

  • Gori G.: Il ruolo energetico dei punti di agopuntura, Ed. S. Marco Libri, Venezia, 1989. 

  • Marcelli S.: L’agopuntura in tasca, Ed. Nuova Ipsa, Palermo, 1995.

 

[***] Pyralvex collutorioÒ

[†††] Prima delle alte diluizioni (o potenze) con incisiva azione mentale.

[‡‡‡] Non abbiamo infatti ravvisato sintomi evolutivi verso Sulfur o Psorinum