Associazione Medica per lo Studio
dell’Agopuntura
Unamedicina

Centro Sheng-Hotel Estèe

Il fondatore della dinastia Sung

Insonnia episodica: schemi di trattamento in Medicina Naturale

Carlo Di Stanislao, Maurizio Corradin, Dennis Konopacki.

 

“Con la mancanza di sonno e con molta intelligenza sono cresciuto un po' pazzo,
penso, come tutti gli uomini che vivono sul mare molto vicini gli uni agli altri,
e così vicini tuttavia a tutto ciò che è mostruoso sotto il sole e sotto la luna”

William Golding

“Ma cos'è tutta questa paura ed avversione all'Oblio?
Qual è il problema con la soffice Oscurità,
con il Sonno privo di Sogni?”

James
Grover Thurber

“Sulle mie ciglia non cade più il sonno,
poiché il tuo amore sempre lo scaccia”

Ibnal-Farid

“Il medico sta forse perdendo la capacità di percepire i fenomeni della vita,
i problemi della famiglia, gli sviluppi della psiche?”

Iacobellis
Lao


Riassunto: Dopo aver precisato le caratteristiche psicologice, secondo scuole diverse, dell’insonnia, si analizzano schemi di trattamento integrato in Medicina Naturale, con particolare riferimento a Medicina Tradizionale Cinese, omeopatia, floriterapia e psico-profumoterapia.

Parole chiave: insonnia, Medicina Naturale, agopuntura, fitoterapia, massaggio, dietetica, omeopatia, floriterapia, psico-profumoteraterapia.

Abstract: After to have specified the psychological characteristics, according to various schools, of the insomnia, outlines of treatment integrated in Natural Medicine are analyzed, with particular reference to Traditional Chinese Medicine, homeopathy, flowertherapy and aromotherapy.

Key words:  insomnia, Natural Medicine, acupuncture, phytotherapy,, massage, dietetic, homeopaty, flowertherapy, aromotherapy.

 

L'insonnia è un disturbo più comune di quanto si creda e una recente statistica indica che circa il 14% delle persone lamenta un qualche disturbo del sonno ed è insoddisfatta del proprio dormire. La percentuale di insonnia aumenta poi con l'età raggiungendo, dopo i 60-65 anni, il 33% e il sesso femminile sembra essere il più colpito (Gratton, 2002). Con questo termine si indica la sensazione soggettiva di non aver tratto sufficientemente riposo dal proprio sonno, perché non adeguatamente lungo o perché privo di sufficienti capacità ristoratrici. Il fattore "durata" del sonno è purtroppo non significativo[1] per fare diagnosi di insonnia poiché vi sono notevoli differenze individuali nella percezione della quantità di sonno di cui ciascuno necessita (Gaillard, 1996). Infatti vi sono persone che dormono costantemente poco più di 3 ore per notte senza alcun disturbo (persone famose che appartengono a questa tipologia erano Winston Churchill, Napoleone, Papa Giovanni XXIII, Pirandello, Thomas Edison, ecc.), ma vi sono anche individui che qualora dormano meno di dieci ore non si sentono in completo benessere e affermano di non aver dormito a sufficienza. Dunque, per definire questo disturbo del sonno è estremamente importante tenere conto della soggettività e si può definire insonne chiunque, indipendentemente dalla durata del sonno, non dorme bene e per questo non si sente in completa efficienza fisica e mentale durante il giorno. Sebbene molte insonnia croniche riconoscano una eziologia organica[2], tale condizione si può anche interpretare come un sentimento che va al di là delle cause effettive che la determinano, con un carattere di forte soggettività. Infatti, molti dei problemi della giornata vengono poi rivissuti da ciascuno di noi durante le ore notturne con connotati diversi dalla realtà da turbare la nostra sfera emotiva[3]. Perciò succede che durante il sonno vengono rivissuti fatti, dialoghi, discussioni che assumono tinte intense e fosche in grado di evocare una sensazione di forte ansia. Ecco il motivo per cui ciascuno di noi ha la " sua " insonnia : perché nel buio e nel silenzio della notte si rimette in gioco tutto se stesso. I disturbi del sonno diventano una spia dell’identità delle persone che ne soffrono. A questi aspetti soggettivi si aggiunge l’alterazione di tutti i meccanismi percettivi capaci di esercitare una forte influenza sul rendimento, sul benessere e l’equilibrio psicofisico. Una porta aperta verso la costituzione di un pericoloso circolo vizioso che può alimentare disturbi del pensiero anche patologici. Pertanto cresce il desiderio di trovare una terapia in grado di risolvere il problema. Il legame paziente-malattia-farmaco può rappresentare una chiave di svolta di tutto. Più il paziente riesce ad essere consapevole del disturbo che lo affligge, più è in grado di gestirlo come " non-malattia". Numerose scuole di tipo psicologico hanno affrontato il problema seppur con diversi presupposti (Bolognini, 2002; Cagli, 2002; Lombardo et al., 2002).

Scuola comportamentista. Per questa l’insonnia primaria è riconducibile in gran parte a stati di ansia e di depressione. L’ansia interferisce sulla rapidità con cui ci si addormenta mentre la depressione sulla profondità e continuità successive. Secondo la psicologia comportamentale molte malattie e disagi derivano da una capacità variabile di ogni persona di adattarsi o no a stimoli ambientali con conseguente eustress (adattamento) oppure di stress (disadattamento). In quest’ultimo caso occorre individuare gli stimoli che in una data persona provocano riposte disadattive procedendo poi (con tecniche dette, appunto, comportamentali) a un decondizionamento.

Scuole psicanalitiche. Secondo la classica scuola psicanalitica freudiana, l’insonnia può essere correlata a paure nei confronti di pensieri, fantasie o sogni angosciosi che possono presentarsi durante il sonno. Il sonno è il momento in cui la mente razionale non può efficacemente controllare la parte istintiva presente in ogni essere umano e l’insonnia rappresenterebbe il tentativo di perpetuare il controllo.

Scuola psicosomatica. L’insonnia viene qui considerata come rappresentazione dell’impossibilità dell’individuo ad abbandonarsi al sonno, considerato simbolicamente come il momento della "passività" e della "dipendenza". La persona insonne si presenta molto spesso come timorosa del mondo istintivo e dei momenti di abbandono, ipercontrollata e piena di pensieri, incapace di lasciarsi andare al mondo sempre con la mente razionale. Il corpo poi presenta "tensioni" muscolari diffuse mimando uno stato di all’erta continuo e così sempre pronto all’azione.

Attualmente si ritiene che le forme gravi e persistenti debbano essere trattate rapidamente per evitare l'insorgere di danni all'organismo. Fino a qualche anno fa per indurre e mantenere il sonno venivano utilizzati solitamente i barbiturici. Queste sostanze sono state via via abbandonate perché da un lato sono molto tossiche, dall’altro perché riducevano considerevolmente la fase REM del sonno con conseguenze "diurne" nocive (difficoltà di memoria, confusione mentale, notevole riduzione dell’attenzione eccetera). Attualmente vengono prescritti soprattutto due tipi di farmaci: le benzodiazepine che agiscono nella fase di addormentamento; gli antidepressivi triciclici che regolano il sonno in generale oltre ad avere un effetto sulla depressione. Entrambi questi tipi di farmaci devono essere assunti sotto stretto controllo medico (in particolare i triciclici) perché non sono privi di effetti collaterali e perché paradossalmente possono causare un’insonnia secondaria. Gli ipnotici, infatti, perdono la loro efficacia nel tempo e ciò può provocare una reazione paradossa: la persona nel timore dell’inizio di una nuova serie di notti insonni entra in uno stato d’ansia che causa a sua volta insonnia(Balestrieri et al., 2000). Secondo molti AA  i farmaci costituiscono una soluzione rapida ed efficace per insonnie improvvise ed intense, purché vengano usati per brevi periodi; le medicine alternative richiedono tempo e pazienza per trovare la giusta soluzione, anche se nel lungo periodo possono essere vincenti (Brigo, 2002; AAVV, 2001, Balestrieri et al., 2000). Poche ricerche hanno riguardato, in Medicina Naturale, le insonnie episodiche, legate a particolari fatti stressanti di tipo individuale, familiare o sociale. Un lutto, un licenziamento, la rottura di un rapporto sentimentale, possono essere cause di insonnia episodica che si può trattare con l’impiego di agopuntura, fitoterapia,m dietetica, floriterapia ed omeopatia, secondo schemi razionali di indubbio valore e di notevole efficacia (AAVV, 2001). Se infatti le singole Medicine Naturali sono lungo nella loro azione, esse, combinate, implementano efficacia e velocità, rendendo agevole trattare anche disturbi di tipo episodico e necessitanti di rapida risoluzione.

Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (massaggio, fitoterapia energetica con piante occidentali, dietetica)

Per la Medicina Tradizionale Cinese il giorno e la notte appartengono rispettivamente alle due Energie Yang e Yin, Energie che scorrono nell’universo, nella natura e dentro l’uomo. Yang e Yin sono sempre compresenti ed in movimento l’uno verso l’altro e il sonno viene causato da una pienezza fisiologica serale dell’energia Yin (analoga all’Acqua, all’interiorizzazione, alla passività eccetera) contemporaneamente a un minimo energetico dell’energia Yang (il Fuoco, l’esteriorizzazione, l’attività) (Bottalo et al., 1999). Stati alimentari, situazioni psichiche, fattori climatici per questa medicina sono importanti cause di aumento oppure diminuzione delle due energie che influenzano i vari organi del corpo umano tonificandoli o indebolendoli. L’insonnia viene in agopuntura definita come uno stato di pienezza dello Yang serale contemporanea ad un vuoto dell’energia Yin (il contrario della situazione fisiologica), Mentre nelle forme croniche e persistenti occorre stabilire lo stato di Pienezza, Vuoto e/o Disfunzione di alcuni Zang/Fu[4] (De Berardinis et al., 1992; Lihui et al., 1999; Montakab,1999), le forme episodiche vanno trattate facendo “circolare” lo Yang e “salire” lo Yin (Kespì, 1989) ad esempio con i punti H5, TB10, BL10, ST37. Si possono usare tisane (da assumere due volte al dì) a base di(Di Stanislao, 2001 et al.):

Crataegus g 20

 Escholtzia g 10

 Passiflora g 10.

Valeriana g 10

Un’altra tisana da assumere alla sera è la seguente:

Carciofo g 10

 Equiseto  g 50

 Malva g 20 

 Meliloto g 20

 Passiflora g 20 

Tarassaco g 20 

In questi casi è anche  opportuno eliminare alimenti carnei e nervini (caffè, ciocolato, tè) e consigliare pesce, carni bianche, cereali, pochi condimenti, poche droghe o verdure profumate, insalata e frutta fresca (Bologna et al., 1999). Con una breve pratica è possibile insegnare tecniche di automassaggio lineare (da eseguirisi ogni sera prima di dormire) lungo i Merdiani Zu e Shou Yang Ming e Zu e Shou Shao Yin, al fine di “disperdere” l’eccesso di Yang e favorire la “salita” dello Yin alla testa (Corradin et al., 2001). Frequentemente l’insonnia è episodica, contrassegnata da improvvisi risvegli notturni ad ore ben definite. In questi casi, in relazione alla “grande circolazione” si dovranno trattare i punti di “congiunzione” dei due Meridiani che non si “scambiano” Energia. Si veda il seguente schema valido per agopuntura e digitopressione (anche come automassaggio serale):

 

Orario del risveglio

Meridiani non “collegati”

Punti (De Berardinis, 2001)

23-01

Sanjiao-Vescica Biliare

5TB-40GB

01-03

Vescica Biliare-Fegato

37GB-3LR-14LR

03-05

Fegato-Polmone

14LR-1LU-10LU

Per quanto attiene a dietetica e fitoterapia energetica con piante occidentali si veda la sottostante tabella (Bologna et al., 1999; Paoluzzi, 1997).

Orario del risveglio

Alimenti consigliati

Fitoterapia[5]

23-01

Grano, germogli di soia, spinaci, carne di maiale e manzo, gamberetti

Meliloto e Tarassaco

01-03

Gamberetti, carne di maiale, riso ben cotto, porri, cipolle, rabarbaro, sesamo, angiullla, ostriche, lumache, fegato di maiale.

Tarassaco e Carciofo

03-05

Riso ben cotto, porri, cipolle, rabarbaro, sesamo, aglio, carote, crescione, litchi.

Carciofo e Malva

 

Omeopatia (Bailey, 2001; Del Giudice, 1998)

Nella materia medica omeopatica sono numerosissimi i rimedi che contemplano il sintomo insonnia; uno su tutti merita particolare attenzione ed è Coffea cruda. Questo rimedio è particolarmente indicato in chi tende a privilegiare il mondo diurno rispetto a quello notturno, con un atteggiamento psichico caratterizzato da un’attività mentale esagerata; la persona che trova giovamento da Coffea inizialmente non patisce per la sua insonnia ma ben presto si reca dal medico perché oltre a quel disturbo soffre di altri sintomi come emicrania, nevralgia, ipersensibilità cutanea, palpitazioni cardiache, il tutto aggravato dalle emozioni. Coffea è anche il rimedio dei bambini che non hanno mai sonno, degli studenti che hanno appena superato un esame impegnativo ed in generale della persona che ha passato una serata in condizioni di attività mentale esaltata, che non può dormire perché ha appena vissuto un’emozione molto intensa. Si usa alla 9CH, 3 granuli prima di coricarsi (e comunque due ore dopo il pasto). In caso di forte componente depressiva si aggiunge (alla 30 CH, 3 granuli alle ore 10 e 3 alle 17) Aurum[6]. Se invece prevale l’ansia si darà Calcarea carbonica, stessa potenza e posologia. In soggetti con temperamento isterico e soprattutto nelle insonnie di donne il crisi climaterica è utile, infine, Ignatia 200 CH, 3 granuli 2-3 volte al dì.

Fiori di Bach (Scheffer, 2002; Mazzarella, 2001)

Nella floriterapia, com’è noto, ci si orienta non già in base a sintomi organici, ma esclusivamente a stati d'animo negativi, non combattendoli (come usa fare il farmaco tradizionale) bensì rapportandosi ad essi stimolando l'anima di ciascuno di noi con elementi spirituali e vibrazioni sottili capaci di interagire con i sentimenti stessi. I rimedi più indicati sono:

Profumoterapia (AAVV, 2002)

Alcune essenze profumate sono in grado, se annusate con regolarità, di svolgere una incisiva azione sul sistema limbico e sulla sfera emotiva. La profumo-terapia è in realtà un'applicazione della psico-aromaterapia e perciò aiuta a guarire sia il corpo sia la mente, curandoli con una varietà infinita e personalizzata d'emozione olfattive piacevoli. Gli stimoli olfattivi di particolari odori attivano determinate ghiandole del sistema endocrino, stimolando la produzione ed il rilascio di mediatori neuro-chimici (adrenalina, endorfina, ecc.) che regolano in gran parte il nostro stato di equilibrio fisiologico (omeostasi). Per le forme di insonnia episodica si consigliano:

-          Polianthes tuberosa (tuberosa) (Fig. 1): Dall’aroma caldo e seduttivo, potentemente ipnotico. Utile nelle insonnie femminili associate a forte calo della libido e depressione.

-          Rosa centifolia (rosa turca) (Fig. 2): Aroma angelico che stimola la creatività. Utile in donne insonni con prolassi, aborti a ripetizione, sterilità.

-          Muschio: Prodotto dal maschio di un piccolo cervo dell’Indù Kush[7] e dell’Himalaya (il moschus moschiferus, Fig. 3), animale sedentario che marchia il suo territorio seminandoci le palline di muschio che si formano in due borsette attaccate sotto la pancia che assomigliano veramente a dei testicoli. Il cervo muschiato dissemina il muschio durante la stagione degli amori come un messaggio destinato alle femmine che contiene tutte le informazioni al suo riguardo; età, stato di salute e patrimonio genetico, una vera carta d’identità olfattiva dall’effetto afrodisiaco. Profumo per le insonnia maschile contrassegnate da depressione e perdita dell’interesse sessuale.

-          Ambra grigia: L'Ambra Grigia è prodotta dal capodoglio e fa parte di tutte le farmacopee antiche (Fig. 4). Il suo profumo così particolare, animale ma di gran dolcezza seduce particolarmente gli olfatti femminili. In effetti l'Ambra Grigia, come tutte le sostanze aromatiche animali, è un feromone e agisce sul sistema ormonale direttamente attraverso l'olfatto, senza contatto fisico. Stimola la produzione di estrogeni ed è utile nelle insonne menopausali o in donne con ipoestrogenismo.

-       Zibetto: Lo Zibetto (dall'arabo Zabad) è un piccolo felino africano (Fig. 5). L'aroma di Zibetto è ricavato purificando la secrezione peri-anale dell'animale in alcool. E’ un profumo per le insonnia con ansia ed agitazione del sesso maschile.

-          Cuoio Tartaro: Miscela di caldi legni e d'erbe aromatiche con gli estratti feromonali del castoro e dello zibetto, odora di cuoio tannato e profumato, rievocando le botteghe dei pellettieri dell'Afghanistan. Per le insonnie maschili di individui che si considerano sempre e comunque conquistatori o vincitori.

Schemi di trattamento

In tutti i casi l’agopuntura va eseguita due volte la settimana consigliando al paziente regole dietetiche sia generali (Buretta, 2002)[8] che relative (vedi sopra) alle disfunzioni Energetiche evidenziate. Nei casi più tenaci o nelle forme ricorrenti si aggiungeranno fitoterapia ed omeopatia, quest’ultima soprattutto se sono evidenti note di ansia e/o depressione. Nelle situazioni reattive a più intenso coinvolgimento affettivo (lutti, separazioni, ecc.), si impiegheranno, invece, agopuntura, fiori di Bach e profumoterapia. Tutti i pazienti, infine, possono essere facilmente educati all’automassaggio da eseguirsi ogni sera prima di coricarsi. Nella nostra esperienza in 30-45 giorni si ha un miglioramento del sonno nell’80% dei soggetti trattati.




Fig
1: Tuberosa

 


Fig.
2: Rosa turca

 


Fig. 3: Muschus muschiferus

 


Fig.
4: Ambra grigia



Fig.
5: Zibetto

 


Fig.
6: Scorcio fotografico dell’Indù Kush.

Bibliografia

-          AAVV: La banca degli odori, www.profumo.it, 2002.

-          AAVV: Come guarire l'insonnia con i metodi naturali, Ed. Fabbri, Milano, 2001.

-          Bailey P.M.: Psicologia omeopatica: profili e personalità dei maggiori rimedi costituzionali, Ed. Salus Infirmorum, Padova, 2001.

-          Balestrieri M., Bellantuono C.: L' insonnia. Strategie terapeutiche e uso razionale degli ipnotici, Ed. Il Pensiero Scientifico, Roma, 2000.

-          Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale. Curarsi e prevenire con il cibo, Ed. CEA, Milano, 1999.

-          Bolognini S.; L’empatia psicoanalitica, Ed. Bollati Boringhieri, Torino, 2002.

-          Bottalo F., Brotzu R.: I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese, ed. Xenia, Milano, 1999.

-          Brigo B.: Insonnia. Prevenzione e cura naturale dei disturbi del sonno, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2002.

-          Cagli V.: L' equivoco psicosomatico. Causalità fisica e causalità psichica nella genesi delle malattie, Ed. Armando, Roma, 2002.

-          Corradin M., Di Stanislao C., Parini M. (a cura di): Medicina Cinese per lo shiatzu ed il tuina, voll I-II, Ed. CEA, Milano, 2001.

-          De Berardinis D.: Armonia dei punti, policopie, Ed. AMSA, Roma, 2001.

-          De Berardinis D., Di Stanislao C., Corradin M., Brotzu R.: Organi e Visceri in Medicina Cinese. La fisiologia, la clinica e la terapia, Ed. Sanli/Bimar, Roma, 1992.

-          Del Giudice N.: Omeopatia. Un ponte tra biologia e psicologia. Vent'anni di ricerca della Fondazione omeopatica italiana, Ed. Nuova Ipsa, Palermo, 1998.

-          Di Stanislao C., Giannelli L., Iommelli O., Lauro G.: Fitoterapia Comparata, Ed. Di Massa, Napoli, 2001. 

-          Kespì J.M.: Cliniques, Ed. Guy Trèdaniel, Paris, 1989.

-          Gaillard J.M. ; L’insonnia, Ed. Il Saggiatore, Milano, 1996.

-          Gratton N.: Dormire bene. L'arte di addormentarsi e di vincere l'insonnia, Ed. San Paolo, Milano, 2002.

-          Lihui J.,  et Zhaoxiang J.:  Traitement par pression sur des points. Editions Scientifiques et techniques du Shandong, Jinan, 1999.

-          Lombardo G.P., Foschi R.: La costruzione scientifica della personalità. Itinerari storici della psicologia, Ed. Bollati Boringhieri, Torino, 2002.

-          Montakab H.: Acupuncture and insomnia, Forsch. Komplementarmed.,1999,6(1):29-31.                                           

-          Mozzarella B.: Fiori di Bach per il rilassamento, Ed. Xenia, Milano, 2001.

-          Paoluzzi L.: Fitoterapia e Energetica, Ed. AICTO, Anguillara (RM), 1997.

-          Scheffer M.: Esperienze con i Fiori di Bach, Ed., TEA, Milano, 2002.

-          Turetta A.: L’insonnia, www.mybestlife.com, 2002.

 

Indirizzo per chiarimenti

Carlo Di Stanislao

E-mail: amsaaq@tin.it  

 



[1]  Nel 1982, il Cancer Prevention Study II dell’American Cancer Society chiese ai partecipanti del trial la durata del proprio sonno e la frequenza dei casi di insonnia (Kripke D.F. et al.: Arch. Gen. Psychiatry, 2002, 59: 131-136).  Sono stati applicati i modelli statistici di sopravvivenza (Cox proportional hazards survival models) per determinare se la durata del sonno o l’incidenza di insonnia fossero associati ad un eccesso di mortalità.  I partecipanti sono stati più di 1,1 milioni tra donne ed uomini, di età compresa tra i 30 ed i 102 anni.  La maggiore sopravvivenza è stata trovata tra coloro che dormivano 7 ore per notte. I soggetti che avevano dichiarato di dormire 8 ore o più presentavano un aumentato rischio di mortalità, così come coloro che dormivano 6 ore o meno.  L’aumentato rischio era superiore del 15% per coloro che riferivano più di 8,5 ore di sonno o meno di 2,5-4,5 ore.  Al contrario i casi di insonnia non risultavano associati ad un eccesso di rischio di mortalità. L’impiego di tranquillanti per dormire era associata ad un significativo aumento di mortalità.

[2] Le patologie che più frequentemente causano insonnia sono: l’angina pectoris, lo scompenso cardiovascolare, le apnee notturne per un periodo variante da 20 a 90 secondi date da ostruzioni delle vie aeree superiori (polipi nasali, sinusiti), il ciclo mestruale caratterizzato dalla cosiddetta tensione premestruale, la menopausa, l’iper e l’ipotiroidismo, l’ipertrofia prostatica, l’ultimo mese di gravidanza, l’alterazione del normale ciclo di attività-riposo che si verifica frequentemente nelle persone che volano da un continente all’altro (jet-lag) oppure che sono sottoposte a turnazione lavorativa.

[3] L’ansia causa insonnia iniziale, la depressione insonnia centrale e  terminale.

 

[4] Le condizioni più frequenti sono:

Insonnia da Insufficienza di Milza. L’eccesso di preoccupazioni, stress psichici, riflessioni, rimuginazioni continue portano all’indebolimento energetico della Milza; insieme all’insonnia data da risvegli frequenti vi è inappetenza, ventre gonfio, o vi possono essere nausee, palpitazioni, diminuzioni della memoria, sudori freddi, colorito del viso pallido.

Insonnia da Insufficienza di Yin di Rene. L’eccesso di paura indebolisce il Rene; i sintomi dell’insonnia sono dati dalla difficoltà ad addormentarsi ma possono essere accompagnati da dolori lombari, ronzii auricolari, vertigini, irritabilità, palpitazioni, faccia rossa, dolore al petto in un punto a metà dello sterno.

Insonnia da Disfunzione dello Stomaco. Gli eccessi alimentari nuocciono allo Stomaco; i sintomi dell’insonnia sono la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli durante la notte, che possono essere accompagnati da dolori gastrici, eruttazioni, pesantezza di testa, gusto amaro in bocca.

Insonnia da Pienezza di Fegato. La collera causa pienezza di Fegato, insieme al fattore climatico Vento che è anch’esso causato dalla pienezza di Fegato. I sintomi sono: incubi notturni, difficoltà ad addormentarsi, continui risvegli, risvegli precoci mattutini e possono essere accompagnati da sete di bevande fredde, mal di testa, collera, arrossamento agli occhi, fastidiose contratture muscolari.

Insonnia da Vuoto di Yin di Rene e Cuore. Tachicardia, incubi, impossibilità all’addormentamento, intenso eretismo, polso fine e rapido, lingua secca con rafe mediano scavato o ragadizzato.

Insonnia da Vuoto di Energia e Sangue. Astenia psicofisica, pallore, anoressia. Lingua pallida e gonfia, polso flebile e molle. Si tratta di condizioni legate a stati convalescenziari dopo malattie croniche.

In base alle attuali esperienze cinesi queste condizioni croniche o ricorrenti debbono essere trattate con agopuntura e farmacoterapia.

Condizione

Agopuntura

Farmacoterapia

Insufficienza di Milza

20BL, 13LR, 3SP, 18GV

Bu Zhong Yi Qi Tang

Insufficienza di Yin di Rene

3-6KI, 4CV, 20GV

Liu Wei Di Huang Wan

Disfunzione dello Stomaco

12CV, 30-36ST

Bohe Wan

Pienezza di Fegato

3LR, 34GB, 6PC, 20GV

Chaihu Shu Gan Tang

Vuoto di Yin di Rene e Cuore

23BL, 15BL, 7H.

Tian Wang Bu Xin Dan Wan

Vuoto di Energia e Sangue

4-6CV, 36ST, 6SP, 67BL

Ba Zhen Tang

 

 

[5] In Estratto Fluido o Tintura Madre.

[6] A volte il rimedio combinato con Coffea determina sonnolenza mattutina. Al risveglio, in questo casi, 15 gocce di Ferrum sidereum D20.

[7] La catena montuosa dell'Indù Kush è il confine naturale dell'antica India con la Persia e l'Asia centrale. Dalle sue altissime valli scende con la forza impetuosa dei torrenti il sacro fiume Indo. Questa parte del mondo è sospesa nel tempo, rimasta come secoli fa: uomini e paesaggi incontaminati dalla tecnologia (Fig. 6). Lì il viaggiatore si può innamorare dell'aria che respira e dello stato d'animo che vive per diventare parte della montagna e della gente, cambiando vestiti, costumi e religione.

[8]

·         Eliminare la carne dal pasto serale: nella carne è presente un aminoacido, la tirosina, che interviene come stimolante dei processi mentali

·         Il pasto serale dovrebbe essere vegetariano e ricco di amidi (pasta e riso). Insieme alle banane questi alimenti sono ricchi di un precursore della serotonina, sostanza che a livello cerebrale induce il sonno ed ha effetto sedativo

·         Imparare un metodo di rilassamento (training autogeno, yoga, distensione immaginativa sono i più noti) per diminuire la tensione muscolare

·         Per chi non ha problemi di allergia un bicchiere di latte caldo prima di coricarsi è un toccasana conosciuto fin dall’antichità

·         Una volta svegli è inutile girarsi e rigirarsi nel letto, meglio alzarsi e preparare una camomilla o una tisana di lavanda, tiglio o passiflora

·         Andare a letto solo per dormire e quando si ha sonno. Altre attività come mangiare, leggere o guardare la televisione non devono essere fatte a letto

·         Limitare, nelle ore precedenti il sonno, attività che eccitano l’organismo come lo studio intenso o attività fisiche impegnative

·         Se si ha un bambino che non prende sonno quando i genitori si allontanano il rimedio più antico è posare vicino a lui un indumento indossato dalla madre. In questo modo la madre continua a “comunicare” al bambino la sua presenza rassicurandolo

·         Una tradizione dell’antico Egitto narra che la posizione notturna con la testa a Nord favorisce la fluidità della circolazione sanguigna. A conferma di ciò, esperimenti effettuati al Centro del sonno di Barkeley con l’uso di un letto girevole hanno dimostrato che quando la testa è a Nord la profondità del sonno è maggiore che negli altri orientamenti. Vale la pena dunque modificare in tal senso la posizione del letto

·         Evitare l’assunzione di sostanze stimolanti con il fine di aumentare “l’utilità” del giorno. Il sonno viene così costantemente sacrificato alla vita vigile e non rispettato nella sua essenza di fondamentale funzione che scandisce, sorregge ed equilibra l’esistenza dell’uomo