Cassat - Le Bain
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Cronologia del pensiero medico sinense

 

Elenco degli Autori e delle Opere

 

Dr. Franco  Caspani

 

Dedica

 

Questo semplice e sintetico elenco cronologico vuole onorare la memoria dei compianti Colleghi, Amici e Maestri con i quali ebbi l’onore di collaborare:  

Albert Gourion e Nguyen Van Nghi dell’ Università di Marsiglia e Riccardo Morandotti della  Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma.

Essi furono precursori dell’integrazione  tra le vedute tradizionali  dell’Oriente antico e quelle scientifiche dell’Occidente moderno.

Integrazione che è l’inizio di un nuovo umanesimo medico.

 

“il Cielo sussiste a lungo

 e la Terra è durevole” Lo Zi

 

Introduzione critica

 

L’inizio della storia segna il movimento evolutivo attraverso il quale l’uomo passa dalla barbarie alla civiltà.

Lo storicismo è una delle costanti dell’evoluzione nel  pensiero umano.

Il grande storico italiano G.B. Vico ( 1668-1744) fu il primo a  rifiutare  l’idea che il razionalismo cartesiano e l’ apparente evidenza fossero gli unici criteri di verità.

Questa visione vichiana è  vicina ai concetti classici cinesi. La storia della Civiltà cinese si caratterizza per un dato che la differenzia in modo rilevante da quella di altre etnìe.

Questo dato è la continuità oggettiva.

A questa continuità ha contribuito l’assetto geografico che ha portato a grossi lavori di irrigazione e terrazzamento per favorire un’ agricoltura intensiva. Questo sfondo agricolo presuppone il predominio del ruolo sociale e collettivo  su quello individuale. Alcuni studiosi oggi affermano la possibile presenza di un “determinismo geografico” che può aver influito sulla psicologia collettiva della popolazione e della sua classe dirigente.

Troppo spesso gli storici occidentali hanno scambiato questa apparente continuità, mai rivoluzionaria, ma sempre in sommessa evoluzione, per una sorta di immobilità statica, mummificata. E’ un errore di valutazione purtroppo molto comune.

La cronologia sinense ha una sua peculiarità, è costituita da cicli, o scansioni  temporali, chiusi, complessi, nei quali caoticamente e poeticamente si fondano dinastie, regni, stagioni, storie ed aneddoti....

Il pensiero scientifico e filosofico paleosinense è “correlativo, i concetti “permeano” un modello influenzandosi reciprocamente non per causalità ma per induttanza” ( J. Needham)

Questo sistema ha i  suoi vantaggi, ma ha anche un disordinato aspetto che ci appare dispersivo e  che ci rende perplessi.

Noi Europei, logici, analitici, radicati nella nostra visione classica, non possiamo condividere la preferenza per l’annalistica piuttosto che per la critica storica. La nostra formazione razionale  mal si adatta alle analogie ed alle sfumature di una concezione ciclico - dinastica.

La critica storica  europea è basata su concetti di evoluzione, comparazione e localizzazione.

La storiografia sinense, invece,  legge il passato in una sorta di clima atemporale  ed acritico” ( Huard, Wong).

 Inoltre ( Di Stanislao C.)  “non è possibile effettuare uno studio della Medicina Cinese senza penetrare, in qualche modo, nella concezione tradizionale cinese dell’uomo e dell’universo”.

Nelle loro ipotesi di lavoro gli studiosi e gli archeologi fanno risalire la storia della Cina al paleolitico, circa 100.000 anni fa. La Cina ha un’area di dieci milioni di chilometri quadrati. Fu abitata dai primordi dell’umanità, essi denominarono la loro terra col nome di “Zhong Guo” (“Paese al centro della terra”)

I reperti dell’ ”Uomo di Pechino” o Sinantropus  sono la base per questa approssimativa datazione.

Secondo alcuni studiosi ( Buchanan K. et Al. ) il popolo cinese  HAN abitò da sempre la frangia orientale dell’Eurasia e la valle del Fiume Giallo, infatti conserva tuttora alcune caratteristiche anatomiche e dentali dell’arcaico Sinantropus.

Circa 30.000 aC comparve, nel neolitico, l’Homo Sapiens.

Ai secoli dal 5000 al  7000 anni aC si riferiscono i fatti narrati nella  leggendaria epopea dei

“ Cinque Imperatori”,.

Le caratteristiche genetiche degli Han, rilevate dagli archeologi, sono segno incisivo di una grande stabilità razziale. Questa stabilità  fu permessa solo da una civiltà stanziale, costituita da coltivatori. Così la tramanda la Tradizione :

 

..così decisero i nostri Antenati 

che ci lasciarono questa terra

da possedere e conservare...

( dal Libro dei Canti).

 

Nei secoli immediatamente successivi la storia del pensiero paleosinense si rifrange nei miti e si diversifica in due versioni: quella più fiabesca, popolare, tradizionale e quella più razionale desunta dai reperti archeologici. Secondo recenti ricerche . Vi è un monte a 50 Km a sud ed a ovesti di Beijing (Pechino) . E’ una formazione calcarea da sempre detta “Collina delle ossa del drago”. I primitivi abitatori penetrarono nelle cavità della collina, dette Zhou Kou Dian e vi presero dimora per un tempo lunghissimo, realizzando una cultura autoctona che da allora è in continua evoluzione. Oggi i resti di quegli abitatori, manufatti, avanzi, detriti e reperti vari,  formano uno strato di una quarantina di metri che è avidamente indagato dagli archeologi. 

Nel periodo che va dal neolitico al 500 aC si assiste ad una tumultuosa crescita,  anche dovuta ad immigrazioni nel territorio, ed al sorgere di vivi fermenti sociali e culturali. Il tutto si configura poi nella nascita delle  Cento Scuole” di pensiero (“...che Cento Scuole disputino per stabilire la verità..”). Questo fertilissimo vivaio  fu il grembo ove si formarono ed emersero  le tre più importanti correnti filosofiche che influenzarono lo sviluppo del sistema medico:

 

Su queste  tre principali correnti di pensiero nel I° sec dC si innestarono e fiorirono sia  le nozioni buddhistiche che  le scoperte di medicina, di erboristeria ayurvedica e di Yoga, importate dell’India.   La setta buddhista Shyana, prevalentemente mistica, assunse in seguito una notevole importanza e si diffuse dapprima in Cina e poi in Giappone. In Cina  fu conosciuta col nome  Chan, dalla pronuncia pali dal termine sanscrito di “meditazione”. Questo termine  in Giappone divenne Zen.

Con quella indiana ed ebraica la Civiltà cinese è tra le più antiche culture superiori che si siano perpetuate sino ad oggi, senza interruzioni nè inquinamenti esogeni.

La civiltà cinese ha perciò mantenuto  peculiari caratteristiche  sviluppate ed elaborate da elementi autoctoni in modo originale, specialmente nel “linguaggio”, sovente troppo allusivo e criptico. ( Santangelo P.).

Questo “linguaggio simbolico” fu un grande fattore di unità etnica e sociologica.

Nella popolazione cinese, da sempre, il singolo fu collegato intimamente alla moralità ed all’ordine pubblico attraverso forme ed espressioni simboliche. Nella letteratura e negli scritti medici le categorie del pensiero furono sempre antinomiche ed il rafforzamento dell’armoniosa intesa tra Individuo e Natura,  fondamento portante  della salute, fu incardinato e rafforzato attraverso grandi feste che scandivano i Cicli stagionali ed annuali non solo climatici ma anche celebranti le migrazioni degli animali e gli avvicendamenti degli estri, degli amori e delle nascite, cicli che per l’Umanità furono rubricati in settenari femminili ed ottonari maschili.

Nell’intesa Uomo - Natura  simboli e significati sulla sessualità e sulla riproduzione, sebbene sorprendentemente profondi, furono sempre dissimulati con grande cura in una sorta di pruderie secolare.

Un altro grande fattore di unità etnica temporospaziale fu il sistema di scrittura. Questo ha permesso la continuità culturale dai primevi caratteri delle “ossa oracolari  Duofang” e dei bronzi Shang del III-II° millennio aC agli ideogrammi odierni, adottati in tutta l’area sinica.

Le peculiarità caratteristiche sono state anche determinate dalla stratificazione semantica e testuale accumulata ed arricchita dagli apporti dei vari Autori e dalle  varie correnti di pensiero che vi concorsero.

Questo arricchimento ha però moltiplicato le ambiguità e le indeterminatezze che noi oggi lamentiamo nei testi paleosinensi, specialmente in campo medico. Oggi, anche sulle orme di studiosi illustri ( Fung Yu Lan, Derk Bodde)  critichiamo nella tradizione speculativa cinese l’ allusività più intuitiva che logica, l’approccio troppo umanistico ed antropocentrico, l’assunzione  mistica e la venerazione verso l’armonia e l’unitarietà del cosmo, il ricorso a bipolarizzazioni in certe categorie con la costante negazione delle dicotomie ( spirito versus materia, conoscenza versus azione, sensibile versus razionale, ecc.).

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) il termine Xin indica, riassume, confonde e localizza    in un enigmatico unico Organo - funzione  lo psichismo della “mens” e le emozioni del “cuore  inteso come sede del pensiero e delle reazioni sensoriali. La funzione razionale non è  intesa  come res cogitans imperante e contrapposta agli istinti ed alle passioni, ma è un agglomerato quasi metafisico inserito nella concettualità degli Shen.

 

 

 I mitici inizi della Cina arcaica.

 Un continuum in perenne evoluzione

 

Narra una antica leggenda che migliaia e migliaia di anni fa arrivò in Cina dall’Europa una razza di uomini molto alti e rivestiti di abiti luccicanti ( broccati?), questi furono chiamati dagli autoctoni “ Figli della Luce Riflessa” (Fuang Zu).

Gli studiosi Chan Kam Lee (1934) e Chee Soo (1986) datano l’ingresso dei Fuang Zu in Cina attorno al 12.000 aC circa.

 I Fuang Zu  insegnarono ai nativi i segreti di una civiltà evoluta.

Queste conoscenze furono tramandate esotericamente , come un tesoro,  di generazione in generazione, a scopo mnemonico, attraverso RITI ripetitivi e RITMI musicali in rima.

Si generò così la antica Tradizione acusmatica.

Pare che questa Tradizione fosse stata dapprima retaggio di poche famiglie di notabili,  di capitribù e di sciamani , poi le conoscenze si estesero mentre politicamente si veniva organizzando l’Impero.

 I Fuang Zu insegnarono anche le “Arti della Salute” denominate “Gli Otto Fili di Broccato”

( Ba Chi Xien ).  

Nella numerologia Sacra paleosinense il numero Otto  significa sempre “perennità, eternità”. Ciò che è classificato come “Otto”  deve essere tramandato ai posteri nella sua interezza, per sempre. Perciò il numero Otto è attribuito anche agli Immortali, alle Regole diagnostiche, alle Regole terapeutiche, ai Meridiani Curiosi, ecc. 

Le Otto arti della Salute erano: la Dietoterapia , la Farmacologia, la Termoterapia,  il Micromassaggio Dui Na An Mo, le Manipolazioni, l’Agopuntura, le “Vie dell’Occlusione”

( queste comprendono una serie di  metodi ascetici di meditazione e concentrazione mentale atti ad “occludere la mente ai “pensieri parassiti“ e, a nostro sommesso parere, anche l’uso dell’Effetto Placebo e di metodi suggestivi  tratti dalle pratiche magiche di Medicina apotropaica Zhu Jin ) e gli Esercizi ginnico respiratori  .

Attualmente  si è prospettata l’ipotesi di una  appartenenza dei Fuang Zu alla razza europea Cro Magnon.

Una spedizione di Cro Magnon potrebbe aver portato in Asia le progredite conoscenze europee, tra le quali l’uso della ruota. 

Chi scrive ha notato similitudini tra i caratteri somatici delle mummie dei Guanci, conservate nelle Canarie, museo di Tenerife, ed i Cro Magnon.

Nello Xinijiang , sconfinata provincia dell’Ovest della Cina,  vi è la depressione del Tarim col deserto del Takimakan che si estende per 400.000 Km2 le cui condizioni climatiche sono peggiori di quelle del deserto del Gobi. Qui furono rinvenuti i resti mummificati di circa 200 persone di razza bianca, naso aquilino, biondi e con occhi tondi occidentali che amavano i colori sgargianti, adoravano il sole, avevano una cultura superiore.  La loro mummificazione fu spontanea. Oggi sono denominati Tocari. Il loro  mistero sembra confortare la leggenda dei Fuang Zu, gli studiosi cinesi continuano nelle loro ricerche paleoetnologiche.

Un altro dato rilevante  emerge dall’esame dei primi testi scritti di Medicina Cinese: essi  trattano solo di moxibustione e non di agopunura.

La moxibustione deriverebbe dai tatuaggi terapeutici apotropaici ottenuti da una incisione cutanea sulla quale venivano bruciate delle erbe medicamentose, questa pratica fu una sorta di protoagopuntura di origine eurasiatica e siberiana. Possono essere portati ad esempio anche i tatuaggi reperibili sulla mummia di Similaun ( Italia) e quelli praticati in Tibet fino a circa un secolo fa e potrebbe essere stata introdotta dai Fuang Zu.

Lo studio della tradizione degli “Otto Fili di Broccato” sopravvive tuttora in Cina, in Giappone, in Francia ed in Inghilterra ,ove viene  tramandato presso selezionatissimi gruppi esoterici di studiosi. Questi circoli chiusi non ammettono estranei se non su invito, i loro ospiti sono sempre tenuti alla massima discrezione. Vi si perpetuano gli studi sulle Otto Arti della Salute, in special modo sulla Micromassoterapia e sulle Tecniche “dell’occlusione”.

L’Alchimia Interna delle Vie dell’Occlusione  è ritrovabile oggi anche in certe pratiche di Qigong esoterico, specie negli  “ Esercizi in Otto Gradini” Ba Duan Jin, distinti in Otto Sezioni di Broccato ( descritti da Zong Wu e  Li Mao).

Una seconda leggenda fa risalire l’origine della Medicina cinese al “Periodo mitico dei Cinque Imperatori” (XXX°-XI° sec. aC) della prima dinastia Xia. Di questa  epoca leggendaria  non esistono documenti storici o reperti archeologici.  Esistono solo leggende tramandate oralmente. I primi cinque mitici Augusti Signori, o Saggi, sarebbero stati capi-tribù o sciamani, ossia esponenti di gruppi culturali  che si tramandarono le conoscenze  dei Fuang Zu. A questi “Imperatori”, venerati poi in un’aura di sacralità, vennero attribuite le grandi scoperte della Civiltà paleosinense. Tra le “scoperte” di queste figure mitiche emergono:

Una terza leggenda (“ Annali della Cina della Din. Zhou 1029-257 aC) narra di un gigante Pan Gu  che “estrasse dal caos” i corpi solidi, aiutato dal Drago, dalla Fenice, e dalla Tartaruga . Pan Gu crebbe e crebbe fino a confondersi col Cosmo da lui creato. Vi comparvero  i “5 Antenati” : l’Antenato Giallo regnò sulla Terra, quello Rosso sul Fuoco, quello nero sull’Acqua, quello detto “principe dei Boschi” sulle Foreste e quello detto la “Madre dei Metalli” sulle ricchezze minerarie.

Infine comparve il “Principe Vero”  Shan Di che governò aiutato dai 5 Antenati che si recarono ai 4 Punti Cardinali, mentre il 5° rimase nel Centro per insegnare agli uomini. Esso rinascerà sotto le sembianze del “vecchio - bambino” e sarà Lozi (Lao Tsè)

Da queste leggende si originarono le arti divinatorie, la geomanzia Fengshui ( vento -acqua) e la fisiognomia. I racconti di  queste mitiche ere sono tuttora oggetto di studi e di discussioni tra paleoetnologhi e  storici.

 

 

Cenni storici di Farmacologia

 

 

Le osservazioni degli Etologi  sull’automedicazione animale si sono arricchite, in questi ultimi anni, di un ampio insieme di conoscenze. Abbiamo finalmente scoperto che gli animali selvaggi hanno sempre istintivamente saputo  autocurarsi con le erbe.

Certe scimmie, per curare le infezioni gastrointestinali, usano mangiare gli steli di Vernonia Amygdalina, ricerche recenti hanno evidenziato le proprietà antibiotiche ed antiparassitarie di questa pianta La stessa erba è usata per identici scopi anche da tribù umane primitive della Tanzania. Altri primati usano l’Aspilia, specie di girasole, per la cura della dissenteria, studi  approfonditi ne hanno rivelato le proprietà antisettiche intestinali, antifungine ed antitumorali, oggi sfruttate anche per uso umano.  Altre scimmie, durante la stagione delle piogge e con tempo freddo ed umido, si curano con piante dalle proprietà antisettiche sul sistema respiratorio. La mucca, quando è affetta da chetosi, rumina solo paglia, le galline si curano con la Parietaria officinalis ed i piccioni col Lauro. I gatti sono veri maestri erboristi , si curano con la Valeriana e con Trucrium marum, purtroppo però si drogano con la Nepeta cataria, un allucinogeno che è usato anche dagli umani.

 Gli animali hanno innate conoscenze sulle erbe attive nel ciclo riproduttivo, specie su quelle contenenti  composti simili agli estrogeni. Le cerbiatte gravide si nutrono di Seseli montano, questa erba contiene  il fencone, principio che aumenta l’irrorazione a livello uterino  e rende più sicuro il parto, infatti in Italia i pastori lo somministravano alle loro capre. La mangusta, prima di lottare coi rettili velenosi, ingerisce la Rauwolfia serpentina, vegetale che contiene la reserpina , sostanza serotoninosimile. Gli orsi, se si avvelenano con la mandragora, mangiano molte formiche per neutralizzare il veleno con l’acido formico. Tutti i mammiferi conoscono le proprietà curative del fango e dell’argilla. Istinto ed esperienza si tramandano negli animali e gli animali hanno insegnato agli uomini, così come testimoniano Autori antichi del calibro di Aristotele, Dioscoride,  Galeno e ...Shen Nong.

In questi tempi si sono costituiti veri Osservatori scientifici per osservare ed imparare da animali ,tenuti in libertà “vigilata”, le loro conoscenze sui fitofarmaci. Questa nuova scienza è la zoofarmacognosia,  un vero ritorno alle origini, ai tempi preistorici , tempi durante i quali i nostri primitivi antenati hanno dovuto adeguarsi alle leggi della natura e studiare il comportamento degli animali per sopravvivere

Ricordiamo che al mondo esistono circa 250.000 specie vegetali con proprietà terapeutiche, di queste solo un 10% è stato studiato, ma nel 2050 circa 60.000 specie saranno andate per sempre perdute ( The Lancet 1994).

 

L’Oriente

La conoscenza delle  piante medicinali Estremo-orientali è antichissima, fu nota agli Assiri, agli Egizi, ai Romani ed agli Arabi. Le  tecniche farmacologiche vennero poi importate in Europa, con le nozioni di Agopuntura e di Moxibustione, dai Gesuiti nel 1683 e vennero studiate con particolare attenzione a partire dal XIX° secolo.

Per giungere alla rivalutazione  scientifica   della Farmacopea cinese in tutta la sua complessità bisogna arrivare alla fine della Rivoluzione Culturale, a metà del nostro secolo, quando si iniziarono scambi con la Repubblica Popolare Cinese. Questi scambi , in Italia, videro la Fondazione Fatebenefratelli di Roma tra gli antesignani. Vennero istituiti  i primi Corsi per studenti stranieri in Cina. Ci si accorse allora  che in Cina la Farmacoterapia era più diffusa della stessa Acu-moxi-massoterapia.

Il SHENNONG BEN CAO JING ( circa 2800 AC ?) è il primo  testo  sulle virtù terapeutiche dei Rimedi ed è attribuito al mitico Imperatore Rosso Shen Nong, già citato. Il libro sarebbe stato compilato circa duecento anni prima del NEIJINGSOWEN  ( databile, ai suoi inizi, attorno al 2600 AC ?) famosissima opera di Medicina e di Agopuntura  attribuita all’altrettanto mitico Imperatore Giallo Huang Di. Nelle memorie dello storico  Se Ma Qian si narra come Shen Nong sperimentasse su di sè l’azione  terapeutica, il potere tossico ed i relativi antidoti delle piante ancora sconosciute.

Nel Shennong Ben Cao Jing su 365 Rimedi classificati solo 252 appartengono al regno vegetale, 67 appartengono al regno animale come opoterapici e 46  appartengono al regno minerale.

Nel Testo viene fatta la descrizione dei Rimedi farmacologici, delle località ove è possibile reperirli, delle proprietà, delle indicazioni, delle controindicazioni, dei modi di somministrarli e delle dosi.

L’attribuzione di questo Testo antico non è certa. Era infatti consuetudine dei cinesi, per dare maggiore importanza alle loro opere, attribuirne la stesura a grandi personaggi di un passato molto remoto, a volte anche mitici.

La prima edizione storicamente certa del Shennong Ben Cao Jing risale al I° sec. aC per opera di un Autore ignoto della Dinastia degli HAN Orientali, ma fortunatamente è giunta fino a noi in una versione curata da Tao Hong Jing ( IV° sec. dC.).

Nel II° sec. dC, sotto la Dinastia degli HAN del Nord,  venne scritto da Zhang Zhong

Jing il primo trattato di Terapia ,Il Trattato delle Malattie indotte dal freddo” , sarà citato più avanti.

Vi sono compresi e codificati alcuni metodi di Terapia come la diaforesi, la purgazione, il riscaldamento del Freddo nocivo, l’eliminazione dell’ Umidità-Calore patogena e l’induzione della diuresi.

Di questo testo, ritenuto molto importante, si conoscono 115 diverse edizioni successive, tutte  variamente commentate.

Quella, giunta fino a noi,  rimaneggiata dal nella medico Wang Shuhe ( 265-317 dC - Dinastia JIN Occidentali) che ha scorporato dal testo originale sei fascicoli ( Jin Kui Yao Lue fang Lun- “Prescrizioni della Camera d’oro”) in cui vengono descritte e trattate le indicazioni terapeutiche di numerose sindromi come la malaria, l’ apoplessia, il diabete, l’ittero, le malattie cardiache, polmonari,  ginecologiche, dermatologiche e gastrointestinali.

Sotto  le Dinastie  del Sud ( 420-519) Xu Zhicai   ha scritto il “Trattato sui Rimedi del Maestro Leigong “ in cui vengono studiati gli effetti tossici e terapeutici dei Rimedi vegetali presi in esame, le loro incompatibilità, controindicazioni e modalità di composizione delle prescrizioni.

In epoca TANG (618-907), ottocento anni prima della comparsa della farmacopea Fiorentina

( 1493), si pubblica la prima Materia Medica ufficiale, il Tang Ben Cao in cui sono raccolte e descritte 844 sostanze.

Nella stessa epoca il grande medico Sun Si Miao introduce terapie avveniristiche per il suo tempo, come l’opoterapia con tiroide di animali e le alghe marine per curare il gozzo ed  i preparati di fegato per la cura dell’emeralopia e del beriberi. Queste terapie, con le relative prescrizioni dietetiche, compaiono nel  suo Testo :“ Prescrizioni da mille pezzi d’oro”.

Un capitolo affascinante, purtroppo trascurato, è quello inerente le pratiche alchemiche.

L’alchimia cinese Lian Jan Shu  fu innanzitutto iatrochimica. Conosciamo i deleteri effetti di droghe e metalli tossici usati nelle formulazioni magiche taoiste per ottenere la longevità Shou e l’immortalità Bu Si. I Protochimici ed i Medici cinesi perfezionarono, dal III sec. aC al VI sec. dC,  la preparazione di  miscugli di androgeni ed estrogeni estratti dalle urine ( per evaporazione e successiva precipitazione con solfato di Ca o con saponine della saponaria)  e con opoterapici a base di tessuto testicolare e placentare, solitamente somministrati per inalazione attraverso le narici.

Circa le piante medicinali, sotto i SONG ( 960-1279) ed i MING (1368-1644), sono innumerevoli le revisioni e le riedizioni del BEN CAO, ma il testo più completo è il BEN CAO GANG MU  ( Compendio di Materia medica) di Li Shizhen ( 1518-1593), opera gigantesca in 52 volumi,  pubblicata nel 1590 con la descrizione di 1892 sostanze, 1000 illustrazioni ed 11.096 prescrizioni.

Altra  grande Opera di Farmacologia e Materia Medica cinese, purtroppo poco nota al pubblico ed a parte degli studiosi,  è quella conservata in Italia presso la Biblioteca Nazionale di Roma. E’ un’Opera di Farmacologia di grande valore della quale alla fine della seconda guerra mondiale (1947) la Cina chiese la restituzione, con la motivazione che durante la Guerra dei Boxer (1900) l’Opera era stata asportata dal Palazzo Imperiale di Pechino. La motivazione risultò infondata perchè l’Opera di Farmacologia era già stata menzionata nel “ Catalogo dei libri cinesi e giapponesi acquistati di recente dalla Biblioteca Vittorio Emanuele II di Roma” pubblicato dall’orientalista Carlo Veneziani nel 1877. Ma l’ambasciata cinese insisteva per riaverla, data la sua importanza. Per motivi di opportunità politica si stava trattando per un eventuale scambio con altre stampe, quando nel 1949 l’assetto politico della Cina mutò ed  il manoscritto restò in Italia.

Si tratta di un’Opera di Farmacologia di 2599 cartigli contenenti  1360 miniature a colori , riunite in 42 libri  e rilegati in 17 volumi. Nel volume iniziale compare la dedica all’Imperatore Hsiao Tsung nel 3° giorno del 3° mese del suo regno 6 Aprile 1505.

Gli argomenti vari dei Libri riguardano: 1-6  animali, 7-15 erbe, 16-21 alberi, 22- parti del corpo umano, 23-25 animali ( quadrupedi, animali da pelliccia), 26-28 uccelli, 29-31 insetti e pesci, 32-34 frutta, 35-38 cereali, 39-40 ortaggi, legumi, erbe aromatiche, 41 erbe di origine straniera che figurano nell’Enciclopedia Illustrata dell’XI° secolo, 42 “ rimedi famosi che non sono stati utilizzati”, appendici riguardanti il sapore delle pozioni, l’incompatibilità dei farmaci.

La storia di quest’Opera è stata ricostruita del sinologo Giuliano Bertuccioli.

Nel libro Ming Shih Lu ( Vera storia della dinastia Ming) nella biografia dell’Imperatore Hsiao  Tsung , (Cap.221) si legge che l’organizzazione di questa Opera fu affidata con decreto imperiale all’eunuco Chang Yu il quale incaricò della stesura il Medico di Corte  Liu Wen-t’ai  con i suoi aiutanti ed al altri medici. Il loro compito fu quello di raccogliere, codificare ed illustrare la scienza medica allora conosciuta . Purtroppo quest’Opera, preziosa per il suo contenuto e per la sua grafica, non venne mai pubblicata, per cui rimase sconosciuta. Perciò il primato editoriale della Medicina sotto i Ming toccò ad un Trattato posteriore : il Pent’sao Kang Mu pubblicato nel 1590 e considerato nei secoli successivi la più grande farmacopea cinese.

Nel 1700 il grande Imperatore della dinastia  mancese Qing,  Kang Hsi, nel 39° anno del suo regno ordinò la revisione di tutto il materiale di quest’Opera di Farmacologia voluta da Hsiao Tsung nel 1505 . Nella nuova stesura il medico farmacologo Wang Tao-shui, del Grande Collegio Medico, aggiunse nuovi argomenti e ne fece fare una copia senza illustrazioni, perchè queste erano state raccolte in un libro separato. Anche questa volta l’Opera non venne pubblicata.

Della prima stesura di epoca Ming e della seconda di epoca Qing  non si parlò più fino all’epilogo della dinastia mancese Qing  quando il palazzo Imperiale di Pechino fu incendiato e molti tesori trafugati.

Fu ritrovata ( 1935 ?)  la copia del XVIII° secolo, della quale la “ Commercial Press” di Shanghai ha curato l’edizione nel 1936.  Molti studiosi  continuarono la ricerca della stesura del 1505. Quest’ultima fu rinvenuta a Roma.

Un terzo manoscritto fu poi ritrovato in una collezione privata di Hong Kong  e si ritiene che questo sia la vera copia imperiale perchè vi legge l’iscrizione: “ Per ordine Imperiale”.

Una quarta copia incompleta, l’ultima ritrovata,  si trova nella Staatsbibliothek di Berlino.

L’Opera di Farmacologia  custodita in Italia, per la vastità e la varietà della natura medica trattata, rappresenta il punto di arrivo della dottrina medica e farmacologica cinese, la sua espressione più completa, la sintesi di una Tradizione antica quanto la stessa Civiltà che l’ha prodotta.

L’Agopuntura ed il Micromassaggio conobbero  un lungo periodo di crisi nel XIX° secolo, nel 1822 furono messi al bando dalla dinastia Qing e nel 1929 l’ostracismo fu reiterato dal Guomindang.

Dopo la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese si riaprì la“ grande stanza del tesoro” della MTC e se  ne proclamò la riabilitazione ufficiale.

Nel 1977 il Collegio della Nuova Medicina dello Jangsu pubblicò la più recente monumentale opera farmacologica detta “ Enciclopedia di Sostanze Medicinali Cinesi” (Zhong Yao Da cidian). in cui sono descritte 5767 Sostanze in uso nella Farmacopea cinese antica e moderna.

Molti Autori citati saranno poi menzionati, in ordine cronologico ed alfabetico, nei Capitoli seguenti.

 

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Cronologia critica dei Testi e dei Trattati Medici

 

In questo studio al  fine di snellire le complesse e millenarie vicende storiche della Cina si è arbitrariamente divisa la cronologia cinese delle dinastie in sette Periodi.

Per facilitare   la consultazione dei singoli Autori, essi sono stati elencati, entro il loro periodo, in ordine alfabetico.

Le datazioni sicure sono state definite, le datazioni incerte o sono state inserite nel secolo di appartenenza o sono state fatte seguite dal punto interrogativo.

 

 

1)  Periodo paleomedico nella Cina arcaica: comprende quei  mitici tempi, di datazione incerta, che vanno  dalle culture del  paleolitico a quelle del neolitico. Secondo il testo Shi Ji ( memorie di uno storico- circa II° sec. aC) questo periodo è distinto in:

 

 Regno Xia ( 2000 ?-1520 aC? ), fu detta l’ “età del bronzo cinese”.   In questo tempo sarebbero da collocarsi le figure leggendarie di famosi medici, tra i quali:

Qibo,  mitico interlocutore sugli argomenti medici e farmacologici trattati dall’Imperatore Huang Di ed i Medici  Bo Gao, Shao Yue, Tong Yun e Lei Gong. Finora non è stata rinvenuta alcuna testimonianza archeologica.

 

 Regno Shang,  o Yin ( 1520-1030 aC), fu il periodo delle “ossa oracolari” ed anche  della medicina apotropaica sciamanica Zhu Jin. Comparvero  i primi documenti scritti e prese forma una primeva concezione eziopatogenetica basata sulle tre cause di malattia,  distinte in:

 

Si eseguirono le prime cure  protochirurgiche ( amputazioni di cancrene e drenaggio di ascessi)  e  si praticarono le prime forme di cutistimolazione  acumoxibustoria. Si pensa che lo strumentario usato fosse costituito  dagli aghi di pietra Bian e, forse,  dai primi strumenti in rame e bronzo.

Gli aghi di pietra non potevano essere di ossidiana, perchè la Cina non ha vulcani in attività. Le pietre usate e rinvenute sono di silice, di mica dura  Yun Mu, di asbesto Shih Ma o crocidolite  e di giada. E’ ipotizzabile anche l’uso di vetro artificiale, conosciuto dai cinesi prima della dinastia Han. Gli scavi hanno permesso di reperie anche aghi d’osso affilato Ku Chen, appartenenti alla cultura neolitica.

Si diffuse la “farmacobustione” , sorta di  applicazione di erbe medicinali su scarificazioni cutanee attenute con microustioni, sia a scopo terapeutico che di tatuaggio rituale magico. Questo sarebbe stato  anche il periodo della scissione tra i maghi Wu  ed i medici Yi

Il linguaggio simbolico e sapienziale sciamanico si   conserverà, nella dizione medica,  fino ai nostri giorni, grazie alla sua capacità  evocativa di saper  esprimere concetti, condizioni e legami logici in varie situazioni. Questo linguaggio simbolico si esprime anche nella scrittura ideografica. Dopo la scissione i medici Yi si dedicheranno alla scienza  entro i precisi confini di spazio e di tempo (NEI), mentre i maghi continueranno  a  librarsi fuori dalle pastoie spaziotemporali (WEI) nel loro mondo irreale ed arcano.  Da allora i termini “dentro NEI e fuori WEI” non saranno mai più usati  nel linguaggio medico. Essi sono stati sostituiti dalle denominazioni  diritto BIAO e rovescio LI”.

 

Dinastia Zhou ( 1100-221 aC). Durante la dinastia Zhou vi furono i periodi degli Zhou Occidentali o Anteriori (1030-771 aC), degli Zhou Orientali o Posteriori ( 770-256 aC), delle Primavere ed Autunni ( Chu Qiu, 770-476 aC) e degli Stati Combattenti  ( Zhang Guo

475-222 aC).

Lo Stato imperiale prese la forma di organizzazione feudale. Fu detta l’ ”età del ferro cinese”.

Nel periodo Zhou nacquero le “Cento Scuole” filosofiche dalle quali  derivò la sistematizzazione del pensiero scientifico e si fissò la collateralità tra il pensiero medico e le correnti culturali più significative, in particolare  con  la Scuola Numerologica e quella Naturalista Yin/Yang che generarono le conoscenze sul dualismo Yin/Yang, sulla triade Cielo/Uomo/Suolo e sulla Legge dei Cinque Movimenti. Si pensa che quest’ultima fosse stata  desunta dalla filosofia ayurvedica indiana. Di grande importanza furono anche la  Scuola Taoista  ( Dao o Tao), che introdusse l’idea dell’ interrelazione  strettissima tra Individuo e Natura, o antropocosmica,  e la Scuola Confuciana  (Ju) che apportò validi contenuti filantropici e sociologici. Si possono anche citare la Scuola Moista Mozi, quella Legalista Han Fei e quella Dei Nomi Ming.

In questo periodo avvenne anche la differenziazione della Medicina dalle altre branche del sapere umano e la genesi delle diverse Specializzazioni  mediche.

Nel libro scritto nel II° sec. aC “ Funzionari Celesti dei Riti Zhou” (Tian Guan Zhong Zai Zhouli) è riportato: “I Medici di Corte si classificano in quattro categorie: i dietisti, gli internisti, i chirurghi ed i veterinari”.

Va evidenziato che da  sempre i Medici Yi seppero difendere i valori della professione in tutta dignità e libertà, infatti nei Lun Yu (Analecta confuciani) è scritto

  Lo studioso medico SHI non è strumento di nessuno”

Nacquero anche le prime cattedre imperiali statali, seppure la maggioranza dei medici fosse composta da Medici “itineranti” ( Chuan Yi) e da Medici “generalisti” ( Yong Yi).

La maggior parte di essi era composta da persone il cui tirocinio medico derivava dall’ ”apprendistato familiare”, però questi Medici seppero accumulare nelle generazioni, e tramandarci,  le loro preziose esperienze.

Esperienze sicuramente arricchite e nutrite dalla conoscenze di altre discipline interdipendenti, tra le quali possiamo citare, rapportate al loro momento storico, la Numerologia, la Magia, la Divinazione, l’Astrologia, l’Alchimia ed il Feng Shui da una parte con la Iatrochimica alchemica, la Matematica, l’Astronomia, l’Ingegneria idraulica, la Mineralogia, la Botanica e la Filosofia dall’altra.

Contrariamente a quanto recepito in Europa, la Medicina Tradizionale  Cinese non fu mai ridotta alla sola acupunctura.

Un antico proverbio eurasiatico, di Autori ignoti, recita:

“un Medico che è solo un Medico non è neanche un Medico”.

Nel periodo Zhou si attivarono e si potenziarono gli scambi con altri popoli, specie dell’India e del Medio -oriente, dai quali si importarono anche conoscenze filosofico - religiose accanto alle teorie mediche, a progredite tecniche chirurgiche ed a preziosi fitofarmaci, tra i quali: la cannabis indica, la datura, il chaulmoogra, il sandalo, il cardamomo, la canfora, la cannella, il pepe e lo zucchero di canna.

Le Opere di questo periodo comprendono:

 

Si deve sottolineare in questa epoca la conoscenza di soli undici  Meridiani, il dodicesimo, o Xin Bao Luo - “Maestro del Cuore” , o “Circolazione - sessualità”, o “Pericardio”, comparirà solo nel successivo famosissimo trattato Huangdineijing.

Si deve  anche rilevare che  l’uso della Moxibustione  precedette nel tempo l’Agopuntura e che la denominazione arcaica dei Meridiani fu intesa come  Mai, o rete anatomofunzionale di distribuzione coordinata, e non Jing , o  Canali di Energia.

Questo è da mettersi in relazione col fatto che la conoscenza dei Meridiani ha avuto, nel pensiero medico protoscientifico cinese, un’evoluzione complessa, basata  e  correlata alla precoce scoperta della circolazione del sangue ( descritta tremila anni prima di Harvey!)e  della rete vascolare, all’osservazione di  evidenti patologie microcircolatorie locoregionali ed alla necessità di reperire un sistema di collegamento organoviscerale e di  coordinazione della motricità, identificabile in una specie di “rete” tra Energia, nervi,  tendini e muscoli. La denominazione “Mai” è ancora oggi riferita agli Otto Meridiani Curiosi. 

Alcuni studiosi attribuirebbero i grandi progressi conseguiti non solo alla accuratezza delle osservazioni necroscopiche ma anche alle  crudeli leggi vigenti sulla tortura dei condannati. Tortura alla quale i Medici dovevano assistere per assicurarsi che fosse correttamente eseguita la sentenza dei tribunali imperiali.

I supplizi fornirono la possibilità di osservazioni dirette in vivisezione.  Le teorie sulla circolazione del “QI nei Meridiani che sprona il Sangue nei vasi“ e  sulle “vie delle Acque”

( Shui dao)  precorsero le funzioni  oggi attribuite al  Sistema nervoso, al Sistema linfatico ed all’Apparato endocrino.

Sotto gli Zhou si compirono anche notevoli progressi nell’ambito delle tecniche  chirurgiche.

Il maggiore Testo medico qui databile è di Autori ignoti. Esso è fondamentale nella Medicina cinese ed  è intitolato Huang Di Neijing Sowen, Huang (giallo) Di (Imperatore) NEI ( dentro le leggi razionali temporospaziali) Jing (libro).

Esso è diviso in due parti: il  So Wen ( Domande semplici, o Domande sulle emergenze della vita ) ed il Ling Shu ( Asse Spirituale).

J. Needham e Li Kwei Djen ( Lu Kwei Chen) hanno definito questo testo:

  ..una sorta di Fujiyama visibile in ogni tempo e da ogni luogo”.

Si presume che il testo fosse stato compilato tra il 330 ed il 100 aC. Esso è la fonte di tutte le teorie mediche cinesi. Fu probabilmente il testo al quale i commentatori cinesi di tutti i tempi aggiunsero più glosse. Attraverso questo libro si operò nei secoli la sintesi della Medicina delle varie dinastie nelle varie province imperiali a cura di vari pensatori. Prima della dinastia Tang questo libro fu anche intitolato Zhen Jing o “Classico degli aghi”.

Nei secoli successivi questo testo ebbe varie edizioni, fu soggetto a molti rimaneggiamenti e purtroppo alcune sue parti andarono perdute

Perciò ogni dinastia produsse grandi Medici, ciascuno di essi apportò aggiunte ed emendamenti,  sempre nella più assoluta venerazione per la Tradizione.

Il percorso delle delucidazioni e delle riformulazioni del Huangdineijingsowen inizia dagli Han (202 aC-  +220),  continua col “ Classico interno dell’Imperatore Giallo: Grande Semplicità” , a cura di Yang Shang Shan del 605-617, di cui ci rimangono ventitre dei trenta capitoli originali. Nel 762 il testo  fu “rivisto ed annotato” da Wang Bin Ci, che aggiunse sette capitoli di sua mano. Questi rimaneggiamenti fanno da riferimento ai commentari Ming ( 1368-1644), che  furono la base delle glosse Qing ( 1644-1911), supporto dei testi fondamentali odierni e di tutte le successive traduzioni.. Le edizioni correntemente in uso portano anche  i commenti di Wan Bing ( din. Tang), e le correzioni di Lin Yi (XI° sec.).

Altri commentari furono: il Lei  Jing  di Zhang Jie Bing, il Neijing Zhi Jiao  di Lin Nian .

E’ unanime opinione che  questo libro sia la sintesi delle conoscenze mediche cinesi spazianti da un periodo che va dal paleolitico al 1° sec. aC., esso ha anche preziosi contenuti inerenti il campo  dell’ embriologia, dell’ eziopatogenesi, della patologia clinica e  della terapia.

 

A questo Periodo appartengono figure eminenti di  Medici, tra questi:

Bian Que ( 407- 310 aC ?) alias Qin Yueren. Gli fu attribuita la fama di essere un Medico che portava salute e  fortuna come la gazza que, volatile ritenuto di buon auspicio. Egli seppe sistematizzare  lo scibile del suo tempo  nel campo dell’agopuntura, della diagnostica, della pulsologia, delle tisane, dei decotti, degli impiastri e delle “punture con aghi di pietra Bian”. Purtroppo le sue opere sono andate perdute. Gli sono attribuiti anche il Nan Jing o “Classico delle Difficoltà” ed il Mai Fa o “ Metodi di pulsologia”,  testo che conferma le progredite vedute sfigmologiche del tempo. La tradizione popolare  gli ha anche attribuito il testo “Canto del Drago di Giada Yu Long Ge, questo testo  sarà poi pubblicato nel 1329 dal medico itinerante Wang Guorui.

 

“ da Bian Que mi venne il Canto del Drago di Giada

gravi mali ho trattato grazie al Canto del Drago di Giada,

mai fu falso nei millenni nè deformato “

 Sun Hongyi

 

Per capire, con la nostra mentalità occidentale, la sorprendente  longevità secolare ed il successo dei testi sopracitati si deve rammentare che nell’arco dei tremila anni di storia cinese un elemento ideologico fondamentale dominante nello sviluppo culturale. Questo fil rouge è generato dalla venerazione per i Predecessori  in campo scientifico e dal culto degli Avi che fu religione imperiale e credenza popolare. E’ anche da sottolineare che in questo Culto è insita una simbologia di profondo rispetto per le Leggi (Dao) che si ritenevano operanti specie nello studio dell’embriogenesi, della differenziazione sessuale  e della genetica. Ne derivava il vezzo di  attribuire  un’opera ad un personaggio famoso ed antico per immediatamente conferirle un’aura di sacralità, di autorità e di validità  secolare.

Tutto ciò che appartiene al passato era ritenuto sacro.

Il “Canto del Drago di Giada” non solo è antico, ma reca il nome del Drago che è simbolo di autorità imperiale e divino portatore di ogni bene.

Oggi gli archeologi affermano che Drago fu il totem della tribù Huaxia, antico nome del popolo Han, assurto poi a simbolo della Nazione cinese. Le prime testimonianze sulla raffigurazione del drago risalgono a 5000 anni fa, come risulta da una stoviglia decorata rinvenuta nel  distretto Xiangfen. Inoltre il titolo del testo si fregia anche evocativamente dei poteri della giada. La giada è la pietra che ha in sè tutta la raffinata nobiltà della civiltà cinese perchè è  sinonimo di purezza, incorruttibilità,  salute e regalità.  La giada è la pietra - talismano alla quale, da tempi immemorabili, erano attribuiti poteri mistici e soprannaturali.

Lei Xiao, (  500 aC ?),  importante studioso e farmacologo.

Wang Xi, 210-285 aC) alias Wang  Shuhe, fu un alto funzionario dell’Accademia Imperiale di Medicina, autore del primo testo sulla diagnosi pulsologica Mai Jing o Classico dei polsi e  chiosatore del Zhang Zhen Jing, “Trattato delle varie malattie febbrili”.

Yi He, ( 600 aC?),  pioniere negli studi sull’eziopatogenesi esogena raffigurata nella classificazione  primitiva delle sei variazioni climatiche ( neve, sole, vento, pioggia, oscurità e luce). Questi studi perfezionarono quanto riportato nel Su Wen ( cap. 62):

lo squilibrio che si produce nello Yang è dovuto a Vento, Pioggia, Freddo, Calore. Quello nello Yin ha origine dall’alimentazione, dall’ambiente, dall’attività sessuale ed affettiva

 

 

2)  Periodo della prima Unificazione:

 

In questo periodo comparvero e si stabilizzarono le istituzioni, l’ideologia, l’economia e l’assetto del primo Impero centralizzato. Sono da menzionare la grande diffusione degli scritti, favorita dall’invenzione della carta,  l’invenzione del sismografo, della sfera armillare, i grandi progressi in campo astronomico, cartografico, medico, chirurgico e farmacologico. Questa rivalutazione oggi è possibile grazie ai reperti ed ai  ricettari della tomba n. 3 di Mawangdui .

 

 

- Dinastia Qin ( 221-207 aC) , tempo dell’Imperatore Qi Shi Huangdi. Egli divenne tristemente famoso  perchè ordinò il “rogo dei libri”, ma a suo favore va menzionata la sua opera di condottiero, spietato, e di statista che seppe riunire l’Impero, potenziare il potere imperiale, completare la grande Muraglia, riformare la burocrazia statale, riorganizzare ed unificare: pesi, misure, moneta, scrittura .

Vi appartengono i Medici:

Zhang Ji, ( 150-219 aC?) alias Zhang Zhong Jing, considerato tra i  più grandi Medici cinesi, fu  soprannominato “il Saggio della medicina cinese”. Egli  approfondì la conoscenza della sintomatologia che classificò nelle Otto Sindromi dei Sei Meridiani. Gli sono attribuite molte  opere, la più importante delle quali è il  Shan Han  Za Bing Lun , o “Trattato delle malattie febbrili miste”. In questo testo sono esposte con chiarezza notevoli acquisizioni in tema di eziologia, patogenesi, semeiotica e terapia clinica. Questo trattato fu rivisto da Wang Shue (Din. Jin), poi rimaneggiato e ripubblicato dall’ ”Ufficio Imperiale di Censura e delle Pubblicazioni Mediche”  in due volumi : lo Shang Han Lun  e lo Jin Kui Yao Lue Fang , o “Tavola sinottica sulle prescrizioni della Camera dorata.”

I medici di quest’epoca già trattavano il fibroma uterino con Ramulus Cinnamoni e Poria Cocos e curavano  il” il freddo vaginale” con ovuli di Fructus Cnidi, contenente una sostanza anti trichomonas vaginalis.

 

 

In Europa gli intensi scambi culturali sino-arabi portarono alla fondazione nel +931 della prima Università nel Califfato di Bagdad ( Califfo Miqtadir) e nel 1140 Ruggero II di Sicilia perfezionò gli Esami di stato e l’insegnamento della Scuola Medica Salernitana, che per prima rilasciò anche lauree femminili.

Gli Han fondarono anche il primo Servizio Medico Nazionale della storia. Pare che questa organizzazione fosse derivata dalla Medicina militare dell’epoca, almeno a quanto risulta da tavolette di bambù rinvenute nelle sabbie del Gobi lungo la grande Muraglia. Anche la nascita dei primi ospizi,poi trasformati in ospedali,  è databile in questo periodo. Naturalmente, come sempre,  la gestione del Servizio Medico e degli ospedali generò secolari diatribe tra autorità imperiali e religiose.

 Si praticarono le dissezioni e le  autopsie a vantaggio delle conoscenze anatomopatologiche. L’Impero si aprì agli scambi culturali e commerciali con il Medio Oriente, con l’Europa (Vie della Seta), con la Corea, la Manciuria, il Sudest asiatico, gli Stati dell’oceano Indiano e con l’ Asia centrale.

Si devono ricordare due Trattati fondamentali, anche questi frutto di un lavoro corale di vari

Autori anonimi.

 Il primo è il Nan Jing, o “Classico delle Difficoltà”, commentario del Neijingsowen. Nel libro si approfondiscono e si chiariscono molte difficoltà diagnostiche e terapeutiche contenute nel Neijingsowen. Benchè attribuito a Bian Que pare che il testo sia stato elaborato nel 1°-2°sec aC.

La definizione più appropriata del  Nan Jing  sarebbe “ Manuale delle spiegazioni riguardanti ottantuno passi difficili del Huangdineijingsowen”. Classicamente sarebbe attribuibile ad un anonimo Chi Yue Jen  (?), incerto Autore il cui nome generico fu usato per molti medici di allora, significherebbe come “ Ippocrate dei nostri tempi”.

Il secondo è il Shen Nong Ben Cao Jing o ”Classico di materia medica dell’imperatore Shen Nong o Divino Contadino” ove per la prima volta furono introdotte nozioni sulla classificazione e sull’uso dei farmaci.

Appartengono agli Han le figure dei Medici:

Cang Gong ( 215-167 aC?)   alias Chun Yu Yi, egli per primo raccolse le sue osservazioni in 25 cartelle cliniche  e per primo, nella Storia della Medicina,  elaborò e valorizzò i dati statistici inerenti alle percentuali di successo delle terapie praticate.

Hua Tuo ( 141-208 dC) o Hua Fa o Hua Yuanhua,  fu detto anche “ il medico che compie i miracoli”, leggendario e famoso chirurgo, gli sono attribuiti  interventi endoaddominali

 ( suture, anastomosi terminoterminali, appendicectomie) ed anche l’ideazione dell’anestesia con Agopuntura associata a fitofarmaci . Questi ultimi, non ancora identificabili,  erano detti “polvere MA FA” e pare che fossero a base di Aconito ( contiene aconitina, sedativo, antinevralgico ipnotico, velenoso), di Datura Stramonio ( contiene josciamina e scopolamina, veleni di grande potenza analgesica), di Giusquiamo ( contiene sostanze  analgesiche ) e di  Cannabis indica, ancora oggi usata per le sofferenze dei malati di AIDS.

Hua Tuo fu un medico eclettico, esperto anche nell’ idroterapia e nella riabilitazione.  Egli fu il creatore degli esercizi antropozoomorfici detti  “il  Gioco dei cinque animali”, desunti dall’osservazione dei movimenti della scimmia, dell’orso, della tigre, dell’airone e del cervo. Inizialmente questi esercizi furono prescritti ad una comunità di bonzi. Questi facilmente si ammalavano perchè stavano troppo tempo accovacciati a meditare. Hua Tuo risolse le loro complicanze della malattia ipocinetica. Il Gioco dei cinque animali è praticato tuttora . 

I Punti metamerici di Agopuntura e di Micromassaggio Dui Na An Mo in sede paravertebrale sono  oggi detti Hua Tuo Jia Ji, infatti portano il suo nome a sua memoria ed in suo onore.

Wu Wei, fu l’autore del Wu Wei Handai Yi Jian o “ Lettere di medicina di Wu Wei”. Questo testo  contiene prescrizioni ginecologiche  a base di radix Aconiti praeparata e di Angelica sinensis,  piante cui è attribuita la virtù di  scaldare i Canali, potenziare la circolazione del sangue e regolare il ciclo mestruale”

 

3)  Periodo della prima Divisione: detto dei “Tre Regni “( San Guo,  221-280) o “Medioevo”.

Vi fu il crollo del primo Impero con  la divisione tra Nord e Sud in  un mutamento drammatico nelle istituzioni, nell’economia  e nella società.

In questo periodo si diffusero le “ Tre Scuole”: quella Taoista,  divisa in due grandi correnti, una più razionale e filosofica, associata alla medicina e all’alchimia ( daojia) ed una magico - religiosa, associata al feng shui ( daojiao), quella Confuciana e  quella Naturalista

Vi penetrò l’influenza culturale mongolica,  vi furono scambi con l’Impero Persiano e con l’India, prese piede il Buddhismo. Durante questo periodo arrivò a Pechino, via mare,  un’ambasciata romana dell’Imperatore Marco Aurelio Antonino, di cui si conserva la documentazione a Pechino. Per il decadere delle pastoie burocratiche, Scienza ed arti acquisirono un’autonomia che non ebbe precedenti nella storia della Cina. Il matematico Liu Hui determinò il rapporto tra un poligono di 192 lati  ed il diametro del cerchio in cui era iscritto, trovando il valore di 3, 14..., valore che in Occidente fu poi chiamato pi greco.

 

Tra i medici si ricordano:

Wang Shu He ( 210-285) autore del primo trattato di sfigmologia, il Mai jing o “Classico dei polsi”,  egli rielaborò anche le opere di Zhang Zhong Jing.

Ge Hong ( 281-341) alias Ge Zhi Chuan ( Giovane Fiume) o Bao Pu Zi ( Maestro che abbraccia la Modestia), fu  autore di trattati di alchimia, di dietetica, però si dilettò  anche di magia. Egli passò molti periodi della sua vita  in contemplazione e solitudine sul monte Luofu.

Egli compilò il Zhou Huo Bei Ji Fang , o “Trattato delle prescrizioni d’urgenza”, il Yukui Yaofang o “ Prescrizioni dello scrigno di Giada” e il Baopuzi Neiwai pian  o “ Capitoli esterni ed interni del Maestro che abbraccia la Modestia” .

In questo Libro dalla impostazione pragmatica, egli propugnò il principio di “nutrire l’essenza vitale” per prolungare la vita  e per la  ricerca dell’...”immortalità”. Questo fu un ideale proprio della concezione mistica insita nelle convinzioni taoiste. Ge Hong fu l’autore di interessanti scritti e di osservazioni cliniche sul colera, sulla malaria, sull’ittero, sugli edemi, sugli ictus, sulla tosse e sulla rabbia, specialmente sulla incubazione  di questo morbo in “ cento giorni”. Per la terapia della rabbia seppe precorrere Pasteur. Egli infatti fu il primo ad intuire che era necessario eliminare  il sangue stagnante per eliminare l’assorbimento locale di tossine ed il dover “ uccidere il cane responsabile, poi usare il suo cervello per ricoprire la ferita”.

I medici di questa epoca già usavano, nella ritenzione urinaria, il cateterismo vescicale praticato con l’introduzione di un tubetto di bambù. A scopo antisettico il cateterismo era preceduto dall’introduzione di una candeletta intrauretrale composta da orpimento ( solfuro As) e miele. Sotto i Tang il bambù sarà  sostituito da tubetti ottenuti da steli di scalogno.

 

 

4) Periodo della seconda Riunificazione e della ricostituzione dell’Impero:

 

dinastia Jin ( 265-420). Comparve in questo periodo la traduzione in cinese del testo “ Loto delle buona Legge”. Il Buddhismo ebbe il suo massimo splendore.

Vennero   compilati, a cura di vari Autori,  lo Zhen Jiu Jia Yi Jing  ( 282 )o ”ABC dell’agopuntura e della moxibustione” , compendio delle conoscenze precedenti, il Mai Jing  o

“Classico del Polso” ( 280) di Huang Fu Mi, il Zhouhou Beiji Fang ( 341) “ Prescrizioni  di emergenza” di Ge Hong, manuale di pronto soccorso con droghe semplici.

 

5)  Periodo della seconda Divisione:

 

dinastie del Sud e del Nord ( Nan Bei Chao, 420-581), questa fu l’era dei lavori nelle grotte di Long Men, delle grandi migrazioni etniche, della fioritura  delle Scuole Imperiali di Medicina, dell’esportazione in Giappone di tecniche, letteratura e teorie scientifiche.

Emergono le figure di:

Bian Que, ( 500 dC ? ) alias Quin Yue Ren, autore di numerose opere mediche, tra le quali: Bian Que Nei Jing e Bian Que Wai Jing, purtroppo perdute.

Gong Qingxuan, ( 500 dC ?) fu un emerito chirurgo, scrisse il testo di chirurgia Liu Juangzi Gui Fong, o “Rimedi lasciati ( “ereditati”?) dai fantasmi”.Tratta delle cure per traumi, ascessi, dermatiti, foruncoli, comprende anche riferimenti a tecniche antisettiche.

Huang Fu Mi , ( 214-282 dC) autore del Zhen Ju Jia Yu Jing o “ Classico d’agopuntura e moxibustione “, famosissimo testo che ebbe grande diffusione.

Lei Xiao , ( 500 dC ?) fu un grande farmacologo e l’autore del Gong Pao Ji Lun o “ Trattato di Lei per la preparazione dei farmaci”

Tao Hongjing, ( 452-536 dC) alias Tao Tong Ming fu un emerito farmacologo,  autore del Ben Cao Jing Ji Zhu o “Commenti sulle piante “, preziosa opera ove si descrivono 730 varietà di farmaci vegetali, minerali ed animali. Il testo attuale è di compolazione più tarda.

 

6)Periodo della terza Unificazione dell Impero:

 

dinastia Sui ( 581-618) e dinastia Tang ( 619-907. In questo arco di tempo  avvennero le persecuzioni contro buddhisti a favore delle correnti neoconfuciane. Fu potenziato l’insegnamento nella Accademia Imperiale della Medicina ( 624 dC) con una complessa organizzazione ove lavoravano Docenti, Medici, Segretari, Agopuntori, Massaggiatori e Guaritori, aiutati un completo staff amministrativo, il tutto organizzato in una rigida struttura gerarchica e rigidamente preceduto da una severa selezione.

I Testi da studiare erano: il Neijing Su Wen, il ShennongBencaojing, il Zhenjiu Jiayijing ed il Maijing. ( “ Domande Semplici, Classico di Medicina, Classico di Materia Medica di Shennong, Classico di Agopuntura e Moxibustione, e Classico del polso”).   

Questo assetto politico - economico favorì il fiorire degli studi e delle scoperte mediche.  Sotto i Sui avvenne lo scavo del Grande Canale, imponente opera che collega tuttora il nord della Cina allo Yang Zi.

Sotto i Tang, fu anche il momento magico della poesia. L’imperatrice  Wu attuò una illuminata politica di apertura alle influenze straniere , specie con l’ Impero Romano d’Oriente ed il Giappone. Dal 443 nell’Impero ( dal testo  “ Sei Trattati dei Tang “ TangLliu Dian  ) era prassi normale l’ assegnazione ufficiale degli incarichi di Docenza Medica, questa regolamentazione  si diffuse a tutte le Province dell’Impero in questo periodo.

 

Sotto i Sui emergono le figure di:

Chao Yangfan, ( 550-.630 dC) autore dell’opera Zhu Bing Yuan Hou Zhong Lun o “ Trattato generale sulla eziologia e sintomatologia delle malattie”, questo fu il primo lavoro organico e fu per secoli un punto fisso di riferimento. Vi si descrivono 1720 sindromi classificate in 67 rubricazioni.

Chen Cang Yi, autore del Ben Cao Shi Yi o “Supplemento alla materia medica” che completa i lavori di Su Jing.

Jian Zhen , ( 688-763 dC) fu medico e monaco buddista,  per primo introdusse in Giappone la Medicina Cinese.

Su Jing, (  VII ° sec. dC) alias Sugong, egli  coordinò la compilazione del trattato di farmacologia Xin Xiu Ben Cao o” Recente compilazione della materia medica Tang”

Sun Simiao,( 581-682 dC), fu detto “ la Stella della lunga Vita”, egli concepì  la malattia come entità sindromica, migliorò la classificazione dei morbi, propugnò l’igiene e la  disinfezione dell’acqua dei pozzi e dell’aria, fu il primo a descrivere la relazione tra diabete e foruncoli, trattò 600 casi di lebbra, studiò profondamente le malattie da malnutrizione, la tubercolosi, l’impiego delle alghe  contro il gozzo, scoprì anche che  era dovuto all’acqua “ di certe regioni montuose”, propose  cure per il beriberi, pose solide basi di pediatria, approfondì le conoscenze sulla dietetica e sulla ginecologia. Fu anche un emerito gerontologo. Egli fu l’ autore di: Qian Jin Yao Fang o “ Prescrizioni che valgono 1000 pezzi d’oro”, ponderosa opera in 30 volumi, ne compilò anche il supplemento detto  Qiao JinYi Fang. I suoi lavori sono considerati la “summa” della medicina del VII sec. perchè contengono preziose informazioni su agopuntura, moxibustione, farmacologia, pediatria ginecologia, turbe “da Freddo Nocivo” e dietetica.

Wang Bing, ( din. Tang) o Weng Bing, scrisse commenti e note al Su Wen a lui si fa risalire la Teoria delle “ cinque rivoluzioni e dei sei soffi”.

Wang Tao,( 702-772 dC)  bibliotecario imperiale, compilò i quaranta tomi del Wai Tai Mi Yao o “ Segreti medici di un funzionario”

Yang Shanghan,  ( 600 dC ?) fu Medico alla Corte imperiale, commentò ed aggiunse note e glosse al Neijingsuwen.

 Zan Yin , ( 900  dC ? ) fu uno dei primi specialisti ostetrico- ginecologici, scrisse  il testo Jing Xiao Chan Bao , o “ Tesori sperimentati in ostetricia”

Zhen Quan, ( 540-643 dC) fu un grande esperto di Agopuntura, scrisse i testi Zhen Fang  o

“ Prescrizioni degli aghi” ed il trattato di anatomia Du Ming Tang  Ren Xi Tu o “ Figure del corpo umano”.

 

7)  Periodo della terza Divisione:Cinque dinastie (Wu Dai), l’Impero fu governato dai Turchi ( 907-960), seguì il  Periodo della quarta Riunificazione:

 

7.1) Dinastia Song Settentrionale ( 960-1127). Sotto i Song la pittura raggiunse il massimo. L’affermazione della Scuola Neoconfuciana  favorì una rinascita degli studi  medici. perchè rielaborò ed operò una sintesi tra le concezioni delle Tre Scuole: Confuciana, Taoista e Naturalista. A quest’ultima va scritto il grande merito di aver introdotto la preminenza della  conoscenza scientifica basata su dati sicuri, tratti dall’osservazione ed integrati da processi deduttivi ed induttivi.   Nel 1076 fu potenziato il Tai Yi Ju o “Ufficio Imperiale di Medicina” che controllava la Scuola di Medicina e quella di Farmacia. Si praticarono numerose dissezioni di cadaveri di condannati a morte per disegnare nuove tavole anatomiche, si perfezionarono le conoscenze di anatomia patologica e di medicina legale . Venne pubblicato, a cura del Maestro Yang, il Yu Long Guo o “Canto del Dragone di Giada” . La Farmacologia ebbe grande sviluppo nella  classificazione dei farmaci ed in campo terapeutico.  Sotto i Song si ebbe il massimo approfondimento delle scienze matematiche per cui la teoria medica cronobiologica  ziwuliuzhu venne rimessa in auge.

Questa teoria era una derivazione della scienza dei calendari  reperibile nel testo di Guanzi, o “ Maestro Guan” ( Periodo degli Stati combattenti, 475-221 aC). Essa era basata sul computo di cicli sessagesimali derivati dalla combinazione di due serie numeriche simboliche  dette Dieci Tronchi celesti e Dodici Rami terrestri. Successivamente questa teoria fu rivista ed aspramente criticata.

Opere importanti sono:

“Le necessità di una nuova Frontiera” Wai Tai Biyao ( 752) di Wang Tao, raccolta di 6000 prescrizioni e “ Metodo segreto per i traumi e la riduzione delle fratture” ( 946) Lishang Xuduan Mifang  di Lin Daoren, razionale e particolareggiato trattato di traumatologia  tra i più antichi.

In questo Periodo emergono  i Medici:

Bao Gu , moglie dell’alchimista Ge Hong, fu una famosa esperta di moxibustione ed in dermatologia, viaggiò in luoghi lontani, fu una ricercatrice assidua e scrisse, col marito, il testo Shijou Fang o “Prescrizioni Tardive”. Essa  è portata ad esempio dell’apertura della Medicina Ufficiale cinese anche alle donne.

In Europa solo la Scuola Medica Salernitana  conferirà (1200-1300) la Laurea  anche ai  Medici appartenenti al gentil sesso.

Chen Ziming , ( 1190-1272) alias Chen Liangfu, fu un celebre chirurgo ginecologo, autore dei testi Fu Ren Quan Liang Fan o “Prescrizioni complete ed efficaci per le malattie delle donne” e Wai Ke jing Yao, o “ L’essenziale della chirurgia”

Liu Wanshu (1120-1200) pubblicò il Su Wen Ru Shi Yun Qi Lun o “ Proposte meravigliose che  rivisitano la teoria della rivoluzione dei Soffi” , opera basata sulla Teoria dei 10 Tronchi Celesti e dei XII Rami Terrestri secondo la quale per curare i malati  si doveva sincronizzare il decorso delle sindromi con  la terapia, con la prevenzione con  gli eventi meteorologici e cosmici.

Pang Anshi, ( 1100 ?) fu un colto Medico che scrisse un trattato su varie malattie.

Qian Yi, ( 1032-116) alias Qian Zhonyang, fu pediatra  ufficiale di Corte. Compilò, col suo allievo Yang Xiaozhong,  il testo Xiao Er Yao Zheng Zhi Jue o  “Chiavi terapeutiche delle malattie infantili”. In questo testo per la prima volta nella storia della Medicina vengono differenziati il  morbillo, la scarlattina, la varicella ed il vaiolo.

Shen Kuo,( 1030-1095)  alias Shen Cunzhong, famoso scienziato che scrisse il testo Su Shen Liang Fang o “Le migliori formule”.

Song Li , autore del Xi Yuan Ji Lu , preciso trattato di Medicina legale con osservazioni di anatomia, fisiologia, istologia, farmacologia e tossicologia.

Tang Shenwei, ( 1100 dC ?) alias Tang Shenyuan, erborista e medico pratico, scrisse: Jing Shi Zheng Lei Bei Ji Ben Cao o “Trattato di materia medica sulle urgenze”, in 31 volumi, l’Imperatore dell’epoca ne cambiò poi il titolo in Da Guan Ben Cao.

Wang Weiyi, ( 987-1067 ?) famoso anatomico ed Agopuntore, fece costruire due statue di bronzo recanti i percorsi dei Jingluo e scrisse il Tong Ren Shu Xue Zhen Jin Tu Jing o “ Manuale illustrato dei Punti di Agopuntura e Moxibustione delle statue di bronzo”.

Xu Shuwei, ( 1079-1154 , egli si distinse  per i suoi studi sui polsi, sua fu la proposta di somministrare i rimedi in proporzione alla gravità delle malattie.  Tra le tante sue opere si ricordano i  10 volumi del Lei Zheng Pu Ji Ben Shi Fong, o ”Prescrizioni efficaci per il sollievo universale”,.

 

7.2) Dinastia Song Meridionale ( 1127-1179)

In questo periodo venne pubblicata l’opera Sheng Ji Zong Lu, o “Memorie generali sulle cure”, videro la luce varie enciclopedie patrocinate dall’imperatore Hui Zong,  si perfezionarono le 

“ Teorie delle cinque rivoluzioni e dei sei Soffi” di Wang Bing, ossia dei 10 Tronchi Celesti e dei XII Rami Terrestri, teorie poi confutate e cadute in disuso.

Venne completata la diagnostica pulsologica, specie per merito di tre opere in materia:

Mai Jue , o “Formule del polso” di Gao Hang Shen.

Gui Shi Mai Jue o “Formule del polso del maestro Gui”

Cha Bing Zhi Nan o “Guida per l’esame delle malattie “ di  Shi Fa.

 I Medici più insigni furono:

Hua Shou ( 1304-1386) autore del pratico trattato Shi Si Jing Fa Hua o “ Spiegazione dei 14 Meridiani”.

Chen Yan, ( 1180 dC ?)  autore del San Yin Ji Yi Bing  Zheng  Fan Lun ( 1174) in 18 volumi, o “ Trattato delle tre cause di malattia” ove divise i fattori eziopatogenetici in tre cause:

esogene per azione delle Sei Energie  Liu QI divenute “perverse Xie QI”: Vento freddo, Caldo, Fuoco, Secchezza, Umidità.

endogene: per azione dei sette Sentimenti costituzionali, psicoemotivi:  gioia  Xi, collera Nu, dispiaceri You, tristezza malinconica Si, afflizione Bei, paura Kong e terrore Jing.

miste, di origine alimentare, tossica, respiratoria, traumatica, ecc.

Su Song, ufficiale e botanico, scrisse  Tu Jing Ren Cao  o “Piante illustrate ( 1062)  in 21 volumi, questa fu la prima opera recante l’iconografia dei medicamenti vegetali.

Wei Yilin, ( 1277-1347) alias Wei Daizhai,  medico, profondo conoscitore di massofisioterapia  e manipolazioni  osteoarticolari. Compilò, anche sull’esperienza di predecessori, il Shi Yi De Xiao Fan o “Formule efficaci e provate da Medici di molte generazioni”.

Wen Ra Qi Nan, ( XIII° sec.), autore di un testo sulla Moxibustione  Bei Ji Jiu Fa.

Zheng Shirong,( 1252-1330 )  pediatra, fu autore del Huo You Kou Yi  o ” Discussioni per salvare bimbi e lattanti” e Hou You Xin Shu o ” Recente libro per salvare la vita di bimbi e lattanti”

Zhang Congzheng,( 1156-1228) alias Zhang Zihe, fu medico di Corte.  Propugnò le cure diaforetiche, purgative ed emetiche per depurare l’organismo malato. Egli fondò la “Scuola della Purgazione”, la sua opera fu continuata da Ma Zhiji e da altri allievi.

Zhang Yuansu, ( 1300 dC) alias Zhang Jiexa, fu famoso per aver contestato i “metodi antichi”e proposto nuove vedute mediche. Alcuni suoi allievi divennero famosi medici, come Li Gao .

 

7.3) Impero Liao (916-1125) e  Dinastia Jin ( Tartari Jurgi 1115-1234). E’ il periodo degli “Imperi barbarici”,  si compirono notevoli progressi nella tecnica chirurgica, specie in chirurgia plastica ricostruttiva, quest’ultima di origine indiana, ed anche  nel campo dell’asepsi, infatti il chirurgo Liu Juanzi propose l’uso di ferri sterilizzati per arroventamento. Si ricordano:

Li Gao, (1180-1242) alias Li Mingzhi, alias Li Dongyuan, egli continuò nelle posizioni critiche del suo maestro Zhang Yuansu, attribuì l’ eziopatogenesi delle malattie  a deficit energetico del QI da ipoergia della Milzapancreas e dello Stomaco, fu il fondatore della Scuola della Tonificazione del Jiao medio, il suo principale trattato fu il Pi Wi Lun o “ Trattato su Milza e Stomaco”.

Pang Hanshi, ( XI° sec.), infettivologo,  indagò specialmente l’eziopatogenesi delle malattie febbrili.

Zhu Zhenheng, ( 1280-1358) detto il “maestro di Danxi”, fu sostenitore della teoria che attribuivano le malattie fossero ad un  deficit di Yin con eccesso di Yang. Propugnò la Scuola della Tonificazione dello Yin, scrisse: Ge Zhi Ju Lun Inchiesta sulla proprietà delle cose” e Ju Fang Fa Hui o ”Spiegazione dei formulari delle farmacie della salute popolare”

 

7.4) Dinastia Yuan ( 1271-1368,  Mongoli)

 In questi periodi avvennero le scoperte della xilografia, della stampa a caratteri mobili, furono potenziati l’Ufficio Imperiale di Medicina e l’Ufficio Imperiale di Revisione dei testi di Medicina e Farmacologia, con conseguente grande impulso alle scienze mediche. Si pubblicarono nuovi Testi di Anatomia, tra i  quali il Cun Zhen Yu , “ Atlante per la preservazione della realtà” ed il Nei Tu, “Atlante per la conoscenza dell’interno”. Sotto gli Yuan si perfezionano gli insegnamenti delle “Quattro Scuole di Terapia” dette:

Scuola di Liu Wan Su o della “refrigerazione”,

Scuola di Zhang Cong Zhen o della “purgazione”,

Scuola di Li Gao o della “tonificazione della Terra”o del “riscaldamento”,  i suoi seguaci furono Xue Ji, Zhao Xian He  e Zhang Jie Bin.

 Scuola di Zhu Zhe Heng o della “nutrizione dello Yin”. Il pensiero del maestro fu ripreso da Wang Lu  e da Dai Si Gong  ( din. Ming).

Vide la luce anche il  testo illustrato di glossoscopia “ Riflessioni dello specchio d’oro di Ao  Aoshi Shanghan Jingjing Lu, che descrive 36 tipi di lingua ed i significati clinici.

I Medici più famosi furono:

 

Chen Wenzhong,  fu il più grande pediatra del XIII° secolo. Scrisse  il Xia Er Dou Zhen Fang  Lun o “ Trattato sul vaiolo e sul morbillo infantili”  ed il ” Xiao Er Bing Yuanfang Lun  o ”Trattato sulle cause delle malattie infantili”.

Ge Qianjun,( 1305-1353)  discendente da una stirpe di medici,  perfezionò le cure con massaggio, fitofarmaci ed agopuntura: scrisse un libro sulle malattie polmonari Shi Yao Shen Su o “ Libro miracoloso delle Dieci Ricette”.

Hu Sihui, ( XIV sec.) fu un grande dietologo ed erborista. Scrisse Yin Sahn Zhen yao o

” Principi per una dietetica corretta”.

Hua Shou, ( 1304-1386) alias Hua Bairen, Medico agopuntore emerito, scrisse Shi Si Jing Fa Hui o ”Spiegazione dei 14 Meridiani” e rimaneggiò il “Classico delle Difficoltà Nanjing

Lou Ying ,( 1320-1389) alias Lou Quanshan, scrisse Yi Xue Gong Mu  o ”Compendio di medicina”, questo testo fu utilissimo per la diagnostica differenziale dei morbi.

Lou Tianyi, ( 1278-1368) alias Luo Qianfu, allievo di Li Gao scrisse Wei Sheng Bao Jian o

” Lo specchio prezioso dell’igiene”, trattato  in cui riversò tutta la sua esperienza di Medico militare dell’armata Imperiale.

Ni Weide, ( XIV° sec.), fu un famoso oculista, scrisse Yuan Ji Qi Wei o” Rivelazioni sul mistero delle origini”

Son Qi, ( 1186-1249) alias Song Huifu,  fu un medico legale, scrisse Jian Yang Li Lu , o

” Istruzioni per le arterie coronarie”,  questo trattato di Medicina Legale influenzerà nei secoli tutta la giurisprudenza cinese.

 Wang Haogu. ( 1300 dC) scrisse molte opere, tra le quali il Zhen Zhu Hang  o “Il cesto di perle”

Zhu Zhenxiang ( 1347) scrisse “I segreti del Maestro del ruscello di cinabro” Danxi Xinfa, discussione di cento casi di ginecologia, pediatria ed ostetricia.

 

7.5)Dinastia Ming ( 1368-1644), questo fu il secondo Rinascimento cinese che segnò l’ultima dinastia “nazionale”. Si ebbe il restauro del potere imperiale  e della cultura medica. 

Sotto i Ming si diffuse e si applicò la variolizzazione della popolazione,  si svilupparono 

l’ agricoltura ed il commercio marittimo, si ripresero i contatti con gli Stati esteri, si edificò la “Città Proibita”, vennero fuse le “statue anatomiche cave”. E’ di questa dinastia la compilazione della enciclopedia Yong le Da Dian  (1408) in 22.877 capitoli di cui ne rimangono 795, solo  72 dei quali dedicati alla Medicina.

L’italiano Padre Matteo Ricci da Macerata ( Li Madou ) soggiornò alla Corte Imperiale dal 1601 al 1610, egli seppe essere un vero tramite tra la cultura europea e quella cinese. Sotto i Ming avvenne anche la revisione critica ed il ridimensionamento della teoria dei “ Dieci Tronchi e 12 Rami”, vetusto e farraginoso edificio di astrologia medica basato su un complesso di conoscenze meteorologiche antiche. Il grande storico della MTC  Li Thao ed altri Autori avanzarono serie critiche a questo sistema e l’accusarono di avere ostacolato i progressi medici e danneggiato la pratica della Medicina basata sull’evidenza e sull’ esperienza.

Si ricordano:

Bi Ji che scrisse nel 1529 il trattato di traumatologia Zhengti Leiyao o “ Fondamenti per correggere il corpo”.

Chen Shigong, ( 1555-1636) pediatra illustre, pubblicò il Xia Er Dou Zhen  fan Lung o “ Trattato sul vaiolo e sul morbillo infantile” ed altri testi di pediatria. Fu anche l’autore del Waike Zheng zhong  o “ Corretto linguaggio per i disturbi esterni ( patologia chirurgica)”

Chen Sicheng, ( XIV° sec.) alias Chen Jiushao, specialista sifilopata, autore del Mei Chuang Mi Lu ,o “Rapporto segreto sulla sifilide”, prima opera monografica sull’argomento.

Fu Renyu, ( 1600) alias Fu Yunke, celebre oculista, pubblicò Sen Shi Yao Hao, o “Libro prezioso di oftalmologia”

Fu Shan, ( 1607-1684) o Fu Xingzhu o Fu Gongchi, autore di Bian Zheng Lu o “Appunti sulla diagnostica” e di  altri testi didattici.

Gao Wu, ( 1368-1644) o Gao Meigu,  specialista in Agopuntura, scrisse Zhen Jiu Jie Yao, o “ Estratti dei principi dell’agopuntura” e Zhen Jiu Ju Min”, o “elementi essenziali di acumoxibustione”. Curò anche la fusione di statue bronzee di figure maschili, femminili ed infantili.

Li Lian, ( XV° sec.) storiografo della Medicina , autore di Yi Shi, o “ Storia della medicina”

Li Shizen, ( 1518-1593) alias Li Dengbi o Li Binshu, fu un grande medico ed un rinomato  naturalista, scrisse dozzine di opere di medicina, di alchimia, metallurgia, astronomia e geologia. La sua opera di  farmacologo emerge nei testi Ben Cao Gan Mu, o “Compendio di farmacologia” in 52 volumi dove si riassumono tutte le acquisizioni precedenti evi sono descritte 1892 sostanze medicinali con 1000 illustrazioni.  Egli diede impulso anche agli studi in altri rami della medicina, si ricordano il Bin Hu Mai Xue , “ Studio dei Polsi” ove ne descrive 27 varietà ,ed il  Qi Jing Ba Mai Kao o “ Studio degli Otto Meridiani Curiosi”.

Li Yan ,( XVI° sec.) studioso che riunì le prescrizioni mediche del suo tempo nei due testi: Yi Xue Ru Men o “ Fondamenti di medicina” e Zheng Zhi Hui Bu o “ Regolamenti per lo studio della Medicina”.

Li Zhongli  (XVII° sec.)  farmacologo autore del Ben Cao Yuan Shi, o “ Origine della farmacopea”.e del Yinzong Bidu o “ opera di pulsologia, farmacopea e teorie mediche.

Li Zhongzi,( XVII° sec.)  alias Lin Yunhe, scrisse numerose opere tra le quali Mei Jing Zhi Yao o “ Essenziali dal Classico Interno” e Yi Zong Bi Du, o “ Letture  richieste per la professione medica”. Egli sistemò in otto categorie il materiale del Neijingsowen  che completò con spiegazioni.

Lou Ying ( 1565) autore dei “Lineamenti di medicina” Yixue Gangmu, compendio delle conoscenze mediche dei Jin tartari e Yuan.

Lu He,( XVI° sec.)  celebre dietologo erborista, autore del Shi Wu Ben Cao o “ Materia medica dietetica” ove mise in luce i vantaggi del consumo di frutta e  verdure contro le diete carnee.

Miao Xiyong ,( 1556-1627) alias Miao Zhong Chun, esperto farmacologo, medico, chirurgo, ginecologo e pediatra , scrisse Sheng Nong Ben Cao  Jing Shu , o “ Annotazioni sulle piante di Sheng Nong” e Xian Xing Zhai Yi Xue Guang  Bi Ji, o “ Note complete sulla medicina”.

Sun Yikui ( 1520-1600) o Sun Wenyuan o Sun Dongsu, scrisse Chi Sui Xuan Zhu , o “ Perle nere della Costa rossa o la Perla profonda dell’acqua rossa” e Yu Zhi Xu Yu, o “ Supplementi ai Principi Medici”.

Wan Quan ( XVII° sec.) alias Wan Mizhai,  famoso pediatra e chirurgo, scrisse Dou Zhen Shi Yi Xin Fa, o” Esperienze nel trattamento del vaiolo e delle eruzioni nelle generazioni” e You Ke fai hui,o “ Spiegazioni in pediatria “ e Yu Jing Jia Mi, o “ Segreti familiari nella cura dei bambini”.

Wang Ji, ( 1463-1539) o Wang Shengzhi o Wang Shishan, illustre discendente da una famiglia di medici scrisse Zhen jiu Wen Do, o “ Canone di agopuntura e moxibustione”, Wai Ke Li, o “Chirurgia illustrata” e Yi Xue Li , o “ Principi di medicina”.

Wang Kentang, ( 1549-1613) alias Wang Yutai o Wang Sunan, fu il famoso autore dell’opera più in voga nel XVII° secolo, il testo Liu Ke Zheng Zhi Zhun Sheng, o “ Standard di diagnosi e trattamento delle sei branche della medicina”.

Wang Luan, ( XVI° sec.)  fu un grande pediatra autore del You Ke He Lei Cui, o “ Collezione di casi clinici in pediatria”, opera molto chiara e lineare.

Wu Youxing ( 1582-1652) o Wu Youke, autore del Wen Yi Lun , o “ Trattato delle malattie epidemiche febbrili acute” ove egli sostenne le primissime teorie  sugli agenti infettivi pestilenziali.

Wu Zhiwang, ( XVI° sec.) alias Wu Shuqing, scrisse Ji Ying gang Mu,o “ Bozza di trattamento delle malattie delle donne” ed altri testi di ginecologia, fu anche andrologo ed autore del Ji Yang Gang Mu, o “ Introduzione alla terapia delle malattie degli uomini”.

Xu Chunfu ( XVI° sec.), alias Xu Ruyan, fu infettivologo e igienista, per primo raccomandò l’isolamento dei tubercolotici. Scrisse Gu Jin Tong Da Quan , o “ Lavoro completo sui Medici tradizionali e moderni”

Xu Dachun ( 1693-1771) o Xu Lingtai o Xu Daye, oltre che Medico fu poeta, astronomo ed  esperto delle acque. Egli combattè l’uso eccessivo di “droghe calde”, scrisse: Nan Jing Jing  Shi, o “ Spiegazioni sul Classico delle difficoltà”, Yi Guan Bian ,o “ Critica del Mazzo di Chiavi della Medicina” e Yi Xue yuan Liu Lun, o “ Origine della Medicina”.

Xu Feng, fu emerito Agopuntore, pubblicò la diffusissima “Summa dell’Agopuntura” Zhen Jiu Da Quan (1439)

Xue Kai, ( XVI° sec.) o Xue Liangwu, fu emerito Pediatra imperiale, scrisse Bao Ying Cuo Yao o “ L’essenziale per la cura dei bambini”, testo in cui vi sono notevoli consigli sulla profilassi e l’alimentazione infantile.

Yang Jizhou, ( 1522-1620), autore dell’importante, pratico e chiaro Zhen Jjiu Da Cheng o “Compendio di Agopuntura e Moxibustione.”

Ye Gui ( 1667-1746) alias Ye Tainshi o Ye Xiangyan,  introdusse l’uso dei medicamenti aromatici nelle malattie esantematiche febbrili. Con i suoi allievi scrisse Wen Rehun o “ Sulle febbri eruttive”.

Yu Chang , ( 1585-1664) o Yu Yayan, egli operò una rivoluzionaria revisione, critica e lucida, dei vetusti insegnamenti contenuti nei vecchi testi. La sua opera è esposta nei suoi scritti: Shan Lun Zhang Zhongjin Shang han Lun o, in breve, “ Studi critici” e Yi men Fa Lu o “ Principi ed interdizioni della professione medica”

Yu Tuan ( 1438-1517) o Yu Tianmin, anche egli operò una profonda  revisione delle opere mediche  sorpassate ma tuttora in auge, scrisse Yi Xue Zheng  Zhuan o “ Rapporto medico ortodosso”.

Zhang Jiebin , ( 1563-1640) o Zhang Jinghue, scrisse numerose opere di pulsologia, chirurgia, pediatria e ginecologia. Fu un illustre commentatore del Nei Jing So Wen con le opere Lei Jing

” Compilazione sistematica del Classico dell’Interno” e Yue Quan Shu o “ Lavoro completo di Jing Jue”.

Zhao Xianke , ( XVI° sec.) o Zhao ,  nei suoi lavori accentuò l’importanza del “Ming Men” (Porta Vitale) quale fattore di guarigione, specie nel testo Yi Guan o “ Mazzo di Chiavi della Medicina”.

 Il Ming Men è l’elemento misterioso che manterrebbe la vita nell’organismo. Classicamente la teoria del Ming Men apparterrebbe alle vedute sugli  Wuzang Liufu ( 5 Organi 6 Visceri) e sarebbe da collocarsi nel rene destro ( Nan Jing 22a difficoltà), ma Yu Tuan ( 1515) allargò la sede del Ming Men ad ambedue i reni, Zhao Xiangke lo mise invece “tra i due reni”. In seguito  Zhang Jiebin ( 1624) ne definì le funzioni specifiche  di “ dimora dell’acqua e del fuoco, radice dell’Energia Ancestrale Yuanqi e fattore di crescita dello Yang”, infine il Ming Men fu considerato come espressione del QI innato o Cielo Anteriore che si eleva ad incontrare il QI acquisito o Cielo Posteriore. (?).

Le funzioni del Ming Men sarebbero quelle di attivazione della latente totipotenzialità di Yuanqi verso la differenziazione cellulare col potenziamento delle trasformazioni Qi Hua del Sanjiao e della facoltà riproduttiva ed anche col “riscaldamento Yang “ delle funzioni digestivo-assimilative e respiratorie.

Zhou Su (1400?)egli  nel testo Jiu Huang Ben Cao o “Piante per salvare le donne”, perfezionò le conoscenze fitoterapiche in ginecologia.

Zhu Xiao et Al. furono autori del testo Puji Fanh “ Prescrizioni per il beneficio universale” con 61.739 prescrizioni e 239 illustrazioni.

 

 

7.6) Sotto la dinastia Qing (1644-1911, Manciù ) vi fu un iniziale periodo di progresso scientifico e culturale grazie ad una  politica illuminata. Purtroppo questo segnò l’apogeo e fu seguito dal declino rovinoso della Cina Imperiale.

All’inizio del XIX° secolo le continue guerre, il commercio dell’oppio,  la penetrazione di imperialisti stranieri e le rivolte popolari condussero alla dissoluzione del millenario Impero (1911 ) ed al sorgere di un governo repubblicano.

In campo medico si andò affermando  l’idea  rivoluzionaria che “le malattie nuove non si dovessero più affrontare con terapie antiche”.

La diagnosi e la terapia della Medicina Cinese è sempre stato un “continuum in evoluzione ”.

Nel Neijingsowe, cap.31, si classificano le sindromi complesse delle malattie esogene nei Sei Bimeridiani, teoria perfezionata da Zhang Zhong Jing (+150-219 circa) .

Sotto i Qing (1746)

Ye Tian Shi sviluppò la “Teoria dei 4 Strati”  per quanto concerne l’eziopatogenesi da Calore esogeno nocivo.

Nel 1798 Wu Tang  ( Wu Ju Tong) riclassificò le nozioni precedenti nella “Teoria del Sanjiao” con speciale riferimento all’Umidità esogena nociva.

Queste nuove vedute avveniristiche ed olistiche già sentono confusamente e precorrono la necessità di una revisione della Tradizione per una integrazione tra la antica Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Occidentale moderna.

 Emergono eminenti figure di medici e studiosi, tra i quali:

 

Chen Fuzhong, ( XVII° sec.) o Chen Feiqui, famoso alchimista e medico pediatra, autore del You You Ji Cheng  o “Lavoro esauriente sulla pediatria”, opera di grande semplicità e praticità.

Chen Nianzu, ( 1743-1823) o Chen Xiuguan o Chen Shenziu,  autore di numerose opere di commento e semplificazione dei testi più famosi.

Cheng Guopeng , ( XVII° sec.)  o Chen Zhonglin, famoso medico  che scrisse Yi Xue Xin Wu o “ Medicina spiegata” e Wai Ke Shi Fa , o “ Metodiche di chirurgia”, testi pratici e concisi.

He Bingyan  ( 1861-1929), o He  Lianchen o He Yanyan, studiò sia la medicina Cinese che la medicina Occidentale , auspicandone l’integrazione. Scrisse numerose opere tra le quali Nei Ke Zheng Zhi Guan Shu o “ Libro completo sulla medicina interna”.

He Mengyao ( XVII° sec.) medico e pediatra che studiò i problemi del beri beri, della sifilide e del morbillo e dedicò una serie di poesie alle erbe medicinali  nel testo Ben Cao yun Yu o “Piante in rime”.

Ke Qin ( 1662-1735) alias Ke Yungo o Ke Sifeng, scrisse un’opera composita detta Shang Han lai Su Ji, o “ Guarigione delle malattie febbrili”

Lei Feng ( XVIII° sec.) illustre epidemiologo, scrisse Shi Bing Lun o “ Sulle malattie stagionali”, testo che contiene molte prescrizioni efficaci.

Li Yangchui (XVIII° sec.) alias Li Xingan o Li Xiuzhi, scrisse il prontuario diagnostico Zheng Zhi Hui Bu o “ Supplemento alla diagnosi ed al trattamento”.

Lin Peiquin (XVIII° sec.) alias Lin Xitong o Lin Yunhe, compilò un monumentale testo Zei Zheng Zhi Cai o “ Trattamento dei diversi tipi di malattie” ove sostiene che l’esperienza clinica deve essere integrata dalla conoscenza del pensiero di tutte le Scuole mediche.

Shen Jinao  (1717-1776) o Shen Qianlun, scrisse un popolare testo detto Shen Shi Zun Sheng Shu o “ Sulla importanza della preservazione della vita”

Tang Zonghai ( 1885) autore del Xue sheng Lun o “ Discussione sui quadri del Sangue”

Wang Ang ( XVII° sec.) , fu il primo a dichiarare che sede delle attività mentali  Shen e della memoria fosse da reperirsi nel cervello e non nel cuore Xin, come si era sempre confusamente pensato. Egli scrisse  Ben Cao Lue Yao o “ Essenziale ( compendio) di Farmacopea”, Yi Fang Ji Jie  o “ Collezioni con descrizione” e Tang Tou Ge joue o “ Ricette in rime”.

Gli Shen ( non lo Shen !) sono la manifestazione esterna della vitalità dell’organismo che  si esteriorizza anche nella coscienza e nelle attività della mens. L’ insieme dello psichismo umano, per la Medicina Tradizionale Cinese,  sarebbe una sorta di “emanazione” dei Wu Zang (5 Organi) che sono coordinati dall’attività Imperiale del Cuore Xin, inteso come un Organo-funzione e  non strettamente come  organo miocardico. (Ling Shu cap. 8 e Da Cheng). Il Cuore “contiene” il sangue Xue “pulsante, vivo”.  Il sangue “pulsante” è la dimora degli Shen, ossia particolari sostanze  contenute nel sangue sarebbero il substrato anatomofunzionale che attiva i processi di percezione dei fenomeni esterni, che regolail pensiero lucido, razionale e tutto lo psichismo emotivo, istintuale. Se questi substrati ematici sono alterati in senso carenziale ipoergico si avranno sintomi di agitazione mentale confusa, se sono “surriscaldati in iperergia” si avranno stati deliranti e sincopi.

Già nel Ling Shu, cap.80, si era indicato  un collegamento tra il Cervello Nao con gli organi di senso e Li Zhi Zhen ( 1518-93) aveva definito il cervello come la dimora degli Shen originari

o Yuan Shen .

Wang Qingren ( 1768-1831) alias Wang Xunchen. In base alle sue ricerche autoptiche corresse i grossolani  errori della Tradizione sull’anatomia degli organi interni, scrisse Yi Lin Gai Cuo o “ Correzioni in medicina”.

Wang Shixiong ( XIX° sec.) o Wang Mengying fu un rinomato specialista infettivologo, scrisse Wen Re Jing Wei o “ Sulle malattie febbrili epidemiche”  e Huo Luan Hun o “ Sulle malattie acute con vomito e diarrea”

Wang Tailin (1798-1862) alias Wang Xugao, fu chirurgo ed internista, i suoi casi clinici furono raccolti da Feng Genxia nel volume Wang Xugao Yi An o “ Rapporto sulla casistica di Wang Xugao”

Wu Qian ( 1742) autore del testo Yizong Jinjian o “Specchio d’oro della medicina”, libro facilmente comprensibile su tutti gli aspetti della Medicina cinese.

Wu Qijun ( 1789-1846) alias Wu Yuezhai,  fu un botanico che approfondì lo studio della fitoterapia sia con erbe cinesi che euripee. I suoi testi più famosi sono: Zhi Wu Ming Shi Tu Kao Chan Bian o “ Grande collezione di piante con illustrazioni” e Zhi Wu Ming Shi Tu Cao o

 “ Libro illustrato delle piante”.

Wu Shangxian, ( 1806-1886)o Wu Shiji , alias Wu Anye, preconizzò e sperimentò trattamenti a basso costo, ma sicuri ed  efficaci, per i  malati meno abbienti, scrisse Li Yue pian Wen  o “ Discussione in rime sulle nuove terapie”

Wu Tang  (1758-1836) alias Wu Jutong, fu un’autorità nelle malattie febbrili, scrisse Wen Bing tiao Pian o “ Analisi dettagliata sulle malattie febbrili epidemiche”.

Wu Jutong ( 1798) autore del Wen bing Tiaobian o “ Diagnosi precisa dei disturbi da Calore” ove disserta le Febbri da vento nei Tre Focolari del Sanjiao.

Xiao Xun, ginecologo che scrisse Nu ke Jing Lun o “ Discussine sui disordini muliebri”

Xue Xue , (1681-1700) alias Xue Shengbai o Xue Yipiao, specialista nelle malattie epidemiche gravi, scrisse Shi Re Tiao Bian, o “ Analisi dettagliata sull’Umidità e sul Calore”.

Yu Chang,(1658)  autore del Yimen Falu o “ Metodi e regole di Medicina”, sui disordini delle Liu Xie QI ( sei Influenze perniciose)

You Yi ( ?-1749), scrisse Shang Han Guan Zhu Yi o “ Fili di perle dopo il trattamento sulle malattie febbrili ( da Freddo nocivo)” ed un supplemento alla “Camera Dorata”.

Zhang Den (1668) autore del trattato di glossoscopia Shanghan She Jian o “ Specchio della lingua per le turbe indotte dal Freddo”

Zhao Xianke ( 1687) autore del Yi Guan o “ Connessioni mediche”, teorie sullo Yin e Yang dei Reni.

Zhao Xuemin  (1719-1805) alias Zhao Shuxuan o Zhao Yiji, fu medico e farmacologo, scrisse Ben Cao gang Mu Shi , o “ Supplemento al compendio della farmacopea”, completando le osservazioni di Li Shizhen. Un grande merito di Zhao Xuemin in campo sociale fu quello di ristudiare in umiltà le pratiche tramandate dall’esperienza di generazioni di  semplici Medici itineranti Chuan Yi o “Medici del campanello Ling Yi”. Dopo avere raccolto molto materiale egli pubblicò il testo “ Lezioni dei Medici itineranti Chuan Ya” ove le vaste e preziose conoscenze erano rivalutate  sotto il triplice aspetto del costo ( cure poco costose ed accessibili a tutti), dell’efficacia comprovata e della praticità di reperimento dei farmaci nel territorio.

 

Zheng Meijian ( XIX° sec.)  otoiatra che scrisse Chen LuoYu Ya, o “ Chiavi di Giada della camera segreta” , trattato di laringologia e di Agopuntura nelle affezioni della gola.

 

7.7) Repubblica Cinese ( 1912-1949)

Questo periodo fu travagliato da feroci guerre civili,  dalle devastazioni della seconda guerra mondiale e dell’invasione giapponese, da grande conflittualità ideologica politica . Vi emergono le figure di:

Din Ganren ( 1866-1926) o Din Zezhon, questa dottoressa fu l’autrice di Hou Sha Zheng Zhi Gao yao, o “ Introduzione al trattamento della scarlattina” e di Ding gan Ren Yi An, o “Registrazione dei casi medici di Din Gan”, opera poi completata dai suoi allievi.

Tang Zhonghai ( 1851-1918) fu  precursore dell’integrazione tra Medicina Occidentale e la Medicina Tradizionale cinese nei suoi scritti Zhong Xi HuiTong Yi Jing o “ Essenziale sulla confluenza della medicina cinese e dell’occidentale” e del Xue Zheng Lun o “Trattato sulle malattie del sangue”

Yun Tiequian  ( 1878-1935) Anche questo autore sostenne l’integrazione tra le due Medicine, scrisse circa venti libri, specie sulle malattie febbrili e sulla sfigmologia.

Zhang Xichun ( 1869-1953) , fece ricerche sulle opere mediche antiche ed anche lui propugnò l’integrazione tra le due Medicine, fu l’autore di Yi Xue Zhong Can Lu  o “Rapporti sui punti in comune tra le due medicine”.

 

Conclusione

 

La Medicina Tradizionale Cinese  Zhon Yao  si sta diffondendo nel mondo medico occidentale con sempre più largo consenso. Questa diffusione richiede una revisione dei suoi contenuti

“ bioenergetici vitalistici” ed una crescente integrazione tra l’approccio terapeutico  orientale classico e la pratica clinica della Medicina Occidentale   Xi Yao .

Questa integrazione esige un approfondimento degli studi sul contesto  storico, culturale e concettuale in cui si svilupparono i particolari metodi Tradizionali. La materia è difficile, confusa e vastissima.

Si conclude  questo succinto elenco di Autori ed Opere  nella convinzione che la Medicina basata sull’evidenza, secondo le esigenze odierne occidentali  debba necessariamente anche essere  integrata con la Medicina basata sull’esperienza ( observatio et ratio) della millenaria Tradizione estremo - orientale.

Nell’esclusivo interesse dei malati questa integrazione deve perseguire il fine di una riduzione della probabilità degli  inevitabili errori umani e del  reciproco potenziamento delle due metodiche. Questa integrazione è  indispensabile  per meglio avvicinarci alla irraggiungibile verità del nostro faticoso operare.

 

Datazioni approssimative dei più antichi Testi protomedici

 

Cina: iscrizioni oracolari (dinastia Shang o Yin) ( XVII°-XI° sec. aC)

 

Mesopotamia: codice di Hammurabi (XVII° sec. aC)

 

India: libro dei Veda ( Ayurveda o “libri della salute”) ( XVI°  sec. aC?)

 

Egitto papiro di Ebers, papiro di Smith (XVIII dinastia) ( XV° sec. aC)

 

Grecia Asclepio ( XIII° sec. aC)

 

 

Bibliografia

 


 

Indirizzo dell’Autore

 

Cav. Dr. Franco Caspani

Medico - Chirurgo

Specialista in Igiene Pubblica, Specialista in Cardiologia, Specialista in Pneumologia. Diplomato in Agopuntura all’Università di Marsiglia.

Docente di Medicina Tradizionale Cinese

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