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IL METODO MÉZIÈRES E L’ONCOLOGIA
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Riassunto:
Per quanto riguarda il campo oncologico il Metodo
Méziéres:
Favorisce il
riequilibrio muscolo fasciale,
Ripristina un buon
assetto posturale,
Facilita il ritorno
linfatico,
Contribuisce a
migliorare la capacità respiratoria,
Apporta una
sensazione di benessere generale.
Parole chiave: Metodo Mézières, Oncologia.
Per quanto riguarda il campo oncologico, questo metodo
riabilitativo:
1. Favorisce il
riequilibrio muscolo fasciale, |
2. Ripristina
un buon assetto posturale, |
3. Facilita il
ritorno linfatico, |
4. Contribuisce
a migliorare la capacità respiratoria. |
5. Apporta una
sensazione di benessere generale |
In seguito ad intervento chirurgico possono
presentarsi retrazioni muscolari che, a partire dalla zona direttamente
interessata, coinvolgono nel tempo distretti corporei sempre più lontani; a
volte poi la cicatrice può creare aderenze con i tessuti sottostanti fino ad
influenzare il funzionamento della muscolatura sottostante; nel post-intervento
la radioterapia tende a fibrotizzare la parte irradiata; e tutto ciò può
presentarsi in un paziente che già in partenza soffriva per squilibri
muscolo-scheletrici di una certa entità (algie della colonna, periartrite,
artrosi dell’anca, ecc.). Pensando ad esempio agli interventi sui sarcomi,
l’asportazione chirurgica della parte muscolare e la radioterapia pongono una
sicura indicazione ad un trattamento rieducativo che riequilibri la
muscolatura, la postura e faciliti il recupero del cammino. Lo stesso discorso
vale anche per gli interventi di quadrantectomia e/o mastectomia (anche se in
questo caso si tratta di arti superiori). A volte inoltre si presenta, come
esito, il deficit del muscolo Gran Dentato con conseguente scapola alata. Anche
in questo caso la disarmonia del particolare diventerà nel tempo disarmonia di
parti sempre più lontane (la spalla, il braccio, la colonna cervicale, dorsale,
l’altro braccio, ecc.). Problemi di dolore del braccio e della cervicale,
formicolii, possono trovare beneficio nel trattamento fisioterapico secondo
Mézières. Lavorando per togliere tensione alla muscolatura, inoltre, si
facilita il ritorno linfatico pur restando terapie d’elezione, nei casi gravi,
il linfodrenaggio e la pressoterapia.
Questo metodo risulta utile anche per
curare postumi di interventi toracici tipo lobectomie. Detendendo la
muscolatura della schiena, rilassando il diaframma e mobilizzando la gabbia
toracica posso favorire il miglioramento della capacità respiratoria. Il
trattamento Mézières in questo caso va affiancato alla ginnastica respiratoria
che normalmente viene praticata perché la rende più efficace.
Françoise Mézières mise in discussione le teorie e le
tecniche classiche riguardanti la ginnastica respiratoria: notò che i malati
bloccavano continuamente la respirazione in fase di inspirazione e che ciò
impediva l’allungamento dei muscoli vertebrali con una contrazione del
diaframma. Si rese conto, in definitiva, che gli sforzi, gli allungamenti, le
detorsioni, il dolore, implicano immediatamente un blocco diaframmatico in
inspirazione. Il diaframma quindi non è solo motore respiratorio, ma anche
muscolo accentuatore della lordosi lombare, attraverso l’azione esercitata dai
suoi pilastri sulla seconda vertebra lombare a sinistra e sulle seconda e terza
vertebre lombari a destra; azione in cui i pilastri del diaframma sono
sinergici dello Psoas che esercita una trazione anteriore sulla colonna dalla
dodicesima vertebra dorsale alla quinta vertebra lombare.
Di conseguenza il metodo non considera separatamente
da una parte il torace, modificabile dagli esercizi respiratori, e dall’altra
il ventre, contenuto dai muscoli addominali, che bisogna rinforzare con
esercizi specifici, ma considera una sola linea toracico-addominale che deve
essere dritta dai capezzoli al pube. E’ questa linea ideale che bisogna
ottenere con l’espirazione.
Secondo la Mézières è la morfologia che
dà la funzione. Se il torace è deformato il paziente non può respirare bene.
Dobbiamo quindi ridargli la forma corretta.
L’azione del trattamento Mézières si
esplica sul sistema nervoso vegetativo per cui si avrà un miglioramento di
tutte le funzioni fisiologiche: digestione, circolazione, con conseguente
aumento della sensazione di benessere generale. Potranno verificarsi fin dalle
prime sedute fame, sonno, variazioni della circolazione cutanea. Le malattie su
cui il Metodo Mézières permette di avere dei risultati validi sono senz’altro i
problemi di competenza della chinesiterapia classica (lombalgie, sciatiche,
periartriti della spalla, numerosi problemi ortopedici, neurologici,
reumatologici) ma esso permette di curare anche disturbi dovuti a disfunzioni
del sistema nervoso neurovegetativo: alcune patologie cardiache (come la
tachicardia), stipsi, asma.
Nel trattamento del paziente oncologico è infine
particolarmente importante che il Terapista dosi sapientemente la propria
manualità poiché spesso si tratta di situazioni particolarmente delicate.
Bibliografia:
Negretto E.: Il
Mézierès in Oncologia, Seminario "La Terapia di Supporto nel Paziente Oncologico,
L'Aquila, 26 febbraio, 2.000
Di Stanislao C.,
Brotzu R., Franceschini G.: Le Tecniche Corporee, in Libro Bianco sull'agopuntura
e le Altre Metodiche terapeutiche estremo orientali, Ed. CEA, Milano, in press.