Azienda Sanitaria Locale Napoli 1
Ospedale San Paolo
Ambulatorio di Agopuntura e Fitoterapia
resp. Dott. Ottavio Iommelli
ADIPOSITÀ LOCALIZZATE E CELLULITE:
INQUADRAMENTO ENERGETICO
SECONDO LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE (MTC).
Guglielmo Lauro
Giuseppe Castiello
Ottavio Iommelli
Riassunto
Nella prima parte del lavoro gli autori
descrivono le strutture microscopiche (dispositivi di blocco endoarteriosi)
deputate al controllo del flusso ematico a livello del tessuto adiposo e che
secondo l’ipotesi di lavoro sarebbero identificabili con i cosiddetti canali
luo speciali o galleggianti della Medicina Tradizionale Cinese. Si esaminano,
quindi, nell’ambito della fisiologia Zang/Fu le diversità di distribuzione
della cellulite secondo le caratteristiche dei relativi meridiani principali e
curiosi nelle diverse costituzioni, dando anche indicazioni relative
all’alimentazione e a tecniche di massaggio cinese (tuina).
Introduzione
Le adiposità localizzate e la cellulite
rappresentano un problema psico-estetico tipico della società moderna, che
richiede un aspetto esteriore sempre più perfetto (inseguendo ogni volta
modelli diversi). Certamente il prevalere di una certa mentalità, che ha
estremizzato criteri cosiddetti estetici, ha condotto ad un'ipervalutazione del
quadro ed a riconoscere l'esistenza di una "patologia" dove in realtà
la situazione obiettiva non ha superato clinicamente la norma fisiologica. Per
contro, in alcune condizioni certamente si possono individuare delle entità
cliniche ben definite che saranno descritte in tale lavoro anche e soprattutto
alla luce dei criteri energetici della MTC.
Discussione
La pannicolopatia
edemato-fibro-sclerotica (cellulite, idrolipopessia, idrodermosi
edemato-fibrosclerosa, panniculite fibro-adesiva) indica una patologia del
connettivo sottocutaneo che si esprime in forma localizzata o diffusa con
ispessimento cutaneo, tegumento a “buccia d’arancia” o a “materasso”,
parestesie (formicolii), turbe irroratiche (cute fredda), dermatalgia.
Va osservato che la "pelle a
buccia d'arancia" dev'essere un reperto ispettivo, non provocato da
manovre di alcun genere, per essere riconosciuta come tale ed assumere un
valore semeiologico discriminativo (5).
La pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica che (in seguito per comodità verrà denominata cellulite) è dovuta a un’ipertrofia e degenerazione del tessuto adiposo superficiale (lobi subdermici), ossia del grasso direttamente attaccato alla cute (strato dermo-epidermico) attraverso particolari strutture fibrose dette retinacoli. I lobi sub-dermici, quando aumentano di volume, si dilatano lateralmente provocando una trazione sulle loro aderenze cutanee, che conferisce alla pelle il tipico aspetto "a buccia d’arancia". La cellulite vera è, quindi, un'alterazione del comparto adiposo superficiale che deve essere distinta dalla cosiddetta adiposità localizzata in cui si verifica, invece, un accumulo di grasso profondo, non degenerato, in sedi anatomiche caratteristiche come i glutei, i fianchi, l'addome e le cosce. Spesso, tuttavia, i due disturbi coesistono (Fig. 1) e il danno estetico cutaneo della cellulite viene accentuato dalla presenza in profondità dei depositi di grasso in eccesso.
Fig. 1: Cellulite impiantata su un terreno di adiposità localizzata.
Questa modificazione della normale morfologia tegumentaria interessa più le natiche, l’addome, le cosce, il dorso, non sempre è collegata ad obesità e colpisce l’età compresa fra gli 11 ed i 35 anni, con un massimo fra i 25 ed i 31 (1).
Nel 64% dei casi è associata a disturbi
circolatori, nel 48% a polisarcia localizzata o diffusa, nel 93% a carenza di
attività fisica e nel 30% a personalità ansiosa a sfondo depressivo e con note
chiaramente ipocondriache (1).
In molti pazienti sono segnalati
disturbi vari a livello digestivo con note di gastrite secretiva, piccola
insufficienza epatobiliare, ipotonia colecistica o colecistite (1).
Nella metà dei pazienti colpiti sono
presenti: insufficienza venosa da lieve a media e turbe trofiche declivi da
varicosità (1). In circa ¾ delle donne è presente gonartrosi (1). Turbe
estrogeniche (assolute o solo recettoriali) sono state confermate da vari studi
che dimostrano l’effetto peggiorativo di preparati estro-progestinici (1).
Studi ultrastrutturali hanno mostrato
nella pelle cellulitica:
Alterazione delle cellule adipose con notevoli modificazioni
di forma e volume; inoltre, il retinacolo di fibre reticolari che le avvolge
appare ispessito o interrotto (5)
Ispessimento della trama collagene nell'interstizio
cellulare con frequente dissociazione edematosa per fenomeni di trasudazione di
plasma dai capillari (5)
Aumentata concentrazione di glicosaminoglicani che
covalentemente legati alle proteine formano i proteoglicani; questi ultimi
hanno proprietà di elevata ritenzione idrica (3).
Presenza di dilatazioni e di ectasie capillaro-venulari,
specie nella contemporanea insufficienza venosa semplice (flebopatia ipotonica)
o in un soggetto varicoso; rottura dei capillari con microemorragie (5).
Nell'evoluzione del processo a livello
connettivale vi è la comparsa di fibrille neoformate che "incapsulano”
aree più o meno estese (da 30 a 100 cellule adipose) formando il cosiddetto
micronodulo cellulitico e tendenza alla sclerosi e alla retrazione
simil-cicatriziale delle aree colpite (5).
In riferimento agli elementi soggettivi
e obiettivi che si riscontrano nella cellulite a differenza dell'adiposità
localizzata sono:
Dolore presente alla palpazione profonda e che si apprezza
meglio spingendo la punta dei polpastrelli ed effettuando un movimento
rotatorio. Nelle fasi avanzate il dolore permane qualche tempo dopo aver
pizzicato la parte (pinch test) (5).
Pastosità cutanea con ridotta elasticità e nelle fasi
avanzate presenza di edemi e macronoduli (5).
Si ricorda che la regolazione del
microcircolo del tessuto adiposo è affidata a strutture specializzate
andoarteriose ed endoarteriolari, i cosiddetti dispositivi di blocco
endoarteriosi, nei loro vari tipi e sottotipi, alcuni dei quali sembrano essere
specifici per il tessuto adiposo perché mai evidenziati in altre sedi corporee
(5) (Fig. 2). Qualsiasi rallentamento o pervertimento (microcirculatory
maldistribution) del flusso capillare è seguito da ipertrofia adipocitaria (5).
Fig.
2: Schema indicante il funzionamento dei dispositivi di blocco endoarteriolari
ed endoarteriosi del tessuto adiposo umano.
A:
Dispositivo del blocco endoarteriolare a larga base d'impianto, parzialmente
decontratto, così da lasciar passare un eritrocita deformato: a valle, la rete
capillare mostra alcuni capillari parzialmente percorsi da sangue, mentre altri
sono collabiti.
B:
La decontrazione del cuscinetto occlude completamente il lume dell'arteriola,
per cui a valle tutti i capillari sono collabiti.
C:
La contrazione del cuscinetto apre completamente il lume vascolare ed il sangue
scorre con volume e sangue tali da irrorare tutti i capillari della rete
tributaria.
D,
E, F: Dispositivo di blocco endoarterioso sessile, peduncolato, rotondeggiante
nelle varie fasi di decontrazione e contrazione con le ripercussioni sulla
microemodinamica capillare.
G, H: La sclerosi dei dispositivi di blocco endoarteriosi o endoarteriolari del tessuto adiposo provoca una disregolazione del flusso sanguigno diretto alle reti capillari (microcirculatory maldistribution), che rallenta considerevolmente nell'unità di tempo senza che venga tenuto più conto delle effettive esigenze metaboliche degli adipociti (cosiddetto "flusso di lusso"): il pervertimento dell'apporto ematico distrettuale è seguito dall'ipertrofia regionale degli adipociti.
Nel
tessuto adiposo della regione supero-laterale delle cosce, dei glutei e
dell'addome abbiamo potuto documentare l'esistenza di diversi tipi di
dispositivi di blocco endoarteriosi ed endoarteriolari (5). Un tipo di
frequente riscontro in piccole arterie con media costituita da più di due
strati di miociti è quello peduncolato, sessile, provvisto di un picciolo o
peduncolo che s'inserisce in un punto della media (5). I cuscinetti endovasali
a larga base d'impianto sono ampiamente descritti in altre sedi corporee
(muscolatura striata volontaria, derma dei polpastrelli), ma mai nel tessuto
adiposo; essi sono abitualmente situati in arteriole precapillari, con media
costituita da non più di uno strato di miociti: perciò a valle rispetto ai
dispositivi peduncolati (5). Un dispositivo di blocco finora osservato solo nel
tessuto adiposo è costituito da vere e proprie colonne muscolari, molto
robuste, con base d'impianto contrapposta in modo da flottare verso regioni
opposte del lume (5) (Fig. 3). Alcuni autori ritengono che siano apparati
sostitutivi delle anastomosi artero-venose del tutto assenti nel tessuto
adiposo (5).
Per
rispondere alla domanda di energia fornita dal grasso, è verosimile che la
microcircolazione del tessuto adiposo sottocutaneo debba venir mantenuta
integra nel contesto del lobulo, anche quando il flusso sanguigno di altre aree
della cute sovrastante sia ridotto (5). Appare perciò significativo e di grande
importanza fisiologica il fatto che il tessuto adiposo sia del tutto sprovvisto
di anastomosi artero-venose (5). Non è una curiosità anatomica, ma una
consapevole scelta, il fatto che non sia possibile "shuntare" il
sangue dal lobulo, quando o il freddo o altre cause tendono a ridurre l'entità
del flusso sanguigno verso i distretti periferici e la cute (5).
Altri
tipi di cuscinetti documentati sono quelli "a proboscide d’elefante"
sempre monocolonnari, quelli a speroni multicolonnari aggettanti nel lume di
piccole arterie (ma con partenza da un solo lato della media); il reperto di
colonne muscolari contrapposte rimane però un'esclusività del tessuto adiposo
(5).
Sul
piano funzionale è difficile spiegare soddisfacentemente il meccanismo dei
blocchi endoarteriosi o endoarteriolari, se non pensando ad un peculiare regime
di flusso che deve venir regolato quantitativamente con estrema precisione e
minuziosa attenzione a segnali o messaggi provenienti dal tessuto, o comunque
mediati dalla ricca innervazione amielinica presente negli interstizi (5).
La
sclerosi dei cuscinetti, comportando una "microcirculatory
maldistribution", compromette la volemia capillare provocando un
rallentamento della velocità di flusso; e molti autori concordano sul fatto che
una circolazione lenta promuove la lipogenesi ed una circolazione rapida la
lipolisi (5). È, peraltro, incontrovertibile, che gli adipociti circostanti al
cuscinetto di blocco alterato sono ipertrofici e dissociati da edema (5).
Fig. 3: Dispositivo di blocco endoarterioso del
tessuto adiposo della regione supero-laterale della coscia costituito da
formazioni muscolari colonniformi a base d'impianto parietale contrapposta; lu
= lume, e = eritrocita.
Va
osservato che nel sesso femminile prevale l'accumulo "esterno" di
lipidi, cioè nel pannicolo adiposo, invece il sesso maschile mostra una
selettiva preferenza per l'incremento della quota di grasso intorno agli organi
interni (grasso perirenale, etc.) (5).
Per quel che concerne l’aspetto prognostico, va detto che
attualmente, può essere sicuramente affermato che non c’è alcun medicamento
topico o processo manipolativo al quale risponda una cellulite visibilmente
avanzata in un periodo di trattamento inferiore a 2 mesi (4).
In
medicina energetica la cellulite va interpretata come un accumulo locale di Yin
legato o meno a disturbi che possono avere una risonanza meridianica
dell’organo o del viscere.
Nel
caso in cui si può individuare una risonanza meridianica legata all’organo o al
viscere vanno presi in considerazione problemi primitivi (turbe del Fegato),
tipologico-costituzionali (shao yin/tai yang, tai yin/yang ming ovvero
Fuoco/Acqua, Metallo/Terra) o turbe metaboliche (shao yang).
Il problema primitivo va inquadrato in
una turba del Fegato, in quanto organo che interviene nella raccolta dello yin
(il sangue, i trigliceridi che sono prodotti dal fegato) e nella sua
distribuzione secondo le necessità; si ricorda che tutto ciò che è connesso con
una funzione contrattile è legata al Fegato e sorprendentemente la
distribuzione del sangue e dei trigliceridi è regolata attraverso un sistema di
cuscinetti a colonne muscolari contrapposte, caratteristico del microcircolo
del tessuto.
In assenza di una risonanza meridianica
a partecipazione di tipo Zang/Fu, si può prendere in esame un disturbo a carico
dei Luo Speciali (Sun- Fu- Xue-Luo).
In tale caso oltre a non essere
individuabile una patologia meridianica ben definita, si possono evidenziare
solo alterazioni trofiche dei tessuti, parestesie (per ostacolo alla circolazione
di Qi e Xue a causa delle Xie Qi: vento, freddo, calore, tan), dolore (blocco
di Qi e Xue).
Esistono, infatti, una serie di
vasellini particolari detti luo galleggianti o speciali, atti a collegare la
superficie e la profondità e su cui si concentrano le condizioni di ostruzione
di Qi/Xue da cause diverse (psichica, freddo, tan, etc.).
I Sun Luo potrebbero essere paragonati
ai vasi di nutrizione di muscoli, nervi e ossa; i Fu Luo agli shunts
arterovenosi e ai dispositivi di blocco endoarteriosi; i Xue Luo ai capillari a
pareti sottili.
Patologia dei Sun Luo: caratterizzata
da disturbi muscolari (algie, crampi, parestesie, ipotrofia) e alterazioni
ossee (valgismo, varismo) o dei midolli (alterazioni ormonali): SP-4 e TE-20.
Patologia dei Fu Luo: turbe
connettivali (classica buccia d’arancia): GB-10, BL-38.
Patologia dei Xue Luo: cellulite edematosa: SP-6, LR-14.
Inoltre, sempre nell’ambito della
patologia dei Sun- Fu- Xue-Luo si può seguire anche un criterio topografico:
Shou Yang: TE-8
Shou Yin: PC-5
Zu Yang:
GB-39
Zu Yin:
SP-6.
Punti che favoriscono o permettono la
circolazione nei Jing Luo
Secondo un ordine di circolazione
energetica:
LU-7
LI-4, LI-14, LI-11, LI-16
ST-6, ST-34
SP-6, SP-7
HT-3, HT-7
SI-1, SI-6
BL-1, BL-8,
BL-60, BL-11
TE-6, TE-8,
TE-17
GB-21,
GB-26, GB-30, GB-32, GB-39, GB-40
LR-3, LR-4, LR-5, LR-8
GV-2
Secondo un criterio topografico:
Arti inf.: ST-36, GB-40, LR-3, LR-5, LR-8, BL-60, SP-6
Arti sup.: LI-4, LI-11, SI-1, HT-3,
HT-7, TE-8
Lombi: GV-2, BL-60, SP-6
Dorso: LU-7
Testa: TE-17, ST-6
I suddetti punti della testa potrebbero
avere un ruolo nei casi cefalea legata a stati biologici che possono causare
aumento degli acidi grassi liberi e dei lipidi ematici, che includono: dieta
ricca in grassi, obesità, resistenza all’insulina, sforzi fisici, fame, consumo
di alcol, caffè, e altre bevande caffeinate, contraccetivi orali, fumo e stress
(6). Dunque, tali punti della testa andrebbero utilizzati quando la cefalea non
costituisce un sintomo isolato, ma piuttosto un segnale di potenziali
squilibri, inquadrabili già in un contesto sindromico di cronicizzazione.
Ulteriori impieghi di tali punti potrebbero essere: obesità indotta da
neurolettici (7), tendenza a formare lipomi alla testa.
Secondo la costituzione:
Legno: LR-3, LR-5, LR-8
Fuoco: HT-3, HT-7
Terra: SP-6
Metallo: LU-7
Acqua: BL-60, GV-2
Nel trattamento dei luo speciali non è
necessario rispettare il criterio di distribuzione armonica dei punti
(alto-basso, etc.) in quanto si tratta di un trattamento strettamente
topografico.
Comunque, sulla base all'eziologia
della cellulite (alterazione dei dispositivi di blocco endoarteriosi),
sarebbero sempre indicati i seguenti agopunti:
LR-4: Jing prossimale (Wu Shu) che
tonifica l'acqua del Fegato e quindi consente l'azione trofica e funzionale
delle strutture contrattili (dispositivi di blocco endoarteriosi).
GB-34: hui dei muscoli con azione
regolatrice della funzionalità muscolare.
Appare necessario affrontare anche il
problema da un punto di vista dietologico soprattutto per prevenire la
formazione della cellulite. Un'alimentazione appropriata può evitarne la
comparsa o limitarne i danni; infatti, calibrando la propria alimentazione, si
può favorire la circolazione e aiutare l'organismo ad eliminare i liquidi in
eccesso dai suoi tessuti. La dieta che favorisce la circolazione deve prevedere
pochissimi grassi, privilegiando quelli di origine vegetale.
Dunque bisogna limitare alimenti che
favoriscono la ritenzione idrica o peggiorano la circolazione come: alimenti
salati (acciughe, insaccati, pancetta, salmone), riscaldanti (agnello, brodo,
burro, cioccolato al latte, formaggi, frattaglie, fritture, margarina, birra,
vino o altri alcolici), molluschi, sottaceti, ostriche, pizze.
Privilegiare vegetali (carciofi,
barbabietole, asparagi, cavolfiori, lattuga, spinaci, carote, finocchi, sedano)
e frutta (pompelmo, mirtilli, albicocche, ananas, lamponi, prugne, arance,
pesche, kiwi).
Le forme di cellulite nella trattazione
sono riportate sulla seguente silhouette
Acqua Yang: cellulite molle e non ben strutturata (è mobile in senso gravitazionale modificandosi dalla posizione in piedi a sdraiata), non fredda e raramente dolorosa. Le adiposità possono interessare le aree di pertinenza dello zu tai yang (regione posteriore delle cosce, glutei, clivus ani, regione paravertebrale). Eventuale presenza o tendenza a: iperlordosi lombare (atteggiamento impettito). Fitoterapia: Betula alba, Ortosiphon stamineus, Spiraea ulmaria. Indicazioni dietologiche: kiwi.
Agopuntura:
BL-65:
come p. shu-legno disperde l'acqua
BL-58:
punto luo + BL-64 (punto yuan) per la regolarizzazione esterno-interno
GV-4
mx: per tonificare lo yang di Rene
CV-9:
per eliminare i liquidi in eccesso attraverso la Vescica
ST-28:
per eliminare i liquidi attraverso l'intestino
SI-3:
per trattare i liquidi del tai yang dell'alto e per agire su eventuali problemi
della colonna vertebrale e per agire sul Du Mai
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulla regione posteriore delle gambe e
delle cosce si può utilizzare il palmo della mano esercitando sempre una
pressione dapprima leggera e poi sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulla
regione dei glutei, clivus ani, e regione paravertebrale, per esercitare una
pressione maggiore, si possono utilizzare entrambe le mani sovrapposte e
premendo sia col palmo che con le dita. La pressione può essere esercitata
utilizzando il respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle ruotando in senso orario a livello delle
aree di pertinenza dello zu tai yang. Tale
manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue, combatte
l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della pelle e
favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua appoggiando
la parte della piega interdigitale tra pollice e indice sulla nuca (BL-10), ed
esercitando una discreta pressione la si fa scivolare la piega interdigitale
lungo il verso di circolazione del meridiano zu tai yang.
Acqua Yin: si esprime con una cellulite consistente, profonda, infiltrativa, fredda, presenza di smagliature bianche e depresse (per disagio delle fibre elastiche del connettivo). Le adiposità possono interessare la faccia postero-mediale di gambe, di ginocchia e di cosce, e poi addome. Eventuale associazione o tendenza a: piedi freddi, ritenzione urinaria, gonartrosi. Fitoterapia: Achillea millefolium, Carica papaya L. (?), Equisetum arvense, Eryngium campestre, Hieracium pilosella, Hydrocotile asiatica L. (?), Paullinia cupana (?), Solidago virgaurea L.. Indicazioni dietologiche: finocchi, lamponi.
Agopuntura:
KI-3:
punto shu-yuan che protegge la terra (connettivi) del Rene.
KI-4:
p. luo; il Su Wen (cap. 62) afferma che per regolarizzare l’esterno con
l’interno occorre pungere i punti luo e yuan dello stesso meridiano.
KI-1:
se c'è accumulo di yin in basso (gonalgia con debolezza, piedi freddi, lipomi,
edemi alle caviglie).
BL-23
mx: per tonificare il Qi di Rene.
CV-3:
per ricevere lo yin dal basso e come p. mu della Vescica per eliminare i
liquidi in relazione al LU-7 p. di apertura del Ren Mai.
LU-7:
come luo del Polmone fa comunicare i liquidi con l'esterno ed è quindi utile
per l'eliminazione dei liquidi all'esterno; p. chiave del Ren Mai che agisce
sullo yin.
LU-9:
shu-yuan e p. hui dell'energia e di m.i.m. della wei qi: azione calorifera e
riparativa sulle smagliature; + CV-6 per la produzione di Wei Qi.
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di spinta Tui Fa. Per
l’esecuzione è utile e talora necessario l’ausilio del talco. Con il lato
ulnare della mano si esercita una leggera pressione spingendo lentamente lungo
la zona da trattare (sede dell’adiposità) verso l’alto. Tale
manipolazione esercita un’azione di scollamento dei tessuti più superficiali da
quelli più profondi, inoltre, scalda la superficie cutanea rilassando i
muscoli.
2.
Manipolazione di pressione An Fa. Nei punti
prescelti, con l’estremità delle dita (solo pollice, medio+indice o +anulare)
e/o con l’articolazione fra la prima e la seconda falange del medio, si
esercita una pressione dapprima leggera e poi sempre forte (penetrando nei
muscoli). Sull’addome e sulla faccia postero-mediale degli arti inferiori, si
può utilizzare il palmo della mano esercitando sempre una pressione dapprima
leggera e poi sempre forte (penetrando nei muscoli). La pressione può essere
esercitata utilizzando il respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
3. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano, si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle ruotando in senso orario sull’addome e sulla
faccia postero-mediale degli arti inferiori.
Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue,
combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della
pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice sul
malleolo interno, ed esercitando una discreta pressione la si fa scivolare la
piega interdigitale lungo il verso di circolazione del meridiano zu shao yin.
2. Manipolazione
di divisione Fen Fa (in caso di adiposità addominale). Con la superficie tenar
di entrambe le mani che vengono poste a livello ombelicale si esercita una
pressione con un movimento consensuale di lateralità fino a GB-26. Si tratta di una manipolazione di dispersione che ha lo
scopo di combattere il dolore e il gonfiore e di far circolare Qi e Xue; è
particolarmente utile nei disturbi da pienezza addominale.
3. Manipolazione
di percussione con il pugno vuoto Kuo Fa. In questa manovra con la
superficie dorsale delle dita e con le eminenze tenar e ipotenar si percuote in
maniera rapida, dolce e decisa la faccia postero-mediale degli arti inferiori. Tale manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde la
stasi ed elimina il vento e il freddo.
4. Manipolazione
di strofinamento e rotazione Cuo Fa. Entrambe le mani (con la faccia
volare) vengono poste da un lato e dall’altro degli arti inferiori e si
eseguono dei movimenti di strofinamento dall’avanti verso l’indietro e
viceversa imprimendo all’arto una certa rotazione prima in un verso e poi in
quello opposto. Tale manipolazione
scolla i tessuti più superficiali da quelli profondi scaldando la pelle, fa
circolare Qi e Xue risolvendo il dolore.
5. Manipolazione
di strofinamento semplice Cuo Fa. Viene effettuata con la faccia volare
di una sola mano che viene strofinata orizzontalmente sull’addome con movimenti
di andirivieni. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
6. Manipolazione
di carezzamento leggero Fu Fa. Si esegue usando i polpastrelli delle
dita che sfiorano la pelle sull’addome e sulla faccia postero-mediale degli
arti inferiori. Tale manipolazione
riscalda la pelle, rilassa i muscoli, stimola le terminazioni nervose; si usa
frequentemente all’inizio della seduta e dopo ogni azione di massaggio.
Terra: sono tipiche dei soggetti obesi con interessamento anche di aree non classiche (faccia anteriore degli arti inferiori, addome). Tale forma di cellulite colpisce tutte quelle donne che non riescono a destrutturare, cioè tutte quelle donne che arrivate al massimo dello yang non sanno passare dallo yang allo yin; questo problema è in vertiginoso aumento perché il tipo di vita che si conduce è molto frenetico, molto yang, si tratta di una vita che non viene destrutturata, non si passa mai dalla fase yang alla fase yin e di conseguenza tutte le problematiche legate alla terra (destrutturazione) sono fortemente in aumento. Soggetto pletorico, buon mangiatore e bevitore; polisarcia.
Terra yang: Le adiposità possono interessare: addome, ginocchio, faccia antero-laterale degli arti inferiori. Eventuale associazione o tendenza a: gastropatia. Fitoterapia: Aesculus hippocastanum, Betula alba, Phaseolus vulgaris L. (?), Spiraea ulmaria, Taraxacum officinalis, Verbena officinalis. Indicazioni dietologiche: cavolfiori, lattuga, finocchi, sedano, kiwi.
Agopuntura:
ST-40: punto luo + ST-42 (punto yuan)
per la regolarizzazione esterno-interno
CV-12:
per distribuire lo yang dal centro
ST-36:
per distribuire lo yang agli arti inferiori
LU-7:
assieme a CV-12 regolarizza il Jiao Medio
ST-20:
depurazione dei tan
ST-21:
shu anteriore dello Stomaco che agisce sulla funzione ministeriale dello
Stomaco di far scendere l'energia
BL-21:
shu posteriore dello Stomaco solo nel caso in cui il Qi di Stomaco è troppo in
eccesso (gastriti, Qi Ni)
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sull’addome si può utilizzare il palmo
della mano esercitando sempre una pressione dapprima leggera e poi sempre forte
(penetrando nei muscoli). Sulla faccia antero-laterale degli arti inferiori,
per esercitare una pressione maggiore, si possono utilizzare entrambe le mani
sovrapposte e premendo sia col palmo che con le dita. La pressione può essere
esercitata utilizzando il respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia antero-laterale degli arti inferiori. Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione
di Qi e Xue, combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la
temperatura della pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione
capillare, aiuta la trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice sulla
clavicola (ST-12), ed esercitando una discreta pressione la si fa scivolare la
piega interdigitale lungo il verso di circolazione del meridiano shou yang
ming.
2. Manipolazione
di divisione Fen Fa (in caso di adiposità addominale). Con la superficie tenar
di entrambe le mani che vengono poste a livello ombelicale si esercita una
pressione con un movimento consensuale di lateralità fino a GB-26. Si tratta di una manipolazione di dispersione che ha lo
scopo di combattere il dolore e il gonfiore e di far circolare Qi e Xue; è
particolarmente utile nei disturbi da pienezza addominale.
Terra yin: cellulite che insorge in tappe cruciali della vita (pubertà, matrimonio, gravidanza, menopausa), spesso dolorosa al tatto o anche spontaneamente, la cellulite è edematosa, generalizzata e fredda (presenza di tan). Le adiposità possono interessare la zona antero-mediale degli arti inferiori e addominale. Fitoterapia: Fucus vesiculosus, Aesculus hippocastanum, Verbena officinalis. Indicazioni dietologiche: carote, cavolfiore.
Agopuntura:
SP-4:
p. luo + SP-3 (p. yuan) per la regolarizzazione esterno-interno
LR-13:
p. mu della Milza
BL-20
mx: per tonificare il Qi di Milza
BL-49:
per disperdere lo yi (rimuginazione eccessiva)
SP-5:
p. jing prossimale che disperde l'umidità agli arti inferiori
LU-8:
p. jing prossimale che disperde l'umidità agli arti superiori
KI-17:
p. shu anteriore della funzione ministeriale della Milza
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di spinta Tui Fa. Per l’esecuzione è utile e talora necessario l’ausilio del
talco. Con il lato ulnare della mano si esercita una leggera pressione
spingendo lentamente lungo la zona da trattare (sede dell’adiposità) verso
l’alto. Tale manipolazione
esercita un’azione di scollamento dei tessuti più superficiali da quelli più
profondi, inoltre, scalda la superficie cutanea rilassando i muscoli.
2. Manipolazione
di presa Na Fa. Si esegue un afferramento (presa) fra pollice e indice dei
punti prescelti esercitando una pressione intermedia e poi, tramite un
movimento di rotazione, si passa alle prese successive. Tale manipolazione regola Qi e Xue e ha azione analgesica.
3. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sull’addome e sulla faccia
antero-mediale degli arti inferiori si può utilizzare il palmo della mano
esercitando sempre una pressione dapprima leggera e poi sempre più forte
(penetrando nei muscoli). La pressione può essere esercitata utilizzando il
respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
4. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia antero-mediale degli arti inferiori.
Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue,
combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della
pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
5. Manipolazione
di impastamento Rou Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta con modica pressione ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia antero-mediale degli arti inferiori. Tale manipolazione combatte il gonfiore, la contrattura,
aumentando la circolazione del sangue e il trofismo muscolare.
6. Manipolazione
di pinzettamento Nie Fa. Sfruttando il movimento di opposizione del pollice
rispetto alle altre dita si afferra con entrambe le mani la pelle esercitando
una moderata trazione verso l’esterno sull’addome e sulla faccia antero-mediale
degli arti inferiori. Tale
manipolazione combatte il gonfiore, il dolore, la contrattura muscolare e
l’intorpidimento.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione di
scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua appoggiando la
parte della piega interdigitale tra pollice e indice approssimativamente sul
malleolo interno (SP-5), ed esercitando una discreta pressione la si fa
scivolare la piega interdigitale lungo il verso di circolazione del meridiano
zu tai yin.
2. Manipolazione
di divisione Fen Fa (in caso di adiposità addominale). Con la superficie tenar
di entrambe le mani che vengono poste a livello ombelicale si esercita una
pressione con un movimento consensuale di lateralità fino a GB-26. Si tratta di una manipolazione di dispersione che ha lo
scopo di combattere il dolore e il gonfiore e di far circolare Qi e Xue; è
particolarmente utile nei disturbi da pienezza addominale.
3. Manipolazione
di percussione con il pugno vuoto Kuo Fa. In questa manovra con la
superficie dorsale delle dita e con le eminenze tenar e ipotenar si percuote in
maniera rapida, dolce e decisa la faccia antero-mediale degli arti inferiori. Tale manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde
la stasi ed elimina il vento e il freddo.
4. Manipolazione
di strofinamento e rotazione Cuo Fa. Entrambe le mani (con la faccia
volare) vengono poste da un lato e dall’altro degli arti inferiori e si
eseguono dei movimenti di strofinamento dall’avanti verso l’indietro e
viceversa imprimendo all’arto una certa rotazione prima in un verso e poi in
quello opposto. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
5. Manipolazione
di strofinamento semplice Cuo Fa. Viene effettuata con la faccia volare
di una sola mano che viene strofinata orizzontalmente sull’addome con movimenti
di andirivieni. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
6. Manipolazione
di impastamento a due mani Bao Fa. Con entrambe le palme delle mani
contrapposte si esercita una frizione leggera e lenta con modica pressione
ruotando in senso orario agli arti inferiori. Tale
manipolazione scioglie i gonfiori ed elimina i ristagni.
7. Manipolazione
di carezzamento leggero Fu Fa. Si esegue usando i polpastrelli delle
dita che sfiorano la pelle sull’addome e sulla faccia antero-mediale degli arti
inferiori. Tale manipolazione
riscalda la pelle, rilassa i muscoli, stimola le terminazioni nervose; si usa
frequentemente all’inizio della seduta e dopo ogni azione di massaggio.
8. Manipolazione
di picchiettamento digitale Chi Fa. Flettere leggermente le dita della
mano e percuotere dolcemente e reiteratamente con i polpastrelli delle 5 dita
sull’addome e sulla faccia antero-mediale degli arti inferiori. Tale manipolazione promuove la circolazione di Qi e Xue e
drena le stasi.
Legno: cellulite associata a varicopatie e/o insufficienza venosa, a dispepsia di tipo ipostenico, a note ansiose, disepatismo, discinesie biliari.
Legno yang: Le adiposità possono interessare i lati esterni degli arti con tendenza a peggiorare con estro-progestinici. Eventuale associazione o tendenza a: crampi agli arti inferiori, collera, irritabilità. Fitoterapia: Hamamelis virginiana, Lithospermum officinale, Aesculus hippocastanum, Ortosiphon stamineus, Taraxacum officinalis. Indicazioni dietologiche: prugne.
Agopuntura:
GB-37: p. luo + GB-40 (p. yuan) per la
regolarizzazione esterno-interno
GB-24: esteriorizza lo yang movendo lo
yin
BL-19: disperde la pienezza energetica
della Vescicola Biliare
GB-26: armonizza Fegato e Vescicola
Biliare
ST-22: comanda la VB come ministro che
decide la m.i.m. delle trasformazioni
TE-20: p. di riunione coi m. della VB e
dell’IT e che ha azione sull’ipofisi
GB-34: rimuove le ostruzioni dal
meridiano della Vescicola Biliare; favorisce il fluire del Qi di Fegato specie
se vi è stasi in sede ipocondriale; fa circolare il Xue; purifica il
Calore/Umidità.
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulla faccia laterale delle gambe si può
utilizzare il palmo della mano, esercitando sempre una pressione dapprima
leggera e poi sempre più forte (penetrando nei muscoli). Sulla faccia laterale
delle cosce, per esercitare una pressione maggiore, si possono utilizzare
entrambe le mani sovrapposte e premendo sia col palmo che con le dita. Sulla
faccia laterale dei glutei la pressione può essere esercitata con il gomito. La
pressione può essere esercitata utilizzando il respiro come guida. Tale manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo,
disperde la stasi, elimina il freddo e il dolore, favorisce un corretto
funzionamento dell’apparato digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora
la circolazione del sangue e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle ruotando in senso orario sulla faccia
laterale degli arti inferiori e sulla faccia laterale dei glutei. Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione
di Qi e Xue, combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la
temperatura della pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione
capillare, aiuta la trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice
approssimativamente sul malleolo esterno (GB-40), ed esercitando una discreta
pressione, si fa scivolare la piega interdigitale lungo il verso di
circolazione del meridiano zu shao yang.
Legno yin: cellulite spesso dolorosa al tatto o anche spontaneamente (cellulite edematosa). Le adiposità possono interessare la faccia mediale degli arti inferiori e l’addome. Eventuale associazione o tendenza a: onicofagia, fibromatosi uterina. Fitoterapia: Berberis vulgaris, Silybum marianum. Indicazioni dietologiche: lattuga, finocchi, carote, sadano, prugne, lamponi.
Agopuntura:
LR-5: p. luo + LR-3 (p. yuan) per la
regolarizzazione esterno-interno
SP-6: tratta (nutre, tonifica,
rinfresca e mobilizza) il Sangue specie dei meridiani yin del basso, armonizza
Qi e Sangue, agisce sui tan (metabolizza l’umidità)
SP-9: p. He della Milza che tratta i
tan sottodiaframmatici
BL-18: purifica il calore-umidità e
tratta la stasi del Qi di Fegato
KI-21: P. di comando anteriore del
Fegato
LR-14: p. mu del Fegato (come tale
segna la scomparsa dello yin); mobilizza il Qi di Fegato (elimina i ristagni di
Qi di Fegato); è usato per mobilitare il Qi di Fegato quando ristagna
nell’ipocondrio (dolore ipocondriale). Eventualmente si può coppettare.
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sull’addome e sulla faccia mediale degli
arti inferiori si può utilizzare il palmo della mano, esercitando sempre una
pressione dapprima leggera e poi sempre forte (penetrando nei muscoli). La
pressione può essere esercitata utilizzando il respiro come guida. Tale manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo,
disperde la stasi, elimina il freddo e il dolore, favorisce un corretto
funzionamento dell’apparato digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora
la circolazione del sangue e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia mediale degli arti inferiori.
Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue,
combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della
pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
3. Manipolazione
di impastamento Rou Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta con modica pressione, ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia mediale degli arti inferiori.
Tale manipolazione combatte il gonfiore, la contrattura, aumentando la circolazione
del sangue e il trofismo muscolare.
4. Manipolazione
di pinzettamento Nie Fa. Sfruttando il movimento di opposizione del pollice
rispetto alle altre dita si afferra con entrambe le mani la pelle esercitando
una moderata trazione verso l’esterno sull’addome e sulla faccia mediale degli
arti inferiori. Tale manipolazione
combatte il gonfiore, il dolore, la contrattura muscolare e l’intorpidimento.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua appoggiando
la parte della piega interdigitale tra pollice e indice approssimativamente sul
malleolo interno (LR-5), ed esercitando una discreta pressione la si fa
scivolare la piega interdigitale lungo il verso di circolazione del meridiano
zu jue yin.
2. Manipolazione
di divisione Fen Fa (in caso di adiposità addominale). Con la superficie tenar
di entrambe le mani che vengono poste a livello ombelicale si esercita una
pressione con un movimento consensuale di lateralità fino a GB-26. Si tratta di una manipolazione di dispersione che ha lo
scopo di combattere il dolore e il gonfiore e di far circolare Qi e Xue; è
particolarmente utile nei disturbi da pienezza addominale.
3. Manipolazione
di percussione con il pugno vuoto Kuo Fa. In questa manovra con la
superficie dorsale delle dita e con le eminenze tenar e ipotenar si percuote in
maniera rapida, dolce e decisa la faccia mediale degli arti inferiori. Tale manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde
la stasi ed elimina il vento e il freddo.
4. Manipolazione
di strofinamento e rotazione Cuo Fa. Entrambe le mani (con la faccia
volare) vengono poste da un lato e dall’altro degli arti inferiori e si
eseguono dei movimenti di strofinamento dall’avanti verso l’indietro e
viceversa imprimendo all’arto una certa rotazione prima in un verso e poi in
quello opposto. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
5. Manipolazione
di strofinamento semplice Cuo Fa. Viene effettuata con la faccia volare
di una sola mano che viene strofinata orizzontalmente sull’addome con movimenti
di andirivieni. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
6. Manipolazione
di impastamento a due mani Bao Fa. Con entrambe le palme delle mani
contrapposte si esercita una frizione leggera e lenta con modica pressione
ruotando in senso orario agli arti inferiori. Tale
manipolazione scioglie i gonfiori ed elimina i ristagni.
7. Manipolazione
di carezzamento leggero Fu Fa. Si esegue usando i polpastrelli delle
dita che sfiorano la pelle sull’addome e sulla faccia mediale degli arti
inferiori. Tale manipolazione
riscalda la pelle, rilassa i muscoli, stimola le terminazioni nervose; si usa
frequentemente all’inizio della seduta e dopo ogni azione di massaggio.
Fuoco: sono legate a iperestrogenismo sia centrale (FSH) che periferico (17-β-estradiolo) e spesso recettoriale; sono difficili da eradicare; disturbi circolatori, concomitanza di turbe neurovascolari: acroniasi, perniosi, livedo racemosa. Cellulite armonica e di lieve entità, talora alla faccia posteriore degli arti superiori e delle spalle.
Fuoco
yang: cellulite con cute secca e
disidratata; peggioramento d’estate e col calore. Le adiposità possono essere a
sede sotto-ombelicale e principalmente a localizzazione ombelico-pubica.
Fitoterapia: Ananas comosus (?), Betula alba, Spiraea ulmaria, Hamamelis
virginiana. Indicazioni
dietologiche: lattuga, spinaci, cavolfiori, ananas, albicocca.
La patologia energetica del Fuoco yang è riferibile a una pienezza relativa del meridiano del Triplo Riscaldatore.
Agopuntura:
TE-5: punto luo + TE-4 (p. yuan) per la
regolarizzazione esterno-interno
TE-20: p. di riunione coi m. della VB e
dell’IT; tale punto, inoltre, ha azione sull’ipofisi.
CV-5: p. mu del TR che come tale
favorisce la distribuzione della yuan qi (che risiede nel Rene) da parte del
Triplo Riscaldatore ai Zang e ai Fu. Punto di comando del Jiao inferiore che
come tale stimola San Jiao (soprattutto quello Inferiore) a trasformare e espellere
i liquidi.
TE-14: mim yang all’arto superiore
BL-22: È l'agopunto più importante per
stimolare la trasformazione e il trasporto dei liquidi nel Jiao Inferiore. La
sua azione si esplica facendo in modo che il Jiao Inferiore tenga aperti i
passaggi dell'acqua affinchè i liquidi "sporchi" vengano espulsi.
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sull’addome e sulla faccia posteriore
degli arti superiori e delle spalle si può utilizzare il palmo della mano
esercitando sempre una pressione dapprima leggera e poi sempre forte
(penetrando nei muscoli). La pressione può essere esercitata utilizzando il
respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sull’addome e
sulla faccia posteriore degli arti superiori e delle spalle. Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione
di Qi e Xue, combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura
della pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare,
aiuta la trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice
approssimativamente sul lato ulnare del polso (SI-6, TE-4), ed esercitando una
discreta pressione la si fa scivolare la piega interdigitale lungo il verso di
circolazione del meridiano shou tai yang e shou shao yang.
Fuoco yin: cellulite edematosa e spesso dolorosa al tatto o anche spontaneamente; si può associare a toracoalgie. Le adiposità possono avere sede toracica esterna e/o posteriore dell’arto superiore. Fitoterapia: Silybum marianum. Indicazioni dietologiche: albicocca.
Agopuntura:
PC-6: p. luo e di comando del Jiao
superiore; assieme al p. yuan regolarizza esterno-interno
PC-7: p. shu-yuan che purifica il Fuoco
di Cuore
CV-17: P. mare del Qi chiamato anche
Qihai dell’alto (CV-6 Qihai). P. mu del MC che fa raggiungere allo yang il suo
massimo. Tonifica il Qi del Jiao Superiore (assieme al PC-6 è p. di comando del
Jiao Superiore) e quindi del Cuore e Polmone. Diffusione della Zong Qi. Punto
di riunione con i meridiani di Milza, Rene, Piccolo Intestino, Triplo
Riscaldatore e Fegato.
BL-17: mobilizza il Sangue specie nella
parte sopradiaframmatica del corpo
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). In sede toracica esterna e sulla faccia
posteriore degli arti superiori e delle spalle si può utilizzare il palmo della
mano esercitando sempre una pressione dapprima leggera e poi sempre forte
(penetrando nei muscoli). La pressione può essere esercitata utilizzando il
respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario in sede toracica
esterna e sulla faccia posteriore degli arti superiori e delle spalle. Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione
di Qi e Xue, combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la
temperatura della pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione
capillare, aiuta la trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
3. Manipolazione
di impastamento Rou Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta con modica pressione, ruotando in senso orario in sede toracica
esterna e sulla faccia posteriore degli arti superiori e delle spalle. Tale manipolazione combatte il gonfiore, la contrattura,
aumentando la circolazione del sangue e il trofismo muscolare.
4. Manipolazione
di pinzettamento Nie Fa. Sfruttando il movimento di opposizione del pollice
rispetto alle altre dita si afferra con entrambe le mani la pelle esercitando
una moderata trazione verso l’esterno in sede toracica esterna e sulla faccia
posteriore degli arti superiori e delle spalle.
Tale manipolazione combatte il gonfiore, il dolore, la contrattura muscolare e
l’intorpidimento.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice
approssimativamente sul lato ulnare del polso (HT-7), ed esercitando una
discreta pressione la si fa scivolare la piega interdigitale lungo il verso di
circolazione del meridiano shou shao yin.
2. Manipolazione
di percussione con il pugno vuoto Kuo Fa. In questa manovra con la
superficie dorsale delle dita e con le eminenze tenar e ipotenar si percuote in
maniera rapida, dolce e decisa la faccia posteriore degli arti superiori e
delle spalle. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
3. Manipolazione
di strofinamento e rotazione Cuo Fa. Entrambe le mani (con la faccia
volare) vengono poste da un lato e dall’altro degli arti superiori e si
eseguono dei movimenti di strofinamento dall’avanti verso l’indietro e
viceversa imprimendo all’arto una certa rotazione prima in un verso e poi in
quello opposto. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
4. Manipolazione
di strofinamento semplice Cuo Fa. Viene effettuata con la faccia volare
di una sola mano che viene strofinata orizzontalmente in sede toracica esterna
con movimenti di andirivieni. Tale
manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il
vento e il freddo.
5. Manipolazione
di impastamento a due mani Bao Fa. Con entrambe le palme delle mani
contrapposte si esercita una frizione leggera e lenta con modica pressione,
ruotando in senso orario alle spalle e agli arti superiori. Tale manipolazione scioglie i gonfiori ed elimina i
ristagni.
6. Manipolazione
di carezzamento leggero Fu Fa. Si esegue usando i polpastrelli delle
dita che sfiorano la pelle in sede toracica esterna e sulla faccia posteriore
degli arti superiori e delle spalle.
Tale manipolazione riscalda la pelle, rilassa i muscoli, stimola le
terminazioni nervose; si usa frequentemente all’inizio della seduta e dopo ogni
azione di massaggio.
Metallo: adiposità generalizzata per
non presa di forma; associazione a acne o a altre dermopatie. Pelle talora
lentigginosa e tendente all’invecchiamento precoce (smagliature).
Metallo yang: pelle secca e talora calda; eventuale associazione a disturbi del Grosso Intestino. Fitoterapia: Fraxinus excelsior, Marrubium vulgare, Taraxacum officinalis. Indicazioni dietologiche: lattuga, spinaci, cavolfiori, pesche.
Agopuntura:
LI-6: p. luo + LI-4 (p. yuan) per la
regolarizzazione esterno-interno
CV-6 + LU-9: per il controllo delle
difese superficiali aspecifiche di protezione della cute
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulla faccia laterale del bacino si può
utilizzare il palmo della mano esercitando sempre una pressione dapprima
leggera e poi sempre forte (penetrando nei muscoli), per esercitare una
pressione maggiore, si possono utilizzare entrambe le mani sovrapposte e
premendo sia col palmo che con le dita. Sulle natiche la pressione può essere
esercitata con il gomito. La pressione può essere esercitata utilizzando il
respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sulla faccia
laterale del bacino. Tale
manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue, combatte
l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della pelle e
favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice
approssimativamente sul polso (LI-5), ed esercitando una discreta pressione la
si fa scivolare la piega interdigitale lungo il verso di circolazione del
meridiano shou yang ming.
Metallo yin: pelle umida e fredda; eventuale associazione a disturbi di Polmone. Fitoterapia: Fucus vesiculosus. Indicazioni dietologiche: lattuga, carote, arance, ananas, pesche.
Agopuntura:
LU-7: p. luo + LU-9 (p. yuan) per la
regolarizzazione esterno-interno
CV-6 + LU-9: per il controllo delle
difese superficiali aspecifiche di protezione della cute
CV-17: p. mare del Qi e p. di riunione
con il Triplo Riscaldatore.
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulla faccia postero-laterale del bacino
si può utilizzare il palmo della mano esercitando sempre una pressione dapprima
leggera e poi sempre forte (penetrando nei muscoli), per esercitare una
pressione maggiore, si possono utilizzare entrambe le mani sovrapposte e
premendo sia col palmo che con le dita. Sulle natiche la pressione può essere
esercitata con il gomito. La pressione può essere esercitata utilizzando il
respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
2. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutto il palmo della mano si esercita una frizione
leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario sulla faccia
postero-laterale del bacino. Tale
manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue, combatte
l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della pelle e
favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa. La manovra si effettua
appoggiando la parte della piega interdigitale tra pollice e indice
approssimativamente sul braccio (LU-3), ed esercitando una discreta pressione
la si fa scivolare la piega interdigitale lungo il verso di circolazione del
meridiano shou tai yin.
Dai Mai: accumulo di yin in basso (cellulite diffusa a 360° sugli arti inf. con edema e freddo), glutei freddi con perdita della sensibilità, sensazione di sedersi sull’acqua, concomitanza di microvarici a livello della faccia anteriore delle cosce e tensione dei retti (fenomeno Xu Li). Inoltre, si possono associare: facilità alla distorsione alle caviglie, debolezza congenita agli arti inferiori, freddo ai genitali, stipsi, leucorrea, dolore a cintura più spesso lombare, dolore sacro-iliaco, difficoltà di messa in movimento dopo un riposo, lombalgia trasversale alta irradiata anteriormente verso l’addome e la pelvi con difficoltà alla rotazione del tronco, difficoltà a ruotare il tronco (segno shao yang), stato ansioso, algo-parestesie e contratture muscolari agli arti, pubalgia, atteggiamento valgo del piede, ipertonia dei muscoli a livello cervicale con scomparsa della normale lordosi, collo estremamente rigido e cervicobrachialgia.
Agopuntura:
GB-41: p. chiave del Dai Mai
GB-28: p. del Dai Mai che fa circolare
i prodotti yin
LR-13: metabolizza l’umidità
ST-32: p. di riunione delle vene
(sembra governare l’arrivo in basso dello yang che fa circolare il Sangue);
inoltre, agisce sulla tensione superficiale dei retti
GV-4 + BL-23: in caso di deficit di
Yuan Qi fornita al Dai Mai attraverso il MD del Rene freddo ai lombi, ai glutei
e alle gambe, debolezza congenita agli arti inferiori, debolezza dei legamenti
(facilità alle storte alle caviglie), astenia (si ricorda che la yuan qi dirige
l’integrazione del jing acquisito).
Massaggio cinese
Tecniche principali:
1. Manipolazione
di spinta Tui Fa. Per l’esecuzione è utile e talora necessario l’ausilio del
talco. Con il lato ulnare della mano si esercita una leggera pressione
spingendo lentamente lungo la zona da trattare (sede dell’adiposità) verso
l’alto. Tale manipolazione
esercita un’azione di scollamento dei tessuti più superficiali da quelli più
profondi, inoltre, scalda la superficie cutanea rilassando i muscoli.
2. Manipolazione
di pressione An Fa. Nei punti prescelti, con l’estremità delle dita (solo
pollice, medio+indice o +anulare) e/o con l’articolazione fra la prima e la
seconda falange del medio, si esercita una pressione dapprima leggera e poi
sempre forte (penetrando nei muscoli). Sulle gambe e sul basso addome si può
utilizzare il palmo della mano, esercitando sempre una pressione dapprima
leggera e poi sempre più forte (penetrando nei muscoli). Sulle cosce e sui
glutei, per esercitare una pressione maggiore, si possono utilizzare entrambe
le mani sovrapposte e premendo sia col palmo che con le dita. Sui glutei la
pressione può essere esercitata con il gomito. La pressione può essere
esercitata utilizzando il respiro come guida. Tale
manipolazione promuove la circolazione dei Jingluo, disperde la stasi, elimina
il freddo e il dolore, favorisce un corretto funzionamento dell’apparato
digerente, regola la trasmissione nervosa, migliora la circolazione del sangue
e quella linfatica, rilassa i muscoli.
3. Manipolazione
di frizione Mo Fa. Con tutta la superficie volare della mano si esercita una
frizione leggera e lenta sfiorando la pelle, ruotando in senso orario nelle
regioni sott’ombelicali interessate.
Tale manipolazione armonizza il Qi, stimola la circolazione di Qi e Xue,
combatte l’infiammazione, scaccia il freddo migliorando la temperatura della
pelle e favorendone il trofismo, migliora la circolazione capillare, aiuta la
trasmissione nervosa e ha un effetto sedativo.
4. Manipolazione
di impastamento Rou Fa. Con tutta la superficie volare della mano si esercita una
frizione leggera e lenta con modica pressione, ruotando in senso orario nelle
regioni sott’ombelicali interessate.
Tale manipolazione combatte il gonfiore, la contrattura, aumentando la
circolazione del sangue e il trofismo muscolare.
5. Manipolazione
di pinzettamento Nie Fa. Sfuttando il movimento di opposizione del pollice rispetto
alle altre dita si afferra con entrambe le mani la pelle esercitando una
moderata trazione verso l’esterno nelle regioni sott’ombelicali interessate. Tale manipolazione combatte il gonfiore, il dolore, la
contrattura muscolare e l’intorpidimento.
Tecniche ausiliarie:
1. Manipolazione
di scorrimento secondo corrente Shun Fa.
2. Manipolazione
di divisione Fen Fa (in caso di adiposità addominale). Con la superficie tenar
di entrambe le mani che vengono poste a livello ombelicale si esercita una
pressione con un movimento consensuale di lateralità fino a GB-26. Si tratta di una manipolazione di dispersione che ha lo
scopo di combattere il dolore e il gonfiore e di far circolare Qi e Xue; è
particolarmente utile nei disturbi da pienezza addominale.
3. Manipolazione
di percussione con il pugno vuoto Kuo Fa. In questa manovra con la
superficie dorsale delle dita e con le eminenze tenar e ipotenar si percuotono
in maniera rapida, dolce e decisa gli arti.
Tale manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina
il vento e il freddo.
4. Manipolazione
di strofinamento e rotazione Cuo Fa. Entrambe le mani (con la faccia
volare) vengono poste da un lato e dall’altro degli arti superiori e si
eseguono dei movimenti di strofinamento dall’avanti verso l’indietro e
viceversa imprimendo all’arto una certa rotazione prima in un verso e poi in
quello opposto. Tale manipolazione
regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina il vento e il
freddo.
5. Manipolazione
di strofinamento semplice Cuo Fa. Viene effettuata con la faccia volare
di una sola mano che viene strofinata orizzontalmente in sede addominale
sott’ombelicale con movimenti di andirivieni.
Tale manipolazione regolarizza lo yin e lo yang, disperde la stasi ed elimina
il vento e il freddo.
6. Manipolazione
di impastamento a due mani Bao Fa. Con entrambe le palme delle mani
contrapposte si esercita una frizione leggera e lenta con modica pressione
ruotando in senso orario agli arti inferiori. Tale
manipolazione scioglie i gonfiori ed elimina i ristagni.
7. Manipolazione
di carezzamento leggero Fu Fa. Si esegue usando i polpastrelli delle
dita che sfiorano la pelle nelle regioni sott’ombelicali interessate. Tale manipolazione riscalda la pelle, rilassa i muscoli,
stimola le terminazioni nervose; si usa frequentemente all’inizio della seduta
e dopo ogni azione di massaggio.
Chong Mai: cellulite disarmonica: asimmetrica dx/sn; adiposità a localizzazione postero-mediale della gamba, antero-mediale della coscia, addominale (soprattutto sott’ombelicale) e vertebrale; cellulite che insorge in relazione ad eventi psicosociali (scomparsa di persona cara, perdita del posto di lavoro); il Chong Mai nei grandi cambiamenti della vita può entrare in crisi, ad es. mangiando di più e quindi tendendo ad appesantirsi ulteriormente; eventuale associazione a ipertricosi, disturbi ormonali (ipotiroidismo, ipogonadismo, etc.).
Agopuntura:
SP-4: p. chiave del Chong mai
ST-30: comanda tutte le trasformazioni
alimentari yang e la loro distribuzione
KI-11: regge tutte le mutazioni
alimentari yin
PC-6: p. del meridiano Yin Wei Mai
accoppiato del Chong Mai
Qiao Mai: Le adiposità sono legate alle
modificazioni del tono muscolare con conseguenti alterazioni posturali:
disturbi della colonna vertebrale (lombalgia, iperlordosi, scoliosi), del
bacino (asimmetria), degli arti inferiori (valgismo, varismo) e conseguenti
modificazioni del microcircolo.
La sfera d’influenza dello Yin Qiao Mai
comprende principalmente l’addome e i genitali (mestruazioni ritardate o
anticipate); quella dello Yang Qiao Mai comprende la testa (disturbi oculari,
strabismo, sonnolenza, ipersonnia).
Yin Qiao Mai: Il tipo di adiposità sarà di tipo edematoso con localizzazione Acqua yin. Si tratta di persona che non ama la propria immagine (lo yin Qiao esprime il modo in cui l’individuo si vede); spesso i disturbi compaiono all’improvviso quando la persona si distacca dalle proprie radici (trasferimenti, abbandono della casa paterna); i Qiao sono gli unici meridiani curiosi in cui i punti chiave e i punti di origine coincidono e sono posti là dove s’inradica la vita volendo sottolineare il profondo legame con la terra.
Agopuntura:
KI-6, KI-8, LU-7
Yang Qiao Mai: Il tipo di adiposità ricalca quello dell’Acqua yang. Costituzionalmente assomiglia al soggetto Fuoco (tipo alto, slanciato, collo lungo, andatura elegante, tende a camminare sulle punte); ma a differenza del soggetto Fuoco non ha palpitazioni, tachicardia, arrossamenti. Psicologicamente i Yang Qiao Mai sono curiosi e vogliono andare oltre il lato apparente delle cose (lo Yang Qiao Mai rappresenta il modo di vedere il mondo, o meglio il modo in cui si vorrebbe che fosse).
Agopuntura:
BL-62, BL-59, SI-3
Wei Mai
Le adiposità hanno l’aspetto shao yang, ma con caratteristiche psichiche differenti. Inoltre, sono spesso presenti alterazioni ormonali.
Yin Wei Mai: Si tratta di una persona
che non prende visione del suo mondo interno, che non vuole conoscere sé stessa
e pertanto ci appare come superficiale. Lo Yin Wei Mai rappresenta la risposta
della Terra al Cielo e la sintomatologia consiste in un blocco dello yin; si
tratta di persone che non riescono a portare a compimento la propria
interiorità con sintomi da accumulo di liquidi e con emotività e tumulto
interiore, bufere interne, amori segreti; soggetti introversi (non
esteriorizzano), ipocondriaci, non interagiscono con l’ambiente in maniera
irruente, ma accumulano senza reagire e sfogarsi finché non esplodono con delle
sfuriate memorabili, perdita del proprio controllo.
Agopuntura:
PC-6, KI-9, SP-4
Yang Wei Mai: Individui particolarmente
sensibili al mondo circostante: tuoni, meteorosensibilità di tipo
anticipatorio, cioè 1-2 giorni prima del cambiamento di tempo (specie a livello
di pregresse fratture), riacutizzazione meteoropatica dei sintomi, soffrono per
ciò che succede all’esterno, cioè caricano su sé stessi la sofferenza degli
altri, adattamento camaleontico ad un mondo che non si domina (è dominato da un
destino deciso da altri: facilmente plagiati, bravi attori, allegro in ambiente
allegro e triste in ambiente triste, personalità istrionica); inoltre,
presentano sintomatologie alternanti e non localizzate (caldo e freddolosità,
sensazione di febbre con brividi senza realmente averla, cefalea di tipo
shaoyang dall’indietro in avanti, reumatismi: dolori diffusi alle
articolazioni, lombalgia che migliora in antero-flessione).
In sintesi mentre lo yin Wei è
disarmato verso l’interno, lo yang wei è disarmato verso l’esterno.
Agopuntura:
TE-5, BL-63, GB-35, GB-41
BIBLIOGRAFIA
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