Associazione Medica per lo Studio dell'Agopuntura

Nobile Collegio Omeopatico

Scuola Italo-Cinese di Agopuntura di Roma

Poliambulatorio Xinshu, Roma-Ostia


Il bagno di Venere - Boucher

 

Trattamento della sciatalgia con la MTC

e mediante rimedi omeopatici.

 

Carlo Di Stanislao, Rosa Brotzu, Giuliana Franceschini,

Emilio Simongini, Carlo Dammassa.

 
 

"Scoprirete un giorno che coraggio e spregiudicatezza

sono gli unici ausili in condizioni estreme di sofferenza e dolore"

Paolo Larizza

 

"Grande saggezza manifesta colui che pazientemente ascolta

e cerca di comprendere l’altrui diversa veritate"

Leonardo da Vinci

 

 


 

Riassunto: La sciatica è una frequente condizione dolorosa per interssamento del nervo grande ischiatico. L'articolo ne descrive le principali caratteristiche e propone schemi semplici di trattamento con agopuntura, farmacoterapia cinese, massaggio tuina e mediante rimedi omeopatici. Si riferisce, nella conclusione, di una esperienza recente che dimostra l'efficacia, in fse acuta ma non per quanto riguarda le recidive, del trattamento con agopuntura ed omeopatia.

Parole chiave: sciatica, Medicina Tradizionale Cinese, omeopatia.

 

Summary: The sciatica is one frequent painful condition for irritation or jam of the ischyatic large nerve. The article describes the main characteristics and proposes simple outlines of treatment with acupuncture, Chinese herbal medicine, tuina massage and by homeopathy. One refers, in the conclusion, of a recent experience that demonstrates the effectiveness, in acute phase but not far as the recidive, of the treatment with acupuncture and homeopathy.

Key words: sciatica, Chinese Traditional Medicine, tuina, homeopaty.

 


 

Premessa
 

La sciatica ( o sciatalgia) è una sindrome dolorosa a carico della regione del nervo sciatico, il più lungo ed imponente dei nervi dell'uomo, con radici L5-S2 e che decorre dall'area lombare, lungo il gluteo e sulla faccia posteriore di coscia e gambe.  Il dolore, inizialmente localizzato alla regione lombo-sacrale, si estende successivamente alla natica, alla faccia posteriore della coscia, alla parte laterale della gamba sino alle dita del piede. Il dolore è accentuato da situazioni che provocano stiramento delle radici nervose come colpi di tosse, starnuti, determinate posizioni e manovre (segno di Lasegue, segno di Neri) (Bergamini, 1990; Langmore et al., 2001).

La sintomatologia dolorosa si associa a diminuzione dei riflessi, a deficit della sensibilità superficiale e della forza muscolare nel territorio interessato. Dal punto di vista eziopatogenetico si distingue una forma primitiva (ischialgia vera) su base nevritica, e una forma secondaria a processi patologici a carico del rachide lombo-sacrale (artrite, artrosi, tumori, ernia discale) capaci di determinare una compressione a carico delle radici del nervo sciatico (Scarpa, 1977; AAVV, 1999). Attualmente, negli USA, si inseriscono le sciatalgie secondarie fra le forme lombari dolorose (Deyo et al., 2001). La lombalgia è al secondo posto dopo sintomi a carico dell’apparato respiratorio come motivo di richiesta di visita medica e interessa i 2/3 degli adulti in almeno una occasione nel corso della vita. Colpisce uomini e donne con uguale frequenza, più spesso tra i 30 e i 50 anni. È il più frequente motivo di assenza dal lavoro al di sotto dei 45 anni ed è la causa più costosa di invalidità (Deyo et al., 2001).

Il dolore può originare da qualsiasi struttura spinale ma è più frequentemente causato da danni alle strutture muscololigamentose o processi degenerativi legati all’invecchiamento. Altre cause comuni sono la stenosi spinale[1] ed ernie discali[2]. Una causa rara è la sindrome del legamento piriforme che può irritare lo sciatico in sede glutea. Caratteristico è il dolore gluteo irradiato al cavo popliteo. La forma è comunque sovrastimata e la diagnosi si raggiunge per esclusione (Rodrigue et al., 2001).

Nell’85% dei casi non si riesce a stabilire una precisa diagnosi patoanatomica. La relazione tra sintomi ed esami radiologici è debole e ciò spiega l’uso frequente di termini vaghi come stiramenti, strappi, processi degenerativi che non hanno precise caratteristiche anatomiche o istologiche. Data la difficoltà di una precisa diagnosi anatomica, la valutazione diagnostica è spesso frustrante sia per il medico che per il paziente (AAVV, 1995). Ci sono però tre domande importanti che possono guidare la diagnosi (Deyo et al., 2001): C’è una causa sistemica? C’è una causa sociale o psicologica che aumenta o prolunga il dolore? C’è una compromissione neurologica che richiede una valutazione chirurgica? Nella maggior parte dei casi si può rispondere a queste domande dopo una attenta anamnesi ed esame obiettivo, e il ricorso ad esami radiologici è spesso non necessario.

I punti chiave nell’anamnesi sono l’età, storia di tumori, dimagrimenti, uso di droghe iniettabili o infezioni croniche, la durata, la presenza di dolore notturno e la risposta alle terapie precedenti. La presenza di sciatica o pseudoclaudicatio suggerisce un coinvolgimento neurologico e l’incontinenza urinaria o fecale sono correlate alla sindrome della cauda equina. La presenza di febbre suggerisce un processo infettivo; il dolore vertebrale invece è un segno poco specifico di infezione. Il dolore nei tessuti molli varia a seconda dell’esaminatore. La diminuzione della flessibiltà della colonna non è strettamente associata con nessuna diagnosi in particolare ma può aiutare a pianificare e monitorare la terapia. Un espansione toracica minore di 2,5 cm è un segno specifico ma non molto sensibile di spondilite anchilosante. Inoltre, nella valutazione iniziale va fatto un completo esame neurologico per valutare i riflessi tendinei, il sistema sensoriale e motorio (Bergamini, 1990).

Il ruolo delle immagini radiologiche è limitato da una scarsa correlazione tra sintomi e riscontri anatomici e dovrebbe quindi essere limitato a pazienti con storia di trauma o processi sistemici. La risonanza magnetica è indubbiamente il test che offre il quadro più completo. Quando è controindicata (portatori di pacemaker), la TAC può essere utile. La radiografia semplice ha un ruolo limitato nel rilevare processi infettivi iniziali e tumori. RMN e TAC sono anche utili per dimostrare eventuali ernie e stenosi spinali.

Nei pazienti di età superiore ai 65 anni l’uso precoce di metodiche radiologiche di immagine è giustificato da una maggior incidenza di tumori, fratture, stenosi spinali e spondilolistesi o di aneurismi aortici. L'indicazione all'esecuzione di una elettromiografia (EMG) nel caso di patologia radicolare lombare esiste solo se vi è un deficit motorio o muscolare non accompagnato da sintomatologia dolorosa. Infatti, in quel caso, si può ipotizzare la presenza di differenti malattie del motoneurone o neuropatie periferiche. La concomitanza di sintomatologia dolorosa e di deficit motorio fa pensare, invece, a un impegno radicolare nel tratto in cui le radici sono ancora separate o quando sono appena unite. Nel caso vi fosse una discrepanza di localizzazione nervosa dei sintomi dolorosi e motori o la presenza di segni bilaterali, eventualmente dissociati tra deficit sensitivo e deficit motorio, l'indicazione di una EMG è complementare all'esame neuroradiologico (TAC o, eventualmente, RMN) (Leinonen et al., 2001; Deyo et al., 2001).

Nella maggior parte dei casi il dolore si risolve entro due settimane, ma sono frequenti le ricadute(fino a 40% dei casi), anche se per lo più non invalidanti, entro 6 mesi dal primo evento. Ciò è valido sia per le lombalgie non specifiche che nei casi di ernia con lomboscitalgia consensuansuale. La prognosi della stenosi spinale è invece meno favorevole poichè il processo in generale rimane stabile o peggiora gradualmente (AAVV, 1999). L’uso di FANS e di farmaci miorilassanti diminuisce il dolore in maniera efficace ma è improbabile che influisca sul decorso della patologia (Zanussi, 2000).

Non completamente risolto invece, in campo scientifico, è il ruolo di fisioterapie, manipolazioni spinali, agopuntura e massaggi (Mendelson, 1983; SIA, 2000; Deyo et al., 2001). Negli USA l’agopuntura in corso di sciatica si ritiene, sia nelle forme nevritiche che secondarie, un intervento palliativo, con tutto quello che, sotto il profilo bioetico, questo comporta (Pellegrino, 1999). Si raccomanda il riposo a letto nel caso di lombalgia acuta o sciatica, ma si raccomanda  un rapido ritorno alle attività normali purchè tollerate. L’esercizio fisico non è utile nella fase di dolore acuto ma senza dubbio aiuta a prevenire le ricadute e può essere utile nel trattamento del dolore cronico (Stringa, 1977; Bergamini, 1990, AAVV, 1995).

La terapia chirurgica è appropriata solo per pochi pazienti (AAVV, 1999). È più efficace nei casi di sciatica o pseudoclaudicatio refrattari alla terapia medica ed è invece necessaria nei casi di sindrome della causa equina specialmente se il deficit neurologico è progressivo (Leinonen et al., 2001; Deyo et al., 2001).
 

Medicina Tradizionale Cinese
 

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) la maggior parte degli esperti, anche di formazione diversa (Stone, 2000, AAVV, 2000, Mitchell, 1997; Helms, 1996; Stux et al., 1995; Di Stanislao, 1999; Ding, 1991; Zhu, 1991; Giullaume et al., 1990; Porkert, 1974) si descrivono  quattro differenti forme di dolore sciatalgico (o lombosciatalgico):

  • Stasi di Qi

·     Stasi di Sangue

·     Forme legate alla penetrazione di Umidità e Freddo.

·     Vuoto di Yin di Fegato e Rene.

Stasi di Qi

Il dolore è migrante, mal localizzato, urente. La sciatica consegue a lombalgia. Si tratta per lo più di donne che sono soggette a periodi di depressione (Stone, 2000). Sforzi fisici protratti favoriscono tale condizione. Il freddo e l’umidità aggravono il dolore. Il dolore è più intenso al mattino e migliora nel corso della giornata e con il movimento. Se la Stasi persiste genera Fuoco. In questo caso il dolore diviene bruciante ma, paradossalmente, migliora con il calore locale ed il massaggio. In caso di Stasi di Qi il polso è teso e la lingua normale; invece nella trasformazione in Fuoco la lingua è arrossata ed il polso rapido. In agopuntura si trattano i punti GB30-31 e BL32-38, aggiungendo gli Huatuojiaji lombari selezionati in base alla dolorabilità. Nel caso di Stasi a seguito di stress emotivo o depressione si impiega la combinazione GB34 e LR3. Il punto GB34 agisce su ippocampo ed insula, pertanto riduce la componente affettiva del dolore (Chiu et al., 2001).

Nel caso di trasformazione in Fuoco si tratteranno LR2, ST45 e 41 e BL40. Nelle semplici Stasi di Qi è impiegata la formula Du Huo Ji Sheng Tang (anche in cp., ai dosaggi di 3-6 g/die in 2-3 somministrazioni). Tale formula (che riscalda) è controindicata nel caso di Fuoco. In questi casi si usa Zhibai Di Huang Wan che riduce il Calore, rinvigorisce lo Yin e combatte il dolore (Stone, 2000; Ming, 1989).

Stasi di Sangue

Consegue ad un trauma locale, un incidente sportivo, una caduta, ecc. Il dolore è violento, associato a parestesie e con masse dure palpabili nel contesto muscolare. Il movimento è limitato ed i muscoli sono ipotrofici. Il dolore è molto forte di notte e spesso risveglia il paziente. La posizione sdraiata l’aggrava. Una protratta Stasi di Qi o accumuli di “materia” in sede pelvica (polipi vescicali, cisti ovariche, fibromi uterni) possono favorirne l’insorgenza (Di Stanislao, 1999). Anche in questo caso il freddo e l’immobilità aggravano la condizione. Il polso è profondo e rugoso e la lingua di colorito scuro, sino al violaceo, a volte con petecchie. A questo gruppo appertengono le forme sublussative vertebrali definite "colpo della strega". Si tratta di un dolore in regione lombare, ossia nella parte bassa della schiena, che può diffondersi alla coscia e alla gamba determinanto una sciatalgia acuta, spesso molto violenta. Il dolore limita la capacità di movimento e, nelle forme più gravi, può associarsi a formicolii o perdita di sensibilità o di forza nei muscoli. Per lo più il "colpo della strega" è il frutto di abitudini scorrette e di posizioni dannose per l'equilibrio della colonna vertebrale.

Ne soffrono maggiormente coloro che sollevano pesi, oppure coloro che restano a lungo in piedi o seduti a un tavolo da lavoro e persino i bambini, certo non aiutati dalla struttura dei banchi scolastici e dal peso delle cartelle (AAVV, 1995).

L’agopuntura si attua con martelletto a fiore di prugna sui punti dolorosi di lombi e arto inferiore (punti ashi) e trattantanto con stimolazione forte di BL17-32, 40-57. Nel caso di dolore della faccia esterna di gamba e coscia si usano i punti GB30-34 e 41. Nel caso di cisti o fibromi uterni si aggiunge BL53 e per polipi verscicali BL28. Molto importante è la farmacoterapia (Stone, 2000). In caso di intensa rigidità che si riflette su tutta la colonna si possono usare i punti SI3, GV26, BL40 e BL2 (Giullaume et al., 1990; AAVV, 2000). Se la Stasi di Sangue si deve a penetrazione d’Umidità (come accade in alcuni pazienti neoplastici) il polso è scivoloso, la patina linguale oleosa, i dolori danno la sensazione di espansione. In questi casi vanno trattati (anche con coppette) i punti SP9, ST36-40, BL20 e CV12 (Tai-thu N., 1991). La formula Tao Ren Si Wu Tang muove il Sangue e scaccia i dolori. Tuttavia è molto più usata (in cp., da 3 a 6 g/die in tre dosi rifratte) Yunnan Paiyao, composta esclusivamente dal principio Sanqi, radix Pseudoginseng (Stone, 2000; Ming, 1989; Giullaume et al., 1987) che muove il Sangue e l’Energia.  Nei casi refrattari si può impiegare, due volte al giorno a stomaco pieno, il seguente decotto:

  • radix Paeoniae albae, Baishao,  g 8
  • radx Paeoniae rubrae, Chishao, g 5
  • radix Blupeuri, Chaihu, g 8
  • radix Corydalis, Yanhusuo, g 5
  • radix Glycyrrhizae, Gancao, g 5.

Penetrazione di Freddo e Umidità.

Si tratta di una bizheng ed è più tipica di soggetti con poliatrosi diffusa o manifestazioni artritiche. L’andamento è cronico con acuzie causate dai fattori climatici.  Caratteristicamente il dolore è fisso ai lombi ed alle gambe, spesso saltando l’area delle coscie (AAVV, 2000; Stone, 2000). La lingua mostra un induito bianco, abbondante e facilmente scollabile. Il polso è lento e fluttuante. A volte le urine sono abbondanti e chiare e l’alvo fortemente stitico. In agopuntura (usando soprattutto moxe ed aghi riscaldati) si impiegono i punti BL23, KI3, KI7, SP5, SP9, ST38. In caso di forte sensazione di freddo o di grande sensibilità al freddo si aggiunge (in moxa diretta con sigaro di Artemisia) GV14. La formula Du Huo Ji Sheng Tang si rivela molto efficace e può essere data a lungo poiché rinvigorisce lo Yang e scaccia il Freddo e l’Umidità (Gatto, 1993; Gatto et al., 1997; Bensky et al., 2000). In caso di grave defici di Rene Yang (freddo alla piante dei piedi, debolezza estrema delle ginocchia, cali della libido, difficoltà al controllo di feci ed urine, come nella sindrome della cauda equina), si aggiunge il preparato (in decotto o cp.) Jin Gui Shen Qi Wan (Stone, 2000), che rinvigorisce e sostieno lo Yang.

Vuoto di Yin di Fegato e Rene

La condizione si definisce anche Defict di Jing ed è contrassegnata da neuropatie o fatti degenerativi midollari (stenosi del canale, ernie discali, ecc.). Il dolore è peggiore di pomeriggio e di sera ed è peggiorato dall’attenzione e dal calore. Il polso è fine e rapido, la lingua secca ed arrossata. Frequenti i disturbi neurovegetativi come vampate di calore e tachicardie. Siamo soliti consigliare (spesso con elettrostimolazione) i punti BL52, LR8, KI4-10. In farmacoterapia si impiega Liu Wei Di Huang Wan, dapprima (per 1-2 mesi) in decotto e poi in cp e per lunghi periodi di tempo.

Il Qi Gong è particolarmente utile in questi casi, come anche la dieta che deve prevedere alimenti freschi (frutta e verdura), pesce e carne di agnello o vitellino da latte (Bologna, 1999).

In alcuni casi in rapporto alle Otto Regole è possibile mettere in evidenza forme da Vuoto, Pieno e Ristagno a carattere locale.  In questi casi sono attuabili strategie agopunturistiche prontamente efficaci (Sciarretta, 1983; Kespì, 1992):

  • Pienezza lombare di Yang con Vuoto a livello di coscia e gamba. Il dolore lombosciatalgico è urente, folgorante ed interessa la faccia posteriore di coscia e gamba, per irradiarsi alle prime dita del piede. Le cintore strette ed il dercubito dorsale lo peggiora. Le lunghe passeggiate o gli sforzi muscolari lo acuiscono. Spesso noteremo alvo diarroico e rigidità dell'articolazione coxofemorale. Il trattamento si attua con i punti BL29, GB36 e ST37.
  • Pienezza di Yang alla coscia con Vuoto a livello lombare. Il dolore è cruralgico con irradiazione più spesso lombare alta (L2). Il calore e la pressione lombare migliorano il dolore. Invece il dolore è acuito da pressioni o vestimenti stretti alle cosce. Il trattamento prevederà i punti ST31-34 e 41.
  • Ristagno di Yang. Il dolore si irradia sulla faccia esterna di coscia e gamba (radici L4-L5) ed interessa le ultime dita del piede. Migliora col movimento e più intenso al mattino o dopo essere stati a lungo seduti. Il calore ed il massaggio lo migliorano. Il dolore è acuito dal freddo. Il trattamento prevede la puntura di GB30[3], GB31[4] e GB44[5]

Prima di chiudere chiesta parte vanno ricordate due cose: l’importanza di alcuni Meridiani Curiosi nei casi che non inseriscono nelle categorie sopraindicate (Ling, 2000) e quella del massaggio anmo soprattutto in fase di prevenzione delle frequenti ricadute (Corradin et al., 2001).

Circa l’agopuntura sui Meridiani Curiosi in fase acuta è molto efficace l’impiego dei punti BL59 ed SI3 (coppia Yang Qiao e Du Mai) nei dolori lungo la faccia posteriore della coscia, oppure GB41 e TB5 (coppia Yang Wei e Dai Mai) nelle scitalgie laterali di tipo L5. L’aggiunta dei punti xi del Meridiano interessato (63BL per Zu Tai Yang e 36BL per Zu Shao Yang) rende più rapida l’azione antalgica (AFERA, 1985; Ling 1991; Ling, 2000). Oltre che in fase acuta l’agopuntura sui Curiosi può essere utile quando non si riesca a formulare una corretta diagnosi. Sempre nel campo dei Meridiani Curiosi vi sono situazioni lombosciatalgiche legate a sforzi che risentono del trattamento di Chong Mai e di Ren Mai (Kespì, 1982; AFERA, 1983; Kespì, 1992.).

Nel caso di sforzi leggeri in flessoestensione che causano “colpo di strega” con paziente piegato in avanti, irradiazione del dolore lungo la faccia posteriore delle cosce fino al cavo popliteo si può trattare il Chong Mai con i punti 4SP, 37 e 38BL (Giullaume et al., 1990). Se invece il dolore insorge dopo uno sforzo violento o uno “strappo”, è molto intenso, fa sudare il paziente, produce necessità di sdraiarsi a letto e si avverte come “profondo” e “dentro l’osso” si può trattare il Ren Mai: moxe sul CV2 e aghi su LU7 (Kespì 1982; Kespì, 1992). Nelle sciatalgie post-chirurgiche, da imbrigliamento cicatriziale delle radici nervose, (Ido K. et al., 2001) è utile trattare Yang Wei e Yang Qiao con i punti GB35, BL62 e con l’aggiunta di GV3 (Sciarretta, 1983; Di Stanislao, 1999). Va comunque ricordato nei in questi Meridiani circola Yuanqi e pertanto la terapia deve essere sospesa il prima possibile (Corradin, 1999.).

Quando nessuno degli schemi sopraddetti si attaglia alle caratteristiche del paziente si può far ricorso alla reflessoterapia, con eventuale elettrostimolazione[6] (Niboyet, 1959; Voisin, 1974; Negro et al., 1975; Sembianti 1980; Quirico, 1998.).

 

Irradiazione del dolore

Radice interessata

Punti selezionati

1.      Irradiazione anteriore (cruralgia, Lasegue negato e Wasserman positivo)

L3 o L4

ST30-32,36-42 e BL31.

2.      Irradiazione laterale

L5

GB30-31-40 e GV3.

3.      Irradiazione posteriore

S1

BL31-33-40-56-50-60-62.

 

Interessante è l'azione, spesso molto rapida, dell'auricoloterapia. Il punto della sciatica si situa sulla radice dell'elice, circa all'altezza della fossetta naviculare (Mazzetti, 1977; Doglia, in press). Secondo alcuni AA il trattamento deve essere controlaterale, secondo altri bilaterale, per altri ancora opposto alla mano dominante (a sinistra per i destrimani e a destra per i mancini (Sembianti, 1980;Vahr, 1981; Zhu, 1991).

Circa il massaggio la semplice tecnica di trattamento lineare giornaliero per 20 minuti sui Meridiani di Zu Shao Yin e Zu Tai Yang riduce il numero di recidive e migliora lo stato muscolo-scheletrico lombare (Stone, 2000). Il micromassaggio in tonificazione sui punti GB35-36 e TB5 è utile nelle sciatalgie della faccia esterna dell’arto inferiore; invece per quelle posteriori si tratteranno in punti BL63-59 ed SI3. Nel caso di Stasi di Sangue vanno anche trattati con micromassaggio i punti BL17 e 37 ed il Meridiano Zu Yang Ming (Corradin et al., 2001).

 

Omeopatia
 

Abbiamo già potuto verificare che l’associazione agopuntura-omeopatia è molto efficace in corso d’algie acute di tipo reumatico ad estrinsecazione lombare (Di Stanislao, 2000).

Soprattutto quando s’impiegano schemi reflessologici poiché non si è riusciti a formulare una diagnosi energetica, tale associazione appare veramente efficace. (D’Harvilleur, 1988).

Nella sottostante tabella presentiamo i rimedi principali e le principali caratteristiche cliniche d’impiego  in corso di affezione sciatalgia (Vannier, 1972; Negro et al., 1976; Ullman et al., 1999; Dufhilo, 2000).

Useremo le basse potenze (5-7 CH) e daremo 3 granuli 2-3 volte al dì due ore dopo o un’ora prima di ogni pasto per periodi di 2-4 settimane (D’Harvilleur, 1988).

 

Rimedio

Segni e sintomi principali

Aconitum

Dolori folgoranti, intollerabili, peggiorati dal freddo e con formicolii[7].

Arsenicum album

Depressione, angoscia, peggioramento con il riposo e miglioramento col caldo ed il movimento. Tanatofobia[8].

Belladonna

Dolori folgorante che appare e scompare bruscamente. Faccia congesta. Aggravamento pomeridiano, con i copi d’aria e con le gambe penzoloni. Molto sensibile alle correnti d’aria.

Bryonia

Migliorato dal riposo e dal caldo, peggiorato dal freddo e dal movimento. Note di artrosi e reumatismo diffusi[9].

Chamomilla

Dolore notturna in soggetti che non sopportano il minimo fastidio. Lateralità sinistra. Sensibilità cutanea al minimo contatto. Sensibili alle correnti d’aria.

Cimicifuga

Lateralità sinistra. Dolori che migliorano in piedi e peggiorano sdraiati. Dolori folgoranti che costringono il paziente ad uscire dal letto[10].

Coffea

Algia intollerabile che peggiora di notte e con il contatto locale. Algia trafitiva che opeggiora con l’aria e migliora con il movimento[11].

Colocynthis

Migliora con le gambe flesse e la pressione forte. Aggravato dal contatto e dalla tensione.

Dioscorea

Lateralità destra. Il dolore migliora restando tranquilli

Gelsemium

Grande debolezza, fascicolazioni e tremori muscolari. Il dolore peggiora all’inizio del movimento[12], ma migliora con il movimento continuo e sudando[13].

Gnaphallium

Peggioria sia sdraiato che camminando e migliora seduti su una sedia. Predilige il lato destro. Le crisi di dolore si alternano a fasi di indolenzimento.

Iris versicolor

Sciatica ricorrente a sinistra che si aggrava con il movimento[14].

Kalium bichromicum

Metereopatia e prevalenza sinistra.

Kalium iodatum

Migliora camminando e peggiora sdraiandosi sul lato malato.

Kalmia

Dolore folgorante che si asocia a deboleza muscolare e pegiora camminando. Sensazione di stiramenti.

Magnesia posphorica

Dolori urenti con iperalgesia cutanea. Il dolore è causato anche dal solo sfioramento della pelle. Sensibile alle correnti d’aria, migliora con il calore.

Nux moschata

Dolore aggravato dal freddo-umido e migliorato dal caldo o coprendosi molto. Atteggiamento isteroide[15].

Nux vomica

Sensazione di stiramento ed irrigidimento lungo tutto il nervo dalla schiena ai piedi. Formicolio di tutti gli arti inferiori. Si aggrava di mattino, col movimento, con il freddo e decombendo sul lato malato. Migliora a riposo e con il calore[16].

Phytolacca

Lateralità destra. Dolore notturno. Spesso cicatrici patologiche o esiti di interventi in sede lombare. Spiccata metereopatia. Miglioramento nel decubito supino[17].

 

Naturalmente l'associazione fra MTC ed omeopatia è utile nelle fasi acute ma non influenza le cause muscolo-scheletriche e, pertanto, il decorso della malattia (Mendelson, 1983; Helms, 1996). Nelle fasi intercritiche la rieducazione posturale, il massaggio e la riduzione del peso corporeo possono ridurre il numero di recidive (Deyo, 2001; Schomacher, 2001; Marasco, 2000).

 

Nostra esperienza

 

Dal gennaio al giugno 2001 abbiamo avuto modo di trattare in cinque diversi ambulatori, uno pubblico (UO di Dermatologia, Dipartimento di Medicina della ASL 04 de L'Aquila) e quattro privati (Roma, Ostia, Milano e Trento) 16 casi di lombosciatalgia acuta, relativi a 9 uomini (56.2%) e 7 uomini (43.8%), di età compresa fra i 39 ed i 51 anni (mediana 45 ± 2.6), tutti con sciatalgie acute di tipo ricorrente (da 2 a 6 crisi negli ultimi 12 mesi).

Una discopatia (con protusione anteriore) era manifesta in 2 casi (12.5%), una grave uncantrosi con degrenerazione riduttiva degli spazi intervertebrali in 3 casi (18.7%), mentre negli altri 11 casi (68.8%) non è stato possibile, nonostante le indagini neuroradiologiche (TAC e/o RMN) e le visite specialistiche formula una diagnosi etiologica. Abbiamo combinato un trattamento con agopuntura, attuata per un periodo di 4 settimane con 2-3 sedute alla settimana all'inizio e poi una seduta settimanale (da un minimo di 6 ad un massimo di 10 sedute) ed omeopatia (da 1 a 3 rimedi, alla 7CH, 3 granuli di ciascun rimedio tre volte al dì alle ore 10-17 e 22, eliminando solo il caffè e la menta) e come farmaco di salvataggio consigliata un'associazione per via IM di ketarolac 30 mg e tiocolcicoside 4 mg. Circa la diagnosi energetica (Graf. 1) abbiamo posto diagnosi di penetrazione di Umidità e Freddo in 3 casi (18.7%), di Vuoto di Yin in 4 casi (25%), di Stasi del Sangue in 2 casi (12.5%), di intereramento del Chong Mai in un caso (6,25%) mentre in 6 casi (37,5%) abbiamo fatto ricorso a schemi reflessologici non essendo stata formulata una precisa diagnosi energetica.

 

 


 

 

Circa i rimedi più spesso utilizzati le relative percentuali sono riportate nel Graf. 2.

I rimedi più usati (spesso in combinazione con altri) sono stati Aconito, Bryonia, Cimicifuga e Phytolacca, sempre con perfetta tollerabilità gastrica da parte dei pazienti.

 


Il risultato a fine terapia è stato suddiviso in tre gradi:

  • Guarigione® Totale scomparsa del dolore e recupero della completa attività lavorativa e di vita.
  • Miglioramento® Nettro miglioramento del dolore, necessità saltuaria di farmaci analgesici non oppiodi per os, ripresa della attività lavorativa e di una buona attività quotidiana.
  • Variazione non significativa: Dolore necessitante di terapia parentereale ed immobilita; non ripresa della attività lavorativa.

Le percentuali sono riportate nel Graf. 3.

 

 

Abbiamo infine realizzato un follow-up con controlli mensili e della durata di tre mesi (sino all'agosto 2001), definendo le recidive gravi (necessitanti di terapia parenterale ed immobilità) nei 14 soggetti non risultati positivi (Graf. 4).


 

La proiezione della tendenza delle recidive (37.5% in tre mesi) conferma che, al pari del trattamento farmacologico, l'associazione agopuntura ed omeopatia tratta le crisi acute con minore peso iatrogeno, ma non influenza l'evoluzione nel tempo della patologia.

Va tuttavia considerato che tutti e sei i pazienti con recidiva entro tre mesi, hanno preferito rientrare nel protocollo di trattamento con agopuntura ed omeopatia che far ricorso a terapie farmacologiche. Questo dimostra che nella valutazione delle algie ricorrenti non solo i reperti obbiettivi, ma quelli individualiu e cognitivi sono molto importanti (Turk, 2001).  Infatti Il dolore è un fenomeno complesso, soggettivo e percettivo che presenta varie dimensioni - intensità, qualità, andamento nel tempo, impatto, significato personale - che sono vissute da ogni paziente in maniera unica e, perciò, può essere valutato soltanto indirettamente. Il dolore è una esperienza soggettiva e non c'è modo per quantificarlo obbiettivamente. Di conseguenza, la valutazione del dolore di un paziente dipende dalla sua espressa comunicazione sia verbale che comportamentale. Data la complessità del dolore, bisogna valutare non solo la componente somatica (sensitiva) ma anche l’umore del paziente, i suoi atteggiamenti, il modo in cui fa fronte al suo dolore, le sue risorse, le risposte da parte dei familiari e l’impatto del dolore sulla loro vita . Le stesse regole valgono per la valutazione dell'efficacia di una qualsiasi terapia antidolorifica (Turk, 2001). La patologia fisica è soltanto uno dei fattori, anche se tra quelli chiave, che contribuiscono alla esperienza del dolore. Difficilmente si può valutare un dolore senza dover fare affidamento sulle percezioni individuali. Il punto fondamentale da tenere a mente è che va valutato il paziente che riferisce di avere dolore , più che il dolore per se (Keefe et al., 1992; Turk et al., 1992), anche sotto il profilo dele rapporto medico-paziente e delle strategie terapeutiche da perseguire.

 

 

Bibliografia

  • AAVV: Acute Lumbar Muscle Sprain, Acupuncture.com, 2000.

  • AAVV: Mal di schiena, Occhio Clinico, 1995, Ottobre.

  • AAVV: Manuale Merck di Diagnosi e Terapia, Ed. Merck Sharp & Dohme, 1999.

  • AFERA: L’appareil locomoteur, Revue des Seminaires de l’AFERA, 1985, tome 1: 1-121.

  • Bensky D., Barolet R.: Farmacologia Cinese. Formule & Strategie, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.

  • Bergamini L.: Manuale di Neurologia, II Ed., Ed. Piccin, Padova, 1990.

  • Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale. Curarsi e Prevenire con il Cibo, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999.

  • Chiu JH, Cheng HC, Tai CH, Hsieh JC, Yeh TC, Cheng H, Lin JG, Ho LT,

  • Corradin M. et al.: Meridiani e Visceri Curiosi, policopie, Ed. Scuola Italo-Cinese di Agopuntura di Roma, Roma, 1999.

  • Corradin M., Di Stanislao C., Parini M.: Medicina Cinese per lo Shiatsu ed il Tuina, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2001.

  • D’Harvilleur A.: Guida all’omeopatia per la famiglia, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 1988.

  • Deyo R., Weinstein J. Primary care: Low back pain. NEJM,  2001, 344 (5): 1023-1030.

  • Di Stanislao C.: Trattamento combinato con agopuntura ed omeopatia in corso di lombalgiie croniche riacutizzate di differente origine, Riv. It. D’Agopunt., 2000, 96: 53-60.

  • Di Stanislao C.: Trattamento sintomatico del dolore in agopuntura, policopie, Ed. Sowen, Milano, 1999.

  • Ding L.: Acupuncture. Meridian theory and Acupuncture Points, Ed. Foregein Linguages Press, Beijing, 1991.

  • Ding L.: The Sixteen Xi (Cleft) Points, Acupuncture.com, 2000.

  • Doglia F.: Nuova Atlante di Agopuntura, voll I-II, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, in press.

  • Dufhilo R.: Geografia Omeopatica, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.

  • Keefe F.J., Williams D.A.:  Handbook of Pain Assessment.; Ed.  Guilford Press, New York, 1992.

  • Gatto R., Di Stanislao C.: Elementi di Farmacoterapia Cinese, policopie, Ed. CSTNF, Torino, 1997.

  • Gatto R.: Seminari AFAC, IV: Formule, Ed. AFAC, policopie, Milano, 1993.

  • Giullaume G., Chieu M.: Pharmacopèe et Médicine Tradizionnelle Chinoise, Ed. Presence, Paris, 1987.

  • Giullaume G., Chieu M.: Rhumatologie et Médicine Traditionnelle Chinoise, Voll I-II, Ed. Guy Trèdaniel, Paris, 1990.

  • Helms J.M.: Acupuncture Energetics: A Clinical Approach for Physicians, Ed. Calif Medical Acupuncture Publisher, Berkley, 1996.

  • Ido K., Urushidani H.: Fibrous adhesive entrapment of lumbosacral nerve roots as a cause of sciatica, Spinal Cord 2001, 39(5):269-273.

  • Kespì J.M.: L'Acupuncture, Ed. Maissonneuve, Moulin les-Metz, 1982.

  • Kespì J.M.: Les douleurs aigues: physiologie et treatmen, Rev. Fr. D’Acupunct., 1992, 71: 20-36.Fine modulo

  • Longmore, J. M. et al.: Oxford Handbook of Clinical Medicine, Ed. Oxford University Press, USA, 2001.

  • Leinonen V., Kankaanpaa M., Luukkonen M., et al.: Disc herniation-related back pain impairs feed-forward control of paraspinal muscles, Spine, 2001, 26(16):E367-E372.

  • manganese-enhanced functional magnetic resonance imaging in rabbits, Am. J. Vet.   Res., 2001, 62(2):178-182

  • Marasco M.L.: Back Scholl, Ed. Mondadori, Milano, 2001.

  • Mazzetti F.: Atlante di Agopuntura, Ed. Libreria Cortina, Torino, 1977.

  • Medelson G.: Traitmento con acupunctura del dolor lumbar cronico, Am. J. Med., 1983, 74:49-55. 

  • Ming O. (chef ed.): Commun-used Prescriptions in TCM, Ed. Jiont Publishing House, Shanghai, 1989.

  • Mitchell B.B.: Acupuncture and Oriental Medicine Laws, Ed. National Acupuncture Foundation, Woshington D.C., 1997.

  • Negro F., Alfano A.: L’agopuntura e l’omeopatia nell’anlgesia medica, Ed. Fratelli Palombi, Roma, 1975.

  • Niboyet J.E.H.: Le Traitment des algies par acupuncture, Ed. J. Lafitte, Paris, 1959.

  • Pellegrino E.D.: Problemi etici nelle terapie palliative, JAMA, ed. it., 1999, 11 (2): 86-88.

  • Porkert M.: The theretical foundations of Chinese Medicine, Ed. Massachussets Institute of Thecnology, Cambridge, 1974.

  • Quirico P.E.: Agopuntura clinica nella patoloia mscolo-scheletrica, Ed. UTET, Torino, 1998.

  • Rodrigue T., Hardy R.W.: Diagnosis and treatment of piriformis syndrome, Neurosurg Clin. N. Am., 200, 12(2):311-319

  • Scarpa G.: Lezioni di Ortopedia, Ed. Porziuncola, Assisi (PG), 1977.

  • SchomacherJ.:  Terapia manuale. Imparare  a Muovere e Percepire, Ed. Masson, Milano, 2001.

  • Sciarretta C.: Lezioni di Agopuntura Tradizionale, voll I-III, policopie, Ed. AMSA, Ancona, 1983.

  • Sembiani G.: Trattato di Agopuntura Reflessoterapia, Ed. Piccin, Padova, 1980

  • SIA: Libro Bianco sull'agopuntura e le altre terapie della tradizione estremo-orientale, Ed. SIA/CEA, 2000.

  • Stone A.: Sciatica, Acupuncture and Traditional Oriental Medicine, Acupuncture.com, 2000.

  • Stux G., Pomeranz B.: Basic of Acupuncture, Springer Verlag, Berlin, 1996.

  • Tai Thu N.: Traitment de la douleur, Rev. Fr. Di'Acupunct., 1991, 68: 39-48.Turk D.C.: Valuta l'individuo, non soltanto il dolore, Solus Medicina in Rete/Aggiornamenti sul dolore (http://www.salus.it/dol/indiv.html), 2001.

  • Turk D.C., Melzack R. : Handbook of Pain Assessment, Ed. Guilford Press, New York, 1992. 

  • Ullman R., Reichenberg-Ullman J.: Omeopatia pratica, Ed. Red, Como, 1999.

  • Vahr A.: Auricoloterapia, Ed. Piccin, Padova, 1981.

  • Vannier L.: L’omeopatia nelle malattie acute, Ed. Fratelli Palombi, Roma, 1972.

  • Voisin H.: Agopuntura, Ed. DEMI, Roma, 1974.

  • Zanussi C.: Breviario terapeutico, Ed. Selecta Medica, Pavia, 2000.

  •  Zhu M.: A Handbook for Treatment Acute Syndromes by using Acupuncture, Ed. 8 Dragons Publishing House, Hong Kong, 1991.

 

Indirizzo per chiarimenti

Carlo Di Stanislao

A.M.S.A.

Via Lussemburgo, 31

Tel. 0862317676

Fax. 0862313500

E-mail: amssaq@tin.it



[1] Che causa sindrome della cauda equina con incontinenza vescico-rettale.

[2] Con sciatalgie gravi e a volte paralizzanti. Ricordiamo che il dolore tipico posteriore a da compressione S1 per discopatia L5-S1; quello laterale da risentimento L5 da ernia in L4-L5 (Si veda: Tabella delle Ernie del Disco, Ed. Gruppo Editoriale Faenza, Faenza, 1999).

[3] Puntura molto profonda, retrotrocanterica, con paziente in decubito laterale a ginocchia flesse.

[4] Punto "Vento", in grado di favorire la messa in movimento dell'Energia.

[5] Come tutti i jing distali favorisce la messa in movimento dell'Energia.

[6] Si inzia con alte intensità e basse frequenze (4Hz) e si prosegue con alte frequenze (200 Hz) e basse intensità per attivare sia meccanismo endorfinici che monoaminici.

[7] Utile nelle forme da Vuoto di Yang e penetrazione di Freddo-Umidità.

[8] Molto utile nelle Stasi di Qi a sfondo depressivo.

[9] Utile nelle forme da Vuoto di Yang e penetrazione di Freddo-Umidità.

[10] Utile nelle Stasi del Sangue.

[11] Utile nelle Stasi del Sangue.

 

[12] L’azione è potenziata da Rhus toxicodendron.

[13] Utile nel Ristagno locale di Yang.

[14] Utile nei Vuoti di Yin.

[15] Utile nei Vuoti di Yang e penetrazione di Freddo ed Umido.

[16] Utile nei Vuoti di Yin e nella Stasi di Qi.

[17] Utile nella Stasi del Sangue.