Azienda Sanitaria Locale 04 L’Aquila
PO S. Salvatore

UO di Dermatologia-Centro Allergologico

Direttore: Prof. G. Bologna

Azienda Sanitaria Locale 01 Napoli
PO S. Paolo

Servizio di Agopuntura e Fitoterapia

Responsabile: Dott. O. Iommelli

Impiego di una miscela erboristica in tintura madre (TM) 
nella sindrome da privazione di corticosteroidi.

Carlo Di Stanislao, Ottavio Iommelli[*]

 

“Molto spesso parlando di ciò che amiamo creiamo più confusione 
che chiarezza; meglio allora illustrare senza parlare”

E. Betti.


Riassunto: In un certo numero di pazienti sottoposti a protratte terapie gluco-steroidee, nella fase di sospensione, s'induce un'ipocorticismo da scarsa stimolazione ipotalamica, definito sindrome da privazione di corticosteroidi. Questa condizione, in MTC, si può attribuire a deficit dello Yang del Rene. Una miscela d’erbe occidentali, in tintura madre, si è mostrata efficace in una casistica consecutiva relativa a diciotto pazienti.

Parole chiave: corticosteroidi, ACTH, Rene Yang, fitoterapia.


Numerose patologie dermatologiche (1) ed allergogiche (2) necessitano di protratte terapie steroidee per via sistemica. Quando l'evoluzione favorevole della malattia di base permette la sospensione dei corticosteroidi si passa da una condizione d’ipercorticismo iatrogeno ad una d’ipocorticismo da soppressione surrenalica (3). Per prevenire tale condizione si attua, nella pratica clinica, una riduzione graduale e progressiva delle dosi di steroidi, tenendo il paziente sotto stretto controllo clinico (3-4). Comunque in un certo numero di pazienti compaiono sintomi causati da insufficienza corticosurrenalica, che sono raggruppati nella cosiddetta "sindrome da sospensione di corticosteroidi" (corticosteroid withdrawal syndrome) (5-6). 

I sintomi ed i segni sono analoghi a quelli rilevabili nei pazienti addisoniani (3,6-7): astenia spiccata, facile faticabilità, ipotensione posturale, depressione, prostrazione profonda e sproporzionata a seguito di piccoli episodi minori (influenza, gastroenterite, ecc.). E' assente la melanodermia cutanea-gengivale tipica dell'Addison (7) poichè l’ACTH è sopresso. Inoltre non si rilevano variazioni del sodio e del potassio poichè la soppressione di ACTH non produce incremento dell'aldosterone con conseguente iponatriemie ed ipokaluria (da cui assenza di alcalosi metabolica e di ipertono vagale) (8). L’intensità dei disturbi è molto variabile e, secondo alcuni AA, legata alla dipendenza psichica da corticosteroidi (3,6). Per dirimere il dubbio fra reale ipocorticismo da sopressione centrale e dipendenza psichica s’impiegano vari tipi di test con stimolanti del sistema ipotalamo-ipofisi-corticosurrene (vasopressina, pirogeni, metapirone, ipoglicemia insulino-indotta) (3).Il test più efficace e maneggevole resta quello che impiegare analoghi dell'ACTH per via EV o IM e valutare l'incremento della cortisolemia. Se il cortisolo aumenta dopo ACTH si può escludere una sindrome da privazione di corticosteroidi (3,7).

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) le protratte terapie steroidee inibiscono lo Yang del Rene (9-10) e, in effetti, sotto il profilo sintomatologico, l'astenia, la depressione, l'ipotensione e la scarsa risposta agli stress ben si ascrivono a questo quadro nosografico (11-12).  Si è inoltre affermato, da parte di AA del passato, che la terapia con corticosteroidi, inibendo la produzione di propiomelanocortina, riduce la risposta al trattamento con agopuntura (13-15) e, in effetti, anche osservazioni più recenti sembrano confermare quest’impressione (16).  Potrebbe invece essere utile un trattamento fitoterapico in grado di agire (in rapporto alla natura ed al sapore dei principi attivi) nel sostenere lo Yang del Rene.

In Cina s’impiegano piante (Aconito, Cannella, Eucommia, ecc.) e formule (come You Gui Yin) che in modo provato rinforzano lo Yang e normalizzano l'asse ipotalo-corticosurrenalico (17).Da circa 15 anni, in occidente, si utilizzano invece piante che, in ragione della materia medica descritta negli erbari classici, possono ritenersi adeguati sostituti di differenti principi cinesi (18-20).  I dati a sostegno di questo modo di impiegare la fitoterapia (definito "energito-costituzionale") sono ancora scarsi e solo iniziali (21).

Ricerca clinica

Fra il gennaio 2000 ed il marzo 2001 abbiamo trattato 18 individui con sintomi classici da privazione di corticosteroidi, con una miscela di erbe medicinali in Tintura Madre (TM), per un periodo di otto settimane. I pazienti, di ambo i sessi, avevano un'età compresa fra i 31 ed i 57 anni (mediana 44) e tutti, a seguito di affezioni allergologiche o dermatologiche (asma estrinseco, eritrodermia, lichen ruber planus, lupus discoide cronico, lupus subacuto, sclerodermia sistemica, dermatomiosite) (vedi Graf. 1), si erano sottoposti a prolungate (da 3 a 8 mesi) terapie corticosteroidee (in media 10mg/die di metilprednisolone o dosi-equivalente di altro glucorticoide). La somministrazione del rimedio erboristico([†]) è avvenuto all'esordio della sintomatologia e la posologia, in tutti i casi, è stata di 50 gtt tre volte al dì, dopo i tre pasti principali. Nel caso di persistenza dei disturbi dopo 10 giorni i pazienti erano invitati ad uscire dallo studio. Il rimedio da noi impiegato si compone di una miscela di erbe preparate in Tintura Madre (TM).

La composizione è la seguente:

Il tenore alcolico è del 32%.

Non sono stati arruolati pazienti con documentata ipersensibilità verso componenti allergologicamente rilevanti della miscela (Betulla, Lanciola, Parietaria judaica e/o officinalis), onde evitare manifestazioni indesiderate anche confinate (sindrome orale allergica) nel corso della terapia. Molti principi contenuti nella formula sono dotati di azione a livello renale (Ortosophon, Parietaria, Sambucus, Ononide, Betula) ma nessuno, almeno in rapporto agli studi scientifici (22), sembra dotato di incisiva azione ipotalamo-corticosurrenalico.  Sotto il profilo energetico ciò che accomuna i diversi principi è la presenza di sapore salato e dolce e la natura decisamente calda, condizioni in grado, per la MTC, di rinvigorire e riscaldare lo Yang in generale e quello del Rene in particolare (19-20,23).

Abbiamo considerato come sintomi l'astenia, la depressione dell'umore e la faticabilità, facilmente valutabili da parte dei pazienti con scala a quattro punti (0 assente; 1 lieve; 2 media; 3 intensa). Abbiamo sommato i risultati dei singoli punteggi che sono stati valutati settimanalmente durante il periodo attivo (Graf. 2). Abbiamo inoltre misurato i livelli circolanti di  cortisolo totale e libero ogni 15 gg durante i due mesi di trattamento (Graf.3). Non sono stati somministrati farmaci in grado di influenzare i livelli cortisoliemici nè di influire sui sintomi esaminati (proibiti topici steroidei, viataminici, antidepressivi).

Nessun paziente è uscito dallo studio e tutti hanno giudicato almeno significativa la terapia attuata. 

 


 


Conclusioni e commento.

La miscela di piante da noi impiegata si è rivelata attiva nel ridurre in modo significativo i sintomi da privazione di corticosteroidi. La riduzione è stata rapida e progressiva ed ha riguardato, sebbene in misura diversa, l'intero gruppo trattato. L'incremento della cortisolemia si è mostrato graduale e progressivo,  ma non tale da comprovare  un’azione diretta dei principi vegetali sul sistema di regolazione ipotalo-corticosurrenalico. Il costo contenuto della strategia terapeutica ed il basso peso farmacologico, rende l'opzione da noi adottata molto significativa rispetto all'impiego iniettivo d’analoghi dell'ACTH in corso di sindrome da privazione di corticosteroidi.

Nota critica a cura del prof. Giovanni Bologna[‡].

La mancanza di un gruppo controllo[§] rende meno indicativo quest’interessante ricerca che, in ogni modo, sembra suggerire un ruolo attivo della miscela erboristica impiegata nella sindrome da privazione di corticosteroidi. Secondo la mia esperienza le modalità d’incremento progressivo dell’idrocortisone libero e totale sono diverse dalle curve che si ottengono con  stimolanti ipotalomo-ipofisari (Synacthenâ). Poiché non è stato possibile dosare l’ACTH e il Cortipotropin-Releasing-Factor non è immaginabile il meccanismo d’azione della miscela. Sarebbe stato invece interessante monitorare, nei pazienti asmatici, l’andamento delle IgE[**].In effetti, sappiamo che i farmaci steroidi incrementano i livelli d’IgE, soprattutto negli atopici asmatici[††], e se si fosse potuto notare, con le terapia saggiata, una riduzione delle reagine, sarebbe stata un indicazione a favore di un’azione diversa da quella dei glicorcoticoidi. Anche la non realizzazione di test dinamico con ACTH sintetico o vasopressina non permette di escludere che, almeno in parte, la condizione di dipendenza fosse di tipo psichico o comunque misto. Il risultato è comunque interessate sotto il profilo pratico, poiché ottenuto con prodotto di basso costo, di ampia maneggevolezza ed apparentemente privo di effetti indesiderati.

 Bibliografia

  1. Finzi F.A., Marinovich F.: Dermofarmacologia, Ed. UTET-Periodici, Torino, 1999.
  2. Errigo E.: Allergologia, voll I-II, Ed. Lombardo, Roma, 1999.
  3. Zanussi C. (a cura di): I Glucorcoticoidi in Medicina, Ed. Masson Italia, Milano, 1987.
  4. Zanussi C. (a cura di): Terapia Medica Pratica, Ed. UTET, Torino, 1988.
  5. Christy N.P.: Corticosteroid withdrawal in Kreiger D.T., Bardin C.W. (Eds.): Current therapy in endocrinology and metabolism, 1985-1986, Ed. Mosby Company, New York, 1985.
  6. Pasero G.: I corticosteroidi in medicina, Ed. Lepetit, Milano, 1990.
  7. Wilson C.D., Foster D.A. (Eds.): Williams Textbook oh Endocrinology, Ed. Sanders, New York, 1985.
  8. Carter W.J.: Interpretazione degli esami di laboratorio, Ed. CE.DRI.M., Milano, 1990.
  9. De Berardinis D., Di Stanislao C., Coradin M., Brotzu R.: Organi e Visceri in Medicina Cinese, Ed. Sanli/Bimar, Roma, 1992.
  10. Bottalo F., Brotu R.: I Fondamenti della Medicina Cinese, Ed. Xenia, Milano, 1999.
  11. Ross J.: Zang Fu. The Organs System of Traditional Chinese Medicine, Ed. Churchill-Livingstone, Edimburgh, 1982. 
  12. Auteroche B., Navailh P.: La Diagnostic en Médicine Chinoise, Ed. Maloine, Paris, 1983.
  13. Sembianti G.: Trattato di Agopuntura, Reflessoterapia, Ed. Piccin, Padova, 1980.
  14. Roustan C.: Traité D'Acupuncture, voll I-III, Ed. Masson, Paris, 1977-1980. 
  15. Sciarretta C.: Lezioni di Agopuntura, policopie, Ed. AMA, Ancona, 1983.
  16. AAVV: Acupuncture et Médicine Chinoise, in Encyclopedie de Médicine Naturelle, Ed. Techniques, Paris, 1989.
  17. Massarani E.: Erbe in Cina, Ed. ESI, Milano-Roma, 1981.  
  18. Paoluzzi L.: Fitoterapia energetico-costitutional, Fitoterapia, Organo Uficial de la Sociedas Espano-Argentina de Fitoterapia, 1991, 1: 12-18.
  19. Di Stanislao C., Paoluzzi L..: Phytos, Ed. MeNaBi, Terni, 1990.
  20. Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Vademecum ragionato di fitoterapia, ed. MeNaBi, Terni, 1991. 
  21. Gatto R., Maiola M., Lomuscio A.: Farmacologia cinese, in Libro Bianco sull'agopuntura e le altre terapie della tradizione estremo-orientale, Ed. SIA/CEA, Milano, 2000.
  22. Galliano Raspino M.: Repertorio Fitoterapico, Refit 1997, Ed. OEMF, Milano, 1997.
  23. Iommelli O., Lauro G., Di Stanislao C.: Fitoterapia Comparata, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, in press.  

Indirizzo per chiarimenti



[*] Si ringrazia per la cortese collaborazione l’Associazione Daimon di Rimini.

[†] Denominato Acqua Yang e prodotto dalla Galenica-Arcangea di S. Argangelo di Romagna (RN)

[‡] Direttore  della UO di Dermatologia-Centro Allergologico ASL 04; Professore di Semeiotica Allergologica presso la Scuola di Specializzazione di Allergologia ed Immunologia Clinica della Università de L’Aquila e di Dermatologia Allergologica e Professionale presso la Scuola di Specializzazione in Dermosifilopatia della Università di Chieti; Rappresentante per l’Abruzzo della Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani; Responsabile per la Provincia de L’Aquila del Corso di Formazione Regionale in Medicina Generale.

[§] Vedi:

[**] Kaplan S. Trattato di Allergologia, vol II, Ed. UTET, Torino, 1990.

[††] West J.B.: Fisiopatologia Polmonare, Ed. Mc Graw Hill Italia, Milano, 1999.