ASSOCIAZIONE MEDICA PER LO STUDIO DELLAGOPUNTURA
ASSOCIAZIONE FARMACOTERAPIA CINESE
SERVIZIO RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E
NEUROMOTORIA
ASL 04 LAQUILA
AMBULATORIO DI AGOPUNTURA E MOXA REVULSIVANTE
ASL 04 LAQUILA
"Osteoporosi
Menopausale:
C. Di Stanislao, G. Spacca, R. Gatto, P. Fusaro, A.. Bernardi |
Riassunto: Si presentano le caratteristiche ed i risultati di uno studio clinico inserito nel progetto europeo COSTB4, sul trattamento con agopuntura e piante cinesi in corso di osteoporosi post-menopausale. Si discutono i risultati.
Parole chiave: osteoporosi, menopausa, agopuntura, laserteraia, piante cinesi.
" La scienza ci ha condotto sulla luna. Ora spetta alla filosofia ricondurci dentro noi stessi" |
A. Conte, Conferenza sulle relazioni fra filosofia occidentale ed orientale, L'Aquila, 1995. |
" Che cos� il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so. Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so pi�" |
SantAgostino |
ESPERIENZA CLINICA |
Una serie di cinque articoli (tre cinesi e due francesi) pubblicati fra il 1985 ed il 1994 ci permette di affermare che la sola agopuntura (zhenjiu) e' poco incisiva sulla osteoporosi e puo' servire da appoggio ad altre terapie farmacologice (calcitonina, fluoro, calcio, vitamina D) o fitoterapiche (55). Di segno diverso le osservazioni di De Giacomo e Matra', pubblicati negli Atti dell'ultimo Congresso Nazionalale S.I.A. (Brescia, 22-23 Settembre, 1995) (20,22). Nel corso dello stesso congresso E. Minelli ha dimostrato che i controlli dietetici e l'igiene di vita sono molto utili nel periodo climaterico, piu' sui disturbi neuropsichici e cardiovbacolari e meno sul rimodellamento osse. Alcuni studi sulle erbe occidentali (di Giullaume del 1992, dell'Associazione MeNaBi del 1990 e 1993 e dell'Istituto Prosa del 1995) dimostrano l'azione rimineralizzante dell'Equisetum arvense. Tuttavia molti lavori condotti sulla silice denotano un recupero osseo meno valide di quello prodotto dal calcio o addirittura un peggioramento (a lungo andare) della mineralizzazione calcica dell'osteomucoide.
Il nostro studio ha riguardato 45 donne di eta' compresa fra i 50 ed i 70 anni, con osteoporosi post-menopausale di grado medio-alto (-2/3.5 rispetto allo standard), assegnate con criterio random a 3 diversi gruppi omogenei di 15 pazienti ciascuno. Lo studio (inserito nel progetto CEE definito COSTB4, coordinato per l'Italia dai dottori Ceccherelli e Casale) si e' svolto presso il Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Neurolesi e Motulesi della Ulss 04 dell'Aquila ed e' stato attuato fra il Giugno del 1994 ed il Dicembre 1997.
Il primo gruppo (Gruppo A) ha ricevuto calcio g 1 e vitamina D2 800 UI/die in un'unica somministrazione.
Il secondo gruppo (Gruppo B) Liu Wei Di Huang Wan e Du Huo Ji Sheng Tang, entrambi come estratti secchi (preparazione Lao Dan) alla dose di 3 g ciascuno, Du Huo al mattino dopo colazione e Liu Wei la sera dopo cena.
Il terzo gruppo (Gruppo C) ha ricevuto Liu Wei Di Huang Wan estratto secco (stessa posologia ed orario del Gruppo B) piu' agopuntura e laseterapia a bassa potenza (5 Hz) con apparecchio infrarosso a puntale.
I punti trattati con agopuntura (aghi monouso a perdere, dotati di manico metallico, del calibro di 0.33 cm) sono stati: |
Ki 4 (4 Rn), GB 39 (39VB), UB 11 (11V), CV 4 (4VC), Ki 27 (27 Rn). |
La puntura e' stata molto profondo sui punti dazhong e xuanzhong, transfissante con punta in alto sui punti dazhu, invece superficiale sugli altri punti. Gli aghi erano lasciati in situ per 30 minuti e manipalati all'inizio fino al "deqi".
Il manipolo laser era indirizzato (per 30 sec. a punto) sui punti (33,54):
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In caso di mialgiche o contratture muscolari i punti "grilletto" dei muscoli corrispondenti secondo gli schemi di Giullaume e Talandier (vedi Bibliografia).
I Gruppi A e B e C hanno assunto medicamento orali tutti i giorni nei primi 12 mesi (fino al Dicembre 1994) e successivamente per 20 giorni al mese (fino al Dicembre 1997).
Il Gruppo C e' stato sottoposto a sedute settimanali per 2 mesi, quindicinali per 4 mesi e poi ogni 21 gionri fino alla fine dello studio (Dicembre 1997).
I pazienti sono stati tenuti liberi di assumere, al bisogno, farmaci antidolorifici (FANS) delle categorie oxicam, diclofenac e profenici. I diversi medici curanti potevano, all'occorrenza, prescrivere medicamenti vari (antidepressivi, ansiolitici, antipertensivi, ecc.) non in grado di influire sulla mineralometria, sulle rachialgie da carico e sui principali parametri di laboratorio.
Gli esami mineralometrici (sia mono che bicromatici) sono stati condotti ogni 4 mesi. Le indagini di laboratorio ogni 4 mesi nei Gruppi B e C ed ogni mese (maggiore necessita' di valutare calcemia e funzionalita' renale) nel Gruppo A. I controlli clinici (somministrazione di scala di Mc Gill) erano mensili. Ogni paziente � stato dotato di diario giornaliero ove venivano registrati i farmaci assunti, l'orario e la posologia e l'andamento del dolore con "scores" a 4 gradi (nullo, leggero, forte, fortissimo).
ANDAMENTO E RISULTATI |
Tutti i pazienti hanno completato lo studio ed in nessuno si sono verificati effetti collaterali degni di nota.
L'andamento del rimodellamento osseo (MOC mono e bicromatica) non e' stato differente nei tre gruppi. Nessun paziente e' peggiorato e la media del miglioramento e' stato, nei diversi Gruppi, pari a 0.5/1. Le curve hanno pero' avuto conformazioni differenti: il Gruppo A ha avuto miglioramento rapido (entro 4-8 mesi) con persistenza successiva dei risultati; i Gruppi B e C miglioramento piu' lento (entro 8-12 mesi) e piu' progressivo.
Non si sono registrate variazioni statisticamente significative (p maggiore di 0.05) nei rilievi relativi ai parametri ematochimici di riassorbimento osseo ed osteosintesi: calcemia, fosforemia, calciuria, idrossiprolinuria totale e dializzabile, fosfatasi alcalina ossea, fosfatasi acida tartaro-resistente.
In 3 pazienti per gruppo e' stato inoltre possibile dosare i livelli di (OH) D3 (idrossicalciferolo) e di osteolcanica (peptide di 5800 dalton, prodotto dagli osteoblasti, vitamina K dipendente e marker di mineralizzazione ossea). Sebbene i livelli assoluti siano stati piu' alti nel Gruppo A la differenza fra i tre gruppi non e' stata statisticamente significativa (p maggiore di 0.05).
L'andamento del dolore e' stato valutato con la scala di Mc Gill piu' ampia ed attendibile del metodo "analogico-visivo" per i dolori cronici.
I Gruppi B e C sono quelli con punteggio migliore gia' dopo 4 mesi e con miglioramento progressivo fino alla fine della ricerca.
Soprattutto nel Gruppo C si e' notato un miglioramento netto delle aree di risposta relative alla cenestesi (10-15) e quindi alla sensazione di benessere generale.
Circa l'assunzione di
antidolorifici sono risultate evidenti le differenze fra i tre gruppi (p inferiore a
0.001), con maggiore assunzione nel Gruppo A rispetto ai Gruppi B e C. Fra questi ultimi
due gruppi il primo ha assunto meno farmaci antidolorifici e per un numero minore di
giorni, ma con differenze di non grande significato statistico. Negli ultimi 4 mesi dello
studio e' stato raccomandati alla totalita' della coorte, di impiegare, in caso di dolore,
preparati transedermici con indometacina e canfora. Relativamente a questo singolo periodo
i giorni di medicazione complessiva sono stati 78 per il Gruppo A, 25 per il Gruppo B e 29
per il Gruppo C Tab.1). Il numero dei risvegli notturni e' sceso piu' rapidamente nei
gruppi B e C (Tab.2).
Lo studio sullo variazioni della "soglia del dolore" (metodi pressurimetrici ed elettrici) (Tab. 3) ha mostrato un innalzamento nei Gruppi B e C e non nel Gruppo A. Il Gruppo C e' risultato variato, gia' dopo 8 mesi, in modo piu' incisivo (come gia' dimostrato da ricerche inglesi di Pontigny, francesi di Cantoni, italiane di Ceccherelli e coll. ,sulle variazione della soglia algica in pazienti fibromialgici trattati in agopuntura).
Sia il Gruppo B che il Gruppo C hanno abbisognato di un numero minore di farmaci ansiolitici, psicoanalettici ed ipnoinducenti, nonche', naturalmente, di principi antiacidi, gastroprotettori e procinetici. Non si sono registrate, invece, variazioni degne di nota sull'impiego di preparati antipertensivi (beta-bloccanti, alfalitici, diuretici tiazidici).
CONCLUSIONI |
Il preparato erboristico cinese definito Liu Wei Di Huang Wan ("pillola delle sei meraviglie a base di Rehmannia") e' dotato di azione riminerallizzante con attivazione sul metabolismo della vitamina D e della fissazione calcica osteoblastica attraverso meccanismi ancora non noti. Sia Du Huo Ji Sheng Tang ("decotto a base di Angelica pubescens e Loranthus parassiticum") che l'agopuntura abbinata alla laserterapia, hanno azione antidolorifica nelle rachialgie da carico, con innalzamento della soglia del dolore e netta riduzione della necessita' di ricorrere a rimedi di tipo antalgico.
L'impiego di una corretta alimentazione (qualitativa e quantitativa) e di precise norme igieniche e di vita (lieve attivita' fisica, tranquillita' mentale) puo' ulteriormente migliorare i risultati. I rimedi della medicina cinese riducono la necessita' di utilizzare farmaci a copertura di eventuali effetti indesiderati e collaterali (insufficienza renale, calcificazione eterotopica e vascolare, gastrolesione, epatosi, ecc.) ed il numero di controlli ematochimici e risultano quindi vantaggiosi anche in relazione al rapporto costo/beneficio.
In relazione a quanto scritto dal Ministero della Sanita' sul Bollettino d'Informzione sui farmaci (n. 5, del Maggio 1995) (numero in cui si raccomanda in tutte le terapie croniche un impiego pulsato dei farmaci) la Medicina Cinese (agopuntura, farmacoterapia, dietetica) puo' risultare utile per ridurre modi e tempi di medicalizzazione.
BIBLIOGRAFIA