PATOLOGIE DA LOGORIO VITALE: I TURNISTI
Confronto tra Medicina Occidentale e Medicina Cinese
Alberto Lomuscio, Ezio Calosso
Riassunto: Abbiamo proposto un questionario a 100 lavoratori della sanità che svolgono un lavoro a turni, allo scopo di valutare quali siano le conseguenze sulla salute dei turni stessi. I sintomi segnalati erano: astenia, lombalgie, cefalea, nausea, dispepsia, scarsa concentrazione, riflessi appannati, irritabilità, depressione, pessimismo, idee fisse, ossessioni, incubi, apatia, disinteresse e turbe dell’alvo.
Si è visto che i sintomi psichici erano prevalenti tra i medici, mentre tra gli infermieri prevalevano quelli fisici. La proposta pratica è di tonificare le strutture energetiche responsabili, ossia l’Acqua Yang, il Legno e la Terra, sia con l’agopuntura che con la dieta che col massaggio, subito prima del turno notturno.
Parole Chiave: Turni, Lavoratori della Sanità, Medicina Tradizionale Cinese
Summary: We have submitted a questionnaire to a hundred workers of the health who develop a work to turns, to the purpose to evaluate which are the consequences on the health of the turns themselves. The noticed symptoms were: weariness, lumbar pain, headache, nausea, dyspepsia, poor concentration, dimmed reflexes, irritability and irritation, depression, pessimism, fixed ideas, obsession, nightmares, apathy, disinterestedness, troubles of the intestine.
We have seen that the psychic symptoms are more frequent between the doctors, while between the nurses the physical symptoms are prevailing. The proposal is of tonifying the responsible energetic sectors, i.e. the Yang Water, the Wood and the Earth, with acupuncture and/or diet and/or massage, just before the night of work
Key words: Turns, Health Workers, Traditional Chinese Medicine
INTRODUZIONE
Il lavoro organizzato secondo dei turni scandisce la nostra vita con un orologio che non rispetta il regolare alternarsi del ritmo sonno veglia. Dal punto di vista della nostra medicina occidentale il lavorare quando è notte e il dormire di giorno sposta il nostro assetto bioumorale che si adegua al nuovo ritmo e ci permette di sopportare questa nuova situazione che a lungo andare, senza dubbio, porterà a manifestazioni somato-psichiche che vengono generalmente e acriticamente definite come “STRESS” . Dal lato olistico della Medicina Tradizionale Cinese, il conflitto sonno-veglia viene visto come uno squilibrio energetico tra YIN e YANG, perché in un momento in cui prevale lo yin (sonno-notte-riposo) siamo chiamati a vivere un momento yang (veglia-attività-lavoro).
LO STRESS
La parola “STRESS” deriva dalla terminologia ingegneristica anglosassone, e si definisce come “La forza che, applicata a una data struttura, induce, in virtù della sua intensità, tensione reversibile (elastica) o deformazione irreversibile (plastica) o rottura di quella struttura.”
Analogicamente, se ci riferiamo alla struttura energetica dell’uomo, possiamo individuare una fase di resistenza reversibile (allerta), una di deformazione irreversibile (resistenza con conseguenze patologiche da tentativo di adattamento), e una fase di rottura (patologie conclamate psichiche e fisiche).
Letteralmente il termine inglese significa “ sollecitazione, tensione, sforzo”: attualmente nel linguaggio comune è frequente intendere lo stress come un aspetto integrante della vita moderna, come una reazione comune all’eccesso di stimoli ambientali che richiedono sempre più prestazioni psicofisiche migliori e competitive.
Il termine stress appare nella lingua e nel linguaggio inglese già in epoca prescientifica ( sec.XVII) con il significato di avversità o difficoltà; nei secoli successivi si attribuiva ad una forza , pressione applicata ad un oggetto o di una persona che si oppone a forze esterne che agiscono su di essi.
Il biologo Cannon applicò allo stress il significato di stimolo, introducendo il concetto di reazione d’allarme e di livello critico.
Il canadese Selye defini’ lo stress come risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso, ma non fu questa definizione a renderlo famoso quanto l’inserimento di stress in una teoria generale dello sviluppo della malattia.
Aveva notato che inoculando vari animali da esperimento con estratti non purificati di tessuti si manifestavano reazioni tipo ipertrofia surrenalica, atrofia del timo o addirittura delle lesioni ulcerative della mucosa gastrica e defini’ tale reazione, quanto meno difensiva, sindrome generale di adattamento. Da quel giorno, almeno come definizione, lo stress è stato inquadrato non come condizione patologica ma come reazione fisiologica utile in quanto adattativa
Utile è pure la definizione di stress del Dizionario di Ergonomia della CEE: “Complesso di variazioni reversibili o irreversibili nell’organismo, misurabili con metodi fisiologici o biochimici, causati da fattori esterni come ad esempio l’ambiente fisico o di origine psicologica o sociale, capaci di indurre un abbassamento delle prestazioni”. L’abbassamento delle prestazioni a cui si riferisce il testo può ovviamente riguardare, a seconda della situazione psicologica, esistenziale e fisica del soggetto, aspetti lavorativi, la concentrazione, le prestazioni atletiche, le prestazioni sessuali, e via dicendo.
La Tabella che segue illustra i concetti finora espressi.
I STADIO – REAZIONE ELASTICA
SISTEMA TECNICO
SISTEMA UOMO
ADATTAMENTO
Deformazione reversibile
Danno reversibile(reazione emotivo-comportamentale fisiologica)
ALLARME
II STADIO – REAZIONE PLASTICA
Deformazione irreversibile
Danno irreversibile
(cuore-circolo, AGE, SNA, psiche, etc)
RESISTENZA
(IPA, gastrite,etc)
III STADIO – ROTTURA
Rottura della struttura
Rottura di struttura e/o equilibri
ESAURIMENTO
Dal punto di vista della medicina occidentale ad ogni evento stressante l’organismo reagisce con una risposta umorale mediata dall’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene con un aumento dei livelli di ormoni corticosurrenalici circolanti.
Tra gli ormoni della corteccia surrenalica, il cortisolo è il più importante.
La sua azione a livello dei tessuti è essenzialmente di tipo metabolico con lo scopo di permettere all’organismo di far fronte ad una aumentata richiesta di prestazioni da parte dell’ambiente interno ed esterno.
Eccone una breve illustrazione dei suoi effetti, che talora possono spiegare, in modo occidentale,i disturbi evidenziati nelle due classi di popolazione studiate ( MEDICI/INFERMIERI), soggetti con un lavoro scandito da turni.
-Produce un’azione antianabolica sui muscoli riducendo gli aminoacidi tessutali(spossatezza)
-Riduce l’attività immunitaria, aumenta la glicogenogenesi, i tassi di lipidi serici e di colesterolo.( apatia,minor concentrazione).
Aumenta l’acidità gastrica (dispepsie), aumenta la filtrazione glomerulare, tende alla ritenzione di sodio e alla deplezione di potassio(gonfiori, spossatezza,astenia).
I suoi livelli plasmatici li troviamo massimi nelle prime ore del mattino, minimi nelle ore serali, tutto in virtù di un proprio ritmo circadiano probabilmente controllato da un metronomo biologico che viene sovvertito nei turnisti con conseguenti manifestazioni di malessere fino a vere e proprie patologie d’organo.
Certamente i meccanismi che regolano le risposte agli stimoli stressanti sono molto complesse e coinvolgono più sistemi che devono far fronte ad una mutata omeostasi cosi’ vedremo il sistema neurovegetativo coordinare quello immunitario per migliorare le difese, preparare la difesa e l’attacco di fronte al pericolo.
MATERIALI E METODI
Abbiamo formulato un questionario con i sintomi di maggior riscontro dopo un turno di lavoro che copre principalmente le ore notturne, i sintomi rilevati erano:
spossatezza
lombalgia
cefalea
nausea
gastralgie e/o dispepsie
minor concentrazione
riflessi appannati
irritabilità e nervosismo
depressione,pessimismo
idee fisse ossessioni
incubi
apatia disinteresse
disturbi dell’alvo
altro
Suddividendo la popolazione studiata in due gruppi MEDICI-INFERMIERI abbiamo chiesto di compilare il questionario sottolineando i disturbi accusati dopo un turno notturno di guardia.
N totale 100 persone (50 medici,50 infermieri) reclutati in due Aziende Ospedaliere di Milano (San Paolo-Fatebenefratelli) nel periodo Gennaio- Marzo 2004.
RISULTATI
I risultati del nostro lavoro sono sintetizzati nelle Tabelle 1, 2 e 3.
TAB 1 distribuzione dei sintomi nella popolazione MEDICI
TAB 2 distribuzione dei sintomi nella popolazione INFERMIERI
TAB 3 distribuzione dei sintomi nella popolazione TOTALE
TABELLA 1
TABELLA 2
TABELLA 3
Allegato 1
QUESTIONARIO TURNISTI
DOPO AVER EFFETTUATO UN TURNO DI NOTTE, QUALI DEI SEGUENTI SINTOMI SONO PRESENTI?
[ ] SPOSSATEZZA
[ ] LOMBALGIA
[ ] CEFALEA
[ ] NAUSEA
[ ] GASTRALGIE e/o DISPEPSIA
[ ] MINORE CONCENTRAZIONE
[ ] RIFLESSI APPANNATI
[ ] IRRITABILITA’, NERVOSISMO
[ ] DEPRESSIONE, PESSIMISMO
[ ] IDEE FISSE, OSSESSIONI
[ ] INCUBI
[ ] APATIA, DISINTERESSE
[ ] DISTURBI DELL’ALVO
[ ] ALTRO: ………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………….
IL QUESTIONARIO E’ ANONIMO.
INDICARE SOLO SE SI SVOLGE IL RUOLO DI:
[ ] MEDICO [ ] INFERMIERE
DISCUSSIONE
Considerando i risultati ottenuti, è logico dedurre che il primum movens sia l’effetto della veglia anomala (Fuoco, secondo la Medicina Cinese) sulle necessità fisiologiche del momento, rappresentate dal riposo notturno (Acqua). L’Acqua, attaccata dal Fuoco, reagisce con sintomi a lei propri, come la lombalgia e l’apatia, e in seconda istanza non nutre adeguatamente il settore del Legno, provocando in esso agitazione e sofferenza, che colpisce la propria stessa loggia (cefalea, irritabilità, riflessi appannati) e poi va a colpire la Terra, sia nel suo lato più fisico (spossatezza, nausea, dispepsia), che in quello più psichico (minor concentrazione, idee fisse, e in parte gli stessi riflessi appannati). Il divampare del Legno , invece, colpisce molto poco il Metallo, dando solo una piccola percentuale di depressione e disturbi intestinali.
E’ però possibile distinguere alcuni sintomi che si presentano in prevalenza tra i medici, rispetto ad altri sintomi che colpiscono di più gli infermieri: tra i medici, infatti, il lavoro di notte è caratterizzato da un’attività mentale, di concentrazione e di responsabilità più importante, per cui certi sintomi più “psichici” prevalgono: tra questi, troviamo la minor concentrazione, che appartiene alla Loggia della Terra, e la riduzione dei riflessi, che appartiene al Legno per il suo aspetto di “scatto”, e alla Terra per gli aspetti di coordinazione. Tra i medici prevale inoltre il sintomo cefalea, appunto perché riguarda l’attività mentale.
Tra gli infermieri, che invece si sobbarcano di più gli aspetti faticosi e fisici del lavoro, prevalgono aspetti più fisici, come la nausea e le gastralgie/dispepsia, sempre appartenenti alla Loggia della Terra, ma stavolta ai suoi strati più bassi.
Per quanto riguarda una proposta terapeutica da attuare nel giorno prima della notte, va fatta la seguente considerazione: non è possibile agire sul primum movens, ossia il Fuoco che invade l’Acqua, in quanto il turno deve essere comunque effettuato. D’altro canto, andare a rinforzare eccessivamente l’Acqua nel suo versante Yin, potrebbe significare produrre sonnolenza. Invece è utile rinforzare l’Acqua Yang (che tra l’altro corrisponde agli effetti del cortisolo e delle catecolamine). Poi bisogna controllare l’agitazione del Legno, anche nei suoi aspetti più psichici. La protezione della Terra è poi necessaria per completare il quadro. Tutti questi effetti possono essere ottenuti stimolando alcuni punti cutanei con gli aghi (Agopuntura), oppure con massaggio manuale (Shiatsu, Micromassaggio “Tui Na”)
Si potrebbe agire anche con l’alimentazione, proponendo l’assunzione di cibi che rinforzano la Terra e armonizzano il Legno (ossia, di sapore dolce), mentre un’azione sul rene yang (sapore amaro) avrebbe effetti utili anch’essa, ma forse più sintomatici. Tale dietoterapia potrebbe essere attuata nei due giorni precedenti la notte del turno secondo le indicazioni delle tabelle seguenti.
ALIMENTI DAL SAPORE DOLCE
ALIMENTI
NATURA
FREDDI
FRESCHI
Cereali verdure legumi
Melanzana, bambù (germoglio), funghi, cetriolo, fagiolini, convolvolo, rapa, orzo,soia (verde, germogli), luffa
Sedano selvatico,melanzana, ravanello, cavolo, cavolo di cina, crescione, lattuga, rosa dei prati, soia (germogli, formaggio, grani in preparaz. Spec.), cetriolo, grano, bambù, funghi, zucca, spinaci, rapa, orzo, sedano, bietola
Condimenti spezie
Sesamo (olio)
Sostanze oleose
Nenufaro (grani)
Frutta
Banane, melone, pompelmo, cocomero, cachi, pera, mela
Fragola, mandarino, melone, pera, banana, mango, arancio, mela
Bevande calde
Nenufaro (infuso di radici)
Camomilla cinese, tè
Prodotti acquatici
Granchio
Rana
Sottoprodotti animali
Formaggio di bufala, giumenta, cammella, uova di anatra
Prodotti animali
Cavallo: carne, cistifellea
Coniglio: fegato
Porco: cervello, intestino, midollo osseo, pancreas
Elefante: carne
Coniglio: carne
Lepre: carne
Montone: fegato
Porco: intestino, pelle, polmone, carne
ALIMENTI
NATURA
NEUTRI
TIEPIDI
CALDI
Cereali verdure legumi
Carote, cavolo, rapa, fave, fave nere, lenticchie, lichene, patate dolci, piselli, patate, soia (grani), mais (spighe, barbe), grano, spinaci, gombo, igname, lattuga, funghi, miglio ceci, riso, canna
Asparagi, carote, zucca, miglio, riso (glutinoso, normale), sorgo, patate dolci, fagioli medicinali-dao dou, cannella (giovane fusto)
Condimenti spezie
Canna da zucchero, zafferano,sesamo (grani), zucchero bianco
Canna (zucch.), Arancio (pelle), zucchero scuro, cannella (fusto), orzo, prezzemolo, sesamo
Sostanze oleose
Mandorla dolce, nenufaro (grani), girasole (grani), noccioline giapponesi, arachidi, sesamo
Mandorla dolce, sesamo (grani)
Girasole (grani tostati)
Frutta
Albicocca, fichi, papaia, olive cinesi, limone, litchi, loquat, uva
Albicocca, corbezzolo, biancospino, ciliegia, castagna, giuggiola, arancio (pelle), litchi (noccioli), cocco, noci, uva, cotogna, dattero, pesca
Bevande calde
Camomilla, giglio (petali), lichene, liquirizia
Badiana, caffè (pianta fresca)
Prodotti acquatici
Anguilla, gamberetti, piovra, pesce persico, cefalo grigio striato, carpa, foca, polipo, lumaca
Gamberetti, trota, tartaruga (polpa)
Sottoprodotti animali
Ape (cera), latte di mucca, nido di rondine, uova di colombo, formaggio, miele, uova
Formaggio di capra e vacca, latte di pecora, uova di gallina giovane, uova di uccelli, miele
Prodotti animali
Cinghiale, quaglia, gallina, castrato, anatra, oca
Bue: carne, fegato, stomaco
Porco: cuore, coscia, piede, intestino, polmone, milza, pancreas, vescica
Bue: cervello, stomaco
Gallina: fegato, carne
Montone: polmone, reni, carne
Porco: stomaco, fegato, cervello
Tartaruga: polpa
Corna di cervo giovane
Passero
fagiano
ALIMENTI DAL SAPORE AMARO
ALIMENTI/NATURA
FRESCHI
FREDDI
NEUTRI
Cereali verdure legumi
Sedano selvatico, luppolo, rabarbaro, luffa, soia (grani in preparazione speciale)
Gombo=hibiscus esculentus
Luffa=zucca da spugna
Sofora nipponica
Ruta, rapa
Cavolo, rapa
Condimenti spezie droghe
Gombo
Oleose
Mandorla dolce
Frutta
Momordica=cocomero asinino
Prodotti acquatici
Alghe dei sargassi
Bevande calde
Verbena, camomilla cinese, tè
bardana, tè tuo-cha
Giglio (petali)
Prodotti animali
Montone: fegato
Gallina: cistifellea
Orso: bile
Coniglio: fegato
Porco: cistifellea, bile
Oca: cistifellea
Bue: cistifellea
Bue: fegato
ALIMENTI
NATURA
TIEPIDI
CALDI
Cereali verdure legumi
Asparagi, patate dolci, riso (glutinoso, normale), sorgo, fieno greco, miglio
Condimenti spezie droghe
Aloe (legno), mandarino (pelle), arancio (pelle), tabacco, albicocca (nocciolo
Oleose
Mandorla dolce e amara[*]
Mandorla amara*
Bevande calde
Fieno greco, valeriana
Caffè tostato
Prodotti animali
Porco: fegato
Gallo, gallina: fegato
Oca: fegato
Caprone: fegato
Capra: fegato
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- Selye H: Thymus and adrenals in the response of the organism to injuries and intoxications. Br J Exp Path 1936, 17:234-248
- Merciai SA: Modelli teorici in psicosomatica. In: www.sicap.it/merciai/psicosomatica/schede/teorie.htm
- Panzarino PJ, Schoenfield LJ: Stress. In: www.medicinenet.com/stress
- Carandente F: Elementi di cronobiologia sperimentale e clinica. Ed. Il Ponte, Milano 1990
- Corradin M, Di Stanislao C, Parini M: Medicina Tradizionale Cinese. Ed. CEA, Milano 2001
- Connelly DM: Agopuntura tradizionale: la legge dei cinque movimenti. Ed Oltre il Ponte, Milano 1990
- Van Nghi N, Recours.Nguyen C: Medicine Tarditionelle Chinoise. Ed. N.V.N., Marseille 1984
- Bensky D, Barolet R: Farmacologia cinese. Formule e strategie. Ed. CEA, Milano 1999 (Ed. it. A cura di R. Gatto)
- Bologna M, Di Stanislao C, Corradin M, Giovanardi CM, Mozzanti U: Dietetica medica scientifica e tradizionale. Ed. CEA, Milano 1999
APPENDICE
Riportiamo qui di seguito un sunto dell’interessante dibattito che il presente lavoro ha generato nella Mailing List della Società Italiana di Agopuntura:
MAIL N. 1
Questa e' una seconda lettera che mando, perche' non sono sicuro se
quella precedente sia stata mandata senza errori. per cui scusatemi.
il problema fondamentale di questa lettera consta nell'aver notato
una diffusa problematica degli arti inferiori in quelle persone che
lavorano di notte, (io lavoro di notte). e questo pensiero mi e'
saltato ieri vedendo ancora una volta una collega zoppicare, e ho
pensato che i meridiani qiao essendo forzati nella loro funzione,
creano una debolezza energetica in quella inferiore, infatti dovendo
stare 'svegli contro-natura', il meridiano drena le sue energie
inferiori, causandone una generale debolezza agli arti.
sembra pero' una coincidenza ma questa 'coincidenza' sembra essere
una vera e propria sintomatologia in quelle persone che infatti
lavorano di notte. io, personalmente, sento questa debolezza intorno
alla caviglia solo quando sono a riposo, ma non durante il movimento,
non e' dolore che si possa pensare a stasi di qi, e' proprio una
sensazione che ci mancasse qualcosa, come una specie di vuoto.
generalmente, pensando il nome del meridiano, forte relazione con il
piede, e la relazione che ha con il 'giorno' e la 'notte', questa
coincidenza sembra essere fortemente concreta.
beh, lascio a voi ulteriori opinioni.
per cui per i maschi v62 e it3 e per le donne r6 e p7!
Grazie Luigi De Franco
MAIL N. 2
Sono d'accordo con Luigi: ho terminato da poco uno studio sui turnisti di
notte (anch'io lo sono) e forse ho preso in considerazione più la lombalgia
post-notte che non le gambe, oppure più genericamente l'astenia (abbiamo
somministrato a 100 turnisti, 50 medici e 50 infermieri, un questionario):
questo suggerimento quindi è prezioso per fare ulteriori studi. Spero che
questo lavoro possa uscire su uno dei prossimi numeri della Rivista Italiana
di Agopuntura.
Un caro augurio di Buon Anno a tutti
Alberto Lomuscio
MAIL N. 3
Posso sicuramente confermare.
sono un EX militare che ha fatto 9 anni a bordo di una nave con turni di
notte che hanno veramente messo a dura prova tutte le mie energie.
Oggi ho due ernie al disco.
Lombalgia, sciatalgia e dolore al piede destro con perdita della
sensibilità.
Cari saluti(Anonimo)
MAIL N. 4
Se di notte non si dorme lo yin non si "riempie". in questi casi si possono avere naturalmente disturbi da deficit di yin specie del rene, con debolezza e dolore alla zona lombare, agli arti inferiori e alle caviglie. se la diagnosi e' questa allora bisogna nutrire lo yin e rinforzare il rene. sono d'accordo con KI6/Zhaohai, la cui azione puo'
essere rinforzata da LU7/Lieque, ma non capisco perche' negli uomini bisognerebbe pungere BL62/Shenmai: quale principio di terapia soddisfa? lo pungeresti in tonificazione o in dispersione? se in tonificazione
perche', visto che e' un punto che mette in movimento lo yang e porta lo yang verso gli occhi? se in dispersione come mai, visto che siamo in presenza di un deficit? grazie per le delucidazioni, e buon anno!
Vito Marino
MAIL N. 5
Certamente Vito si riferisce alla teorizzazione secondo Zang Fu. Tuttavia
nel periodo Song e Ming si definivano i ritmi nictoemerali come armoniosa
salita-discesa di Yin e Yang amministrati (Li Shi Zhen) dai Qiao e più propriamente
(rifacendosi al Qi Qing Ba Mai Kao) Yang Qiao per gli uomini e Yin Qiao
per le donne
Carlo Di Stanislao
MAIL N. 6
caro Carlo,
in effetti mi riferisco alla MTC, cioe' a quella elaborazione della
Medicina Cinese metodo messa a punto attorno agli anni '50 in Cina per
permettere un efficace insegnamento della Medicina Cinese stessa in
ambito universitario.
peraltro, avendo avuto una formazione in Medicina Cinese filtrata dalla
Agopuntura Vietnamita (Van Nghi), e avendola praticata dall''80 al '92,
capisco bene che non esista una sola maniera di praticare l'agopuntura.
colgo l'occasione per chiederti, e chiedere in lista, qual'e' la
migliore traduzione del Qi Qing Ba Mai Kao in lingua occidentale.
a presto e auguri a tutti per un fantastico 2005.
Vito Marino
MAIL N. 7
I miei maestri (ma vorrei sentire Luigi e Giulia) Dicevano Otto Vasi
Straordinari
A presto
Carlo
MAIL N.8
Personalmente non so se esiste una traduzione del qi jing ba mai kao:
ho il testo in cinese: e' un brevissimo testo sugli otto vasi dei
meridiani curiosi. Qui Li Shizhen raccoglie quasi tutto cio' che vi
si conosceva sui curiosi, citando varie fonti. i qiao sono sempre
visti (nella letteratura classica) come quelli che regolano la destra
e la sinistra, di cui uno rappresenta il maschio e l'altro la
femmina.
Secondo te di notte lo yin non si riempie stando svegli e quindi
deficienza di yin con lombagine, debolezza degli arti, il rene in
poche parole. i meridiani qiao condividono molte delle sintomatologie
proprio perche' regolano la simmetria. siccome non scorrono come il
dumai e il renmai, ovvero al centro, ma ai lati del corpo, il maschio-
yang e la femmina-yin sarebbero stati una contraddizione in termini
di elementi naturali percio' si stabilirono un trattamento per il
maschio v62 (da ricordare che questo punto si trova alla stessa
altezza di r6!) e tuttavia meridiano compagno del rene! La vescica ha
in se due scorrimenti lungo la schiena...questa e' in breve solo un'
opinione. in effetti non dobbiamo vedere il punto v62 dello yangqiao
come un punto della vescica. credo che i punti dei curiosi sono dei
prestiti. per cui non darei lo stesso valore visti nell'ambito dei
loro meridiani naturali.
Luigi
MAIL N.9
Caro Luigi,
intanto grazie per la tua risposta.
Sono d'accordo con te sulla capacita' dei Qiao di regolare destra e
sinistra secondo i classici, anche se, in una conversazione con la
prof.ssa Qiao, lei sosteneva (ed e' un po' il parere degli insegnanti
del Centro di Collaborazione WHO di Nanjing) che pur essendo una teoria
tradizionale e citata nei classici, questo valeva dal punto di vista
clinico e dell'uso dei punti, solo nei casi di disturbi motori.
Naturalmente in questi casi l'esperienza personale dell'uso dei punti
gioca moltissimo.
Sono d'accordo anche sul considerare BL62/Shenmai prevalentemente come
punto Hui dello Yangqiaomai (ricordo il nome alternativo Yangqiao...),
aggiungo anche di pensarlo come punto Gui (altro nome alternativo
Guilu), ma anche nella cura di alcune lombalgie con dolori alle gambe
(Canale di Vescica) ed e' indicato nei "gonfiori dell'ascella e del
collo" (JinJing di Vescica).
A presto
Vito Marino
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano i Dottori Carlo Di Stanislao, Luigi De Franco e Vito Marino per l’interessante dibattito che ha consentito di realizzare la “post-fazione” del lavoro.
Gli Autori