CICATRICI CUTANEE E TEMPORALITA’

 

Vincenzo Di Spazio

 

                “…è l’intero corpo a pensare e quindi è

l’intero corpo a conservare i ricordi…”

Alberto Giovanni Biuso

(filosofo della mente)

 

 

Riassunto: l’articolo propone una interpretazione delle focalità cicatriziali come sedi speciali di accesso alle memorie di esperienze stressanti inelaborate in aggiunta ai punti paraspinali di Hua Tuo, già decrittati secondo un modello cronologico sessagesimale (Di Spazio, 1996, 2003). L’eccitazione di questi punti (irritazione locale, percussione, fotostimolazione, etc.) determina la comparsa di riflessi specifici, interpretati in neuralterapia come effetti propri del campo di disturbo cicatriziale.

Parole chiave: cronozonidi cicatriziali, punti paraspinali di Hua Tuo, esperienze traumatiche, dimensione temporale, circuiti mnestici.

 

Abstract: Neuraltherapy demonstrates that cutaneous scars are areas of energetic disturbance. These pathological points can produce loco-regional and systemic diseases. Target of this article is to propose a new interpretation of the scar’s role in medicine, which integrate the principles of Neuraltherapy with recent studies on the time dimension. Scars can be interpretate as special points of the time dimension in mnestic relationship with traumatic experiences.

Key words: cutaneous scars, Hua Tuo points, traumatic experiences, time dimension, mnestic relationships.


Da molto tempo ormai le formazioni cicatriziali sono studiate e trattate in medicina olistica come precisi campi di disturbo energetici in grado di produrre attivazioni patologiche. La Neuralterapia rappresenta un metodo elettivo di intervento sulle focalità cicatriziali mediante l’infiltrazione di soluzioni anestetiche nei punti cutanei coinvolti. Sono convinto che l’effetto positivo di queste infiltrazioni locali sia da ascrivere all’effetto inibitorio dell’anestetico sui cortocircuiti mnestico-energetici, provocati dalla focalità cicatriziale.

In altre parole l’effetto combinato fra stimolo irritativo dell’ago sul tessuto cutaneo e la mediazione chimica dell’anestetico si configura come vettore a matrice inibitoria sui danni prodotti dal campo di disturbo cicatriziale. L’intervento con il metodo della Neuralterapia produce una sorta di “addormentamento” o di “oblìo energetico e funzionale” del circuito patologico, innescato dalla cicatrice. Lo stato di quiescenza indotto dall’intervento neuralterapico determina un positivo rientro della costellazione sintomatologica per diretta inibizione del segnale di innesco.

 Ma l’esito cicatriziale non rappresenta anche la traccia somatica di un determinato evento a genesi traumatica? Può altresì indicare l’intervallo temporale, nel quale si è consumato quel determinato evento? Le indagini cliniche fin qui condotte hanno dimostrato una diretta e sostanziale relazione  con la dimensione temporale e quindi con le reti mnestiche neurosensoriali. In precedenti pubblicazioni ho riportato uno schema temporale corporeo, corrispondente a precisi punti del tegumento, i punti paraspinali di Hua Tuo (Spinal Age-Mapping, Di Spazio, 1996, 2003).

La stimolazione di questi “cronozonidi” scaglionati lungo i versanti laterali delle apofisi spinose da C1 a L5 consente l’intervento diretto sulle reti mnestiche profonde, collegate ad esperienze traumatiche inelaborate e fonte di somatizzazioni patologiche.

Mi sembra importante riportare le equivalenze spinotemporali  di questo nuovo modello cronobiologico, ignoto a molti lettori nella seguente tabella sinottica degli agopunti dorsali.

 

Tabella I

 

PROCESSI SPINOSI      VASO GOV. (Du Mai)   PUNTI HUATUOJIAJI      M. DELLA VESCICA

C1

GV 15

1°           60°

BL 10

C2

 

2°-3°      58°-59°

 

C3

 

4°-5°      56°-57°

 

C4

 

6°-7°      54°-55°

 

C5

 

8°-9°      52°-53°

 

C6

 

10°-11°  50°-51°

 

C7

GV 14

12°-13°  48°-49°

 

D1

GV 13

14°         47°

BL 11

D2

 

15°         46°

BL 12, BL 41

D3

GV 12

16°         45°

BL 13, BL 42

D4

 

17°         44°

BL 14, BL 43

D5

GV 11

18°         43°

BL 15, BL 44

D6

GV 10

19°         42°

BL 16, BL 45

D7

GV 9

20°         41°

BL 17, BL 46

D8

 

21°         40°

 

D9

GV 8

22°         39°

BL 18, BL 47

D10

GV 7

23°         38°

BL 19, BL 48

D11

GV 6

24°         37°

BL 20, BL 49

D12

 

25°         36°

BL 21, BL 50

L1

GV 5

26°         35°

BL 22, BL 51

L2

GV 4

27°         34°

BL 23, BL 52

L3

 

28°         33°

BL 24

L4

GV 3

29°         32°

BL 25

L5

 

30°         31°

BL 26

 

 

 

Le cifre riportate nella colonna dei punti Huatuojiaji indicano gli anni di vita secondo uno schema sessagesimale, dove 1° corrisponde all’intervallo temporale fra il parto e il compimento del primo compleanno. Per la prima volta è possibile “toccare” la dimensione temporale, sfiorando semplicemente le creste ossee dei processi spinosi del rachide. In altre parole la digitopressione sul punto D3 “accende” le reti di memoria del 16° o del 45° anno di vita. Questa possibilità di intervento diventa molto importante se in quel determinato intervallo temporale si è consumata una esperienza stressante, che ha condizionato per esempio l’insorgenza di attacchi di panico o di una periartrite scapolo-omerale destra. L’eccitazione di questi punti mediante picchiettamento o percussione con il martelletto neurologico può produrre riflessi a distanza, che corrispondono alle aree somatiche interessate da un processo patologico o al decorso dei Meridiani principali di Agopuntura.

Il mappaggio spinale del tempo (Spinal Age-Mapping) è uno schema universale riproducibile in ogni individuo, dove fissa è la proiezione dei cosiddetti “cronozonidi” di Hua Tuo.

A questo schema generale è possibile accostare punti individuali particolari di accesso alla dimensione temporale come le formazioni cicatriziali, che in base alla loro genesi possono essere distinte in : 1. cicatrici post-chirurgiche, 2. c. post-traumatiche, 3. c. da ustioni, 4. c. post-infettive (esiti da varicella, etc.) e 5. c. post-vacciniche (esiti da vaccinazione antivaiolosa).

Poniamo il caso di cicatrici cutanee da laparoscopia ginecologica, che ha evidenziato la massiva diffusione di aree endometriosiche nella cavità pelvica, quadro clinico che ha determinato per quella sfortunata paziente di 31 anni un irreversibile verdetto di sterilità. Quali informazioni sono contenute in quelle piccole cicatrici? Rappresentano il banale esito di un intervento endoscopico?

Innanzitutto la loro semplice localizzazione in sede subombelicale e inguinale bilaterale incrocia pericolosamente il decorso di fondamentali Meridiani di Agopuntura, il Vaso Concezione nel punto 8CV e lo Stomaco in 30ST. In tutti i casi di esiti cicatriziali è indispensabile stimolare neurologicamente i punti con una semplice bacchetta di legna appuntita alla ricerca di una reazione di dolore e marcare l’area con un pennarello. In seguito si esegue una prima prova di percussione con il martelletto neurologico, invitando l’esaminato a denunciare lievi parestesie, senso di calore o di freddo nei diversi distretti somatici. Si può completare l’indagine con lo sfioramento ripetuto e ritmico del punto con il pennello neurologico. Poniamo che la paziente denunci una placca parestesica al centro della piega cubitale del braccio sinistro dopo percussione della cicatrice subombelicale, dimostratasi dolente alla precedente prova di stimolazione pressoria con la bacchetta di legno. Questo riflesso indica una relazione precisa fra queste 2 aree corporee, la zona subombelicale sede della cicatrice, e la piega cubitale del braccio sinistro. Traducendo questa relazione secondo un’impostazione energetica, dobbiamo ammettere una possibile interdipendenza fra 2 punti conosciuti della nomenclatura in MTC, cioè il punto 8CV e 3PC a sinistra. 

Ma la cicatrice subombelicale costituisce in modo incontrovertibile anche un preciso segnale anagrafico, il 32° anno di vita, cioè il momento, in cui la paziente si è sottoposta all’intervento laparoscopico.

E’ possibile allora che quella cicatrice rappresenti per quel soggetto la porta di accesso alle informazioni emozionali ed energetiche del 32° anno di vita? La risposta può essere fornita dallo studio dei punti paraspinali di Hua Tuo, riletti secondo il modello cronobiologico. Il riflesso di dolore puntorio provocato dalla digitopressione sulla L4 in paraspinale destra conferma semplicemente la memorizzazione profonda di un evento stressante in 29° oppure in 32° anno di vita. Se la percussione dell’apofisi spinosa di L4 determina però la comparsa di una parestesia al centro della piega cubitale del braccio sinistro, le conclusioni sul piano clinico si modificano radicalmente.

Assistiamo perciò ad una convergenza di segnali riflessi (parestesia al centro della piega cubitale sinistra), ottenuta mediante la stimolazione di punti remoti del corpo, il CV8 localizzato sull’emisoma anteriore e il punto L4 nell’emisoma posteriore. Ci possiamo infine domandare dove risieda il significato di queste indagini incrociate, se già esiste uno schema corporeo di accesso temporale (i cronozonidi paraspinali) e se questi studi possano avere una ricaduta pratica.

Innanzitutto possiamo affermare che se l’eccitazione del punto 8CV produce un riflesso al centro della piega cubitale sinistra in 3PC, è logicamente ipotizzabile che la stimolazione terapeutica di 8CV possa intervenire positivamente sullo squilibrio energetico del Ministro del Cuore. Allo stesso modo la dimostrazione della convergenza di riflessi ottenuta sia attraverso 8CV sia mediante il punto di comando cronologico L4, indica che anche quest’ultimo è in grado di rimuovere le ostruzioni nel Meridiano del Ministro del Cuore senza scomodare 14BL. Inoltre è molto più vantaggioso colpire un bersaglio difficile, disponendo di due esperti arcieri, che affidarsi alla bravura di uno solo.

 

 

Indirizzo dell’Autore:

Vincenzo Di Spazio

Vicolo Erbe 8/4

39100-Bolzano

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E-Mail: cristina.cisotto@katamail.com

 

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