YINQIAOMAI: “ESSERE NELLA PROPRIA PELLE”
Significato del meridiano curioso Yinqiaomai:revisione della letteratura e spunti di riflessione.
Marialucia Semizzi, Giulia Boschi, Luigi De Franco,
Gilberto Gori, Emilio Simongini, Carlo Di Stanislao
Seconda Parte
"Tutte le cose erano insieme;
poi venne la mente e le dispose in ordine".
Anassagora (499-428 a.C.)
"Non si può cogliere nell'altro ciò che non si conosce in sé".
(Holmes)
RIASSUNTO
Questo lavoro - che vuole riassumere il significato funzionale del meridiano straordinario Yiqiaomai - è in più parti. Nella prima parte gli Autori hanno presentato il significato dell’ideogramma Qiao che compone il nome di Yinqiaomai e il significato generale dei meridiani Qiaomai, che in base ai loro studi rappresentano il mettersi in piedi per guardare lontano e crescere in alto, cioè l’affermazione della coscienza umana dell'individuo, porta d'accesso alla coscienza anche intesa in senso morale e quindi espressione di lungimiranza. In questa seconda parte viene presentato il decorso, la proprietà dei punti e le funzioni del meridiano.
PAROLE CHIAVE
Meridiani straordinari. Qijing Bamai. Qimai. Yinqiaomai.
SUMMARY
The present work is intended to summarize the meanings and functions of the extraordinary vessel Yinqiaomai. The exposition is divided into parts. In the first one focused on the meaning of the character QIAO found in Yinqiao and Yangqiao vessels. The Authors argued that the "standing on tiptoe to look far away" and "growing up" meanings associated to the character hint at the growing awareness of human conscience into an ethical realm, which is expression of farsightedness.
This second part examines the property of vessel, functions and active points.
KEY WORDS
Extraordinary Vessels. Qijing Bamai. Qimai. Yinqiaomai.
INTRODUZIONE
Nella prima parte abbiamo esaminato i concetti fondamentali riguardo la coppia dei qiaomai (Yinqiao e Yangqiao). Partendo dall’analisi degli ideogrammi che ne compongono il nome abbiamo dedotto il significato di questa coppia di meridiani, correlandoli alla dimensione propriamente umana di elevazione verso “il Cielo”: abbiamo concluso che i Qiaomai regolano la coscienza dell’esperienza vista e fatta e stabiliscono la prospettiva e il “baricentro interiore” necessari per orientarsi ed agire (per cui si dice che “sposano” la destra con la sinistra e lo yin con lo yang, creando l’armonia e l’equilibrio interno necessari per avere baricentro stabile).
Veniamo ora all’argomento vero e proprio del nostro lavoro, ossia alla coppia dei meridiani Yinqiaomai. Essi sono accoppiati funzionalmente al meridiano di prima generazione Renmai.
Vediamo innanzitutto il decorso, i punti condivisi e quello chiave (o di apertura).
In considerazione del fatto che ogni meridiano curioso sostiene e controlla varie funzioni, vedremo infine (muovendoci idealmente dalla superficie alla profondità) le funzioni di Yinqiaomai così come si ritrovano in letteratura. Per concludere esporremo alcune nostre riflessioni personali sul significato e utilizzo del meridiano.
YIN QIAO MAI
DECORSO E PUNTI
Il decorso di questo meridiano si ritrova in molti testi classici: Lingshu (capitolo 17); Nanjing (Classico delle difficoltà del II-I secolo a.C., nella difficoltà 29); Maijing (Trattato dei polsi di Wang Shuhe del III secolo d.C., nel X libro), e nel secondo e terzo libro dello Huangdi zhenjin Jiayijing (Classico sistematico di agopuntura e moxibustione dell’Imperatore Giallo, di Huangfu Mi, del III secolo d.C.).
Ci piace però riportare passi da testi più recenti e meno noti.
Nel Biaoyoufu (Ode per il chiarimento dell’oscuro di Dou Hanqing, del XIII secolo d.C.) leggiamo: “Yinqiaomai parte dal tallone centrale, prosegue verso la caviglia interna e sale su raggiungendo la gola incrociandosi con il chongmai, passa attraverso il meridiano del rene shaoyin del piede nel punto zhaohai” (De Franco L, 2003).
Nel III libro del Yijing Xiaoxue (Principi Elementari dei Classici di Medicina, di Liu Qun della dinastia Ming, 1388), si dice che lo yinqiao (inizia) dal tallone interno e segue sino alla gola ed è fondamentalmente un ramo distinto del vaso zuyangming (testo ripreso anche nel Yixue rumen: Introduzione alla medicina di Li Yan della dinastia Ming, 1575).
Nel testo Yiheng (Medicina sulla bilancia, un testo compilato da Chen Shiyan agli inizi della dinastia Qing, sec. XVII), nel capitolo dedicato ai meridiani curiosi e agli otto vasi leggiamo: “Lo yinqiao prende inizio dal centro del tallone e scorre all’interno della caviglia salendo e muovendosi a sinistra e a destra del corpo così da far in modo che nell’organizzazione del corpo siano reciprocamente connesse” (De Franco L, 2002).
In questa frase è riassunto il decorso e la funzione principale del meridiano, che è appunto quella di connettere la destra con la sinistra: i meridiani Wei organizzano gli spazi yin tra loro e quelli yang tra loro, quelli Qiao li connettono lateralmente, la destra con la sinistra, collegando lo yin allo yang, permettendo perciò il movimento delle energie e sincronizzandole in ritmi yin/yang (il più eclatante dei quali è quello sonno-veglia).
Nel Leijing tuyi (Supplemento illustrato al Classico delle categorie, di Zhang Jie Bing, 1624) si legge: “lo yinqiao inizia posteriormente al punto rangu, sale verso il tallone interno...i punti sono rangu, jiaoxin, zhaohai, jingming”.
Il decorso del meridiano dunque è il seguente: origina a livello di Rangu/2KI e raggiunge Zhaohai/6KI da dove raggiunge Jiaoxin/8KI e risale lungo il lato mediale della gamba fino all’inguine, raggiungendo i genitali. Risale poi lungo l’addome (da 2-3CV) e il torace fino a Quepen/12ST (dove convergono tutti i meridiani yang; non per tutti Yinqiao attraversa questo punto, per alcuni raggiunge genericamente la fossa sovraclaveare), si fa più mediale e risale sul collo passando davanti a Renying/9ST (punto finestra del Cielo, dove entra energia del cosmo), concludendo il percorso esterno al canto interno dell’occhio a livello di Jingming/1BL dove si unisce ai meridiani che pure lo raggiungono e con essi penetra nel cervello.
I punti condivisi sarebbero solo tre: Zhaohai/6KI (che è anche punto-chiave di apertura del meridiano), Jiaoxin/8KI (che è anche punto xi di disostruzione del meridiano) e appunto Jingming/1BL.
Tuttavia secondo alcuni autori (Yuen J, 1997; De Berardinis D et al, 1999; Simongini E et al, 2002) occorre considerare anche il percorso energetico che da Rangu/2KI risale verso Diji/8SP (punto il cui nome significa “forza motrice della terra”, punto xi del meridiano di Milza), per cui esamineremo anche questo punto.
Riassumendo le varie fonti:
Leijing tuyi
Lishizhen
Van Nghi
Jiaiyijing
Shanxi Medical
College
Dacheng
Scuola
di Shangai
Rangu/2KI
Rangu/2KI
Zhaohai/6KI
Zhaohai/6KI
Zhaohai/6KI
Zhaohai/6KI
Zhaohai/6KI
Jiaoxin/8KI
Jiaoxin/8KI
Jiaoxin/8KI
Jiaoxin/8KI
Jiaoxin/8KI
Zona genitale
esterna
Quepen/12ST
Renying/9ST
Renying/9ST
Jinming/1BL
Jinming/1BL
Jinming/1BL
Jinming/1BL
Jinming/1BL
Vediamo dunque il significato e le proprietà dei punti condivisi (Chamfrault A, 1959; Van Nghi N, 1977; Souliè de Morant G, 1985; Gori G, 1991; Di Concetto G et al, 1992; Qiu Maoliang, 1993; Maciocia G, 1996; De Berardinis D et al, 1999; Li Xiaoming, 1994-2000; Deadman P et al, 2000; Moiraghi C, 2000; De Franco L, 2001; Lian YL et al, 2001; Jianhan M et al, 2003):
RANGU/2KI (Valle fiammeggiante): fiammeggiante (o bruciante) perchè si tratta del punto Fuoco (e punto ying-ruscello) del meridiano. Nel Jiayijing e nel Dacheng è chiamato Longyuan che significa “abisso del drago”, mentre nel Qianjinfang è chiamato Longquan che significa “fonte del drago”. Infine nel Tuyi è chiamato Rangu, ma con riferimento anatomico: “valle del navicolare": Ran è infatti l'antico nome dell'osso navicolare (oggi zhougu)[1] Esiste anche una variante del nome del punto in cui il 'gu' di 'valle' è sostituito dal 'gu' di 'osso' (in questo caso si tradurrebbe direttamente con "osso navicolare").
Wiseman lo cita come Tonggu che significa “comunicare con i cibi” o “connessione con i cereali” (Wiseman N et al, 1998). (Ricordiamo che secondo Yuen il termine gu ha sempre un significato di “cereali” oltre che di “valle”).
Agisce purificando il Calore-vuoto e regolando i Reni e il jiao inferiore, essendo il punto principale da trattare nei casi di calore secondario al deficit di Rene yin (non tonifica il rene yin, disperde il calore conseguente al suo deficit, invece tonifica il rene yang). E’ inoltre utilizzato nei casi di ansia dominata dalla paura (da vuoto del rene), con costante sensazione di essere sul punto di venire catturati. Nonostante sia il punto di partenza dello Yinqiaomai, non è per tutti suo punto condiviso, in quanto per molti Yinqiaomai appare e apparentemente inizia a livello di Zhaohai/6KI.
ZAHOHAI/6KI (Mare splendente): nel Sowen e nel Qixuelun viene chiamato Yinqiao, mentre nel Qianjinfang viene chiamato Luoyin che significa “Yin colante”.
Lo Xueming Xuanze riferisce che poiché si trova dietro il punto Rangu, punto fuoco del rene, è l’immagine del drago di fuoco - che sta nell’acqua - che riflette la sua luce, perciò zhao, splendente; hai, mare, perchè l’energia del rene si raccoglie in questo punto e si diffonde, dando inizio allo Yinqiaomai. E’ anche punto di apertura[2] e secondo il Dacheng anche punto Luo-collegamento dello Yinqiaomai. Oltre a regolare lo Yinqiaomai regola i reni, nutre lo yin, purifica il calore-vuoto interno, regola il jiao inferiore e calma lo Shen. Ha un legame particolare con la gola, col collo e con l’occhio. Si utilizza inoltre per disfunzioni del piccolo bacino (utero, pavimento perineale) e per riarmonizzare le emozioni legate al cuore e ai reni (Shen e Zhi).
JIAOXIN/8KI (Incrocio con la fedeltà): tradotto variamente “cambio di credo”, “riunione della fede” o “incrocio con la fedeltà”[3], significa in realtà “incrocio con la terra” ossia con la Milza, in quanto l’affidabilità (o fedeltà, Xin) è una delle cinque virtù morali (assieme a Ren-"equanimità/umanità", Yi-"saldezza di principi", Li-"educazione rituale", Zhi-"saggezza") ed è quella associata alla terra e quindi alla Milza. Lo Caiaipian, indica xin, fedeltà, sinonimo di shen, estendere. In questo punto il meridiano del Rene si incrocia con quello della Milza (che incontra a livello di Sanyinjiao/6SP e, secondo Yuen, anche a livello di Diji/8SP).
Nel Sowen e nel Qifulun (nota di Wang Bing) viene chiamato Neihuaishang che significa “sopra la caviglia interna”.
E’ il punto xi di disostruzione del meridiano Yinqiao, ma agisce anche su altri due meridiani curiosi, il Renmai e il Chongmai; nutre il rene e l’utero, rinfresca il calore-umidità del jiao inferiore, regola il sangue (in quanto punto xi di un meridiano yin). Ha un’azione peculiare sulla vescica (tratta le sindromi lin) e sulla faccia mediale della gamba.
DIJI/8SP (Forza motrice terrestre): il significato del nome è di solito tradotto “meccanismo della terra”, o “cardine terrestre”[4]. Nello Jiayijing e anche nel Dacheng viene chiamato anche Pishe ossia “dimora della Milza”: entrambi i nomi lo correlano fortemente all’idea di “centro” sia in quanto perno delle energie terrestri, sia in quanto dimora dell’organo collegato al “centro”. Si trova anche scritto con un carattere Ji differente, che significa “setaccio per la terra” o “pattumiera per la terra” (Jiyan Z, 2002) . Lo stesso carattere di 'setaccio' designa anche una costellazione[5].
E’ il punto xi-fessura del meridiano di Milza, per cui è il punto in cui il qi e il xuè del meridiano entrano in profondità; inoltre trattandosi di un meridiano yin, il punto xi ha azione particolare sul sangue. Questo punto ha una importante azione a livello del basso ventre e in particolare dell’utero. Nel Biaoyoufu si dice che mentre Dabao/21SP controlla la regione superiore e Tianshu/25ST controlla quella media, Diji/8SP controlla la regione inferiore del ventre (nella dialettica Cielo/Uomo/Terra pertanto Dabao controlla il Cielo, Tianshu l’Uomo e Diji/8SP controlla la Terra)[6] (vedi Ellis et al, 1989). Dissolve l’umidità, armonizza la milza, regola le mestruazioni e agisce sul sangue. Ha inoltre un’azione sul jing (è collegato al rene, ricevendo energia che risale da Rangu/2KI) e nutre il Rene: in pratica agisce sull’acquisito e sul jing-postnatale, rinforzandolo, da cui deriva l’utilizzazione per rallentare l’invecchiamento.
Solo Jeffrey Yuen (e poi De Berardinis e la scuola dell’AMSA) lo nomina a proposito del percorso di Yinqiaomai. Da Rangu l’energia della terra sale a questo punto, che rappresenta il meccanismo della terra dal quale l’energia sale verso la luce, facendo sì che la terra sia portata verso il Cielo (Yuen J, 1997; De Berardinis, 1999; Simongini E et al, 2002).
QUEPEN/12ST (Bacino vuoto): il nome “bacino vuoto” si riferisce all’anatomia del punto, collocato nella fossa sovraclaveare. Nel Jiaying e nel Dacheng viene chiamato anche Tiangai, che significa “copertura celeste” e si riferirebbe al fatto che assomiglia a un coperchio capovolto. Tuttavia i nomi possono avere anche rimandi diversi da quelli meramente anatomici. Fa scendere il qi di polmone e purifica il calore del petto. E’ punto in cui si incontrano i principali canali yang (eccetto Vescica) e la sua azione principale è far scendere il qi ribelle (qini) che si eprime come tosse. Ha anche un’azione (non da tutti esplicitata) a livello del piccolo bacino, che raggiunge attraverso un ramo profondo che da questo punto va al punto Guilai/29ST. Nonostante tutti riconoscano che Yinqiaomai passa per questo punto, esso non viene considerato tra i punti condivisi da esso. Viene nominato in relazione a Yinqiaomai dal Dacheng (enunciato 137).
RENYING/9ST (Accoglienza umana[7]): Renying è anche il nome primitivo della carotide. La traduzione corretta è "il ricevere (del) l'uomo" o, in alternativa, "prognosi dell'uomo". Ricevere fa riferimento alla funzione di "ricezione del Qi dei cinque organi" cui allude anche il nome secondario "cinque confluenze". Ying è un termine usato anche nell'emerologia: il significato di "pronosticare", meno probabile (o secondario) si riferirebbe all'analisi diagnostica della palpazione del punto. Questa denominazione del punto si trova nel Lingshu e nel Benshu, mentre nel Jiaijing il punto è chiamato Tianwuhui che significa “cinque confluenze celesti” e nei testi Tongren e Dacheng è chiamato Wuhui ossia semplicemente “le cinque confluenze”. Si trova a lato del pomo d’Adamo e qui lo stomaco riceve le energie dai cinque zang e fu utili per nutrire l’uomo. E’ punto di incontro tra meridiano di Stomaco e quello di Vescica Biliare, è punto mare del qi e punto finestra del Cielo (che regola la circolazione del qi tra testa e corpo). Agisce sul collo (gozzo) e sulla gola, ma anche sugli arti inferiori e sulla zona lombare (uso nelle lombalgie acute, essendo il dolore violento espressione di qi ribelle). Tratta il qi ribelle in generale, disperde gli accumuli e il calore. Viene considerato punto condiviso da Yinqiaomai - trovandosi nel tratto di passaggio - nel Jiayijing, mentre nel Qijing Bamai Kao è posto in relazione con Chongmai. Anche lo Shanxi Medical College lo considera punto condiviso.
JINGMING/1BL (Occhi luminosi): Nel Jiayijing, nel Juying e nel Dacheng è chiamato Leikong che significa “foro delle lacrime”, mentre nel Suwen e nel Qifulun (nota di Wang Bing) è detto Muneici che vuol dire “canto interno dell’occhio”.
Nello Huiyuan Zhenjiuxue (Agopuntura Essenziale, citato nel Zhenjiu Xue , L’ Agopuntura di Yang Jiasan, 1996) viene data una interpretazione precisa del nome del punto. L’energia dello yang sale verso l’alto e raggiunge gli occhi, mentre la luminosità è la quintessenza dei cinque zang e dei fu e si carica nella salita lo yinqiao, e riflette la luce come quella del sole prodotta dall’energia del cielo, mentre l’essenza yin dell’energia della terra si trasforma nella luce lunare. Gli occhi rappresentano la luna e il sole, per questo, dipendendo dal riflesso della quintessenza degli organi, possono essere luminosi, da qui il suo nome (l'ideogramma di Ming -luce- è appunto composto dai significanti sole e luna).
E’ punto di incontro dei meridiani Zutaiyang, Zushaoyang, Shoutaiyang, Zuyangming, Sanjiao con Dumai, Yangqiaomai e Yinqiaomai. Per alcuni vi arriva anche Shouyangming. Inoltre è punto-nodo di Taiyang e punto di anastomosi con la terza e quarta coppia dei Meridiani distinti (ST-SP e SI-HT). Tratta le patologie causate da Vento e Calore e da disarmonia interna che si manifestano agli occhi.
In generale
Facciamo alcune rapide sottolineature partendo dai punti incontrati dal meridiano nel suo percorso.
1) Anatomicamente il meridiano origina dal piede e raggiunge gli occhi e poi penetra nel cervello. Quindi ciò che abbiamo dedotto partendo dall’analisi dell’ideogramma viene confermata dallo studio dei punti condivisi e dal percorso che essi tracciano: Yinqiao collega la terra al Cielo e caratterizza il sollevarsi sui piedi per guardare oltre e portare a livello di coscienza ciò che si vede (da Jingming l’energia entra nel cervello).
2) I punti condivisi agiscono sul rene e sul jiao inferiore, sull’utero, sulle gambe (faccia mediale), sugli occhi e sullo Shen. Inoltre agisce sul sangue e sul Jing sia innato (derivando dal Rene) sia acquisito (essendo in connessione con le energie del meridiano della Milza a livello del punto Jiaoxin/8KI). Si può notare che nonostante si tratti di un meridiano yin, ha azione tonificante sul rene yang e inoltre incontra lo yang dei meridiani a livello dei punti di stomaco posti sul collo e a livello di Jingming/1BL (operando un'azione di consolidamento delle coppie funzionali rene-vescica, milza-stomaco analoga a quella espletata dai meridiani distinti). Questo sottolinea l’azione di “sposare” lo yin con lo yang, di portare lo yin della terra nello yang del Cielo (Renying/9ST è un punto finestra del Cielo), di “mettere in movimento” il Jing portandolo in alto. Yinqiaomai è stato tradotto “Meridiano del Movimento Yin”, è importante sottolineare come in questo meridiano embrionale, ricco di yuanqi, vi sia l’aspetto di mettere in movimento non solo lo yin ma anche il Jing, rendendo possibile la vita nel corpo (Yuen J, 1995, 1997). Questo aspetto lo collega al po (che sostiene la sopravvivenza del corpo) e al Polmone (non è casuale che sia accoppiato al meridiano Renmai il cui punto di apertura è Lieque/7LU).
3) Possiamo dire che se Renmai e Dumai sono legati alla prima fase dove lo Shen "scende" nel Jing, i due Qiao sono ad essi complementari in quanto espressione del Jing che vuole tornare allo Shen, "elevandosi". Questo senso di risposta dinamica tra Jing e Shen emerge anche dal nome dei punti collegati. Come abbiamo visto Rangu "valle risplendente" e Zhaohai "mare luccicante" vengono normalmente messi in relazione (oltre che dalla comune appartenenza allo Yinqiao) dal fatto che il 'fuoco' (punto Ying) di Rangu si 'riflette' sul mare di Zhaohai (come spiegato nello Xueming Xuanze). Oltre al senso dei punti 'mare' che tutti conosciamo, rammentiamo che nel carattere di 'mare' c'è il radicale di 'madre': mare e madre condividono il senso di "ciò che nutre e crea la vita" (come suggeriscono Ellis, Wieseman e Boss, 1989, p.368). Chiaro quindi il riferimento al Jing del punto Zhaohai ma anche l'idea che il Jing vuole unirsi allo Shen e questo avviene nell’occhio; l'occhio è sede del Jingming (luce del Jing) e dello Shenguang (splendore dello shen); il significato di 'risplendente' e 'luccicante' che troviamo in questi punti possono anche essere forse riferiti al lucore dello sguardo.
4) Yinqiaomai è un meridiano di seconda generazione, ossia fa parte dei quattro meridiani che adattano l’organismo (costruito sulle direttive dei quattro meridiani di prima generazione) in modo da renderlo adatto a vivere nello spazio-tempo. Origina a livello di zongjin (muscolo ancestrale) risale lungo l’abbozzo di chongmai verso l’abbozzo dell’occhio e intanto all’altro capo discende lungo l’abbozzo degli arti inferiori mano a mano che si sviluppano. Esso appare particolarmente legato alla struttura dinamica del corpo, ossia all’adattamento temporale dell’organismo in base alle risorse disponibili. Infatti come sottolinea il Biaoyoufu esso è correlato al chongmai che incontra a livello del collo (chongmai ha il compito di strutturare l’interno dell’organismo organizzandolo in modo che sia vitale); inoltre come si deduce dal percorso e come ricorda lo Yijing Xiaoxue ha particolare relazione con il meridiano zuyangming (che introduce energia alimentare –Guqi- e distribuisce sangue ed energia ying nutritiva per formare zhengqi e nutrire il jing). Infine, a completamento di quanto si sta dicendo, Jeffrey Yuen insegna che da Rangu (che come si diceva è chiamato anche tonggu - collegamento con i cereali) yuanqi e jing risalgono verso la “forza motrice della terra” Diji, costituendo un forte legame tra innato e acquisito, permettendo alla struttura corporea di adattarsi alle circostanze contingenti nei ritmi yin/yang propri della vita. La relazione con il meridiano di prima generazione Renmai è esplicitato, oltre che dall’accoppiamento tra i meridiani, anche dall’azione che ha su di esso Jiaoxin/8KI, punto che agisce anche su Chongmai. Quindi Yinqiaomai in base alle azioni dei punti che condivide o da cui passa appare particolarmente inerente alla mobilizzazione di tutte le energie che servono per mantenere in vita il corpo consapevolmente (si correla a jing, guqi, yang, yin, xué, shen), presentandosi come ponte tra istinto e razionalità, struttura in grado di fornire alla razionalità gli argomenti istintuali su cui basarsi.
5) Un altro aspetto che sottolineiamo è la ritmicità interna che Yinqiao governa, lo stabilire i tempi in cui lo yin confluisce nello yang e in cui lo yang riprende il sopravvento sullo yin, alternando fasi yin e fasi yang. Essendo collegato all’utero e agli occhi, i due fondamentali ritmi che Yinqiao governa sono quelli delle mestruazioni e dell’apertura/chiusura degli occhi (sonno-veglia).
PUNTO CHIAVE
Il punto chiave o di apertura del meridiano è Zhaohai/6KI. I Qiaomai sono gli unici meridiani curiosi che hanno il punto di apertura appartenente ai punti condivisi dal meridiano stesso.
Cerchiamo di comprendere come mai sia stato scelto questo punto come sintesi e punto di attivazione delle azioni del meridiano. Abbiamo più sopra riassunto le proprietà del punto.
Uno spunto per capirne la funzione di apertura del meridiano Yinqiaomai e di ricapitolazione delle sue funzioni è l’esame del rapporto del punto coi trigrammi (Bagua).
In realtà dai testi che abbiamo consultato emergono differenze che stimolano a riflessioni in due diverse direzioni.
Nel testo Zhenjiu Yulong Jing (Il Canone di Agopuntura del Drago di Giada, il cui titolo esteso è Bianque Shenying Zhenjiu Yulong Jing: Guida spirituale di Bianque all’agopuntura e moxibustione, canone del drago di giada; fu scritto da Wang Guorui nel 1239, durante la dinastia Yuan) (Zhenjiu, 1995), al paragrafo Bagua shuli - Corrispondenze numerologiche dei trigrammi (bagua) leggiamo:
1 corrisponde a KAN-acqua,
2 corrisponde a KUN-terra,
3 corrisponde a ZHEN-tuono,
4 corrisponde a XUN-vento,
5 corrisponde a ZHONG-centro (nel maschio risiede nel KUN, nella femmina risiede nel GEN)
6 corrisponde a QIAN-cielo,
7 corrisponde a DUI-lago,
8 corrisponde a GEN-monte,
9 corrisponde a LI-fuoco.
Gongsun (SP 4) appartiene a QIAN
Neiguan (PC 6) a GEN
Wai (TE 5) è la residenza del ZHEN
Xi (SI 3) del XUN
Lieque (LU 7) è la residenza del LI
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Shenmai (BL 62) del KUN
Zhaohai (KI 6) è correlato a DUI
Linqi (GB 41) di KAN
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Si ottengono perciò le seguenti corrispondenze tra trigrammi e punti (Semizzi M et al, 2003):
Houxi/3SI: Xun (4)
Lieque/7LU: Li (9)
Zulinqi/41GB: Kan (1)
Gingsun/4SP: Qian (6)
Shenmen/62BL: Kun (2) [nel maschio vi risiede anche Zhong (5)]
Zhaohai/6KI: Dui (7)
Waiguan/5TE: Zhen (3)
Neiguan/6PC: Gen (8) [nella femmina vi risiede anche Zhong (5)]
Zhaohai corrisponde al numero 7, al trigramma DUI, Lago, che è legato al Metallo e all’Ovest.
Il legame col Metallo sottolinea l’azione del meridiano sul jing e sullo yin e l'attitudine a muovere le energie necessarie alla sopravvivenza del corpo.
Il corpo come sappiamo viene strutturato sulle direttive di Chongmai, coadiuvato in questa azione dall’accoppiato Yinweimai. Yinqiaomai avrebbe il compito non tanto di strutturare quanto di “animare” il corpo, muovendo le energie necessarie alla sopravvivenza organica e in questa azione sarebbe collegato all'anima po del metallo, cui darebbe in certo senso attitudine ad esprimersi come ritmicità e sopravvivenza. Infatti i meridiani straordinari non supportano direttamente azioni fisiologiche, ma forniscono all’organismo l’attitudine ad esprimerle.
Il numero sette ha un significato complesso. Esso risulta particolarmente legato al mondo femminile, e sembra essere la spiegazione e la figura dell’organizzazione degli scambi cosmici di cui l’uomo è perno (Rochat de la Vallèe et al, 1994, p.29).
Nel suo complesso quindi il punto Zhaohai, letto secondo le relazioni coi Bagua espresse nello Zhenjiu Yulong Jing ci appare legato alla terra e al metallo, alla concretezza e alla dinamicità della forma presa, all’evoluzione temporale della vita e ai suoi ritmi, alle risorse individuali disponibili per vivere la propria vita nel proprio corpo. Tutto questo sembra ben riassumere le proprietà del meridiano e ci fa comprendere perchè sia stato individuato come punto capace di far accedere a tutte le potenzialità energetiche dello Yinqiaomai.
Tuttavia se leggiamo quanto è scritto nello Zhenjiu Dacheng (Grande Compendio di Agopuntura e Moxibustione, composto durante la dinastia Ming, nel 1601, da Yang Jizhou), all’enunciato 104, vediamo che Zhaohai viene correlato al trigramma KUN, terra, corrispondente alla terra e al sudovest e al numero 2 (Corradin M et al, 2001).
Le corrispondenze enunciate nel Dacheng 104 sono le seguenti:
Houxi/3SI: Dui (7)
Lieque/7LU: Li (9)
Zulinqi/41GB: Xun (4)
Gongsun/4SP: Qian(6) (non si trova nel Dacheng, ma nelle Otto regole della tartaruga Sacra)
Shenmen/62BL: Kan (1)
Zhaohai/6KI: Kun (2)
Waiguan/5TE: Zhen(3)
Neiguan/6PC: Gen (8)
Dando credito al Dacheng (testo posteriore, essendo del XVII secolo d.C., mentre il Zhenjiu Yulong Jing è un testo del XIII sec.) il punto chiave dello Yinqiaomai sarebbe legato alla Terra, al numero due e alle spalle.
Il numero due è collegato alla manifestazione della creazione. “Il due ‘divide ma non separa….È il battito’. Due sono anche le categorie ove la vita si svolge: lo spazio ed il tempo. La dualità si manifesta nello spazio, yin, tangibile, materiale e finito, sotto forma di equilibrio tra forze opposte e complementari che donano all’essere la sua apparente unità. Il tempo, yang, intangibile, immateriale e senza limiti, in esso la dualità manifesta la sua opposizione come alternanza di fasi: il ritmo”.
Lo yin e lo yang danno luogo a una complementarità, cioè a un equilibrio e a una opposizione cioè un’alternanza: opposizione e complementarità esprimono in modo compiuto la dualità di tutte le manifestazioni della vita. (Selmi M, http://www.agopuntura.org)
Il due dunque esprime la condizione necessaria alla vita, ossia la dualità, l’opposizione e l’alternanza, ossia il movimento.
Anche questa correlazione ci sembra pertinente per riassumere le proprietà del meridiano, che è legato alla ritmicità, al movimento yin-yang, all’equilibrio spazio-tempo e materia-potenzialità, alla concretezza del corpo e alla sua nutrizione ed evoluzione.
Per il Dacheng le caratteristiche che lo Zhenjiu Yulong Jing riserva a Zhaohai pertengono invece a Houxi/3SI (Dumai), mentre secondo lo Zhenjiu Yulong Jing il 2 e il trigramma Kun sono riferibili a Shenmen/62BL (Yangqiaomai).
Anche se in questo caso i due trigrammi ci sembrano esprimere differenze non sostanziali, tuttavia questa differenza tra due testi scritti in due epoche differenti ci dà occasione di riflettere una volta in più come lo studio della Medicina cinese tradizionale sia difficile e richieda una grande conoscenza anche della storia dell’evoluzione del pensiero cinese in generale e del pensiero medico in particolare per poter essere correttamente decifrata.
BIBLIOGRAFIA
- Boschi G: Medicina Cinese, la radice e i fiori: corso di sinologia per medici ed appassionati. Nuova edizione riveduta e corretta, CEA, Milano, 2003.
- Chamfrault A: Traité de Medicine Chinoise. Ed Chamfrault, Angouleme, 1959, vol I
- Chamfrault A; Van Nghi N: L’energetique humaine en medicine chinoise. Ed. Chamfrault, Angouleme, 1969.
- Corradin M, Di Stanislao C; Parini M: Medicina Tradizionale Cinese per il massaggio e per il Tuina. Volume I. CEA, Milano, 2001
- De Berardinis D (a cura di): Jing Luo Mai. Dispense sui Meridiani. AMSA, Roma, policopie, 1999
- De Franco L (a cura di): Nomi primari e secondari dei punti dell’agopuntura (parte I) – 2001. http://www.agopuntura.org/rivista/arretrati/Dicembre_2001/nomi_punti_agopuntura_1.htm
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Indirizzo per chiarimenti:
Marialucia Semizzi
e-mail: [email protected]
[1] Manual of international standardization of acupuncture (zhenjiu) point names, Pechino, Renminweisheng ed., 1988.
[2] Il punto chiave o di apertura di un meridiano straordinario è il punto agendo sul quale si “attiva” l’energia di quel meridiano, un po’ come l’interruttore della luce che permette di illuminare la stanza. I punti chiave, in base a quanto insegna Guillaume, sembrano essere citati per la prima volta nel XIII secolo d.C. nel testo Zheng Jing Zhi Nan (Guida al Classico di Agopuntura) e quindi essere relativamente recenti. Si tratta di punti Luo o punti Shu antichi, ma secondo Jeffrey Yuen all’inizio erano costituiti tutti da punti Luo, a sottolineare la funzione di “collegamento” (Corradin et al, 2001: pag. 375).
[3] Sarebbe più corretto tradurre "affidabilità" (caratteristica del biotipo terra); i significati di "fede" e/o "fiducia" non collimano con il contesto specifico che è quello delle cinque virtù confuciane (le quali, diversamente da quelle teologali o cardinali cristiane, sono considerate principalmente per l'effetto sociale che producono). (Boschi G, 2003) Il carattere etimologicamente rimanda al significato di "uomo di parola". Anne Cheng scrive che Xin "rapporto di fiducia" garantisce l'armonia delle cinque relazioni [analogia con la funzione milza] "Xin la cui grafia evoca l'uomo tutto intero nella sua parola, ossia la corrispondenza piena fra ciò che dice e ciò che fa. Quest'integrità che rende un uomo degno di fiducia è la condizione stessa della sua integrazione nel corpo sociale." ("Storia del pensiero cinese" Piccola biblioteca Einaudi Filosofia, Torino 2000, p. 57).
[4] Di = terra, terreno coltivabile, terra vivificante (dialettica al cielo); sostanza, materia prima, regione, suolo, posto, disposizione. ji = forza motrice, meccanismo, motore, occulto, stratagemma, agente, macchina, mestiere di tessere, segreto, artifizio (Simongini E et al, 2002). La traduzione “cardine” rischia di indurre confusione rispetto al termine shu (es. tianshu/25ST o Lingshu) di "cardine, perno" e con il Ji di "polo, estremo" (es. Jiquan/1HT), sebbene ci sia notevole analogia fra questi significati; JI, il "meccanismo" di Diji lo troviamo ad esempio nel composto Tianji ("meccanismo celeste") a significare la forza segreta del lavoro divino ed anche le intime inclinazioni dell'uomo; nel composto Xinji (meccanismo della mente/cuore) ad indicare il potere della mente e le disposizioni del cuore; nel composto "Shenji" (meccanismo dello Shen) ad indicare la natura tout-court.
[5] In due dizionari cinesi si dice che Ji è una delle 28 costellazioni. Si dice: “Ji e' la stella che sta ad est ed e' la fonte o la radice di tutti gli esseri” (Kang xi zidian, Zhonghua Shuju, 1984); “la via lattea passa tra ji e dou. ji sta ad est posizione del legno e dou sta a nord posizione dell'acqua. e si considera ji come linea di separazione tra l'acqua e il legno”. (Er ya jinzhu, a cura di Xu Chaohua, Nankai Daxue Chubanshe, 1994).
[6] Quando i punti portano il termine ji si vuole indicare che in tali posizioni del corpo l'influenza della terra o il suo punto principale (e non focale) inizierebbe la propria area di competenza; i tre punti del corpo(xuanji, tianshu e diji), sono immagini dell'universo nell'uomo: xuanji, la volta celeste, tianshu, l'uomo tra cielo e terra, e diji, la terra che sostiene; le energie o il qi che li pervade, non solo hanno funzione sintomatica relativa ai meridiani che li includono, ma sono punti che fanno da confini e quindi xuanji porterebbe lo yang del cielo in basso, diji lo yin della terra verso l'alto e tianshu, aiuterebbe le due energie ad incontrarsi e permettere il giusto equilibrio.
[7] Il nome del punto si trova anche tradotto “accogliere l’uomo” o “incontrare l’uomo”, ma non è accettabile nemmeno grammaticalmente perché è Ren (uomo) che determina Ying; "accogliere/incontrare l'uomo” si dovrebbe dire YINGREN.