Associazione DaIMON

Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura

Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Roma

 

 

 

 

UN CASO DI DISIDROSI INVALIDANTE TRATTATA CON I MUSCOLI DEI MERIDIANI

 Paolo Brici, Carlo Di Stanislao

 


“E’, in un certo senso, a forza di studiare l’uomo, 
che ci siamo messi in condizione di non poterlo più conoscere”

Jean-Jacques Rousseau

 

 

 

Riassunto: Gli Autori presentano il caso clinico di una giovane donna affetta da disidrosi invalidante a mani e piedi, trattata con i Jin Jing, (meridiani tendino-muscolari o più modernamente Muscoli dei Meridiani) secondo la “Scuola dei Meridiani”, che individua nella qualità di Qi alterato la chiave per il trattamento della patologia. Si prende spunto per esporre  e commentare tale tipo di trattamento.

 

Parole chiave: disidrosi, eczema, meridiani secondari, jin jing (tendino-muscolari), dermopatie emozionali, Wei Qi, sfinteri, abitudini.

 

Abstract: Authors  report a clinical case of a young woman with disabling sweat acrodermatitides palmaris et plantaris, treated with Jin Jing (Muscle of Meridians) in accordance with “Meridians’ School”, locating in quality of upset Qi the key of treatment. Authors take initial-impulse to explane and remark this way of treatment.

 

Key word: acrodermatitides, eczema, secondary vessels, Muscle of Meridians, emotional dermatitides, Wei Qi, sphincters, habits.

 

 

 

La cosiddetta “disidrosi” è una dermatite che si caratterizza per la presenza di piccole bolle a contenuto liquido più spesso localizzate in sedi callose, che insorgono con la stagione calda, provocando prurito  ed eventuali complicazioni da grattamento.

In  Biomedicina si tratta di una forma di eczema da flogosi dello sbocco delle ghiandole sudoripare eccrine da: micosi cronica interdigitale (ai piedi), ipersensibilità al Nichel (in atopici) o stress psicoemotivo (in ipocondriaci)[i]. Il trattamento è antifungino, cortisonico topico o antibiotico a seconda della patogenesi.

In MTC è Umidità-Calore (Shire) alla pelle (Pifu)[ii]. Le cause possono essere: Milza, Cuore, Fegato (stasi di Qi e Calore). I trattamenti più indicati con aghi 6TR, 36-37-39ST[iii].

 

            Al pari di tutte le altre patologie dermatologiche anche l’eczema disidrosico può giovarsi del trattamento con i Jin Jing[iv] (tendino-mucolari o Muscoli dei Meridiani).

Il fondamento teorico del trattamento di malattie dermatologiche utilizzando i Muscoli dei Meridiani sta nel fatto che in questi canali superficiali circola Wei Qi, soffio difensivo, inconscio, istintivo, autotomatico[v], che esprime in superficie, fisicamente le condizioni inconsce che ‘inquinano’ il sangue. Essi rappresentano la via per il soffio che costituisce la corazza, sia fisica che immunitaria che emotiva. Così tutte le emozioni, trasportate dal sangue e quindi coinvolgenti Milza, Cuore e Fegato, possono esprimersi in quanto tali come disturbi dermatologici, ed essere trattate per quanto riguarda l’aspetto inconscio utilizzando la Wei Qi coi Jin Jing[vi] o in prospettiva cognitiva attraverso la Ying Qi coi LuoIV.

E’ possibile individuare il Muscolo del Meridiano da trattare seguendo diversi criteri: topografico, lesionale, eziologico.

¯             Trattando i Jin Jing in una affezione acuta andranno ricercati punti Ah-Shi nelle zone yang del corpo,  in  una cronica sono implicati anche i Jin Jing yin. La topografia della lesione, o la sede di prima manifestazione sono la proiezione sul corpo del livello del Qi colpito e indicheranno il Jin Jing da trattare.

¯             In tutte le affezioni della pelle c’è una componente ‘Vento’ che si esprime col prurito. A questa si sommano Calore, Umidità o Freddo che si esprimono dermatologicamente con gonfiore, pus-ulcerazioni e chiazze, corrispondenti rispettivamente dal punto di vista energetico a yang ming, shao yang e tae yangIV. La qualità di perverso o emozione viene espressa dalla lesione macroscopica che indica il livello energetico interessato.

¯             Eziologicamente si  segue la regola di Shang Han Lun[vii] : il Vento  attacca il Tae Yang, il Calore lo Yang Ming, l’Umidità-Calore lo Shao Yang, l’Umidità-Freddo il Tae Yin, il Freddo lo Jue Yin e lo Shao Yin. Potendo attribuire ad una emozione –Perverso interno- le caratteristiche di un Perverso esterno si può individuare lo Jin Jing da trattare.

 

Nella pratica i tre criteri sono spesso concordanti, particolarmente nelle forme acute.

 

Per quanto riguarda il trattamento coi Muscoli dei Meridiani, i classici[viii] [ix] prescrivono l’uso dei punti jing distale, shu, ashi e punto di riunione.

Tutti d’accordo per quanto concerne il punto jing distale che, in caso di discordanza dei 3 criteri diagnostici, riguarderà sia il canale individuato topograficamente che quello relativo al livello energetico.

Circa il punto shu c’è il dubbio se il punto indicato sia lo shu antico[x] o lo yu dorsaleV. Potrebbe non essere un comportamento sbagliato utilizzare il III punto antico in occasione di patologie recenti o utilizzando il criterio diagnostico eziologico (la patologia da Perversi esterni è incongruenza macro-microcosmo e risuona sugli shu antichi), lo yu dorsale quando la patologia è inveterata o se si usano criteri diagnostici anatomo-patologici (utilizzando i Jin Jing non già in ragione della durata del sintomo ma della qualità di Qi compromessoVI).

Anche a riguardo dei punti ashi ci sono problemi in quanto se la malattia è molto grave la lesione andrà a verificarsi sul lato opposto  o nello stesso lato ma in un’altra zona (la malattia se meno grave si manifesta agli arti inferiori, se più grave agli arti superiori), oppure sulla parte yin del corpo se c’è un preesistente deficit di yangIV.

Il punto di riunione potrebbe anche non essere usato routinariamente ma solo se la patologia è espressione di un trauma psichicoVI.

 

 

IL CASO CLINICO

 

Si presenta ai primi di giugno una ragazza di 28 anni, legno-acqua (minuta,  carnagione scura, occhi e capelli nerissimi, sguardo vivace e triste), che da 7 anni soffre di disidrosi ai piedi. Fumatrice, destrimane  presenta l'asse di simmetria del viso curvo con prevalenza della parte sinistra.

Il disturbo che la paziente denuncia, variamente etichettato come allergia, micosi, infezione batterica, e altro ancora, si presenta sempre a giugno-luglio-agosto-settembre, con sensazione di prurito imperioso plantare a cui segue grattamento e quindi la formazione di minuscole bolle a contenuto acquoso, sotto le quali si riformano altre bolle fino all’esposizione “della carne viva”. Al grattamento non segue beneficio, neppure temporaneo. Il susseguirsi delle crisi porta a scorticamento e a impotenza funzionale per il dolore provocato dall'appoggio del piede a terra. Il tutto è riferito peggiorare col caldo-umido.

La giovane paziente riferisce come la sintomatologia sia cominciata la prima estate dopo la separazione dei genitori, in  seguito alla quale è cominciata anche stipsi. Durante una vacanza sul Mar Rosso è rimasta stupita che non si fosse presentato il disturbo nonostante avesse indossato scarpe da tennis. L'unico anno in cui è stata meno peggio è stato lo scorso, in seguito ad una pesante terapia antibiotica consigliata da un dermatologo, della quale però non è stata soddisfatta per la sintomatologia astenica che è seguita.

Anche quest’anno all’affacciarsi dei primi caldi, si è ripresentato il disturbo con tutto il corredo sintomatologico, che, al momento, la obbliga a lavorare in ufficio coi piedi a bagno in una bacinella di acqua fresca per alleviare lo spasimo del prurito.

Obiettivamente la paziente  presenta  piccole bolle dermiche confluenti, a contenuto liquido e semigelatinoso su area eritematosa con cute sottile e secca. Sono interessati il 1° e 2° dito di entrambi i piedi e la parte mediale fino all'incavo . Il tallone è risparmiato. Mani indenni.

Clinicamente nulla ai polsi tranne il piede bilateralmente più profondo. La lingua è ricoperta uniformemente da uno spesso induito, con un'area ovalare a bordi netti sul corpo, in sede TR.I a destra che ne è priva  ( di cui la pz non si era mai accorta).

 

 

Trattiamo la pz con i Jin Jing:

ST.45 - perché la lesione esprime Vento-Calore (bolle –gonfiore- a contenuto acquoso,                 pruriginose, con reliquati post-lesionali acuti di secchezza)

–in considerazione del fatto che la stagione estiva, tempo del Perverso “calore”, scatena i sintomi

-perchè il secondo dito del piede è interessato dalle lesioni.

 BL.25 come shu dorsale yang-ming (che risulterà anche essere doloroso alla palpazione), trattandosi di patologia di vecchia data (è una riacutizzazione!) e anche in base alla considerazione che l’area della lingua senza induito corrisponde -su un ipotetico tronco disegnato sulla lingua- all’area di proiezione del Grande Intestino, come segnalato dal Da Cheng [xi] a commento della tavola che riguarda questo viscere.

            Non ultima la considerazione dell’alterazione dell’alvo e l’opportunità di evocare, con questo punto, anche lo yang ming dell’alto.

 SI.18 perchè il disturbo è legato a una emozione (la separazione dei genitori).

 

Anche esteticamente il trattamento è soddisfacente alto-medio-basso, di meno sul versante dell'equilibrio yin-yang.

Si utilizzano aghi Hwato con tubo-guida 0,25 x 13 mm per i punti jing distali, 0,30 x 25 mm per gli yu dorsali, 0,30 x 40 mm per il punto di riunione degli yang del basso. L’infissione è rapida e superficiale ad eccezione degli yu dorsali in cui gli aghi sono introdotti per circa 1 cun di profondità. Gli aghi vengono lasciati in sede ½ ora con manipolazioni leggere ogni 10’.

 

La settimana successiva, la paziente riferisce di essere stata meglio da subito dopo la seduta. Il prurito è di molto ridotto, con episodi critici che comunque risultano sopportabilissimi, ha abbandonato il “pediluvio da lavoro” e può camminare liberamente. Obiettivamente la disidrosi è limitata a 4-5 piccole bolle, la pelle comincia a riacquistare i caratteri tipici plantari sia come spessore che come idratazione, la paziente si sente più tranquilla, meravigliandosi del fatto di non alterarsi più in alcune situazioni . Il polso è rimasto profondo solo al piede di dx, nella lingua l’induito si presenta meno spesso e risultano meno marcati i limiti dell'area priva di induito.

Si continua il trattamento con una seconda seduta ricchissima di sintomi collaterali: acufeni, sudorazione calda, sonnolenza, cardiopalmo. Si monitorizza costantemente la paziente con una sola domanda "Piacevole o sgradevole?": la non sgradevolezza rincuora e tranquillizza, manteniamo gli aghi in sede. Alla fine della seduta la paziente è in un bagno di sudore.

Al terzo controllo  dopo un'altra settimana il successo può dirsi completo. I piedi sono sostanzialmente guariti, il prurito scomparso, la lingua presenta induito giallastro alla base, l'area TR.I ( la paziente confesserà di mantenere ancora rancore nei confronti del padre), l'area vuota -che consideravamo riferita al Grande Intestino- è normale.

Riferisce di aver imparato a " lasciar correre" e ad arrabbiarsi di meno, di non soffrire più del mal di schiena che la affliggeva in corrispondenza dei punti trattati (e che non aveva lamentato alla visita) e che, cosa stranissima, ora suda: si accorge che erano 7 anni che non sudava più . Residuano poche bolle disidrosiche non più ai piedi ma nelle mani, agli indici bilateralmente, lungo il decorso del meridiano Shou Yang Ming, non pruriginose. Permane la stipsi.

Esponiamo alla paziente la nostra impressione, cioè che per quest’ultimo disturbo vada risolto il rancore, il calore che costantemente il Fegato passa al Grande Intestino: sarà un altro tratto di strada da percorrere, ma affrontarlo ora sarebbe precorrere, va dato il tempo di maturare una consapevolezza e quindi una decisione.

Consideriamo il trattamento terminato.

 

Ma questo era quanto immaginavamo noi. Il caso clinico, invece, non era risolto.

Dopo una quindicina di giorni la paziente si ripresenta  lamentando il peggioramento dell’estensione della disidrosi alle mani, la ricomparsa nei piedi della lesione ma in aree inusuali per lei (lungo lo Zu Tae Yin fino a circa SP.4, intorno alla testa del 5° metatarso, in regione plantare media) e lombalgia molto intensa. Questa volta è la paziente stessa che ci fa notare come la lingua presenti nuovamente l’area priva di induito.

Il tutto è esploso dopo una violenta discussione con una cugina “fraterna”  con la quale è molto coinvolta emotivamente, e che è sfociato in un   dissapore inconciliabile: un’altra separazione ha riproposto l’automatismo inconscio reattivo producendo le medesime lesioni dermatologiche. Pensiamo di trattare l’”abitudine reattiva inconscia” .

 

I punti yu della parte più bassa della schiena al di sotto di BL.23, corrispondono ai Fu e rappresentano il modo in cui il corpo è capace di eliminare, la ripetitività, le abitudini, le cose che non riusciamo a lasciare andareIV.

Oltre all’aspetto sfinteriale, i tre visceri rappresentati hanno anche in comune la funzione HUA ( So Wen 8). Tale concetto è espresso da un ideogramma composto dalla particella JENN e da PI che rappresentano una persona in piedi e la stessa persona con la testa in giù[xii], per significare “cambiare, trasformarsi” con una nozione di “rifare  un costume, ribaltare la situazione, convertirsi, rinascere, trasformarsi migliorando seguendo i dettami di una legge canonica”[xiii].

Il fatto che i punti siano sovrapposti, vicini e che ci sia questa funzione che accomuna i tre visceri non può non far sospettare che Piccolo Intestino, Grande Intestino e Vescica rappresentino la specificazione Cielo-Uomo-Terra della funzione HUA.[xiv], funzione su cui si basa la possibilità di evoluzione dello Shen[xv].

Si aggiunga a tutto ciò che per questi punti transita la Yuan Qi Yin nella parte finale del suo percorso di ritorno, prima di sfociare al Ming Men[xvi].

 

Trattiamo BL.25, BL.27, BL.28.

 

I primi due giorni dopo la seduta registrano un peggioramento della sintomatologia, poi il quadro migliora, e le lesioni si localizzano esclusivamente lungo il bordo laterale del piede (Zu Tae Yang) e in sede plantare media progredendo verso il tallone. Anche nella mano l’area interessata ora è solo Tae Yang. La paziente ci racconta che è proprio in sede plantare che c’è stata la primissima manifestazione del disturbo al tempo della separazione dei genitori.

Riproponiamo a distanza di una settimana il trattamento.

Nel giro di 2-3 giorni le bolle alle mani sono completamente sparite.

Rivediamo la paziente dopo un’altra settimana. I piedi sono in avanzato stato di guarigione. Permangono solamente due bolle, localizzate bilateralmente una alla base dell’alluce e l’altra nell’incavo plantare in posizione quasi simmetrica sui due piedi.

Si ripete per la terza e ultima volta il trattamento e si propone, se non ci saranno nuovi fatti, di risentirsi in inverno per considerare l’opportunità di trattare la stagione estate (CV.17, CV.4).

 

 

CONCLUSIONI

 

L'emozione legata alla separazione dei genitori ha colpito come un calore il Metallo della giovane paziente nella componente maggiormente yang dell’insieme energetico, la pelle e il Grande Intestino, provocando disidrosi e stipsi; le ha chiuso la corazza temperamentale coinvolgendo in generale gli sfinteri, siano quello anale, i  sudoripari, gli emozionali.

Il trattamento con i Jin Jing ha rilassato l’atteggiamento di chiusura scaturito. I Muscoli dei Meridiani non hanno trattato tanto la cute, quanto la reattività automatica innescata dall’emozione relativa al fatto familiare.

Ma proprio in quanto automatica la medesima reazione di chiusura si è ripresentata in occasione di un’altra separazione, con manifestazioni cliniche simili.

Trattando gli sfinteri con gli yu dorsali dei tre visceri con funzione hua abbiamo regolato la tensione, l’abitudine a reagire in modo “Yang Ming”, il clichet reattivo automatico, acquisito, utilizzato e diventato consuetudine, abbiamo disaffezionato la paziente al suo standard reattivo, rilasciando gli sfinteri emotivi e stimolando contemporaneamente l’idea di trasformazione dell’abitudine, di inversione consuetudinaria. La distribuzione delle lesioni  è progredita (o sarebbe meglio dire “regredita”?) da un livelli Yang Ming ad un più superficiale Tae Yang e abbiamo provocato la nemesi della malattia, suscitando la dermatite nel “punto emozionale” di esordio. Si è portato a livello di consapevolezza –magari non razionale, ma comunque a un qualche livello di coscienza-  il feeling emozionale disadattante (ma acquisito come standard) e ora inadeguato alla nuova consapevolezza di se della paziente.

 

E’ già trascorsa l’estate. A tutt’oggi la paziente non ha più lamentato disturbi.


[i] Bassi A: Dermatologia psicosomatica. Ed. Piccin, Padova, 1977.

[ii] AA VV (AMSA): Malattie della pelle, policopie, Roma, 1997

[iii] Shen De-Hui e Al: Manuale di dermatologia in Medicina Cinese. Ed: Ambrosiana, Milano, 1997.

[iv] Yuen J: Influenza tra soma e psiche nei tendino-muscolari, Seminario AMSA, policopie,  Roma, 1998

[v] Low R: Scondary Vessels, Ed. Thorton, Wellinghboroug, 1983.

[vi] Yuen J: Generalità sul ruolo e l’impiego dei Meridiani tendino-muscolari (JinJing), Riv. Ital. Di Agopunt. N° 100, 2001

[vii] Cui-Ian, Yun-Long Z: The treatment of Diseases with Acupuncture e Moxibustion, Ed. Blue Poppy Press, Boulter, 1997.

[viii] Yu Huan Z, Rose K: Can you Ride Dragon’s Ed. Paradigms Pubblications, Brookline, 1999

[ix] Moshin N.I: The Yellow Emperor’s Classif of Medicine, Ed. Shamballa, London-New York, 1995

[x] Nguyen V.N, Nguyen-Recours C: Medicine Chinoise, Ed B.A. Paris, 1988

 

[xi] Yang Ji Zhou, Zhen Jiu Da Cheng, Edizione 1843, Regno di Dao Guang

 

[xii] Yuan Huaqing: La scrittura cinese, Vallardi Ed. 1998

[xiii] J M Kespi: Les dix visceres ministres et administrateurs de l’homme, Riv It Agop, Anno 2, N 1, febbr 1980

 

[xiv] Brici P: Grande Intestino, ministro dei camminamenti spirituali, Relazione tenuta presso la Scuola Italo-Cinese di Agopuntura sede di Roma , giugno 1999,  Daimon Ed, Rimini, 2000.

[xv] Corradin M, De Berardinis D, Brotzu R, Di Stanislao C: Fisiopatologia del Cuore e del Piccolo Intestino in MTC, La Mandorla , anno V, n. 17 www.agopunura.org

[xvi] Yuen J: Il percorso della Yuan Qi, Seminario AMSA, non pubblicato, Roma 2000

 

 

 

 

 

 

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Paolo Brici

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