Azienda Sanitaria Locale 04 L’Aquila

P.O. S. Salvatore

Dipartimento di Medicina

UO di Dermatologia

Direttore: Dott. G. Bologna

Ambulatorio di Agopuntura e Moxa

Responsabile: Dott. C. Di Stanislao

 

 

Impiego di un dispositivo elettronico sui punti dell’agopuntura cinese
nel trattamento del prurito difficile.

 

Carlo Di Stanislao, Antonietta Fulminis, Dennis Konopacki

 


“Raggiungere il bersaglio dipende dalla forza,
colpirlo invece non dipende dalla forza”
.

Mencio

 

 

Riassunto: L’impiego di un dispositivo elettronico di facile applicabilità e scarso ingombro su punti dell’agopuntura cinese tradizionale, si è dimostrato in grado di svolgere azione antipruriginosa nei confronti di 16 pazienti con prurito difficile. Si discutono i risultati e si fornisce una possibile spiegazione scientifica attraverso l’effetto termico a livello locale.

Parole chiave: prurito difficile, termoterapia, punti d’agopuntura.

 

Summary: The employment of an electronic device of easy application block on points of  Traditional Chinese Acupuncture, has been demonstrated in a position to carrying out antipruritic action in the comparisons of 16 patients with recalcitrant pruritus. The result are discussed and one equips possible scientific explanation through the thermal effect to local level.

Key Word:: recalcitrant pruritus. thermatherapy, acupuncture points.

 

 

 

Premessa

Il prurito difficile è un prurito idiopatico, non legato a cause organiche (infettive, infestative, dismetaboliche, neoplastiche o allergologiche), spesso psicogeno e di difficile gestione farmacologica o terapeutica in senso lato[1] [2] [3].L’incidenza è molto elevata ed i ricoveri ospedalieri, per attuare terapie farmacologiche topiche e sistemche e terapie fisiche antipruriginose (UVB o PUVA-terapia), comportano spese di gestione davvero gravose[4].

L’agopuntura si è dimostrata parzialmente efficace nelle affezioni pruriginose sia sintomatiche (uremiche e neoplastiche) che idiopatiche, soprattutto in quelle con elevata componente psichica[5] [6].  Si può ragionevolmente ritenere che essa agisca attraverso un rilascio di endorfine ed una modulazione dei cosidetti neuropeptidi cutanei[7] [8] [9]. La risposta, comunque, è molto individuale[10].L’efficacia dell’agopuntura in corso di prurito neoplastico, ci permette indirettamente di dimostrare che la stimolazione riflessa e ripetuta di derterminate aree cutanee induce le seguenti variazioni[11]:

 

Un dispositivo transistorizzato con alimentazione a batteria definito “antiprurito” e di produzione statunitense, sembra indurre azione antipruriginosa rapida, efficace e persistente nel tempo. L’apparecchio emette onde elettriche ad alta frequenza, con effetto termico concentrato su una testina circola di 3 X 3 cm. L’intensità è variabile (da 1 a 4) al fine di collimarla con la capacità individuale di sopportazione del calore. Si tratta, di conseguenza, di una sorta di effetto termoterapeutico che può essere indirizzato sulle aree pruriginose ed impiegato anche più volte al dì e per lunghi periodi di tempo. Com’è noto la trasformazione di energia in calore induce, a livello tessutale, una serie di variazioni biologiche largamente studiate dalla fine degli anni ’50[12]. La termoterapia determina incisiva azione antalgica[13] e, poiché il prurito è ritenuto una sorta di “dolore a bassa intensità”[14], si può ragionevolmente presumere che tale terapia possa risultare efficacemente antipruriginosa.

Ricerca clinica

Abbiamo trattato 16 individui di ambo i sessi e di età compresa fra i 20 ed i 70 anni (Fig. 1), tutti portatori di prurito difficile che insisteva da un minimo di sei ad un massimo di trentasei mesi (Fig.2.).Abbiamo eseguito ambulatoriamente trattamento con apparecchio elettronico definito “Calmoderm”, alla potenza di 2-4, per quattro giorni consecutivi a settimana e per un mese, valutando l’intensità del prurito con scala analogica a dieci punti, la superficie cutanea escoriata ed il consumo di antistamici sedativi usati in modo sintomatico (idrossizina). La stimolazione (sino alla sensazione di calore intenso) veniva effettuata sui punti di agopuntura definiti fengmen, quchi, sanyinjiao, considerati molto attivi nel prurito generalizato[15] Lo studio, spontaneo e sequenziale, ha previsto l’eliminazione di forme sintomatiche e tutti i pazienti hanno sottoscritto consenso informato. L’andamento del purito ha avuto riduzione numerica progressiva dalla prima settimana (Fig. 3), come anche la percentuale di superficie escoriata per grattamento (Fig. 4). L’impiego di idrossizina è sceso signifiativamente a partire dalla seconda settimana.

 

 

 

 

 

 

 

 

Conclusioni

I dati raccolti dimostrano che l’apparecchio antiprurito Calmoderm applicato sui punti di agopuntura riduce la percezione del prurito in modo rapido, progressivo ed incisivo, con risultati molto soddisfacenti entro  un mese di terapia. L’assenza di effetti collaterali, la facilità d’applicazione e la non necessità di procedure particolari rendono il metodo molto efficiente anche alla luce della nuova economia sanitaria. La compliance è stata eccellente e questo dimostra che il sistema è ben accettato dai pazienti.

 

 

Indirizzo per chiarimenti
Carlo Di Stanislao

Ambulatorio di Agopuntura e Moxa Revulsivante

UO di Dermartologia-Centro Allergologico

Dipartimento di Medicina

PO S. Salvatore

67100 L’Aquila

Tel. 0862368642

E-mail: [email protected]; [email protected]



Bibliografia

[1] Wahlgren C.F. (ed.) : Il Prurito, Seminars in Dermatology, 1997, 6, 1.

[2] Binazzi M.: Manuale di Dermatologia e Venereologia, Ed. Esculapio, Bologna, 1990.

[3]  Finzi A., Marinovich M. (a cura di); Dermofarmacologia, Ed. UTET-Periodici, Torino, 1999.

[4] Rogora A.: Il Dermatologo Italiano, Ed. Hyppocrates, Genova, 2000.

[5] Di Stanislao C., Montanari R.: Le affezioni dermatologiche, in Libro Bianco sull’agopuntura e le altre terapie della tradizione estremo-orientale, Ed. SIA/CEA, Milano, 2000.

[6] De-hui S., et al.: Manuale di Dermatologia ein MTC, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, II Ed., 2000.

[7] Di Stanislao C. (Coord.): Libro Bianco sull’agopuntura e le altre terapie tradizionali estremo-orientali, Ed. SIA/CEA, Milano, 2000.

[8] Di Stanislao C.: Il ruolo immunomodulante dei neuropetidi cutanei, Tesi di

Specializzazione, Scuola di Specializzazuione in Allergologia ed Immunologia Clinica

Università de L’Aquila, Anno Accademico 2000-2001.

[9] F.I.S.A.: Agopuntura. Evidenze Cliniche e sperimentali, aspetti legislativi e diffusione inItalia, Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000.

[10] Di Stanislao C.: L’agopuntura nel SSN, in AAVV: Le leggi dell’ospedale, Ed. Vallardi, Roma, 2000.

[11] Di Stanislao C., et al.: Esperienze in tema di prurito in corso di emopatie maligne, Riv. It. D’Agopunt., 1998, 93: 12-19.

[12] Lehman J.F. (ed): Therapeitic heat and cold, Ed. Williams and Wilkins, Baltimore, 1990.

[13] Cisari C.: Termoterapia, in Procacci P., Di Massa A., Ceccherelli F., Casale R.: La Terapia del Dolore con Mezzi Fisici, Ed. AIRAS, Padova, 1995. 

[14] Martin J.H.: Fisiologia dei recettori e codificazione delle submodalità nel sistema somatosentitivo, in Kandel E.R., Schwartz J.H. (eds): Fisiologia Medica, Ed. Ambrosiana, Milano, 1988.

[15] Lin L.: Practical Dermatology in Traditional Chinese Medicine, Ed. Hai Feng Publishing House, Hong Kong, 1995.